Comune di FLERO Revisore unico
Verbale n. 08 del 13 luglio 2015
PARERE SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2015 L’'organo di revisione,
esaminata la proposta di bilancio di previsione 2015, unitamente agli allegati di legge;
Visto:
- il D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 «Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali» (TUEL);
- il D.P.R. 31 gennaio 1996, n. 194;
- il D.Lgs. 23/6/2011 n.118;
- i principi contabili per gli enti locali emanati dall’Osservatorio per la finanza e contabilità degli enti locali;
- il principio applicato alla contabilità finanziaria (allegato 4/2 al d.lgs. 118/2011);
- i principi di vigilanza e controllo dell’organo di revisione degli enti locali approvati dal Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili;
- lo statuto ed al regolamento di contabilità;
Presenta
1) l'allegata relazione quale parere sulla proposta di bilancio di previsione per l'esercizio 2015, del Comune di FLERO che forma parte integrante e sostanziale del presente verbale;
Inivia inoltre,
2) Relazione Revisore in merito ai limiti di spesa del personale, ai sensi dell’art. 3, comma 10-bis, del Dl. n. 90/14 convertito con Legge n. 114/14;
3) Parere per il rinvio all’anno 2016 dell’adozione dei principi applicati alla contabilità economico patrimoniale e rinvio dell’adozione del bilancio consolidato;
4) Parere alla modifica del Regolamento IUC per la parte riferita alla TARI.
Flero, li 13 luglio 2015
L’ORGANO DI REVISIONE Rag. Orietta Truffelli
COMUNE DI FLERO Provincia di BRESCIA
PARERE DELL’ORGANO DI REVISIONE
SULLA PROPOSTA DI
BILANCIO DI PREVISIONE 2015
E DOCUMENTI ALLEGATI
© CNDCEC -ANCREL – 2015
L’ORGANO DI REVISIONE Rag. Orietta Truffelli
Verbale n° 8 del 13 luglio 2015
Sommario
VERIFICHE PRELIMINARI VERIFICHE DEGLI EQUILIBRI
EQUILIBRI GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2014 AVVIO DELLA ARMONIZZAZIONE
BILANCIO DI PREVISIONE 2015
1. Verifica pareggio finanziario ed equivalenza dei servizi per c/terzi 2. Verifica equilibrio corrente ed in conto capitale anno 2015
3. Verifica correlazione fra entrate a destinazione specifica o vincolata per Legge e spese con esse finanziate
4. Verifica dell’effettivo equilibrio di parte corrente 5. Verifica dell’equilibrio di parte straordinaria 6. Verifica iscrizione ed utilizzo dell’avanzo BILANCIO PLURIENNALE
7. Verifica dell’equilibrio corrente nel bilancio pluriennale VERIFICA COERENZA DELLE PREVISIONI
8. Verifica della coerenza interna 9. Verifica della coerenza esterna
VERIFICA ATTENDIBILITA’ E CONGRUITA’ DELLE PREVISIONI ANNO 2015 ENTRATE CORRENTI
SPESE CORRENTI
SPESE IN CONTO CAPITALE ORGANISMI PARTECIPATI INDEBITAMENTO
VERIFICA ATTENDIBILITA’ E CONGRUITA’ BILANCIO PLURIENNALE 2015-2017 SCHEMA DI BILANCIO ARMONIZZATO
OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI CONCLUSIONI
VERIFICHE PRELIMINARI
La sottoscritta Orietta Truffelli, revisore ai sensi dell’art. 234 e seguenti del TUEL:
ricevuto in data 09 luglio 2015 lo schema del bilancio di previsione per l’esercizio 2015, approvato dalla giunta comunale in data 8 luglio 2015 con delibera n. 89 e i relativi seguenti allegati obbligatori:
bilancio pluriennale 2015/2017;
relazione previsionale e programmatica predisposta dalla giunta comunale;
lo schema di bilancio per missioni e programma previsto dall’allegato n. 9 al decreto legislativo n 118 del 2011, integrato e corretto dal decreto legislativo n. 126 del 2014, ai fini conoscitivi;
rendiconto dell’esercizio 2014;
il programma triennale dei lavori pubblici e l’elenco annuale dei lavori pubblici di cui all’articolo 128 del D.Lgs. 163/2006;
la delibera di approvazione della programmazione triennale del fabbisogno di personale (art. 91 D.Lgs. 267/2000 - TUEL -, art. 35, comma 4 D.Lgs. 165/2001 e art. 19, comma 8, Legge 448/2001);
la delibera della G.C. 77 del 17/6/2015 di destinazione della parte vincolata dei proventi per sanzioni alle norme del codice della strada;
la proposta di delibera del Consiglio di conferma dell’Addizionale Comunale IRPEF;
la proposta di delibera del Consiglio di conferma delle aliquote base dell’I.M.U. come consentito dai commi da 6 a 10 dell’art.13 del D.L. 6/12/2011 n. 201;
la proposta di delibera del Consiglio di conferma dell’aliquota base della TASI come consentito dall’art. 1, comma 676 della Legge 147/2013;
la proposta di delibera del Consiglio di commisurazione della tariffa TARI sulla base dei commi da 641 a 668 dell’art. 1 della Legge 147/2013;
le proposte di deliberazione con le quali sono determinati, per l’esercizio 2015, le tariffe, le aliquote di imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonché, per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi;
la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale (decreto Min-Interno 18/2/2013);
il prospetto contenente le previsioni annuali e pluriennali di competenza mista degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno sulla base del nuovo accordo CSC ed il prospetto elaborato dall’IFEL;
piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari (art.58, comma 1 del D.L. 112/2008);
piano triennale di contenimento delle spese di cui all’art. 2 commi 594 e 599 Legge 244/2007;
limite massimo delle spese per incarichi di collaborazione (art. 46, comma 3, Legge 133/2008);
limite massimo delle spese per personale a tempo determinato, con convenzione e con collaborazioni coordinate e continuative (art.9, comma 28 del D.L.78/2010, come modificato dall’art. 4, comma 102 della Legge 12/11/2011, n.183);
i limiti massimi di spesa disposti dall’art. 1, commi 138, 141, 143, 146 della Legge 20/12/2012 n. 228;
i limiti massimi di spesa disposti dai commi da 8 a 13 del d.l. 66/2014;
e i seguenti documenti messi a disposizione:
i documenti e prospetti previsti dallo statuto e dal regolamento di contabilità;
quadro analitico delle entrate e delle spese previste relativamente ai servizi con dimostrazione della percentuale di copertura (pubblici a domanda e produttivi);
prospetto analitico delle spese di personale previste in bilancio come individuate dal comma 557 (o 562 per i Comuni non soggetti al patto di stabilità) dell’art.1 della Legge 296/2006 ;
prospetto delle spese finanziate con i proventi derivanti dalle sanzioni per violazione del codice della strada;
prospetto dimostrativo dei mutui e prestiti in ammortamento, con evidenza delle quote capitale e delle quote interessi;
viste le disposizioni di Legge che regolano la finanza locale, in particolare il TUEL;
visto lo statuto dell’ente, con particolare riferimento alle funzioni attribuite all’organo di revisione;
visto il regolamento di contabilità;
visti i regolamenti relativi ai tributi comunali;
visto il parere espresso dal Responsabile del Servizio Finanziario in data 27/06/2015 in merito alla veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, iscritte nel bilancio annuale o pluriennale;
ha effettuato le seguenti verifiche al fine di esprimere un motivato giudizio di coerenza, attendibilità e congruità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi e progetti, come richiesto dall’art. 239, comma 1, lettera b) del TUEL.
