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SPESE PER TITOLI E MACROAGGREGATI

Nel documento BILANCIO DI PREVISIONE (pagine 22-35)

Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di società Non sono previsti utili da parte degli organismi partecipati.

Contributi per permesso di costruire

La previsione del contributo per permesso di costruire, confrontata con gli accertamenti degli ultimi anni, è la seguente:

Accertamento 2013 Accertamento 2014 Accertamento 2015 Previsione 2016

66.552,76 62.611,12 66.197,94 45.000,00

A tale proposito il Revisore Unico dei Conti denota che nel corso del periodo 2016 – 2018 non è previsto l’utilizzo dei proventi derivanti da permessi a costruire a copertura delle spese correnti. Tale criterio è in linea con corretti principi contabili in quanto, come anche raccomandato da parte della Corte dei Conti e come previsto da specifiche disposizioni legislative fino all’esercizio 2014, tali entrate devono servire principalmente per la copertura di spese in conto capitale anche per il loro carattere intrinseco aleatorio e legato alla variabilità del ciclo economico. L’importo previsto relativo al 2016 e pari ad Euro 45.000,00, in relazione alle entrate incassate ed accertate nel triennio precedente, può essere considerato prudenziale e quindi attendibile.

B) SPESE PER TITOLI E MACROAGGREGATI

Le previsioni degli esercizi 2016-2018 per macroaggregati di spesa corrente confrontate con la spesa risultante dagli interventi dal rendiconto 2015 e la seguente tenendo conto che la corrispondenza fra interventi e macroaggregati è la seguente:

interventi ex dpr 194/96 macroaggregati d.gs.118/2011 1) Personale

2) Acquisto di beni di consumo 3) Prestazioni di servizi

4) Utilizzo di beni di terzi

527.077,61 5) Trasferimenti correnti

975.999,56 6) Interessi passivi ed oneri finanziari diversi

21.751,79 8) Oneri straordinari della gestione corrente

9) Ammortamenti di esercizio

10) Fondo Svalutazione Crediti 11) Fondo di Riserva

68.158,00 Lo sviluppo previsione per aggregati di spesa si evince dalla tabella sottostante:

Spese per titoli e macroaggregati

Spese di personale

La spesa per redditi di lavoro dipendente prevista per gli esercizi 2016-2018, tiene conto della programmazione del fabbisogno, del piano delle assunzioni e:

tempo indeterminato;

determinato, con convenzioni o con contratti di collaborazione coordinata e continuativa;

’art. 1 comma 557 della Legge 296/2006 rispetto al valore medio del triennio 2011/2013;

L’organo di revisione ha provveduto con apposito parere ai sensi dell’articolo 19, punto 8, della Legge 448/2001, ad accertare che i documenti di programmazione del fabbisogno di personale siano improntati al rispetto del principio di riduzione complessiva della spesa, previsto dall’articolo 39 della Legge n.

449/1997.

La spesa di personale prevista per l’anno 2016, come sopra già specificato rientra nei limiti di cui all’art.1 comma 557 della legge 296/06 come evidenziato da deliberazione della Giunta dell’Unione Colli Marittimi Pisani alla quale integralmente si rimanda.

Il Revisore Unico dei Conti prende atto del fatto che il metodo di calcolo adottato dall’Unione Colli Marittimi Pisani può risultare conforme al disposto normativo in quanto permette di impedire che nell’imputazione delle spese di personale a seguito di esercizio associato delle funzioni alcuni comuni possano superare il proprio limite di spesa solo per mera imputazione contabile di spese di personale comandato o trasferito da altri enti e mantenere fermo il principio del divieto di superamento del limite della spesa di personale aggregata (ex CdC, sez. aut. del. 8/2011);

Il limite applicabile è quello previsto dall’art. 1, comma 557 della legge 296/2006 in quanto tutti i comuni membri sono soggetti a tale limite e poiché tale è il criterio individuato dalla lettura della del. C.d.C., sez.

aut., n. 8/2011, secondo cui le spese di personale dell’Unione sono ribaltate sui comuni membri, secondo criteri convenzionali, e sottoposte al limite di spesa gravante su ognuno di essi.

