Il dettaglio delle previsioni delle spese correnti classificate per intervento, confrontate con i dati del rendiconto 2013 e rendiconto 2014, è il seguente:
Rendiconto
01 - Personale 956.547,22 970.587,68 1.144.033,97 173.446,29 17,87%
02 - Acquisto beni di consumo e/o materie prime 97.522,95 113.060,32 96.718,00 -16.342,32 -14,45%
03 - Prestazioni di servizi 3.858.564,95 3.762.932,34 4.093.678,09 330.745,75 8,79%
04 - Utilizzo di beni di terzi 1.043,20 925,28 308.500,00 307.574,72 33241,26%
05 - Trasferimenti 266.563,84 330.028,50 572.000,00 241.971,50 73,32%
06 - Interessi passivi e oneri finanziari diversi 74.387,63 30.841,21 30.300,00 -541,21 -1,75%
07 - Imposte e tasse 55.414,08 57.158,09 77.852,83 20.694,74 36,21%
08 - Oneri straordinari della gestione corrente 401.955,47 14.684,29 95.151,13 80.466,84 547,98%
09 - Ammortamenti di esercizio 0,00 0,00
10 - Fondo svalutazione crediti 0,00 0,00
11 - Fondo di riserva 38.000,00 38.000,00
5.711.999,34 5.280.217,71 6.456.234,02 1.176.016,31 333,61 Totale spese correnti
Classificazione delle spese correnti per intervento
Premesso che il bilancio 2015 risente della ricaduta delle spese correnti provenienti dal FPV (107.534,02) determinato all’1.1.2015, i principali scostamenti che si rilevano alle spese correnti sono:
• intervento 01: presenta maggiori spese per gli incrementi di personale in segreteria generale ed inoltre, in quanto è influenzato dalla reimputazione del costo del personale per la produttivtà e accessoria del 2014 per € 52.163,56;
• intervento 03: l’incremento è dovuto per + € 45.000 circa per le prestazioni accessorie all’accertamento dei tributi e alla collaborazione con A.E.; + 35.000 a maggiori prestazioni e attività a sostegno della scuola media; + 35.000 maggiori spese attività per la scuola materna; + 30.000 a maggiori spese per attività culturali; + 100.000 per maggiori spese per la gestione delle mense;
• intervento 04: inizio della decorrenza rata leasing sul 1° lotto previsto in € 307.000,00
• intervento 05: l’incremento è dovuto principalmente per € 302.500 alle agevolazioni TASI/ISEE e al credito d’imposta “ARTBONUS”;
• intervento 07: la maggior spese è influenzata dall’IRAP dovuta sul costo del personale 2014 reimputato al 2015 e dall’IRAP dei compensi per gli amministratori anch’essi reimputati al 2015;
• intervento 08: l’aumento degli oneri straordinari è dovuto principalmente allo
Lo schema sotto riportato evidenzia il triennio 2015/2017 nella nuova classificazione delle spese secondo il DLGs 118/2011 per missioni, programmi e macroaggregati
Preventivo 2015 Preventivo 2016 Preventivo 2017
101 Redditi da Lavoro dipendente 1.144.033,97 1.096.200,00 1.087.200,00 102 Imposte e tasse a carico ente 77.852,83 70.950,00 69.950,00 103 acquisto di beni e servizi 4.353.396,09 4.372.283,75 4.214.688,41
104 Trasferimenti Correnti 316.000,00 257.500,00 236.000,00
107 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 6.800,00 6.300,00 5.750,00
108 altre spese per redditi di capitale 0,00 0,00
109 rimborsi e poste correttive delle entrate 15.000,00 10.000,00 10.000,00
110 altre spese 490.151,13 267.166,25 280.711,59
6.403.234,02 6.080.400,00 5.904.300,00 Totale spese correnti
Classificazione delle spese per missioni, programmi e macroaggregati DLGS 118
Rispetto al prospetto di confronto 2013/2015, il prospetto di cui sopra per l’anno 2015 presenta una differenza di spesa corrente di € 53.000 che è relativa alla quota del 5% dovuta alla Provincia per il conferimento dei rifiuti; somma che, secondo il nuovo ordinamento contabile del DLGS 118, va classificata fra le partite di giro.
