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Sportello comunale per il Lavoro

4. LINEE GUIDA e INDIRIZZI PROGETTUALI

4.2. Sportello comunale per il Lavoro

Di seguito sono indicati i servizi che dovrebbero essere garantiti, ma che andranno definiti nello sviluppo della progettazione esecutiva in relazione alla disponibilità di spazi:

1. Servizio di orientamento al lavoro indirizzato ai singoli cittadini, per l'accompagnamento nella definizione di un percorso formativo e professionale.

2. Laboratori orientamento professionale gestiti in collaborazione con le agenzie per il lavoro tramite l'utilizzo dei patti di collaborazione

3. Laboratori e colloqui individuali per la ricerca attiva del lavoro – Servizio di supporto alle attività educative di accompagnamento sociale ( contratto Consorzio Arcolaio)

4. Servizio per l'attuazione delle misure finanzate dal fondo sociale europeo L.r 14/2015 - Sede distrettuale dell'equipe multi professionale per l'attuazione della l.r.14

5. Coordinamento azioni per l'implementazione del reddito di cittadinanza - Azioni di valutazione dei beneficiari di reddito di cittadinanza ( indice di fragilità e istruttoria per la definizione dei patti per l'inclusione

6. Servizio di scouting aziendale

7. Servizio di accoglienza -Postazione Open

1- Servizio di orientamento al lavoro indirizzato ai singoli cittadini, per l'accompagnamento nella definizione di un percorso formativo e professionale

Possono rivolgersi allo Sportello comunale per il lavoro disoccupati/inoccupati, disoccupati di lunga durata e adulti che vogliano orientarsi nella scelta di un percorso professionale e/o di formazione finalizzato all’inserimento nel mondo del lavoro.

Lo sportello offre un servizio gratuito di informazione e orientamento rispetto al mercato del lavoro pubblico e privato, che offre agli utenti:

- libera consultazione da parte degli utenti della stampa specializzata, delle offerte di lavoro, dei corsi di formazione e di specializzazione;

- sostegno e collaborazione nella stesura del curriculum vitae;

-colloqui di orientamento mirati per la realizzazione di un progetto professionale personalizzato;

- colloqui di orientamento per persone segnalate dal sistema dei servizi sociali

Il primo accesso al servizio avviene previo appuntamento tramite un call center telefonico gestito dagli operatori dello sportello.

2 - Laboratori orientamento professionale

Realizzazione tramite lo strumento del “Patto di collaborazione di laboratori di orientamento alle professioni gestiti in collaborazione con le agenzie per il lavoro del territorio

seminari tematici e formazione sulle tecniche di ricerca del lavoro;

Laboratori di orientamento gestiti in collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna nell'ambito del Festival della Cultura tecnica;

laboratori di orientamento realizzati in collaborazione con gli istituti scolastici del territorio a favore di studenti in uscita dal percorso di studi.

3 - Laboratori e colloqui individuali per la ricerca attiva del lavoro ( contratto Consorzio Indaco) Le attività erogate, incontri individuali o di piccolo gruppo, sono finalizzate a fornire ai destinatari strumenti utili per rispondere adeguatamente agli annunci di lavoro, per orientare le

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persone all'accesso ai siti aziendali; alla formazione gratuita, all'utilizzo dei canali social tematici e offrire un servizio di supporto individuale alle persone maggiormente fragili (gestione mail, decodificazione messaggi di servizi e agenzie, lettura di annunci e comprensione delle modalità corrette per rispondere ad offerte di lavoro) volto a permettere il raggiungimento di una sufficiente autonomia nello svolgere le attività necessarie alla ricerca di un lavoro.

4 - Servizio per l'attuazione delle misure finanziate dal fondo sociale europeo L.r 14/2015 - Sede distrettuale dell'equipe multiprofessionale per l'attuazione della l.r.14

Il servizio predispone tutte le attività di raccordo con i servizi sociali territoriali per ricevere le segnalazioni e per la successiva valutazione e predisposizione del progetto personalizzato condiviso con l'equipe multiprofessionale del distretto di Bologna per l'attuazione delle misure previste dalla l.r.14 per l'avvicinamento al lavoro delle persone fragili e vulnerabili e agisce in stretto raccordo con i servizi dell'agenzia territoriale per il lavoro e con i servizi dell'Ausl di Bologna e i servizi sociali gestiti da Asp Città di Bologna- Coordina e gestisce i lavori della segreteria dell'equipe multiprofessionale del distretto di Bologna. Programma e coordina le attività con l'ente attuatore del progetto in connessione con la rete dei soggetti partner.

