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RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI SINDACI

LE SPESE CORRENTI

Risultano classificate nel Titolo I del bilancio e rappresentano sia gli oneri connessi alle prestazioni istituzionali che quelli di funzionamento (personale, beni e servizi, oneri finanziari e tributari), nonché i trasferimenti passivi. La loro articolazione in categorie consente, nellʼevidenza del prospetto che segue, una più dettagliata valutazione, anche in ragione delle variazioni intervenute rispetto allʼesercizio precedente.

Premesso che il movimento finanziario delle spese correnti si attesta a livelli più bassi rispetto al dato di previsione, realizzando così economie nette per L. 792,6 miliardi (pari al 5,5%), si rileva che la lievitazione della spesa corrente rispetto allʼesercizio preceden-te è conpreceden-tenuta entro i livelli di crescita programmati in sede governativa.

Al fine di rendere più agevole e puntuale la valutazione degli esiti gestionali si espon-gono, di seguito, considerazioni sulle diverse voci di spesa corrente, con riferimento a quelle ritenute più significative per lʼincidenza sul bilancio.

4.266 3.578 688 19,23

921.800 895.866 25.934 2,89

132.351 170.717 - 38.366 - 22,47

417.655 333.298 84.357 25,31

10.469.349 10.430.679 38.670 0,37

820.017 799.924 20.093 2,51

1 1

165.879 214.648 - 48.769 - 22,72

606.678 561.401 45.277 8,07

61.273 54.083 7.195 13,30

13.599.274 13.464.195 135.079 1,00

ESERCIZI DIFFERENZE

CATEGORIE

2000 1999 In valore assoluto In %

1a Spese per gli Organi dellʼEnte L.

2a Oneri per il personale in attività di servizio » 3a Oneri per il personale in quiescenza » 4a Spese per lʼacquisto di beni di consumo e di

servizi »

5a Spese per prestazioni istituzionali e per

accerta-menti medico-legali »

6a Trasferimenti passivi »

7a Oneri finanziari »

8a Oneri tributari »

9a Poste correttive e compensative di entrate correnti » 10a Spese non classificabili in altre voci »

TOTALE SPESE CORRENTI L.

(in milioni di lire)

I. SPESE PER PRESTAZIONI ISTITUZIONALI

Le spese sostenute per le prestazioni istituzionali e per gli accertamenti medico-legali si attestano in L. 10.469,3 miliardi: rappresentano il 76,98% delle spese correnti e assorbono lʼ80,35% delle entrate contributive.

Di particolare rilievo, considerata lʼalta incidenza della spesa, sono le prestazioni eco-nomiche a carattere permanente (rendite di inabilità ed ai superstiti) per le quali lʼIstituto ha sostenuto un onere di L. 8.895,6 miliardi (cap. 370), con una riduzione rispetto al pre-cedente esercizio di circa L. 99,1 miliardi, da correlare al combinato effetto di segno opposto della rivalutazione delle rendite della gestione industria, con decorrenza 1.7.2000 (Decreto del Ministro del lavoro del 1° agosto 2000 in attuazione dellʼart. 11 del Decreto legislativo n. 38/2000) attenuato dalla tendenziale riduzione del portafoglio ren-dite che ha registrato, nellʼesercizio in esame, una diminuzione di n. 10.519 renren-dite in gestione, come si evince dal prospetto che segue:

GESTIONE Rendite in vigore al Differenze

31.12.1998 31.12.1999 31.12.2000 2000/1999

INDUSTRIA (*) 972.943 961.104 959.889 - 1.215

AGRICOLTURA (*) 273.653 261.695 252.423 - 9.272

MEDICI RX 1.330 1.310 1.278 - 32

TOTALE 1.247.926 1.224.109 1.213.590 - 10.519

(*) con esclusione delle gestioni per conto.

Lʼonere per lʼindennità di inabilità temporanea (cap.371), che risulta iscritto in bilancio per L. 1.119,6 miliardi presenta un incremento di circa L. 117,6 miliardi rispetto al pre-cedente esercizio, dovuto, da un lato, al maggior numero degli infortuni definiti e, dallʼaltro, allʼaumento medio delle retribuzioni.

Infatti, i casi indennizzabili rilevati nel corso dellʼanno 2000 sono stati per la gestione Industria n. 571.119 a fronte di n. 544.897 del 1999 e per il settore Agricolo n. 64.299 rispetto ai pregressi n. 68.214, e le retribuzioni medie giornaliere hanno registrato un incremento del 2,6%.