Spese di personale
La spesa del personale prevista per l’esercizio 2015 in euro 1.144.033,97 riferita a n. 31 dipendenti (compreso il segretario comunale), pari a euro 36.904,32 per dipendente, tiene conto della programmazione del fabbisogno, del piano delle assunzioni e:
dei vincoli disposti dall’art. 3, comma 5 del d.l. 90/2014 sulle assunzioni di personale a tempo indeterminato;
(Negli anni 2014 e 2015 le regioni e gli enti locali sottoposti al patto di stabilità interno procedono ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 60 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente. Resta fermo quanto disposto dall'articolo 16, comma 9, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135. La predetta facoltà ad assumere è fissata nella misura dell'80 per cento negli anni 2016 e 2017 e del 100 per cento a decorrere dall'anno 2018. Restano ferme le disposizioni previste dall'articolo 1, commi 557, 557-bis e 557-ter, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. A decorrere dall'anno 2014 è consentito il cumulo delle risorse destinate alle assunzioni per un arco temporale non superiore a tre anni, nel rispetto della programmazione del fabbisogno e di quella finanziaria e contabile. L'articolo 76, comma 7, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla decreto-legge)
dei vincoli disposti dall’1/1/2013 dall’art. 9, comma 28 del D.L. 78/2010 sulla spesa per personale a tempo determinato, con convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa;
dell’obbligo di riduzione della spesa di personale disposto dall’art. 1 comma 557 della Legge 296/2006;
degli oneri relativi alla contrattazione decentrata.
L’organo di revisione ha provveduto, ai sensi dell’articolo 19, punto 8, della Legge 448/2001, ad accertare che i documenti di programmazione del fabbisogno di personale siano improntati al rispetto del principio di riduzione complessiva della spesa, previsto dall’articolo 39 della Legge
L’organo di revisione ha altresì accertato come richiesto dal comma 10 bis dell’art. 3 del d.l.
90/2014:
a) il rispetto del limite delle assunzione disposto dall’art.3, comma 5 del d.l. 90/2014;
b) il rispetto del contenimento della spesa di personale disposto dal comma 5 bis dell’art. 3 del citato d.l. 90/2014;
Gli oneri della contrattazione decentrata previsti per gli anni dal 2015 al 2017, non superano il corrispondente importo impegnato per l’anno 2010 e sono automaticamente ridotti in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio, come disposto dall’art.9 del D.L. 78/2010.
Il trattamento economico complessivo previsto per gli anni dal 2015 al 2017 per i singoli dipendenti, ivi compreso il trattamento economico accessorio, non supera il trattamento economico spettante per l’anno 2010, come disposto dall’art.9, comma 1 del D.L. 78/2010..
Limitazione spese di personale
Le spese di personale, come definite dall’art.1, comma 557 della Legge 296/2006, subiscono la seguente variazione:
Limite spesa personale per il 2015 e successivi € 1.075.681,81.
Spesa personale anno 2015 € 1.067.942,37.
(La Corte dei Conti - Sezione autonomie - con delibera n.16/AUT/2009 del 9 novembre 2009 ha precisato che ai fini della corretta interpretazione delle disposizioni di cui all’art 1, commi 557 e 562, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296, nelle “spese di personale” non debbono essere computati:
- gli incentivi per la progettazione interna, di cui all’art. 92 del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 (cd.
“Codice dei contratti”);
- i diritti di rogito, spettanti ai segretari comunali;
- gli incentivi per il recupero dell’ICI)
Tali spese sono così distinte ed hanno la seguente incidenza:
Spese per il personale
Totale spese di personale 1.096.144,18 1.111.976,35 1.178.482,70
spese escluse 148.793,58 164.932,20 110.540,33
Spese soggette al limite (c. 557) 947.350,60 947.044,15 1.067.942,37
limite comma 557 quater 1.075.681,81
Spese correnti 5.711.999,34 5.280.227,71 6.527.234,02
Incidenza % su spese correnti 16,59% 17,94% 16,36%
L’importo considerato all’intervento 01 in € 1.062.654,84 rispetto a quanto indicato nella classificazione pari a € 1.144.033,97 genera una differenza di € 81.379,13 dovuta sia alla convenzione di segreteria sia alla reimputazione al 2015 di spese del personale provenienti dal 2014 e liquidate nel 2015 per circa 52.000.
Limitazione trattamento accessorio
L’ammontare delle somme destinate al trattamento accessorio previste in bilancio non superano il corrispondente ammontare dell’esercizio 2010 ridotto annualmente in misura proporzionale all’eventuale riduzione del personale in servizio come disposto dal comma 2 bis dell’art. 9 del D.L. 78/2010.
(la Corte dei conti- sezioni riunite- con delibera n.51 del 4/10/2011 ha chiarito che sono escluse dal blocco di aumento solo le somme relative alle progettazioni interne ed all’avvocatura, mentre sono incluse le somme correlate agli incentivi per recupero Ici, per sponsorizzazioni).
Spese per incarichi di collaborazione autonoma (art.46 D.L. 25 giugno 2008, n. 112 – conv.
nella Legge 133/2008)
Non sono previsti incarichi di collaborazione autonoma.
Si rammenta, in ogni caso, che i contratti di collaborazione potranno essere stipulati con riferimento alle attività istituzionali stabilite dalla Legge.