5 - Coordinamento delle azioni per l'implementazione del reddito di cittadinanza - Valutazione dei beneficiari di reddito di cittadinanza ( indice di fragilità e istruttoria per la definizione dei patti per l'inclusione

valutazione del profilo di fragilità per i beneficiari di reddito di cittadinanza e attuale definizione dei patti per l'inclusione ( fase sperimentale) e funzione centralizzata per il controllo e l'assegnazione dei beneficiari ai case manager dei servizi sociali territoriali, supporto al sistema dei servizi per facilitare l'accesso alle funzioni della piattaforma Ge.Pi e azioni formative rivolte ai servizi territoriali. Supporto al sistema dei servizi per la definizione del patto per l'inclusione con indicata una misura di politica attiva nell'ambito delle misure a disposizione del servizio ( l.r. 14/2015, colloquio di orientamento presso lo sportello comunale per il lavoro, catalogo misure di politica attiva - RER)

6 - Servizio di scouting aziendale ( Csapsa)

Servizio, attivato dal sistema dei servizi sociali territoriali, rivolto alle persone in condizione di fragilità. Le azioni previste sono l'individuazione di risorse ospitanti per l'attivazione di progetti di tirocinio formativo e funzioni di accompagnamento al primo contatto con l'azienda individuata.

7 - Servizio accoglienza Sportello Open

Il servizio è presente per 5 giorni la settimana ( non copre tutto l'orario di apertura del servizio) e svolge funzioni di accoglienza al pubblico e organizza e gestisce gli appuntamenti in collaborazione con gli operatori dello sportello. Solo su richiesta del servizio sostiene il cittadino nella procedura per l'ottenimento dello spid.

4.2.1. Personale e spazi

Gli spazi a disposizione e il personale da impiegare saranno definiti nello sviluppo della progettazione esecutiva in relazione alla disponibilità di spazi residuali destinati allo Sportello per il Lavoro. Le aree funzionali indicate negli elaborati grafici allegati andranno sviluppate e definite compiutamente nel progetto esecutivo, unitamente ai possibili spazi di condivisione dei due servizi, e potranno avere una diversa distribuzione.

Il numero massimo di operatori e spazi richiesti per il servizio potrebbero essere suddivisi fra:

- 12 dipendenti comunali ( 11 presenti a tempo pieno, 1 in telelavoro) * uno dei dipendenti è a tempo determinato ( prevedere la sostituzione)

- 6 dipendenti comunali a tempo parziale nella sede dello Sportello ( da definire ) - 3-4 volontari del servizio civile

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- n.1 operatore servizio scounting aziendale - n.2 operatori Servizio educativo

- n.1 coordinatore ( in fase di definizione, attualmente conteggiato fra i 12 dipendenti comunali-

necessità di prevedere la sostituzione di 1 operatore) - n.1 Responsabile

e seguire il seguente schema, previo verifica disponibilità di spazi definita dal progetto esecutivo.

2 Sale da adibire a laboratorio Postazioni portatili

1 Sala di autoconsultazione Postazioni portatili

Per definire l'organizzazione del servizio accoglienza ( spazi e dotazione del personale) e per la gestione della sala d'attesa è necessario verificare, in sede di sviluppo della progettazione, la possibilità di realizzare un unico accesso o accessi separati.

Il cittadino avrà la necessità di capire e di essere ben orientato verso il servizio con il quale ha prenotato l'appuntamento.

Molto in sintesi le funzioni che il servizio accoglienza dovrà fornire sono:

- informazioni per l'accesso ai servizi erogati, - accoglienza e orientamento del cittadino

- informazioni al cittadino per l'accesso al sistema dei servizi

In ogni caso il servizio di accoglienza dovrebbe essere dotato almeno di n°3 unità di personale (con postazioni di pc e telefono) e dovrà garantire l'accesso ai locali ai dipendenti e offrire il servizio informatico/accoglienza ai cittadini negli orari di apertura del servizio.

Il totale fra operatori e unità dedicata all’accoglienza sarà di un numero di addetti da definire in sede di sviluppo della progettazione, con superfici max assegnate nel rispetto di quanto stabilito dalle indicazioni metodologiche dell’Agenzia del Demanio prot. 2012/20494 in riferimento agli adempimenti art. 3 comma 9 ex decreto legge 95/2012 che impone l’obbligo alle Amministrazioni di rispettare il parametro di riferimento pari a 20-25 mq max per addetto, da applicarsi per gli edifici non di nuova costruzione.

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4.3 – INDIRIZZI PROGETTUALI – DESCRIZIONE LAVORAZIONI

Rilevato che la superficie catastale dell’immobile è di 3.723 mq distribuito sui 6 piani, di cui uno interrato, si ritiene che la stessa rappresenta quindi una consistenza compatibile con gli standard di superficie e la localizzazione dei due servizi.