Altri oneri ricompresi nella categoria afferiscono alla speciale gestione “Grandi invali-di” del lavoro che ha comportato impegni per complessive L. 30,2 miliardi, in aumento (+ 27,96%) rispetto ai costi di esercizio sostenuti nel 1999 (L. 23,6 miliardi). Tale aumento è da ricondurre, in via principale, al potenziamento delle prestazioni protesiche ed ai connessi oneri per lʼapplicazione e lʼuso, nonché alla realizzazione dei progetti

“Handicap e nuove tecnologie” e “SuperAbile”, anche se la platea degli assistiti ha regi-strato una flessione, essendo gli assistiti stessi passati da n. 7.444 del 1999 a n. 6.857 del 2000.

Lʼonere connesso agli accertamenti medico-legali effettuati in ambulatori esterni e da medici esterni risulta di L. 51,4 miliardi, sostanzialmente invariato rispetto allʼesercizio precedente nonostante lʼaccresciuto numero degli infortuni denunciati e definiti. Il pro-gressivo contenimento di tale spesa, conseguenza della continua attivazione presso le Unità territoriali del servizio “prime cure”, conferma il buon andamento del rapporto costi-benefici delle scelte sanitarie in proposito assunte dallʼIstituto e sollecitate dal Collegio.

Inoltre, per gli aspetti che attengono alla “prevenzione” si evidenzia una spesa di L. 4,1 miliardi, in diminuzione rispetto al precedente esercizio (L. 4,7 miliardi), compatibile con le specifiche competenze attribuite allʼIstituto dai Decreti Legislativi n. 626/94 e n. 242/96.

In relazione, infine, sia ai finanziamenti per progetti formativi di riqualificazione degli invalidi del lavoro e per lʼabbattimento delle barriere architettoniche e sia ai finanziamenti per progetti di sicurezza, di cui agli artt. 23 e 24 del Decreto legislativo n. 38/2000 - rispetti-vamente contabilizzati ai capitoli 385 e 386 - sono iscritte in bilancio complessirispetti-vamente L. 250 miliardi, il cui utilizzo è proiettato nel 2001 risultando approvati i relativi regolamenti ed avviate le procedure per dare concreta attuazione agli interventi di cui sopra.

II. SPESE PER LʼACQUISTO DI BENI DI CONSUMO E DI SERVIZI

Trattasi di spese che per lʼaspetto economico-finanziario rientrano nella Categoria 4ª del bilancio e riguardano le spese generali di amministrazione, lʼesercizio e la manuten-zione ordinaria degli immobili adibiti a Centri medico-legali ed uffici, nonché gli oneri connessi allʼacquisizione di strumenti e servizi per lʼinformatica.

Nel complesso gli oneri della categoria risultano iscritti in bilancio per L. 417,7 miliar-di, con una economia di L. 18,8 miliardi rispetto ai valori della previsione ma con una espansione di L. 84,4 miliardi, pari al 25,31% rispetto allʼesercizio precedente.

Lʼanalisi dei risultati afferenti alle diverse tipologie delle spese ricomprese nella cate-goria evidenzia un generalizzato aumento delle spese generali di funzionamento degli uffici, che risultano compatibili con le esigenze ritenute indispensabili per assicurare lʼefficienza funzionale dellʼapparato ed il raggiungimento di obiettivi programmati nellʼatti-vità istituzionale, non tralasciando peraltro le attinellʼatti-vità protesiche e riabilitative.

Tra le spese che hanno registrato un significativo aumento rispetto al 1999 emergono quelle per lʼinformatica (cap. 347), che evidenziano un incremento di L. 43,9 miliardi, rispetto alla spesa di L. 85,6 miliardi del 1999, ascrivibile al processo di ristrutturazione del sistema informatico, in coerenza con i programmi e gli obiettivi predisposti dallʼAIPA per favorire la costituzione della “rete unica” della Pubblica Amministrazione.

A tale titolo di spesa non va disgiunta anche la disponibilità del cap. 713, sottoconto 02 “Strumenti informatici”, delle spese in conto capitale, per il quale il dato consuntivo 2000 si attesta nellʼordine di L. 61,6 miliardi, importo di gran lunga superiore a quello del 1999 di L. 27,3 miliardi.

Le altre spese che hanno registrato un aumento significativo rispetto al 1999 sono quelle postali e telefoniche (cap. 349), quelle per il funzionamento degli uffici (cap. 350) e quelle connesse al pagamento delle rendite ed indennità di temporanea (cap. 361).