VERIFICHE DEGLI EQUILIBRI
EQUILIBRI GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2014
L’organo consiliareha approvato con delibera n. 21 del 06/05/2015 il rendiconto per l’esercizio 2014.
Da tale rendiconto risulta che:
- sono salvaguardati gli equilibri di bilancio;
- non risultato debiti fuori bilancio o passività probabili da finanziare;
- non sono richiesti finanziamenti straordinari agli organismi partecipati;
- la gestione dell’anno 2014 è stata improntata al rispetto dei limiti di saldo finanziario disposti dall’art. 31 della Legge 12/11/2011, n.183 ai fini del patto di stabilità interno;
- la gestione dell’anno 2014 è stata improntata al rispetto della riduzione della spesa di personale, rispetto alla media degli anni 2011/2013, attraverso il contenimento della dinamica retributiva ed occupazionale come disposto dal comma 557 e dell’art.1 della Legge 296/2006 . Debiti fuori bilancio e passività potenziali
Dalle comunicazioni ricevute NON risultano debiti fuori bilancio da riconoscere e finanziare.
Monitoraggio pagamento debiti
L’ente ha rispettato la disposizione dell’art.7 bis del d.l. 8/4/2013 n.35, relativa alla comunicazione, dall’1/7/2014, entro il 15 di ciascun mese dei dati relativi ai debiti certi, liquidi ed esigibili per somministrazioni, forniture e appalti nonché per obbligazioni relative a prestazioni professionali, per le quali nel mese precedente sia stato superato il termine per la decorrenza degli interessi moratori (art.4 d.lgs. 231/2002).
Dalla verifica della corretta attuazione delle misure non sono state rilevate irregolarità.
Conclusioni sulla gestione pregressa
L’organo di revisione ritiene, sulla base di quanto sopra esposta, che la gestione finanziaria complessiva dell’ente nel 2014 sia in equilibrio e che l’ente abbia rispettato gli obiettivi di finanza pubblica.
AVVIO DELLA ARMONIZZAZIONE CONTABILE
Con il Bilancio di Previsione 2015 prende avvio l’armonizzazione contabile dei bilanci degli enti pubblici.
Nel 2015, il decreto legislativo n. 118 del 2011 richiede adempimenti alle regioni (esclusa la gestione sanitaria accentrata), agli enti locali di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, ai loro organismi strumentali e ai loro enti strumentali in contabilità finanziaria (anche se adottano la contabilità economico patrimoniale), che non hanno partecipato alla sperimentazione, e precisamente:
affiancare i nuovi schemi di bilancio di previsione e di rendiconto per missioni e programmi (con funzioni conoscitive) agli schemi di bilancio annuale e pluriennale e di rendiconto adottati nel 2014, che conservano la funzione autorizzatoria e valore giuridico ai fini della rendicontazione. Entrambe le versioni del bilancio e del rendiconto riportano le medesime risultanze contabili (trattasi della classificazione dei medesimi dati con due differenti criteri). Il bilancio pluriennale predisposto secondo lo schema adottato nel 2014 ha valore autorizzatorio. Contestualmente all’approvazione del rendiconto della gestione, a decorrere dal 2015, gli enti locali articolati in Istituzioni approvano il rendiconto consolidato (entro il termine del 30 aprile dell’anno successivo), e le regioni approvano il rendiconto consolidato con il rendiconto del proprio Consiglio regionale e con eventuali propri organismi strumentali (entro il 31 luglio dell’anno successivo);
applicazione del principio contabile generale della competenza finanziaria (cd.
potenziata) per l’accertamento delle entrate e l’impegno delle spese;
adozione del principio applicato della contabilità finanziaria,
riaccertamento straordinario dei residui per adeguare lo stock dei residui attivi e passivi alla nuova configurazione del principio della competenza finanziaria (potenziata)
applicazione del principio contabile applicato della programmazione e predisposizione del primo DEFR e DUP con riferimento al triennio 2016-2018.
Riclassificazione per missioni e programmi dei capitoli del PEG
Al fine dell’elaborazione del bilancio di previsione per missioni e programmi a carattere conoscitivo, da affiancare al bilancio di previsione autorizzatorio predisposto secondo lo schema vigente nel 2014, l’ente ha proceduto alla riclassificazione dei capitoli e degli articoli del PEG per missioni e programmi, avvalendosi dell’apposito glossario (allegato n. 14/2 al DLgs 118/2011).
La nuova classificazione affianca la vecchia, in modo da consentire, a partire dal medesimo bilancio gestionale/PEG, l’elaborazione del bilancio di previsione secondo i due schemi.
Situazione di cassa e determinazione cassa vincolata
La situazione di cassa dell´Ente al 31 dicembre degli ultimi tre esercizi presenta i seguenti risultati:
2012 2013 2014
Disponibilità 7.081.874,29 6.591.596,45 6.372.427,64
Anticipazioni 0,00 0,00 0,00
In attuazione del principio applicato della contabilità finanziaria n. 10.6, al fine di dare corretta attuazione all’articolo 195 del TUEL, l’ente ha provveduto a calcolare ed a comunicare formalmente al proprio tesoriere l’importo degli incassi vincolati alla data del 31 dicembre 2014 che provvede a “vincolare”.
L’entità della cassa vincolata al 31/12/2014 risulta di euro € 21.579,26 e quella libera di euro 6.350.848,38.
Riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, in parallelo al riaccertamento ordinario ai fini del rendiconto 2014.
L’Ente ha provveduto al riaccertamento straordinario dei residui, attivi e passivi, previsto dall’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo n. 118/2011 e successive modifiche, al 31 dicembre 2014.