Il criterio adottato dall’Unione Colli Marittimi Pisani è confermato anche dalla del. 124/2013, C.d.C, Sezione di Controllo Lombardia.

Le componenti considerate per la determinazione della spesa contabilizzate ed inserite nell’importo sopra definito per ciascun Ente appartenente all’Unione sono le seguenti:

le retribuzioni lorde al personale dipendente con contratto a tempo indeterminato e a tempo determinato;

compensi per gli incarichi conferiti ai sensi degli artt. 90 e 110 del D.Lgs. n. 267/2000;

gli oneri riflessi a carico del datore di lavoro per contributi obbligatori;

gli oneri per il nucleo familiare, buoni pasto e spese per equo indennizzo;

l’Irap;

i rimborsi ricevuti per personale comandato presso altre amministrazioni;

le somme rimborsate ad altre amministrazioni per il personale in posizione di comando

le spese per collaborazioni a progetto, o altre forme di rapporto di lavoro flessibile o con convenzioni;

- non sono contabilizzate:

le spese per il lavoro straordinario e altri oneri di personale direttamente connessi all’attività elettorale con rimborso dal Ministero dell’Interno e da altri Enti;

le spese per la formazione e rimborsi per le missioni;

le spese per emolumenti arretrati relativi ad anni precedenti, conseguenti al rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro;

le assunzioni stagionali a tempo determinato a “progetto” per sicurezza stradale ai sensi dell’art. 208 del nuovo Codice della Strada;

gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali intervenuti dopo l’anno 2004;

le spese per il personale trasferito dalla regione per l’esercizio di funzioni delegate;

- non sono contabilizzati perché figure non presenti all’interno dell’Unione Colli Marittimi Pisani:

i lavoratori socialmente utili;

il personale in convenzione;

il personale con contratti di formazione lavoro;

Il Revisore Unico dei Conti prende atto di quanto sopra e che per la verifica del rispetto della spesa del personale sia sommata la spesa dei Comuni e la spesa dell’Unione, sottoponendo l’aggregato complessivo al limite derivante dalla somma del tetto di spesa di ciascun Comune (ossia, come detto, la spesa media del triennio 2013-2014-2015);

In considerazione della politica di accertamento delle spese di personale adottata dall’Unione dei Colli Marittimi Pisani e conseguentemente dagli enti che ne fanno parte, il Revisore Unico dei Conti si riserva di verificare il rispetto dei tale politica di gestione delle spese del personale in occasione della verifica del bilancio preventivo 2016 – 2018 per l’Unione dei Colli Marittimi Pisani.

È stato inoltre accertato che l’Ente, in attuazione del titolo V del D. Lgs. n.165/2001, ha trasmesso) il conto annuale 2014 e la relazione illustrativa dei risultati conseguiti nella gestione del personale per l’anno 2014 ed è in procinto di trasmettere sempre tramite SICO il conto annuale e la relazione illustrativa dei risultati conseguiti nella gestione del personale per l’anno 2015.

Tale conto per l’anno 2016 è stato redatto in conformità alla circolare del Ministero del Tesoro ed in particolare è stato accertato che le somme indicate nello stesso corrispondono alle spese pagate nell’anno 2015 e che la spesa complessiva indicata nel conto annuale corrisponde a quella risultante dal conto del bilancio.

L'organo di revisione ha accertato, infine, che gli istituti contrattuali previsti dall'accordo decentrato sono improntati al raggiungimento degli obiettivi programmati dall'ente come disposto dall'art. 40 bis del D.Lgs.165/2001e che le risorse previste dall'accordo medesimo sono compatibili con la programmazione finanziaria del comune con i vincoli di bilancio ed il rispetto del patto di stabilità.

L’organo di revisione raccomanda, come anche già ricordato nella Relazione già predisposta per l’esercizio 2014, che gli obiettivi siano definiti prima dell’inizio dell’esercizio ed in coerenza con quelli di bilancio ed il loro conseguimento costituisca condizione per l’erogazione degli incentivi previsti dalla contrattazione integrativa. (art.5 comma 1 del D.Lgs.150/2009).