Rispetto allʼesercizio precedente, infatti, il cap. 349 ha registrato un incremento di spesa di L. 21,9 miliardi (+ 25,9%) in gran parte dovuto agli adempimenti di carattere comuni-cazionale relativi alle nuove modalità di stretta derivazione attuativa del Decreto legisla-tivo n. 38/2000, mentre per il cap. 361 lʼaumento della spesa è direttamente riferibile agli oneri connessi allʼattivazione su tutto il territorio nazionale del pagamento unificato delle rendite operato in regime convenzionale dallʼINPS; la lievitazione dei costi rilevati nel cap. 350 attiene allʼapertura di nuovi COT ed Agenzie.

Le spese di rappresentanza e partecipazione a convegni, congressi ed altre manife-stazioni (cap. 354) ammontano a L. 2.269 milioni, con un incremento del 5,98% rispetto al 1999, e conseguono ad una costante attività propositiva del ruolo e dellʼimmagine dellʼIstituto; per contro, quelle per onorari e compensi a terzi (cap. 360) mostrano una riduzione dei relativi costi, passando da L. 3.065 milioni del 1999 a L. 2.559 milioni del 2000, con una flessione del 16,51%.

Gli onorari ed i compensi a terzi (cap. 360) si riferiscono, in particolare, alla remunera-zione degli incarichi conferiti, nel corso dellʼesercizio, a singoli o a società diretti ad otte-nere apporti professionali nei settori organizzativo, sanitario, formativo, della prevenzio-ne, dell'ambiente, nonché apporti tecnici per lʼattività istituzionale, per la certificazione della qualità dei prodotti protesici e per apporti di esperti in talune commissioni per le procedure contrattuali, previsti questi ultimi “dallʼart. 72 delle Norme sullʼOrdinamento Amministrativo-contabile”.

Il Collegio dei Sindaci, nel prendere atto delle esigenze delle consulenze esterne, pro-spettate dagli organi di gestione per il perseguimento delle finalità istituzionali, ha peral-tro sistematicamente raccomandato nel corso dellʼesercizio e negli anni precedenti lʼadeguata motivazione delle stesse ed il contenimento dei relativi oneri alla stretta indi-spensabilità, in linea con le direttive ministeriali in materia, limitando comunque le con-sulenze stesse ai casi di alta specializzazione non rinvenibili tra le professionalità allʼinterno dellʼIstituto.

Pur apprezzando la riduzione avutasi, il Collegio ribadisce lʼesigenza di sviluppare nellʼEnte una formazione continua anche di alto profilo professionale e specialistico che attraverso la conoscenza diretta delle tematiche ricorrenti, per le quali a tuttʼoggi si sono rese necessarie le consulenze, permetta di ridurre significativamente le consulenze medesime e quindi lʼonere relativo.

Infine, le spese di pubblicità ( cap. 363), connesse sostanzialmente sia al

migliora-mento della qualità del servizio di informazione a favore dellʼutenza, sia alla pubblicazio-ne di numerosi bandi di gara, anche europei, per lʼacquisiziopubblicazio-ne di beni e servizi, si con-fermano sugli stessi livelli dellʼanno precedente attestandosi a L.5.287 milioni, rispetto a L. 5.326 milioni del 1999.

III. ONERI PER IL PERSONALE IN ATTIVITAʼ DI SERVIZIO

Nella Categoria 2ª delle spese correnti sono ricompresi tutti gli emolumenti, i compen-si per prestazioni di lavoro straordinario, i compencompen-si incentivanti ed i relativi oneri previ-denziali, nonché altre competenze, per il personale addetto ai servizi amministrativi, medico-legali e sociali, per il personale della Tipografia di Milano e per il personale del Centro protesi di Vigorso di Budrio.

La spesa, in termini di competenza, ammonta a L. 921,8 miliardi, superiore di L. 25,9 miliardi (2,89%) rispetto allʼesercizio precedente.

Le spese della Categoria in esame possono essere riepilogate e confrontate con le corrispondenti spese del 1999 come segue:

Al riguardo, va evidenziato che i dati relativi alle voci “stipendi ed altri assegni fissi” e

“trattamenti accessori” non sono strettamente confrontabili tra i due esercizi per effetto della nuova e diversa esposizione in bilancio dei pertinenti capitoli di spesa, per una migliore lettura della composizione della spesa stessa. La differenza in meno riferita alla voce “altre spese” è ascrivibile alla circostanza che dal 1° ottobre 1999 non è più opera-tivo il capitolo 318 “Integrazione fondi di previdenza del personale” poiché lʼart. 65 della legge n. 144/99 ha disposto la soppressione dei predetti fondi di previdenza.