Sulla base dei risultati della ricognizione, l’ente ha determinato il Fondo Pluriennale Vincolato ed il Risultato di Amministrazione al 1° gennaio 2015. Il risultato è il seguente:
RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 31 DICEMBRE 2014 DETERMINATO NEL RENDICONTO 2014 (a) 6.032.803,10
RESIDUI ATTIVI CANCELLATI IN QUANTO NON CORRELATI AD OBBLIGAZIONI GIURIDICHE PERFEZIONATE (b) (-) -
RESIDUI PASSIVI CANCELLATI IN QUANTO NON CORRELATI AD OBBLIGAZIONI GIURIDICHE PERFEZIONATE ( c) (1 )(+) -
RESIDUI ATTIVI CANCELLATI IN QUANTO REIMPUTATI AGLI ESERCIZI IN CUI SONO ESIGIBILI (d) (-) 220.366,80
RESIDUI PASSIVI CANCELLATI IN QUANTO REIMPUTATI AGLI ESERCIZI IN CUI SONO ESIGIBILI (e) (+) 653.086,31
RESIDUI PASSIVI DEFINITIVAMENTE CANCELLATI CHE CONCORRONO ALLA DETERMINAZIONE DEL FONDO PLURIENNALE VINCOLATO (f) (+)
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO g) = (e) -(d)+(f) (2) (-) 432.719,51
RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE AL 1° GENNAIO 2015 - DOPO IL RIACCERTAMENTO STRAORDINARIO DEI RESIDUI (h) = (a) -(b) + ( c) - (d)+ (e) + (f) -(g)
6.032.803,10
Composizione del risultato di amministrazione al 1° gennaio 2015 - dopo il riaccertamento straordinario dei residui (g):
Parte accantonata
Fondo crediti di dubbia e difficile esazione 250.786,25
fondo accontonamento contenzioso fondo accantonamento spese legali
fondo accantomanto indennità fine mandato
250.786,25
Parte vincolata
Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili Vincoli derivanti da trasferimenti
Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui Vincoli formalmente attribuiti dall'ente Altri vincoli da specificare di
-
Totale parte destinata agli investimenti (m) 1.413.309,60 4.368.707,25
Totale parte accantonata (i)
Totale parte vincolata (l)
Totale parte disponibile (n) =(h)-(i)- (l)-(m)
Se (n) è negativo, occorre indicare le modalità di ripiano
BILANCIO DI PREVISIONE 2015
1. Verifica pareggio finanziario ed equivalenza dei servizi per c/terzi (senza riaccertamento)
Il bilancio rispetta, come risulta dal seguente quadro generale riassuntivo delle previsioni di competenza 2015, il principio del pareggio finanziario (art. 162, comma 5, del TUEL) e dell’equivalenza fra entrate e spese per servizi per conto terzi (art. 168 del d.lgs.18/8/2000 n.267).
Titolo I: Entrate tributarie 4.550.000,00 Titolo I: Spese correnti 6.348.700,00 Titolo II: Entrate da contributi e
trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici
307.500,00 Titolo II: Spese in conto capitale 6.763.500,00
Titolo III: Entrate extratributarie 1.541.945,00 Titolo IV: Entrate da alienazioni, da
trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti
6.727.255,00
Titolo V: Entrate derivanti da
accensioni di prestiti 0,00
Titolo III: Spese per rimborso di
prestiti 14.500,00
Titolo VI: Entrate da servizi per conto di
terzi 775.000,00
Titolo IV: Spese per servizi per conto
di terzi 775.000,00
Totale 13.901.700,00 Totale 13.901.700,00
13.901.700,00 13.901.700,00
Totale complessivo entrate Totale complessivo spese
Quadro generale riassuntivo 2015
Entrate Spese
Avanzo amministrazione 2014 presunto Disavanzo amministrazione 2014 presunto
Il saldo netto da impiegare risulta il seguente:
equilibrio finale
entrate finali (titoli I,II,III e IV) + 13.126.700,00 spese finali (titoli I e II) - 13.112.200,00
saldo netto da finanziare - 0,00
saldo netto da impiegare + 14.500,00
per spese rimborso prestiti
1. Verifica pareggio finanziario ed equivalenza dei servizi per c/terzi, comprensivo del FONDO PLURIENNALE VINCOLATO
Titolo I: Entrate tributarie 4.550.000,00 Titolo I: Spese correnti 6.456.234,02 Titolo II: Entrate da contributi e trasferimenti
correnti dello Stato, della Regione e
di altri enti pubblici 307.500,00 Titolo II: Spese in conto capitale 7.309.052,29 Titolo III: Entrate extratributarie 1.541.945,00
Titolo IV: Entrate da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti
6.947.621,80 Totale spese finali 13.765.286,31
Titolo V: Entrate derivanti da accensioni di
prestiti 0,00
Titolo III: Spese per rimborso di
prestiti 14.500,00
Titolo VI: Entrate da servizi per conto di terzi
775.000,00 Titolo IV: Spese per servizi per
conto di terzi 775.000,00
Totale 14.122.066,80 Totale 14.554.786,31
F.do Pluriennale Vincolato Parte corrente 107.534,02 F.do Pluriennale Vincolato Parte Capitale 325.185,49
14.554.786,31 14.554.786,31
Totale complessivo entrate Totale complessivo spese
Quadro generale riassuntivo 2015 compreso riaccertamento
Entrate Spese
Avanzo amministrazione Disavanzo amministrazione
Il prospetto del Quadro Generale degli Equilibri 2015 di cui sopra è influenzato dalle entrate e dalle spese che provengono dal bilancio 2014, dovute al riaccertamento straordinario dei residui, che sono reimputate nell’esercizio in cui diventano esigibili, secondo il nuovo criterio della competenza finanziaria (potenziata) di cui al DLGS 118/2011 e s.i.m.
Infatti:
1) L’entrata in conto capitale è incrementata di € + 220.366,80 per alienazione aree;
2) La spesa corrente è incrementata di € + 107.534,02;
3) La spesa in conto capitale è incrementata di € + 545.552,29
La somma algebrica degli importi di cui sopra determina in € 432.719,51 il FPV.
2. Verifica equilibrio corrente ed in conto capitale anno 2015
suddivisione gestione corrente e conto capitale, corrette da FPV
EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE
2013 consuntivo 2014 consuntivo 2015 Previsione
Entrate titolo I 4.103.549,33 4.702.926,54 4.550.000,00
di cui a titolo di F.S.R. o fondo di solidarietà 696.348,82 555.000,00
Entrate titolo II 601.536,42 265.446,04 307.500,00
Entrate titolo III 1.383.540,47 1.163.693,16 1.541.945,00
Totale titoli (I+II+III) (A) 6.088.626,22 6.132.065,74 6.399.445,00
Spese titolo I (B) 5.711.999,34 5.280.227,71 6.456.234,02
Rimborso prestiti parte del Titolo III* (C) 65.153,67 17.964,40 14.500,00
Rimb. anticipato prestiti parte del Titolo III* (C) 705.770,39
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO 107.534,02
Differenza di parte corrente (D=A-B-C) -394.297,18 833.873,63 36.245,00 Utilizzo avanzo di amministrazione applicato
alla spesa corrente (+) ovvero Copertura disavanzo (-) (E)
Entrate diverse destinate a spese correnti (F)
di cui: 0,00 0,00
Contributo per permessi di costruire Altre entrate (specificare)
Entrate correnti destinate a spese di
investimento (G) di cui: 0,00 0,00 36.245,00
Proventi da sanzioni violazioni al CdS Altre entrate (specificare)
Entrate diverse utilizzate per rimborso quote
capitale (H) 705.770,69
Saldo di parte corrente al netto delle variazioni
(D+E+F-G+H) 311.473,51 833.873,63 0,00
EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE
2013 Consuntivo 2014 CONSUNTIVO 2015 Previsione
Entrate titolo IV 526.644,05 991.783,41 6.947.621,80
Entrate titolo V ** 0,00
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO 325.185,49
Totale titoli (IV+V) (M) 526.644,05 991.783,41 7.272.807,29
Spese titolo II (N) 926.981,73 961.321,46 7.309.052,29
Differenza di parte capitale (P=M-N) -400.337,68 30.461,95 -36.245,00
Entrate capitale destinate a spese correnti (F) 0,00 0,00 0,00
Entrate correnti destinate a spese di
investimento (G) 0,00 0,00 36.245,00
Entrate diverse utilizzate per rimborso quote
capitale (H) 0,00 0,00
Utilizzo avanzo di amministrazione applicato alla
spesa in conto capitale [eventuale] (Q) 522.418,08
(*) il dato da riportare è quello del Titolo III depurato dell’intervento 1 “rimborso per anticipazioni di cassa” e, dove esistente, della quota di mutui e prestiti estinti anticipatamente con ricorso a nuovo indebitamento o con utilizzo dell’avanzo d’amministrazione.