Spese per incarichi di collaborazione autonoma (art.46 D.L. 25 giugno 2008, n. 112 – conv. nella Legge

Spese per acquisto beni e servizi

La previsione di spesa tiene conto dei vincoli posti dal saldo di finanza pubblica, dal piano triennale di contenimento delle spese di cui all’art. 2, commi da 594 a 599 della Legge 244/2007, delle riduzioni di spesa disposte dall’art. 6 del D.L. 78/2010 e di quelle dell’art. 1, commi 146 e 147 della Legge 24/12/2012 n. 228.

In particolare le previsioni per gli anni 2016-2018 rispettano i seguenti limiti:

Tipologia spesa Rendiconto 2009

Riduzione

disposta Limite Previsione 2016 Previsione 2017 Previsione 2018 Studi e consulenze € 18.945,44 80% 3.789,09 - - -

Il FCDE è determinato applicando all’importo complessivo degli stanziamenti delle Entrate Tributarie, delle Entrate Extratributarie e dalle Entrate in Conto Capitale una percentuale pari al complemento a 100 delle medie calcolate con il metodo della media semplice secondo il criterio della media dei rapporti annui per gli anni che vanno dal 2010 al 2014. La percentuale media di riscossione sia in conto competenza che in conto residui, utilizzando tale metodo previsto da corretti principi contabili, (principio 4/2) è pari al 83,33%

per le Entrate Tributarie, al 91,43% per le Entrate Extratributarie e al 100,00% per le entrate da conto capitale. Applicando alla percentuale media di non riscossione (complemento a 100) la percentuale minima prevista per il 2016 pari al 55% (contro il 70% del 2017 e l’85% per il 2018) si determina un importo da accantonare per il solo esercizio 2016 che è pari ad Euro 66.809,94.

Vedi esemplificazione in tabella sottostante

incassi

Per la quantificazione dell'accantonamento sugli esercizi 2016 e 2017, sono stati applicati i medesimi criteri.

Fondo di riserva di competenza

La consistenza del fondo di riserva ordinario previsto in:

per l’anno 2016 in euro 12.848,03 pari allo 0,52% delle spese correnti per l’anno 2017 in euro 12.848,03 pari allo 0,56% delle spese correnti;

per l’anno 2018 in euro 12.848,03 pari allo 0,56% delle spese correnti;

rientra nei limiti previsti dall’articolo 166 del TUEL ed in quelli previsti dal regolamento di contabilità .

Fondi per spese potenziali

Non sono previsti accantonamenti né per contenzioso in quanto alla data della presente relazione non sussistono contenziosi che possano generare passività potenziali, né per indennità fine mandato (è stata accantonata nell’avanzo a consuntivo 2015) né per coperture di perdite per organismi partecipati.

Fondo di riserva di cassa

La consistenza del fondo di riserva di cassa rientra nei limiti di cui all’art. 166, comma 2 quater del TUEL in quanto è previsto per Euro 12.848,03. Tale Fondo non deve essere infatti inferiore allo 0,2% delle spese finali relativamente all’esercizio 2016 che sono previste in Euro 2.449.975,33.

ORGANISMI PARTECIPATI

Nel corso del 2015 l’ente non ha esternalizzato alcun servizio. Anche per gli anni dal 2016 al 2018 l’ente prevede di non esternalizzare alcun servizio.

provvedere agli accantonamenti ai sensi del comma 552 dell’art.1 della legge 147/2013 ad eccezione della Promozione e Sviluppo Val di Cecina Srl in liquidazione che potrebbe obbligare l’ente a provvedere agli accantonamenti ai sensi del comma 552 dell’art.1 della legge 147/2013.

Il solo organismo partecipato che nell’ultimo bilancio approvato al 31.12.2014 presenta un Patrimonio netto negativo al 31.12.2014 pari a – 296.040 Euro è infatti la Promozione e Sviluppo Val di Cecina Srl in liquidazione nella quale il Comune detiene una partecipazione pari al 0,249%. Tale partecipazione potrebbe determinare un intervento da parte della società a copertura perdite o per ricapitalizzazione anche se, a causa della scarsa partecipazione, per un importo non particolarmente elevato e pari a 737 Euro.

Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni

L’ente ha approvato ai sensi del comma 612 dell’art.1 della legge 190/2014, un piano operativo, corredato da relazione tecnica, di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie possedute, indicando le modalità, i tempi di attuazione ed il dettaglio dei risparmi da conseguire.

Tale piano con unita relazione è stato trasmesso alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e pubblicato nel sito internet dell’ente.

SPESE IN CONTO CAPITALE

L’ammontare della spesa in conto capitale, pari a 215.000,00 Euro per l’anno 2016, 60.000,00 Euro per l’anno 2017 e 60.000,00 Euro per l’anno 2018 è pareggiata dalle entrate ad essa destinate nel rispetto delle specifiche destinazioni di legge, come dimostrato nel punto 5 delle verifiche degli equilibri.

Finanziamento spese investimento con Indebitamento

Le spese d’investimento previste negli anni 2016, 2017 e 2018 non sono finanziate con indebitamento.

Investimenti senza esborsi finanziari

Non sono programmati per gli anni 2016-2018 altri investimenti senza esborso finanziario (mediante transazioni non monetarie).

Contratti di leasing e strumenti finanziari derivati

L’ente inoltre non ha in corso né prevede di acquisire beni con contratto di locazione finanziaria. Non ha inoltre in corso contratti relativi a strumenti finanziari derivati.

Limitazione acquisto immobili

La spesa prevista per acquisto immobili rientra nei limiti disposti dall’art.1, comma 138 della Legge 24/12/2012 n.228 in quanto l’ente non prevede di acquistare alcun immobile.

Il Revisore Unico ricorda che ai sensi del comma 1 ter dell'articolo 12 del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla Legge 15 luglio 2011, n. 111, a decorrere dal 1º gennaio 2014 al fine di pervenire a risparmi di spesa ulteriori rispetto a quelli previsti dal patto di stabilità interno, gli enti territoriali effettuano operazioni di acquisto di immobili solo:

a) siano comprovate documentalmente l'indispensabilità e l'indilazionabilità attestate dal responsabile del procedimento;

b) la congruità del prezzo sia attestata dall'Agenzia del demanio, previo rimborso delle spese.

c) delle predette operazioni sia data preventiva notizia, con l'indicazione del soggetto alienante e del prezzo pattuito, nel sito internet istituzionale dell'ente.

Limitazione acquisto mobili e arredi

La spesa prevista nell’anno 2016 per acquisto mobili e arredi rientra nei limiti disposti dall’art.1, comma 141 della Legge 24/12/2012 n.228 in quanto l’ente prevede di non effettuare alcun acquisto. Si ricorda infatti che negli anni dal 2013 al 2016 gli enti locali non possono effettuare spese di ammontare superiore al 20 per cento della spesa sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l'acquisto di mobili e arredi, salvo che l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese, connesse alla conduzione degli immobili.

INDEBITAMENTO

L’ammontare dei prestiti previsti per il finanziamento di spese in conto capitale risulta compatibile per gli anni 2016, 2017 e 2018 con il limite della capacità di indebitamento previsto dall’articolo 204 del TUEL

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati fino al 31/12/esercizio precedente (2)

Garanzie principali o sussidiarie prestate dall'Ente a favore di altre Amministrazioni DEBITO POTENZIALE

TOTALE DEBITO DELL'ENTE

Ammontare disponibile per nuovi interessi

TOTALE DEBITO CONTRATTO

Ammontare interessi riguardanti debiti espressamente esclusi dai limiti di indebitamento

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISPETTO DEI VINCOLI DI INDEBITAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

ENTRATE RELATIVE AI PRIMI TRE TITOLI DELLE ENTRATE

(rendiconto penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui), ex art. 204, c. 1 del D.L.gs. N. 267/2000

1) Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo I) 2) Trasferimenti correnti (titolo II)

3) Entrate extratributarie (titolo III) TOTALE ENTRATE PRIMI TRE TITOLI

SPESA ANNUALE PER RATE MUTUI/OBBLIGAZIONI

Contributi contributi erariali in c/interessi su mutui

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL autorizzati nell'esercizio in corso