Lʼincremento della spesa è direttamente connesso alla conferma della linea della valorizzazione delle risorse umane in termini di partecipazione e di responsabilità che ha trovato nel trattamento economico accessorio definito dalla contrattazione integrativa aziendale la leva gestionale idonea a garantire lʼadeguato riconoscimento della profes-sionalizzazione delle risorse stesse. Infatti il processo di cambiamento relativo alla nuova immagine dellʼINAIL, già configurato dalla legge 144/99, ha comportato una profonda trasformazione nellʼassetto dellʼEnte, che ha dovuto adeguare la propria strut-tura aziendale verso un modello di azienda pubblica moderna erogatrice di servizi.

Inoltre, rispetto alle previsioni (L. 960,2 miliardi), gli impegni assunti realizzano una economia di L. 38,4 miliardi (3,99%).

Per quanto si riferisce agli aspetti di cassa, sono stati effettuati pagamenti per L. 923,8 miliardi, con una differenza in meno rispetto alla previsione di L. 60,3 miliardi.

A fine esercizio, per i titoli in argomento, i residui passivi ammontano a L. 140,1 miliar-di (miliar-di cui L. 107,3 miliarmiliar-di derivanti dalla competenza e L. 32,8 miliarmiliar-di relativi ad esercizi precedenti) dato che può essere considerato fisiologico - nellʼesercizio precedente era stato di circa L. 159 miliardi - a causa dellʼerogazione di taluni compensi accessori,

pre-456,6 516,4

VOCI 2000 1999 In valore assoluto In %

Stipendi ed altri assegni fissi L.

Trattamenti accessori (compresi i progetti speciali) »

Totale retribuzioni L.

Oneri previdenziali a carico dellʼEnte L.

Altre spese (Personale Tipografia e Officina ortopedica,

missioni, buoni pasto, ecc.) »

Totale Categoria L.

IRAP (compresa tra gli oneri tributari) L.

(in miliardi di lire)

visti dal cosiddetto sistema premiante, effettuata necessariamente dopo il 31 dicembre dellʼanno di riferimento, al termine delle operazioni di verifica dei risultati.

Il Collegio raccomanda la puntuale verifica della esistenza di tali poste passive curan-do la progressiva eliminazione di quelle meno recenti.

Nel corso dellʼanno a fronte di n. 388 cessazioni dal servizio sono state acquisite risorse pari a n. 75 unità per procedure concorsuali e n. 247 unità per trasformazione dei contratti di formazione e lavoro in rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Il perso-nale in servizio al 31.12.2000 risulta di n. 10.926 unità, a cui vanno aggiunti i dipendenti a contratto privatistico (n. 660 unità) e medici con incarico dʼopera professionale (n. 890 unità).

Per quanto riguarda, invece, il conto annuale delle spese del personale per il 2000 – previsto dallʼarticolo 60 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 – non risultano ancora completati da parte dellʼEnte stesso gli elaborati costituenti il conto medesimo e, quindi, il Collegio non ha potuto verificarne la concordanza con i dati del bilancio e ne sollecita la definizione per il successivo inoltro allʼUfficio Centrale di Bilancio presso il Ministero vigilante, come disposto dal Ministero del Tesoro con circolare n. 9 del 16 feb-braio 2001.

IV. TRASFERIMENTI PASSIVI

Sono costituiti dalle contribuzioni obbligatorie erogate per legge in favore dello Stato e di altri Enti pubblici, nonché dagli oneri per finanziare gli interventi di carattere assistenziale a favore del personale dellʼINAIL ed in particolare lʼequo indennizzo per infermità contratte per causa o concausa di servizio (ex art. 32 D.P.R. n. 411/76 e successive modificazioni).

I suddetti trasferimenti hanno inciso sul bilancio dellʼEnte per complessive L. 820 miliar-di, con un incremento di L. 20,1 miliardi rispetto al precedente esercizio, dovuto al maggior gettito dei premi riscossi, cui in gran parte dette contribuzioni sono commisurate.

In dettaglio le partite contabili di maggior rilievo in termini di spesa afferiscono alle devo-luzioni al Fondo Sanitario Nazionale (L. 213,5 miliardi), al contributo ex – ENAOLI (L. 257,6 miliardi) ed ex – ENPI (L. 303,6 miliardi).