(**) categorie 2,3 e 4.
La differenza positiva è così destinata:
avenzo corrente destinato a Spese in conto capitale 36.245,00
- sanzioni amm.ve per violazione codice della strada (art. 208 d.lgs. 285/1992) - sanzioni amm.ve imp. pubblicità e diritti pubb.affissioni (art. 24 d.lgs.507/1993) - contributo utilizzo risorse geotermiche e produzione energia (art.16 D.Lgs. 22/2010) - imposta pubblicità ascensori di servizi pubblici (art. 3 legge 235/1993)
- canoni concessori pluriennali iscritti al titolo III entrate dest. ad invest. (da specificare) - proventi di parcheggi a pagamento (art.7, comma 7 del d.lgs.285/1992).
Per effetto della Legge 228/2012
I proventi da alienazione potranno essere destinati solo a coprire spese del titolo II ed in mancanza o per la parte eccedente a ridurre il debito.
In sede di salvaguardia degli equilibri i proventi di alienazione potranno essere utilizzati solo per ripristinare gli equilibri di parte capitale.
In sede di salvaguardia degli equilibri è possibile modificare le tariffe ed aliquote dei tributi di propria competenza in deroga all’art.1, comma 169 della Legge 296/2006.
3. Verifica correlazione fra entrate a destinazione specifica o vincolata per legge e spese con esse finanziate
La correlazione fra previsione di entrate a destinazione specifica o vincolata per Legge e spese con esse finanziate è cosi assicurata nel bilancio:
Entrate a destinazione specifica
Entrate Spese
Per funzioni delegate dalla Regione 50.000,00 50.000,00
Per fondi comunitari ed internazionali Per imposta di scopo
Per contributi in c/capitale dalla Regione 100.000,00 100.000,00
Per contributi in c/capitale dallo Stato (svincolo) 4.500.000,00 4.500.000,00 Per contributi straordinari
Per monetizzazione aree standard Per proventi alienazione alloggi e.r.p.
Per entrata da escavazione e cave per recupero ambientale Per sanzioni amministrative pubblicità
Per imposta pubblicità sugli ascensori
Per sanzioni amministrative codice della strada(parte vincolata) 75.000,00 € 29.554,00 Per proventi parcheggi pubblici
Per contributi in conto capitale Per contributi c/impianti Per mutui
Totale 4.725.000,00 4.679.554,00
4. Verifica dell’effettivo equilibrio di parte corrente
La situazione corrente dell’esercizio 2015 è influenzata dalle seguenti entrate e spese aventi carattere di eccezionalità e non ripetitive:
( indicare la parte di entrate o di spese che si ritiene non ricorrente o ripetitiva in termini quantitativi).
Entrate eccezionali correnti o in c/capitale destinate a spesa corrente
Tipologia Accertamenti
Contributo rilascio permesso di costruire Contributo sanatoria abusi edilizi e sanzioni
Recupero evasione tributaria 490.000,00
Entrate per eventi calamitosi Canoni concessori pluriennali
Sanzioni per violazioni al codice della strada
Altre (da specificare)
Totale entrate 490.000,00 Spese correnti straordinarie finanziate con risorse eccezionali
Tipologia Impegni
Avanzo corrente x Spese in conto capitale 36.245,00
Spese per servizi accerrtamento ICI/TIA/IMU/Agenzia Entrate 166.500,00 Oneri straordinari della gestione corrente
Spese per eventi calamitosi
quota parte sgravi agevolazioni "artbonus" 287.255,00
0,00 Totale spese 490.000,00
Sbilancio entrate meno spese non ripetitive 0,00
(L’articolo 25, comma 1, lettera b) della legge 31 dicembre 2009, n. 196, distingue le entrate ricorrenti da quelle non ricorrenti, a seconda che si riferiscano a proventi la cui acquisizione sia prevista a regime ovvero limitata ad uno o più esercizi.
Si ritiene che possa essere definita “a regime” un’entrata che si presenta con continuità in almeno 5 esercizi, per importi costanti nel tempo.
In ogni caso, in considerazione della loro natura sono da considerarsi non ricorrenti le entrate riguardanti:
i contributi per la sanatoria di abusi edilizi e sanzioni;
i condoni;
le entrate derivanti dall’attività straordinaria diretta al recupero evasione tributaria;
le entrate per eventi calamitosi;
le plusvalenze da alienazione;
le accensioni di prestiti;
Tutti i trasferimenti in conto capitale sono non ricorrenti, a meno che non siano espressamente definitivi
“continuativi” dal provvedimento o dalla norma che ne autorizza l’erogazione.
Le altre entrate sono da considerarsi ricorrenti.
Si ritiene opportuno includere tra le entrate “non ricorrenti” anche le entrate presenti “a regime” nei bilanci dell’ente, quando presentano importi superiori alla media riscontrata nei cinque esercizi precedenti.
In questo caso le entrate devono essere considerate ricorrenti fino a quando superano tale importo e devono essere invece considerate non ricorrenti quando tale importo viene superato.)
5. Verifica dell’equilibrio di parte straordinaria
(Le risorse destinate a spese in conto capitale possono derivare dall’applicazione dell’avanzo di amministrazione presunto 2014, dall’avanzo corrente, e da entrate iscritte nei titoli IV e V del bilancio.)