L’incidenza degli interessi passivi compresi quelli derivanti da garanzie fideiussorie prestate, sulle entrate correnti del penultimo rendiconto precedente o su quelle previste è così prevista in relazione anche ai limiti di cui al citato art. 204 del TUEL;

Interessi passivi e oneri finanziari diversi

La previsione di spesa per gli anni 2016, 2017 e 2018 per interessi passivi e oneri finanziari diversi, è congrua sulla base del riepilogo predisposto dal responsabile del servizio finanziario degli altri prestiti contratti a tutt’oggi e rientra nel limite di indebitamento previsto dall’articolo 204 del TUEL come calcolato nel precedente prospetto.

L’indebitamento dell’ente subisce la seguente evoluzione:

Anno 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Residuo debito (+) 754.858,03 697.455,00 637.355,57 557.123,23 498.881,36 441.536,66

Nuovi prestiti (+)

Prestiti rimborsati (-) 57.403,03 60.099,43 62.932,90 58.241,87 57.344,70 53.324,82

Estinzioni anticipate (-)

Altre variazioni +/- (rettifica aa.pp.) -17.299,44

Totale fine anno 697.455,00 637.355,57 557.123,23 498.881,36 441.536,66 388.211,84

Gli oneri finanziari per ammortamento prestiti ed il rimborso degli stessi in conto capitale registra la seguente evoluzione:

Anno 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Oneri finanziari € 30.050,07 € 27.443,81 24.585,15 21.751,79 21.751,79 21.751,79

Quota capitale € 57.403,03 € 60.099,43 62.932,90 58.241,87 57.344,70 53.324,82

Totale fine anno € 87.453,10 € 87.543,24 87.518,05 79.993,66 79.096,49 75.076,61

2016 2017 2018

Interessi passivi 21.751,79 21.751,79 21.751,79

entrate correnti penultimo anno prec. 2.334.811,49 2.336.951,74 2.425.302,64

% su entrate correnti 0,93% 0,93% 0,90%

Limite art.204 TUEL 10,00% 10,00% 10,00%

OSSERVAZIONI E CONSIDERAZIONI

L’organo di revisione a conclusione delle verifiche esposte nei punti precedenti considera:

a) Riguardo alle previsioni parte corrente

Il Revisore dei Conti rileva che alla data di stesura della presente Relazione non è stato ancora approvato né licenziato dalla Giunta il bilancio preventivo per l’esercizio 2016 dell’Unione dei Colli Marittimi Pisani. Il valore dei trasferimenti richiesti dall’Unione dei Colli Marittimi Pisani all’ente potrebbe non coincidere con quanto previsto in questo bilancio

Purtuttavia, anche in virtù del recesso deliberato dai Comuni di Casale Marittimo e Guardistallo ed in ragione dei sistemi di calcolo e di riparto dei trasferimenti dovuti dai Comuni all’Unione per la gestione dei servizi trasferiti, ciò non dovrebbe comportare contraccolpi per il complessivo equilibrio del bilancio dell’Unione Colli Marittimi Pisani e/o degli equilibri di bilancio dello stesso Comune di Riparbella.

Il Revisore dei Conti suggerisce comunque un monitoraggio costante e continuo delle entrate con particolare riferimento a quelle relative alla Tari, in considerazione che il gettito riscosso nell’anno 2015 è inferiore di circa 102 K/Euro a quanto accertato ed incassato in tale esercizio, a quelle per recupero di evasione tributaria, per trasferimenti da enti o privati, al contributo per il rilascio dei permessi a costruire e per le uscite con particolare riferimento ai trasferimenti all’Unione e alle spese di personale adottando immediato provvedimento di riequilibrio nel caso in cui le stesse non permettessero di mantenere l’equilibrio economico finanziario complessivo.

Si raccomanda di impegnare le spese corrispondenti solo al momento dell’effettivo accertamento dell’entrata.

L’Organo di Revisione, inoltre, per non pregiudicare il mantenimento degli equilibri generali di bilancio, ritiene opportuna una gestione prudenziale della spesa corrente in considerazione di passività potenziali che potrebbero derivare da eventuali contenziosi, da ripianamento perdite e/o ricapitalizzazioni per perdite nelle partecipate, con formazione di debiti fuori bilancio, di cui si sollecita una costante verifica da parte degli uffici competenti.