Lo sviluppo della progettazione definitiva ed esecutiva definirà unitamente alla distribuzione funzionale delle attività nei vari piani, anche la consistenza dettagliata degli spazi che dovrà soddisfare la richiesta di 2.550 mq calpestabili dell'Agenzia Regionale, illustrata al precedente paragrafo 4.1.1

Si rileva che l’accessibilità da parte dei portatori di handicap è garantita attualmente unicamente nell’ala est in corrispondenza del civico 10, nella quale sono collocati la rampa di accesso per il superamento del dislivello del piano rialzato e nella stessa zona gli ascensori di collegamento ai piani. Pertanto è da ritenersi preferenziale una soluzione che preveda un’

ingresso al piano rialzato, comune ai due servizi accessibile agli handicap, con un’utilizzazione degli ambienti al piano, funzionale alle due attività, da ottimizzare negli sviluppi successivi di progettazione, come indicato nella planimetria con i possibili schemi funzionali da insediare allegata. La parte dell'edificio in corrispondenza del civico 10 al piano terra, e l'ala est del piano primo potrebbe essere destinata ai servizi dello Sportello del Lavoro, con una zona centrale del piano terra fra il civico 10 e il civico 12 utilizzata con possibili servizi comuni alle due attività.

Le Attività del Centro per L'Impiego potrebbero essere dislocate nell'ala ovest dell'edificio in corrispondenza dell'ingresso civico 12 al piano terra, oltre alla parte centrale comune del piano terra, l'intero corpo centrale e l'ala ovest del piano primo, oltre all'utilizzo esclusivo degli interi piani ,secondo, terzo e quarto.

Il Piano Seminterrato destinato a locali tecnici, depositi, possibili archivi, potrà essere utilizzato in parte con ambienti di deposto dello Sportello del Lavoro, in ragione alle possibili esigenze specifiche, e in larga parte per i locali deposito/archivio del Centro dell'Impiego regionale, fatti salvi gli ambienti dei necessari locali tecnichi e centrali termo-tecniche presenti.

Gli sviluppi successivi della progettazione definitiva e esecutiva dovranno essere condivisi con l'Agenzia Regionale per il lavoro e l'Area Welfare che rilasceranno un assenso formale prima dell'approvazione dei documenti tecnici.

Il progetto dovrà prevedere la riqualificazione del complesso attraverso opere edili e impiantistiche che siano realizzate nel rispetto delle disposizioni e prescrizioni costruttive e funzionali sulla qualità urbana del PUG e Regolamento Edilizio.

In relazione alla vulnerabilità sismica la struttura del fabbricato avendo un affollamento superiore alle 100 persone, dovrà essere sottoposta a Verifica di Vulnerabilità, in base all’OPCM3274/2003, e in base alla DGR 1661/2008, ricadendo nella categoria di “edifici che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un loro eventuale collasso”.

Tale verifica è da eseguire nelle successive fasi della progettazione, unitamente alle verifiche relative alla rispondenza alle vigenti normative di prevenzione incendio delle attività che si insedieranno nell’immobile.

A seguito della bonifica e smantellamento di componenti contenenti amianto PVA-CMA con rimozione di pavimentazioni in pvc-linoleum che ha reso necessario la rimozione di numerosi quadri elettrici, si ritiene che andrà riprogettata e realizzata l’intera impiantistica elettrica a servizio dei locali.

Gli impianti speciali, di climatizzazione e di riscaldamento, dovranno essere oggetto di verifiche funzionali per la valutazione degli adeguamenti necessari a soddisfare le esigenze della nuova

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destinazione d’uso. Lo sviluppo delle successive fasi di progettazione dovrà inoltre valutare nella progettazione degli impianti misure per la diversa contabilizzazione dei costi delle utenze.

Le principali opere che saranno da prevedere interessano le seguenti categorie di lavori:

- opere edili e impiantistiche finalizzate a garantire una ristrutturazione importante dal punto di vista energetico, da valutare nel corso degli sviluppi progettuali successivi;

- opere murarie interne di ridistribuzione degli ambienti;

- opere ulteriori di bonifica e smaltimanto di sostanze pericolose residue non attualmente rilevabili;

- opere di demolizioni di tramezzature, controsoffittature, intonaci;

- opere eventuali di adeguamento strutturale e consolidamenti;

- realizzazione di pareti divisorie, murature, tramezzature;

- realizzazione di controsoffittature e intonaci;

- realizzazione di pavimentazioni, rivestimenti e battiscopa;

- rifacimento servizi igienici;

- revisione e verifica degli infissi esterni esistenti;

- adeguamenti e/o sostituzione di infissi interni;

- opere da fabbro e lattoneria relative agli adeguamenti di parapetti, pluviali, canali;