Il titolo II della spesa è finanziato con la seguente previsione di risorse distinta in mezzi propri e mezzi di terzi:
Verifica dell’equilibrio di parte straordinaria
Mezzi propri
- avanzo di amministrazione 2014
- avanzo del bilancio corrente 36.245,00 - alienazione di beni 1.917.621,80 - contributo permesso di costruire
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO 325.185,49
2.279.052,29
Mezzi di terzi - mutui
- prestiti obbligazionari - aperture di credito - contributi comunitari
- contributi statali 4.500.000 - contributi regionali 100.000 - contributi da altri enti
- altri mezzi di terzi (OOUU, monetizz.contr) 430.000
5.030.000
7.309.052,29
7.309.052,29
Totale mezzi di terzi
TOTALE RISORSE TOTALE IMPIEGHI AL TITOLO II DELLA SPESA Totale mezzi propri
6. Verifica iscrizione ed utilizzo dell’avanzo
Non è stato iscritto in bilancio l’avanzo d’amministrazione dell’esercizio 2014
BILANCIO PLURIENNALE
7. Verifica dell’equilibrio corrente e in conto capitale nel bilancio pluriennale
2016 Previsione 2017 Previsione
Entrate titolo I 4.436.000,00 4.391.000,00
di cui a titolo di F.S.R. o fondo di solidarietà 555.000,00 555.000,00
Entrate titolo II 503.500,00 353.500,00
Entrate titolo III 1.353.700,00 1.343.200,00
Totale titoli (I+II+III) (A) 6.293.200,00 6.087.700,00
Spese titolo I (B) 6.133.400,00 5.957.300,00
Rimborso prestiti parte del Titolo III* (C) 14.800,00 15.400,00
Differenza di parte corrente (D=A-B-C) 145.000,00 115.000,00
Utilizzo avanzo di amministrazione applicato alla spesa corrente (+) ovvero
Copertura disavanzo (-) (E)
Entrate diverse destinate a spese correnti (F)
di cui: 0,00 0,00
Altre entrate (specificare)
Entrate correnti destinate a spese di
investimento (G) di cui: 145.000,00 115.000,00
Proventi da sanzioni violazioni al CdS
Entrate diverse utilizzate per rimborso quote capitale (H)
Saldo di parte corrente al netto delle variazioni
(D+E+F-G+H) 0,00 0,00
2016 Previsione 2017 Previsione
Entrate titolo IV 300.000,00 250.000,00
Entrate titolo V **
FONDO PLURIENNALE VINCOLATO 1.000.000,00
Totale titoli (IV+V) (M) 1.300.000,00 250.000,00
Spese titolo II (N) 1.445.000,00 365.000,00
Differenza di parte capitale (P=M-N) -145.000,00 -115.000,00
Entrate capitale destinate a spese correnti (F) 0,00
Entrate correnti destinate a spese di
investimento (G) 145.000,00 115.000,00
Entrate diverse utilizzate per rimborso quote
capitale (H) 0,00 0,00
Utilizzo avanzo di amministrazione applicato alla spesa in conto capitale [eventuale] (Q)
Saldo di parte capitale al netto delle variazioni
(P-F+G-H+Q) 0,00 0,00
EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE PLURIENNALE
EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE PLURIENNALE
Con l’annualità 2016 e 2017 diviene operativa la contabilità di cui al D.Lgs 118. La nuova classificazione del bilancio prevede che il rimborso delle rate del mutuo in corso per il Centro Sportivo (rimborsato per l’intera rata di capitale e interessi dall’ex Ministero dello Sport) sia considerata una entrata di parte capitale. Al finanziamento della spesa in conto capitale del 2016 concorre il FPV alle spese in conto capitale proveniente dal 2015.
La differenza positiva di parte corrente per l’anno 2016 da destinare al finanziamento di spese del titolo II deriva da:
Avanzo di Parte corrente del bilancio 2016 145.000,00
- contributo utilizzo risorse geotermiche e produzione energia (art.16 D.Lgs. 22/2010) - imposta pubblicità ascensori di servizi pubblici (art. 3 legge 235/1993)
- canoni concessori pluriennali iscritti al titolo III entrate dest. ad invest. (da specificare) - proventi di parcheggi a pagamento (art.7, comma 7 del d.lgs.285/1992).
Totale avanzo di parte corrente 145.000,00
differenza destinata 2016
La differenza positiva di parte corrente per l’anno 2017 da destinare al finanziamento di spese del titolo II deriva da:
Avanzo di parte corrente 115.000,00
fondo pluriennale vincolate di parte corrente
totale disavanzo di parte corrente 115.000,00 differenza finanziata 2017
Relativamente agli equilibri di bilancio annuali e pluriennali l’organo di revisione osserva quanto segue:
• 2015 Fra le spese correnti dell’anno 2015 iniziano a decorrere le rate semestrali del leasing del 1° lotto della Scuola per l’Infanzia previste in € 307.000 (importo comprensivo del canone manutenzione e dell’IVA). L’equilibrio corrente è raggiunto con il concorso di entrate aventi carattere straordinario o non ripetitivo. (Sul 2015 è opportuno precisare che, in spesa corrente, è allocata la cifra di euro 302.500 per gli incentivi 2artbonus”) ;
• 2016/2017 Fra le spese correnti dell’anno 2017 si aggiunge il completamento del 2°
lotto del leasing della Scuola per l’Infanzia. Complessivamente le rate annuali del leasing influenzeranno la parte corrente per €540.000. L’equilibrio di parte corrente è raggiunto anche con il concorso di entrate a carattere non ricorrente o straordinario che derivano dagli accertamenti ICI-IMU e dalle risorse previste per la compartecipazione al recupero dell’evasione tributaria secondo gli accordi stipulati con l’Agenzia delle Entrate.
VERIFICA COERENZA DELLE PREVISIONI
8. Verifica della coerenza interna
L’organo di revisione ritiene che gli obiettivi indicati nella relazione previsionale e programmatica e le previsioni annuali e pluriennali siano coerenti con gli atti di programmazione di settore (piano triennale dei lavori pubblici, programmazione fabbisogno del personale, piano alienazioni e valorizzazione patrimonio immobiliare ecc.)
8.1. Verifica adozione strumenti obbligatori di programmazione di settore e loro coerenza con le previsioni
8.1.1. programma triennale lavori pubblici
Il programma triennale ed elenco annuale dei lavori pubblici di cui all’art. 128 del D.Lgs.
163/2006, è stato redatto conformemente alle indicazioni e agli schemi di cui al Decreto del 24/10/2014del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ed adottato dall’organo esecutivo entro il 15 ottobre dell’anno 2014.
Trattandosi di programmazione di settore è coerente con il piano generale di sviluppo dell’ente.
Lo schema di programma è stato pubblicato per 60 giorni consecutivi.
Nella scheda 3 elenco annuale sono indicate il trimestre anno di inizio lavori e quello di fine lavori.
Nello stesso sono indicati:
a) i lavori di singolo importo superiore a 100.000 euro;
b) le priorità e le azioni da intraprendere come richiesto dall’art. 128 del D.Lgs. 163/2006, considerando comunque prioritari i lavori di manutenzione, recupero patrimonio, completamento lavori, progetti esecutivi approvati, interventi con possibilità di finanziamento privato maggioritario;
c) la stima, nell’elenco annuale, dei tempi di esecuzione
d) Per gli interventi contenuti nell’elenco annuale d’importo superiore a 1.000.000 di euro, ad eccezione degli interventi di manutenzione, la giunta ha provveduto all’approvazione dei progetti preliminari e per quelli di importo inferiore ha approvato uno studio di fattibilità. Per i lavori inclusi nell’elenco annuale è stata perfezionata la conformità urbanistica ed ambientale.
Gli importi inclusi nello schema relativi ad interventi con onere a carico dell’ente trovano riferimento nel bilancio di previsione annuale e pluriennale.
I corrispettivi da trasferimento d’immobili di cui all’art. 53, comma 6 D.Lgs. 163/2006, previsti nelle schede n. 1 e 2b del programma, trovano riferimento nella relazione previsionale e programmatica.
Il programma, dopo la sua approvazione consiliare, dovrà essere trasmesso all’Osservatorio dei lavori pubblici.