A tal proposito il Revisore Unico dei Conti ha comunque preso atto della sottoscrizione delle attestazioni

avendo come riferimento la data del 1 Luglio 2016. L’ente dovrà apportare conseguenti variazioni di bilancio qualora tale uscita, formalmente definita come sopra specificato, non dovesse avvenire nei tempi previsti. Alla luce di ciò e premesso quanto sopra specificato si ritengono congrue le spese e complessivamente attendibili le entrate

b) Riguardo alle previsioni per investimenti

Conforme la previsione dei mezzi di copertura finanziaria e delle spese per investimenti all’elenco annuale degli interventi ed al programma triennale dei lavori pubblici allegati al bilancio. Coerente la previsione di spesa per investimenti con il programma amministrativo, il DUP, il piano triennale dei lavori pubblici e il cronoprogramma dei pagamenti, ritenendo che la realizzazione degli interventi previsti per gli anni 2016-2018 saranno possibili solo a condizione che siano concretamente reperite le entrate derivanti pro quota dagli oneri di urbanizzazione e dalla prevista cessione di un’area.

c) Riguardo agli obiettivi di finanza pubblica

Con le previsioni contenute nello schema di bilancio, l’ente può conseguire negli anni 2016, 2017 e 2018, gli obiettivi di finanza pubblica sempre considerando le osservazioni in merito agli introiti derivanti dal gettito fiscale specificate nel punto a).

d) Riguardo alle previsioni di cassa

Le previsioni di cassa sono attendibili in relazione alle entrate di competenza e congrue in relazione al rispetto dei termini di pagamento con riferimento ai cronoprogrammi e alle scadenze di legge sempre facendo riferimento a quanto detto a proposito della riscossione dei proventi delle imposte nel punto a).

e) Salvaguardia equilibri

In sede di salvaguardia degli equilibri sarà possibile modificare le tariffe ed aliquote dei tributi di propria competenza in deroga all’art.1, comma 169 della Legge 296/2006.

In sede di salvaguardia degli equilibri i proventi di alienazione potranno essere utilizzati solo per ripristinare gli equilibri di parte capitale.

f) Riguardo agli organismi partecipati

Il Collegio raccomanda l’’ente di dotarsi di un idoneo sistema informativo finalizzato a rilevare i rapporti finanziari tra l’ente e le società partecipate ed atto a monitorare la situazione contabile, gestionale e organizzativa ed il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica delle società partecipate direttamente ed indirettamente e degli altri organismi a cui sono stati affidati servizi e funzioni. Tutto ciò anche in considerazione al Patrimonio Netto negativo della Promozione e Sviluppo Val di Cecina Srl in liquidazione che potrebbe comportare un intervento di copertura perdite pro quota e/o di ricapitalizzazione da parte dell’ente anche se di importo potenzialmente non elevato.

g) Riguardo al sistema informativo contabile

L’organo di revisione, al fine di consentire il controllo delle limitazioni disposte, ritiene necessario che il sistema informativo – contabile sia organizzato per la rilevazione contestuale delle seguenti spese:

- spese di personale come individuate dall’art.1 comma 557 della legge 296/06;

- spese sottoposte ai limiti di cui all’art.6 del D.L. 78/2010;

- spese sottoposte ai limiti dell’art.1, commi 138, 141 e 143 della legge 228/2012.

h) Obbligo di pubblicazione

L’ente deve rispettare l’obbligo di pubblicazione stabilito dagli artt. 29 e 33 del d.gs. 14/3/2013 n.33:

- del bilancio e documenti allegati, nonché in forma sintetica, aggregata e semplificata entro 30 giorni dall’adozione

- dei dati relativi alle entrate e alla spesa del bilancio di previsione in formato tabellare aperto secondo lo

- dei dati relativi alle entrate e alla spesa del bilancio di previsione in formato tabellare aperto secondo lo

Nel documento BILANCIO DI PREVISIONE (pagine 22-35)

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