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Sana ed equilibrata alimentazione: principi nutritivi, bilancio energetico e salute

DATO DEL SOGGETTO Sesso M 1 F

9 Spuntino pomeridiano: frutta fresca Cena: carne, verdura, olive, pane.

2.7.f Osservazioni sul campo italiano

Il benessere ha portato gli italiani ad abbandonare quel modello di dieta mediterranea che altri paesi hanno preso ad esempio per una sana e corretta alimentazione; gli alimenti a disposizione sono tantissimi. Al fine di migliorare la propria salute e ridurre il rischio per molte patologie salute- correlate, è assolutamente necessario ripristinare, così come indicato dalle linee guida per una sana alimentazione, le più tradizionali abitudini alimentari italiane.

Ma cosa dicono le linee guida?

Usare meno grassi sotto forma di condimento e preferire in ogni caso alimenti più magri, moderare i consumi di quei condimenti di origine animale che rappresentano importanti fonti di grassi cosiddetti saturi (burro, lardo, pancetta,panna, ecc.) e preferire l'olio d'oliva crudo sugli alimenti, moderare il consumo delle carni e degli insaccati, avendo cura di eliminare il grasso visibile, consumare più frequentemente pesce, usare, preferibilmente, latte parzialmente scremato, e non eccedere nel consumo di latticini e formaggi.

Per quanto riguarda l’amido, nella nostra alimentazione è assicurato soprattutto dal consumo di cereali e derivati, dai legumi secchi e dalle patate, e rappresenta ancora il maggiore componente della razione alimentare italiana, anche se il suo apporto si è ridotto dal 60% circa delle calorie totali (anni '50) all'attuale 45%.

Gli alimenti ricchi di amido (pane, pasta, riso, patate, polenta, legumi secchi, ecc.) forniscono, insieme all'energia anche proteine, vitamine e sali minerali. Inoltre, portano una buona quantità di fibra, che viene così ad aggiungersi a quella contenuta negli ortaggi e nella frutta.

Una particolare attenzione all’introito di sale. Gli italiani consumano troppo sale: in media dai 10 ai 14 grammi a testa al giorno. Tutto il sale di cui abbiamo bisogno è già contenuto negli alimenti allo stato naturale.

II vino è parte integrante della tradizione alimentare italiana. É bene però ricordare che il suo principale costituente, l'alcool etilico o etanolo, pur possedendo un notevole potere energetico non è una sostanza indispensabile per l'organismo.Bere quindi vino con moderazione, preferibilmente durante i pasti o comunque immediatamente prima o dopo mangiato.

Una alimentazione equilibrata ha come obiettivo più benessere e più salute per l'intera popolazione, senza tuttavia mortificare i sensi e il piacere della buona tavola. Proteine, lipidi, glucidi, vitamine e sali minerali sono queste le sostanze che dobbiamo assicurarci attraverso l'alimentazione abituale. Non esiste, né come prodotto naturale, né come trasformato, "l'alimento completo" che le contenga tutte nella giusta quantità e che sia quindi in grado di soddisfare da solo tutte le nostre necessità nutritive. Di conseguenza, il modo più semplice e sicuro per garantire, nella misura più adeguata l'apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili, rimane quello di ricorrere alla più ampia varietà possibile di scelta e alla più opportuna combinazione di alimenti diversi. Variando, inoltre, sistematicamente e razionalmente la scelta dei cibi, si potrà concorrere alla riduzione di uno dei più seri rischi, legati ad abitudini alimentari monotone: ingerire cioè ripetutamente e continuativamente, consumando sempre gli stessi alimenti, quelle sostanze estranee che possono essere in essi eventualmente presenti, così come quei composti nocivi contenuti naturalmente. Ciò, alla lunga, può risultare dannoso in molti modi, non escluso il possibile concorso alla insorgenza di alcuni tumori.

É chiaro, invece, che la diversificazione delle scelte alimentari attenua o comunque diluisce questi rischi potenziali, assicurando una maggiore protezione, anche attraverso un più completo apporto di vitamine e di elementi minerali. Per chi varia oculatamente l'alimentazione non c'è ragione, infine, fatte salve le poche eccezioni valutabili dal medico o dallo specialista, di ricorrere a specifiche integrazioni della dieta con vitamine, proteine o altre sostanze. Naturalmente ogni variazione dovrà essere praticata mantenendo l'equilibrio degli apporti nutritivi.

Pertanto ogni scelta dovrà essere fatta nell'ambito di gruppi di

alimenti che assicurino un equivalente apporto di sostanze nutritive indispensabili, dalle proteine, alle vitamine, ai minerali. Questo non significa, ovviamente, che all'interno di questi raggruppamenti si possa scegliere in piena libertà: anche tali scelte vanno infatti compiute variando il più possibile le combinazioni con gli alimenti degli altri gruppi e soprattutto rispettando tutte le regole fin qui indicate. Di conseguenza, per buona parte degli italiani seguire questi consigli per una giusta alimentazione sarà più facile, in quanto rappresenta semplicemente la conservazione o il recupero di abitudini tradizionali per lo più già note e familiari.

Questo obiettivo potrà essere più facilmente raggiunto se l'industria

agro-alimentare terrà conto delle indicazioni fornite dalle presenti "Linee

guida", sviluppando ed immettendo sul mercato prodotti che facilitino l'adozione di un'alimentazione equilibrata. Ciò vuol dire produrre alimenti a minore densità energetica, a ridotto contenuto in grassi saturi, colesterolo e sale, ma, al tempo stesso, ricchi in nutrienti essenziali (come aminoacidi, vitamine e minerali) e più ricchi in amido e fibra. Simile invito va esteso,

nell'ambito delle scelte e della preparazione degli alimenti, a tutti i sistemi

di ristorazione collettiva come refezioni scolastiche, mense di comunità e

ristoranti.

2.7. g Impiego delle fibre nell’alimentazione quotidiana

L’umanità si è alimentata per milioni di anni con i proventi della caccia e con la raccolta dei vegetali selvatici. I popoli antichi sono stati infatti chiamati cacciatori e predatori. I prodotti vegetali sono particolarmente ricchi di fibre, soprattutto quelli di origine selvatica e da ciò si comprende come la fibra ha assunto una vera funzione fisiologica, nonostante non venga assimilata dal metabolismo. Con lo sviluppo delle società e l’aumento delle ricchezze, il consumo della fibra si è ridotto continuamente, con gravi conseguenze sulla salute. Ai giorni nostri, l’importanza delle fibre e dei cereali integrali nella dieta è ormai accettata e promossa dalla comunità medica: aggiornamenti dalla ricerca ci informano di nuovi studi che confermano il fondamentale ruolo della fibra per la salute dell’organismo. Questi dati sottolineano che l’azione positiva delle fibre non si ferma all’efficienza dell’intestino e alla sua regolarità, ma è coinvolta anche nella prevenzione di malattie metaboliche, cardiovascolari e dei tumori. Sembrerebbe che il benessere di tutto l’organismo, quindi, passi attraverso la salute dell’intestino e il consumo di fibre ha un ruolo centrale in questo processo. Nell’ultima Consensus Conference 2006 si è voluto mettere in luce i vantaggi di una alimentazione a base di fibre per il benessere generale dell’organismo: dove l’intestino ha un ruolo centrale.

Le ultime indicazioni consigliano di consumare almeno 30-35 gr di fibra al giorno (LARN) per ottenere vantaggi a livello di salute come

miglioramento del transito intestinale, aumentato volume fecale, buon equilibrio psico-fisico e emotivo ecc.

Capitolo 3

Esercizio ed allenamento finalizzato al