Il programma triennale NON comprende la realizzazione dello svincolo sulla SP19 interamente finanziato da un contributo statale in quanto rientra nella procedura prevista dall’art. 128, comma 5, del D.Lgs 163/2006.
8.1.2. programmazione del fabbisogno del personale
La programmazione del fabbisogno di personale prevista dall’art.39, comma 1 della Legge 449/1997 e dall’art.6 del D.Lgs. 165/2001 è stata approvata con specifico atto GC n. 40 del 22/04/2015 ed è allegata alla relazione previsionale e programmatica. Su tale atto l’organo di revisione ha formulato il parere con Verbale n. 4. in data 23 aprile 2015 ai sensi dell’art.19 della Legge 448/2001.
9. Verifica della coerenza esterna
9.1. Principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica: Patto di stabilità Come disposto dall’art.31, comma 18, della Legge 183/2011, gli enti sottoposti al patto di stabilità (province e comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti; dal 2015 sono soggetti al patto di stabilità i comuni con meno di 1.000 abitanti che si aggregheranno nelle unioni) devono iscrivere in bilancio le entrate e le spese correnti in termini di competenza in misura tale che, unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrate e spese in conto capitale, al netto della riscossione e concessione di crediti (titolo IV delle entrate e titolo II delle uscite), consenta il raggiungimento dell’obiettivo programmatico del patto per gli anni 2015-2016 e 2017. Pertanto la previsione di bilancio annuale e pluriennale e le successive variazioni devono garantire il rispetto del saldo obiettivo.
Dalla verifica della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con il patto di stabilità interno risulta:
1. spesa corrente media 2010/2012 anno spesa corrente media
2010 5.219.769,44 2011 5.109.464,27
2012 5.289.603,28 5.206.279,00
2. saldo obiettivo con applicazione comma 6 art.31
spesa corrente obiettivo di nuovi obiettivi
media 2010/2012
competenza
mista CSC 19.5.15 2015 5.206.279,00 8,6 447.739,99 232.223,00 2016 5.206.279,00 9,15 476.374,53 249.704,00 2017 5.206.279,00 9,15 476.374,53 249.704,00
anno coefficiente
3. obiettivo per gli anni 2015/2017
Con l’intesa raggiunta in Conferenza Stato Città (CSC) del 19/02/2015 sono stati definiti nuovi criteri per la determinazione degli obiettivi finanziari dei comuni. L’elaborazione IFEL indica i nuovi obiettivi del Patto S I. Un ulteriore variazione è intervenuta in seguito alla pubblicazione del DL 78 pubblicato in GU il 19/06/2015 in vigore dal 20/06/2015 il quale ha disposto la riduzione del FCDE dagli obiettivi del Patto, dal prospetto allegato al bilancio gli obiettivi risultano così conseguibili:
NUOVI SALDI PATTO STABILITA’ DELL’ENTE
nuovo saldo saldo previsto saldo obiettivo differenza CSC 19.5 Entrate- spese NETTE al netto FCDE DL78 positiva 2015 232.223,00 189.946,99 162.071,87 27.875,12 2016 249.704,00 214.800,00 172.537,75 42.262,25 2017 249.704,00 165.400,00 151.492,41 13.907,59
L'apposito prospetto allegato al bilancio di previsione, per la parte relativa ai flussi di cassa, è stato elaborato dal settore finanziario in stretta collaborazione con il settore tecnico che ha indicato la tempistica dei pagamenti in base alla programmazione delle spese del titolo II, in quanto sono stati analizzati, per quanto riguarda la spesa, i pagamenti degli stati d’avanzamento di lavori già autorizzati nonché i pagamenti prevedibili sulle opere da realizzare negli anni 2015/2017, avendo riguardo al cronoprogramma dei lavori pubblici, nonché alle opere programmate in conto capitale e stanziate nel bilancio, ancorché non inserite nel programma opere pubbliche in quanto inferiori a euro. 100.000 di valore.
Le previsioni di incasso delle entrate del titolo IV e di pagamento delle spese del titolo II, dovranno essere monitorate durante la gestione al fine di mantenere l’obiettivo di rispetto del patto di stabilità interno.
VERIFICA ATTENDIBILITA’ E CONGRUITA’ DELLE PREVISIONI ANNO 2015
Ai fini della verifica dell’attendibilità delle entrate e congruità delle spese previste per l’esercizio 2015, alla luce della manovra disposta dall’ente, sono state analizzate in particolare le voci di bilancio appresso riportate.
ENTRATE CORRENTI
Entrate tributarie
Le previsioni di entrate tributarie presentano le seguenti variazioni rispetto al rendiconto 2013 e al rendiconto 2014:
Rendiconto 2013 Rendiconto 2014 Previsione 2015 Categoria I - Imposte
I.M.U. 1.051.937,53 812.084,60 594.000,00
I.M.U. recupero evasione 56.164,25 49.945,95 100.000,00
I.C.I. recupero evasione 343.556,51 231.101,25 250.000,00
TASI 1.060.879,43 1.066.000,00
TASI recupero evasione
Imposta comunale sulla pubblicità 58.239,89 50.000,00 100.000,00
Addizionale I.R.P.E.F. 415.000,00 670.000,00 770.000,00
Imposta di scopo Imposta di soggiorno
Altre imposte 1.306,99 1.795,26 2.000,00
Totale categoria I 1.926.205,17 2.875.806,49 2.882.000,00 Categoria II - Tasse
TOSAP
TARI 1.131.523,40 1.130.423,23 1.113.000,00
TA RES
Recupero evasione tassa rifiuti
Totale categoria II 1.131.523 1.130.423 1.113.000
Categoria III - Tributi speciali Diritti sulle pubbliche affissioni Fondo sperimentale di riequilibrio
Fondo solidarietà comunale 1.045.458,76 696.348,82 555.000,00
Altri tributi propri 348,00
Totale categoria III 1.045.458,76 696.696,82 555.000,00
Totale entrate tributarie 4.103.187,33 4.702.926,54 4.550.000,00
In considerazione delle variazioni intervenute alla normativa sui trasferimenti agli EELL e sui tributi locali, i dati del triennio 2013-2015 sopra riportati relativi alle entrate tributarie, tranne alcune eccezioni, sono difficilmente confrontabili fra loro. I dati sono infatti influenzati da una stretta correlazione fra gettito IMU comunale, la riserva allo Stato del 7,6x1000 dei fabbricati D, la quota per alimentare il FSC (38,23% calcolato sull’IMU standard 2015).
In particolare si evidenzia che la previsione IMU 2015 di € 594.000 risente del mancato recupero, da parte dell’Agenzia delle Entrate, della quota IMU di alimentazione del FSC del 2014 e del mancato versamento a saldo del Fondo solidarietà Comunale spettante al Comune di Flero Valga il seguente prospetto di riepilogo relativo alle differenze 2014-2015 :
2014 IMU 2014 FSC FLERO
1.136.546,00
ge tti to l ordo I MU 2014 747.137,08 FSC comuna l e 464.847,00
quota a l i me nta zi one FSC da I MU 696.348,82 FSC ri s cos s o 671.699,00
ge tti to ne tto I MU 2014 50.788,26 FSC 2014 a credito 812.084,60
IMU effett. accreditata al comune 324.462,59
tra tte nuta e ffe tti va A.E.