V. ONERI TRIBUTARI

Iscritti in bilancio per L. 165,9 miliardi risultano in diminuzione (L. 48,8 miliardi) rispetto allʼesercizio precedente. Per la gran parte afferiscono al carico delle imposte dirette per i redditi conseguiti nel 1999 ascrivibili alle categorie fiscali dei redditi fondiari (terreni e fabbricati), di capitale, di impresa – per lʼattività commerciale connessa al Centro di Vigorso di Budrio – assoggettati ad IRPEG con lʼaliquota del 37%, nonché allʼimposizio-ne IRAP che ha comportato un oallʼimposizio-nere di L 61,4 miliardi.

Per i terreni, le aree fabbricabili e gli immobili da reddito (con esclusione dei fabbricati ad uso istituzionale) sono stati sostenuti oneri per ICI di L. 29,9 miliardi.

VI. POSTE CORRETTIVE E COMPENSATIVE DI ENTRATE CORRENTI

Costituiscono una categoria di spese da considerarsi rettificative dei proventi, quali il rimborso ai datori di lavoro dei premi di assicurazione e gli oneri per la gestione e la manutenzione ordinaria degli immobili da reddito.

Per il titolo della restituzione dei premi (cap. 420) risulta iscritto in bilancio lʼimporto di L.

533,5 miliardi, in aumento per L. 53,1 miliardi rispetto alla corrispondente posta del 1999.

Tale andamento finanziario è da correlare sia alle regolazioni passive direttamente compensate dai datori di lavoro in sede di autoliquidazione e sia alla più esatta quantifi-cazione amministrativa delle poste creditorie/debitorie a seguito dellʼoperazione di ces-sione dei crediti contributivi per cartolarizzazione.

Per quanto concerne gli oneri per la gestione e manutenzione ordinaria degli immobili da reddito gli stessi sono risultati nellʼordine di complessive L. 73,2 miliardi rispetto agli 80,9 miliardi dellʼesercizio precedente.

VII. SPESE NON CLASSIFICABILI IN ALTRE VOCI

Riguardano le spese legali e quelle per la esazione dei premi e contributi di assicura-zione.

Le prime sono iscritte in bilancio per L. 40,2 miliardi, in diminuzione rispetto allʼeserci-zio precedente (L. 40,9 miliardi), e fanno registrare nel loro ambito una tendenza cre-scente della dinamica di esse dovuta quasi totalmente al contenzioso con infortunati e tecnopatici, mentre quelle relative alle controversie per il patrimonio immobiliare non-ché quelle connesse agli onorari a legali esterni evidenziano una flessione da conferma-re in futuro.

Il Collegio, avendo, in passato, più volte sollecitato lʼAmministrazione ad unʼattenta riconsiderazione della esigenza di avvalersi di legali esterni, prende atto del dato gestio-nale, soprattutto per lʼaumentato contenzioso promosso sia dagli assistiti che dai datori di lavoro.

Le spese per lʼesazione di premi e contributi, in gran parte dovute allʼINPS per il servi-zio prestato, sono quantificate nellʼordine di L. 21 miliardi, in aumento di L. 7,8 miliardi rispetto al precedente esercizio (L. 13,2 miliardi). Lʼaumento della spesa è correlato agli oneri (L. 10,7 miliardi) derivati nellʼanno dallʼoperazione di cessione dei crediti contributi-vi, che ha comportato lʼattività di rating ad opera di Società specializzate e costi contrat-tuali di cessione (Advisor, consulenze, ecc.).

SPESE IN CONTO CAPITALE

Rispetto alla previsione definitiva di L. 6.969,6 miliardi sono stati assunti impegni per L. 6.000,6 miliardi e realizzate economie per L. 969 miliardi, pari al 13,9% della previsio-ne. Tale differenza è da ascrivere in massima parte (L. 750 miliardi) alla circostanza che lʼanticipazione di fondi da corrispondere allʼINPS per il pagamento del rateo di rendita relativo al mese di gennaio 2001 – da approntare come previsto dalla specifica conven-zione entro il mese precedente (31.12.2000) mediante trasferimento di fondi giacenti in Tesoreria centrale – che è venuta meno a seguito di direttive ministeriali e dei conse-guenti successivi accordi tra i due Enti.