- opere di tinteggiatura e verniciatura;

- adeguamenti elementi di finitura e protezione scale, soglie, bancali, cornici;

- opere interne ed esterne di finitura e arredo;

- realizzazione nuove opere impiantistiche elettriche;

- revisione e verifica degli impianti elevatori e antincendio;

- verifiche funzionali con valutazione degli adeguamenti necessari degli impianti meccanici e speciali, di climatizzazione, di riscaldamento, di impiantistica idrico-sanitaria, delle centrali termica e frigorifera esistenti;

- opere esterne di sistemazione dell’area esterna di pertinenza;

- operazioni di trasloco arredi e attrezzature;

Gli studi progettuali e gli elaborati grafici e descrittivi del progetto definitivo e esecutivo definiranno le componenti architettoniche, strutturali, impiantistiche, di sistemazione dell’area esterna, oltre al dettaglio dei costi necessari per la ristrutturazione edilizia.

4.4 - PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE E FUNZIONALI PER LA QUALITA’ URBANA

Nel corso della progettazione definitiva ed esecutiva, e della realizzazione degli interventi dovrà essere verificata la conformità dell’intervento e l’attività edilizia alla normativa tecnica vigente.

Gli interventi relativi agli edifici devono rispettare le indicazioni e le prescrizioni della disciplina del PUG e del RE. Gli obiettivi da raggiungere per una corretta progettazione degli interventi, sono di seguito richiamati ed elencati e descritti in dettaglio sotto forma di prestazioni richieste, dal PUG e dal RE, in relazione al tipo di intervento, uso e componenti dell’edificio. Le seguenti schede tecniche del RE illustrano in dettaglio le caratteristiche prescrittive da soddisfare.

Caratteristiche funzionale degli edifici E1 Inserimento dell’edificio nel contesto E2 Resistenza meccanica e stabilità E3 Sicurezza in caso di incendio E4 Controllo delle emissioni dannose

E5 Protezione dall’inquinamento elettromagnetico E6 Smaltimento degli aeriformi

E7 Tenuta all’acqua

E8 Controllo dell’illuminamento naturale

E9 Controllo della temperatura superficiale e della temperatura operante

Settore Manutenzione E10 Ventilazione

E11 Convivenza con la fauna urbana

E12 Sicurezza contro le cadute e resistenza a urti e sfondamento E13 Sicurezza degli impianti

E14 Controllo dell’inquinamento acustico

E15 Assenza/superamento delle barriere architettoniche E16 Organizzazione distributiva degli spazi e attrezzature

E 18 Dotazioni impiantistiche minime e per la mitigazione dei danni da alluvioni E19 Dotazioni per la mobilità

E20 Spazi per la raccolta differenziata dei rifiuti E21 Utenza Informata e Manutenzione Attiva

Requisiti prestazionali degli edifici per la compatibilità ambientale nel contesto urbano

Le Prestazioni e i Livelli prestazionali da soddisfare sono riferiti ai seguenti aspetti:

P1 Benessere micro climatico P2 Risparmio e riuso delle acque

P3 Sostenibilità energetica ed emissiva ( prescrittivo anche per gli interventi di qualificazione edilizia conservativa che si caratterizza come ristrutturazione importante)

P4 Regolazione dei cicli naturali

P5 Economia circolare dei materiali da costruzione e da scavo Beni culturali ed edifici di interesse, edifici in città storica

Lo sviluppo della progettazione dovrà rispettare le prescrizioni dell’art.73 del Regolamento edilizio.

L’edifico è definito dal PUG fra gli “Edifici privi di particolare interesse nei tessuti della città storica”- ES che pur non avendo uno specifico interesse storico architettonico o culturale e testimoniale sono oggetto di prescrizioni normative in quanto contribuiscono alla

determinazione e al mantenimento dei caratteri del paesaggio storico urbano.

Le indicazioni progettuali di contesto stabiliscono che tutti gli interventi devono essere realizzati garantendo l’unitarietà delle caratteristiche morfologiche del contesto (tessuto storico di riferimento, strada); le prescrizioni contenute nell’azione 2.4a della Disciplina del PUG (Prescrizioni per gli interventi edilizi – Edifici) sono finalizzate al corretto inserimento degli edifici nel contesto, che comunque deve essere analizzato caso per caso per proporre un progetto adeguato.

In riferimento agli edifici d’interesse e agli edifici in città storica la categoria d'intervento ammessa in coerenza con la Strategia 2.4 della Disciplina del PUG, per gli Edifici privi di particolare interesse nei tessuti della città storica (ES) è ammessa la ristrutturazione edilizia (RE) con le limitazioni di cui all’Azione 2.4a

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