140.348,90
quota alim. A debito Flero
140.348,90
quota a l i m. FSC a DEBI TO 50.788,26
quota FSC a cre di to
89.560,64
quota a debito comune Flero
2015 IMU 2015 FSC FLERO
1.136.000,00
(+)ge tti to l ordo I MU 2015 555.000,00 Mi ni s te ro I nte rno 464.000,00
(-)quota a l i me nta zi one FSC I MU 89.000,00
(-) re s i duo a de bi to Fl e ro 11.000,00
(+) code di i nca s s o I MU 2014 594.000,00
gettito IMU netto stima 2015
Imposta municipale propria
Il gettito, determinato sulla base dei seguenti elementi:
− dell’art. 1, comma 380 della Legge 24/12/2012 n. 228;
− dalla stima del gettito simulato tramite dati MEF e derivante dalle aliquote da deliberare per l’anno 2015 in variazione rispetto all’aliquota base, ai sensi dei commi da 6 a 10 dell’art. 13 D.L. n. 201 del 6/12/2011 e sulla base del regolamento del tributo;
− Il gettito 2015, in base al prospetto di cui sopra, è stato pertanto previsto in euro 594.000, L’aliquota proposta in deliberazione al consiglio comunale è la seguente:
• esenzione abitazione principale e relative pertinenze di legge, ad esclusione delle categorie catastali A1,A8 e A9 per le quali l’aliquota è del 4,5x1000;
• fabbricati di categoria D, aliquota 8,1x1000;
• altri fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli, aliquota 7,1x1000;
• rurali strumentali esenzione di legge
Il gettito previsto per l’attività di controllo delle dichiarazioni ICI/IMU di anni precedenti è previsto in euro 350.000,00 (100.000 IMU e 250.000 ICI) ed è stato determinato sulla base del programma di controllo in essere.
Nella spesa è prevista la somma di euro 15.000,00 per eventuali rimborsi di ICI/IMU di anni precedenti.
In caso di modifica dello strumento urbanistico, l’ente dovrà provvedere a norma dell’art. 31, comma 19 della Legge 27/12/2002 n. 289 a comunicare ai proprietari la natura di area fabbricabile del terreno posseduto.
Addizionale comunale Irpef
Il Consiglio dell’ente ha modificato e riadottato il regolamento con delibera n. 35 del 22/09/2014.
La GC ha proposto la conferma dell’addizionale Irpef da applicare per l’anno 2015 nella seguente misura:
- aliquote progressive sulla base degli scaglioni Irpef come segue:
1. aliquota 0,60% per scaglioni di reddito da 00 a 15mila euro;
2. aliquota 0,65% per scaglioni di reddito da 15 a 28mila euro;
3. aliquota 0,70% per scaglioni di reddito da 28 a 55mila euro;
4. aliquota 0,75% per scaglioni di reddito da 55 a 75mila euro;
5. aliquota 0,80% per scaglioni di reddito oltre 75.0000euro;
con soglia di esenzione di euro 7.500,00 la quale non costituisce franchigia
(l’art.1, comma 11 del D.L. 138/2011, convertito nella Legge148/2011, ha ripristinato a partire dall’1/1/2013 la possibilità di incrementare fino allo 0,8% anche in un’unica soluzione. E’ possibile differenziare l’addizionale in base al reddito con l’obbligo però di utilizzare gli stessi scaglioni previsti per l’IRPEF)
A partire dal periodo di imposta 2014 le addizionali regionali e comunali irpef saranno determinate in base al domicilio fiscale del contribuente alla data del 1 gennaio.(d.lgs. 175 /2014 e circolare Agenzia entrate 31/E 2014)
Il gettito è previsto in euro 770.000,00 tenendo conto delle stime del reddito medio e del gettito massimo risultante dai dati sui redditi dei contribuenti forniti dal Ministero delle Finanze.
Considerando lo scostamento rispetto al dato a consuntivo 2014, il Revisore invita l’ente alla verifica del gettito entro il 31/08/2015. Tale data, infatti, può rappresentare una buona base di calcolo del gettito da addizionale, in quanto l’Agenzia delle Entrate dispone dei dati dei versamenti relativi alle dichiarazioni dei redditi presentate per l’anno d’imposta 2014.
Fondo di solidarietà comunale
Il fondo di solidarietà comunale di cui al comma 380 dell’art. 1 della Legge 24/12/2012 n. 228 è stato previsto in € 555.000,00 sulla base del riepilogo dati del 15/04/2015 pubblicati dal Ministero dell’Interno – Finanza Locale –
Imposta comunale pubblicità
Pur rimanendo in regime di concessione il maggior gettito è dovuto alla riscossione diretta dell’ente, quindi in bilancio è esposta l’entrata lorda, mentre fra le spese correnti sono allocate le spese del compenso riconosciuto al concessionario.
TARI
L’ente ha previsto nel bilancio 2015, tra le entrate tributarie la somma di euro 1.060.000,00 per la tassa sui rifiuti, TARI, istituita con i commi da 641 a 668 dell’art.1 della legge 147/2013 (legge di stabilità 2014).
La previsione di entrata è al netto del tributo provinciale per € 53.000 corrispondente alla misura deliberata dalla provincia (5%) ai sensi del comma 666 dell’art. 1 della legge 147/2013.
La tariffa è determinata sulla base del Piano Finanziario che prevede la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio del servizio rifiuti compresi quelli relativi alla realizzazione ed esercizio della discarica, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a proprie spese i relativi produttori comprovandone il trattamento.
L´applicazione del tributo è disciplinata dall’apposito regolamento approvato dal Consiglio Comunale.
(nota: il comma 668 dell’art. 1 della L. 147/2013 consente per i comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti, di regolamentare una tariffa con natura di corrispettivo. Se il servizio non è gestito dall’ente i corrispettivi sono riscossi dall’affidatario del servizio di gestione dei rifiuti).
TASI
L’ente ha previsto tra le entrate tributarie del bilancio 2015 la somma di euro 1.066.000 per il tributo sui servizi indivisibili (TASI), istituito con i commi da 669 a 681 dell’art.1 della legge 147/2013. L’importo previsto in bilancio è al netto della quota dello 0,50% quantificata in € 72.500,00 destinata ad alimentare il fondo per le detrazioni sull’abitazione principale.
Secondo l’art. 26, comma 7 del Regolamento IUC per l’applicazione dell’Imposta Unica Comunale – IUC -….. “Il Consiglio Comunale delibera l’individuazione dei servizi indivisibili e l’indicazione analitica, per ciascuno di tali servizi, dei relativi costi alla cui copertura la TASI è diretta”….
L’aliquota massima complessiva dell’IMU e della TASI non supera i limiti prefissati dalla sola IMU per ciascuna tipologia di immobile (aliquota massima consentita 10,6x1000) come disposto dal comma 677 dell’art.1 della Legge 147/2013.