Peraltro occorre evidenziare che in tale tipologia di spese sono ricomprese L. 4.208,3 miliardi che afferiscono alla gestione dinamica dei titoli (che pareggiano in entrata con pari iscrizione) per cui le effettive spese in conto capitale si riducono a L. 1.792,3 miliar-di. Di queste ne risultano pagate L. 413 miliardi e rimaste da pagare (residui passivi) L. 1.379,3 miliardi.

Si articolano in diverse categorie ed i relativi stanziamenti, per la gran parte, sono iscritti in bilancio secondo la programmazione annuale e il piano di impiego delle risorse disponibili, di cui allʼart. 65 della legge 30 aprile 1969, n. 153, come modifi-cato dalla legge n. 662 del 28.12.1996 (commi 128 e 129) e in conformità delle direttive impartite dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale con nota del 30 maggio 1997.

Tali direttive – peraltro integrate dal disposto dellʼart. 1, comma 17, della legge 14 gennaio 1999, n. 4, che ripristina per il periodo 1999-2002 le disposizioni dellʼart 3 della legge 23 dicembre 1992, n. 498 – stabiliscono che le risorse disponibili debbono essere così investite:

- una quota non superiore al 15%, ex art. 2, comma 6, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, per lʼacquisto di immobili da locare al Servizio Sanitario Nazionale, ovvero a centri per la riabilitazione;

- una quota non superiore al 15%, ex art. 11, comma 4, del decreto legislativo n. 104 del 16 febbraio 1996, per lʼacquisto di immobili da destinare a finalità di pubblico inte-resse;

- una quota non inferiore al 25%, ex art. 1, comma 17, della legge n. 4 del 14 gennaio 1999, per la realizzazione o lʼacquisto di immobili destinati alle esigenze di edilizia universitaria;

- la restante quota per investimenti mobiliari.

In bilancio risultano iscritti impegni, in attesa di realizzazione, così distribuiti:

Le predette percentuali sono riferite al piano dʼimpiego 2000 – la cui realizzazione è stata definita sulla base delle effettive disponibilità di cassa, valutate al netto dei proven-ti derivanproven-ti dal piano di dismissione del patrimonio in L. 1.745,6 miliardi – e solamente per la parte attinente agli investimenti di natura immobiliare, come da delibera del Consiglio di amministrazione del 23 marzo 2000, n. 134.

Le disponibilità riferite alla legge 549/95, a seguito della sottoscrizione del protocollo dʼintesa con il Ministero della Sanità, sono state impegnate per gli immobili da realizzare o da ristrutturare a cura e spese dellʼINAIL, mentre la disponibilità riferita al D. Lgs.

104/96 è stata impegnata per lʼacquisto di immobili, da effettuare sulla base di precise indicazioni delle Amministrazioni interessate, da locare a Ministeri (caserme, questure, uffici, ecc.), ad Enti pubblici, ai Comuni.

Le disponibilità, infine, riferite alla legge n. 4/99 sono state impegnate sulla base delle indicazioni del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e del Ministero dellʼUniversità e della Ricerca Scientifica e Tecnologica e in relazione alle richieste effet-tuate dalle Università ed Enti di ricerca.

Sul capitolo 700 “Acquisto, costruzione, restauro e miglioramento di immobili destinati a reddito” gli impegni complessivi risultano di L. 981,1 miliardi, essendo comprensivi delle disponibilità finalizzate alla manutenzione straordinaria (L. 21,1 miliardi).

Relativamente agli investimenti immobiliari per fini istituzionali è stato adottato un piano, coerentemente con le determinazioni assunte dal Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, che ha comportato la destinazione di risorse per complessive L. 351 miliardi e corrispondenti impegni a carico del bilancio ai seguenti capitoli:

- cap. 701 L. 59,9 mld. per ristrutturazione del Centro di Vigorso di Budrio e della filiale di Lametia Terme;

- cap. 703 L. 81,5 mld. finalizzati ai Centri medico-legali;

- cap. 704 L. 209,6 mld. per lʼacquisto di nuove sedi, COT ed agenzie.

In termini di cassa va segnalato che per il settore immobiliare risultano pagamenti per L. 535,1 miliardi. Si evidenzia, a tale proposito, che le erogazioni di cassa per investi-menti immobiliari sono state contenute entro i limiti fissati dal Ministero del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica – Ragioneria Generale dello Stato - con telex del 14 ottobre 1999.

Relativamente agli impieghi mobiliari, questi risultano iscritti in bilancio per L. 4.208,3

Relativamente agli impieghi mobiliari, questi risultano iscritti in bilancio per L. 4.208,3

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