Spese per acquisto beni, prestazione di servizi e utilizzo di beni di terzi
In relazione ai vincoli posti dal patto di stabilità interno, dal piano triennale di contenimento delle spese di cui all’art. 2, commi da 594 a 599 della Legge 244/2007, delle riduzioni di spesa disposte dall’art. 6 del D.L. 78/2010, di quelle dell’art. 1, comma 146 della Legge 24/12/2012 n. 228 e delle riduzioni di spesa disposte dai commi da 8 a 13 dell’art.47 della legge 66/2014, in particolare le previsioni per l’anno 2015 rispettano i seguenti limiti:
Spese per acquisto beni, prestazione di servizi e utilizzo di beni di terzi
Tipologia spesa Rendiconto
Studi e consulenze (1) 490,00 88,00% 58,80 0,00
Relazioni pubbliche,convegni,mostre,
(1) l’art.1, comma 5 del d.l. 101/2013 per l’anno 2015 pone il limite della spesa per studi e consulenze nel 75% di quella sostenuta nel 2014
(La Corte costituzionale con sentenza 139/2012 e la Sezione Autonomie della Corte dei Conti con delibera 26 del 20/12/2013, hanno stabilito che deve essere rispettato il limite complessivo ed è consentito che lo stanziamento in bilancio fra le diverse tipologie avvenga in base alle necessità derivanti dalle attività istituzionali dell’ente).
Le spese previste per studi e consulenze rispettano il limite stabilito dall’art. 14 del d.l.66/2014, non superando le seguenti percentuali della spesa di personale risultante dal conto annuale del 2012:
4,2% con spesa di personale pari o inferiore a 5 milioni di euro;
1,4% con spesa di personale superiore a 5 milioni di euro.
Spese per autovetture (art.5 comma2 d.l. 95/2012)
L’ente rispetta il limite disposto dall’art. 5, comma 2 del d.l. 95/2012, non superando per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture il 30 per cento della spesa sostenuta nell'anno 2011. Restano escluse dalla limitazione la spesa per autovetture utilizzate per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza.
Oneri straordinari della gestione corrente
Tra gli oneri straordinari della gestione corrente sono previsti i seguenti accantonamenti.
a) accantonamento FCDE per euro 70.151,13;
c) per rimborso danni a terzi in franchigia per euro 5.000,00;
d) per spese risoluzione liti arbitraggi e risarcimenti euro 5.000,00;
e) per eventuali rimborsi di tributi non dovuti euro 15.000;
Fondo crediti di dubbia esigibilità
In applicazione del punto 3.3 e dell’esempio n.5 del principio applicato alla contabilità finanziaria allegato 4.2 al d.lgs. 118/2011, è stanziata nel bilancio di previsione una apposita posta contabile, denominata “Accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità” il cui ammontare è determinato in considerazione della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell’esercizio, della loro natura e dell’andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti (la media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata).
Nel primo esercizio di applicazione del principio è possibile stanziare in bilancio una quota almeno pari al 36% dell’importo dell’accantonamento quantificato nel prospetto riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità allegato al bilancio di previsione. Negli esercizi successivi lo stanziamento minimo è per la percentuale seguente:
2015 2016 2017 2018 2019
36% 55% 70% 85% 100%
L’ammontare del fondo è stato determinato applicando le seguenti aliquote alle categorie di entrate previste al valore nominale che potrebbero comportare dubbia esigibilità:
categoria entrata Fondo
Sanzioni codice strada 15.892,02 50%
Tassa Rifiuti 105.713,90 50%
Mensa Scolastica 5.274,61 50%
Scuola Materna 8.946,51 50%
Scuolabus 1.174,11 50%
Servizio Pasti 208,71 50%
Canoni Locazione 3.004,98 50%
Pre-scolastico primaria 87,45 50%
TOTALE FONDO DE 140.302,27 50% 70.151,13 77.166,25 98.211,59
(L’obbligo di iscrivere in bilancio un fondo svalutazione crediti di importo non inferiore al 25% dei residui attivi di cui ai titoli I e III, aventi anzianità superiore a 5 anni stabilito dall’art.6, comma 17 del D.L.
6/7/2012, n.95, convertito in Legge 135/2012, e stato abrogato a decorrere dal 1/1/2015 con la lett. f) del comma 1 dell’art. 77, D.Lgs. 23 giugno 2011, n. 118, aggiunto dall’ art. 1, comma 1, lett. aa), D.Lgs.
10 agosto 2014, n. 126.
Fondo di riserva
La consistenza del fondo di riserva ordinario è di € 38.000 rientra nei limiti previsti dall’articolo 166 del TUEL ed in quelli previsti dal regolamento di contabilità ed è pari allo 0,58 % delle spese correnti.
(Gli enti locali iscrivono un fondo di riserva non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti di competenza inizialmente previste in bilancio.
Il limite minimo di cui sopra è stabilito nella misura dello 0,45% del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio se l’ente locale si trovi in specifiche situazioni, individuate dalla norma in esame con riferimento agli articoli 195 e 222 del TUEL, vale a dire nel caso in cui l’ente locale abbia deliberato l’utilizzo di entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti o abbia deliberato anticipazioni di tesoreria.La metà della quota minima prevista dai commi precedenti è riservata alla copertura di eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporta danni certi all'amministrazione. )