L’aliquota massima stabilita per l’anno 2015 non supera il 2,5 per mille; essa infatti è proposta nelle seguenti percentuali:
• 2xmille, di cui lo 0,5xmille quale maggiorazione destinata ad alimentare le detrazioni basate sull’ISEE per l’abitazione principale;
• 1,90xmille sui fabbricati di categoria D;
• 2,5xmille sulle aree fabbricabili e altri fabbricati;
• 0,80xmille sui fabbricati rurali strumentali.
Proventi da partecipazione all’attività di accertamento tributario e contributivo
Con delibera Consiglio Comunale n° 41 del 28 novembre 2011 è stato approvato il Regolamento per l’istituzione e il funzionamento del Consiglio Tributario e con delibera n° 42 successiva, nominati i suoi componenti. Con delibera GM del 10 ottobre 2012 n° 112 è stata approvata la convenzione per l’affidamento della attività di supporto alla partecipazione del comune all’accertamento tributario e contributivo. L’attività di verifica e segnalazione all’Agenzia delle Entrate è in corso dall’aprile 2012.
Da tale attività di accertamento nel bilancio pluriennale del 2015, 2016 e 2017, sono previste entrate da proventi rispettivamente per € 120.000, € 316.000 ed 166.000. Tali importi trovano fondamento sulla base degli accertamenti notificati dall’Agenzia delle Entrate entro il 31/12/2014 riferiti a periodi di imposta 2007-2009.
Pur considerando che l’ammontare degli avvisi già emessi dall’AE è di importo considerevole, il Revisore invita l’ente a monitorare accuratamente e costantemente tale attività accertativa dell’A.E. con particolare riguardo e attenzione al mantenimento degli equilibri correnti del bilancio; ciò anche in relazione alla circostanza che l’equilibrio corrente viene raggiunto anche attraverso una parte consistente delle entrate previste dal recupero dell’evasione dei tributi locali e dei proventi da partecipazione all’attività di accertamento tributario.
Giova, per altro, rammentare che il comma 702 dell’art.1 della legge 190/2014 riduce al 55%, per gli anni dal 2015 al 2017, la quota devoluta ai Comuni del maggior gettito riscosso a seguito dell’attività di accertamento dei tributi erariali. Con la legge 138/2011 la quota di compartecipazione era prevista nella misura del 100%)
Risorse relative al recupero dell’evasione tributaria
Le entrate relative all’attività di controllo delle dichiarazioni subiscono le seguenti variazioni:
Rendiconto 2013
Rendiconto 2014
Rapp.
2014/2013
Previsione 2015
Rapp.
2015/2014
Recupero evasione ICI/IMU 399.720,76 281.047,20 70,31% 350.000,00 124,53%
Recupero evasione TASI r
Recupero evasione TARSU/TIA/TARI 118.482,73 30.121,00 25,42% 20.000,00 66,40%
Recupero attività accertamento trib. 120.000,00
Totale 518.203,49 311.168,20 60,05% 490.000,00 157,47%
Trasferimenti correnti dallo Stato
Il gettito dei trasferimenti erariali è stato previsto sulla base della comunicazione del Ministero dell’Interno
Contributi per funzioni delegate dalla regione
I contributi per funzioni delegati dalla Regione sono previsti in euro 50.000,00 e sono specificatamente destinati per uguale importo nella spesa, come risulta dalla tabella prevista dal D.P.R. n. 194/96 riportante il quadro analitico per funzioni, servizi ed interventi delle spese per funzioni delegate dalla regione predisposta secondo le norme regionali ai sensi dell’articolo 165, punto 12, del TUEL.
Proventi dei servizi pubblici
Il dettaglio delle previsioni di entrata e spesa dei servizi dell’ente suddivisi tra servizi a domanda individuale, servizi indispensabili e servizi diversi è il seguente:
Entrate/prov.
prev. 2015
Spese/costi prev. 2015
% copertura
2015
% copertura
2014
Corsi extrascolastici 10.000,00 13.320,68 75,07% 8,27%
Impianti sportivi 8.000,00 42.562,03 18,80% 23,04%
Pesa pubblica 200,00 2.794,54 7,16% 0,00%
Mense scolastiche 245.400,00 446.669,19 54,94% 62,73%
Trasporti e on. Funebri, ill. ecc. 42.500,00 63.300,13 67,14% 25,05%
Musei, pinacoteche, gallerie e mostre 49.562,03 0,00% 3,95%
Uso di locali adibiti a riunioni 7.000,00 19.644,76 35,63% 21,79%
Altri servizi:
pasti anziani 37.000,00 51.820,68 71,40% 66,10%
Telesoccorso 1.000,00 4.820,68 20,74% 11,79%
Scuola Materna 268.600,00 603.384,56 44,52% 37,63%
Ludoteca estiva 13.000,00 18.820,68 69,07% 74,98%
Trasporto scolastico 18.000,00 68.209,73 26,39% 21,48%
Totale 650.700,00 1.384.909,69 46,99% 44,35%
L’organo esecutivo con deliberazione allegata al bilancio, ha determinato la percentuale
Sanzioni amministrative da codice della strada
I proventi da sanzioni amministrative sono previsti per il 2015 in euro 75.000 al valore nominale.
Con atto G.C. n 77 del 17/06/2015 è stato destinato il 50% del provento al netto delle spese di riscossione e della quota spettante ad altri enti, negli interventi di spesa alle finalità di cui agli articoli 142 e 208, comma 4, del codice della strada, come modificato dalla Legge n. 120 del 29/7/2010.
La Giunta ha stabilito le quote da destinare a ogni singola voce di spesa La Giunta ha destinato:
a) euro 7.388,50 dei proventi vincolati al potenziamento della vigilanza e acquisto attrezzature;
b) Euro 14.777,00 Manutenzione ordinaria strade;
c) 7.388,50 segnaletica stradale.
La quota vincolata è destinata al Titolo I spesa per euro 29.554,00 L’entrata presenta il seguente andamento:
Sanzioni amministrative pecuniarie per violazione codice della strada
Accertamento 2013 Rendic/Assest. 2014 Previsione 2015
35.000,00 37.983,30 75.000,00
La parte vincolata del (50%) risulta destinata come segue
Accertamento 2013 Rendiconto 2014 Previsione 2015 Sanzioni CdS
a Spesa Corrente 17.500,00 18.991,65 37.500,00
Perc. X Spesa Corrente 100,00% 100,00% 100,00%
Spesa per investimenti 0,00 0,00 0,00
Perc. X Investimenti 0,00% 0,00% 0,00%
(Proventi codice della strada infrazioni per eccesso di velocità art. 142 CdS e comma 16 art. 4 ter del D.L. 16/2012
I proventi per sanzioni per eccesso di velocità rilevati sulle strade appartenenti a enti diversi da quelli di quali dipendono gli organi accertatori devono essere ripartiti in misura uguale. Restano escluse le strade in concessione.
Gli introiti delle sanzioni per eccesso di velocità devono essere destinati alla realizzazione di interventi mirati individuati dalla Legge ed in particolare:
- manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali;
- potenziamento attività di controllo e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, comprese le relative spese di personale).