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SSB in SU (5)

Nel documento Teorie di Grande Unificazione (pagine 16-22)

Affinch´e la teoria di Georgi-Glashow possa avere qualche riscontro con la realt´a bisogna introdurre almeno due rotture spontanee di simmetria:11

SU (5)M→ SU (3)X c× SU (2)L× U (1)Y M→ SU (3)W c× U (1)em. (2.30) In particolare, il primo “livello” di SSB d`a massa ai bosoni X e Y , lasciando i dodici bosoni di gauge di SU (3)c× SU (2)L × U (1)Y senza massa. Questa rottura si ottiene attraverso un campo di scalari reali Φab, (Φaa = 0). Applicando

11 Quello nella (2.30) non `e l’unico modo di rottura spontanea di simmetria possibile per il gruppo SU (5). Ad esempio, SU (5) si pu`o rompere in SU (4) × U (1), ma questo pu`o essere evitato [5] con una scelta opportuna del potenziale (come vedremo in seguito, ponendo il parametro b > 0 nella (2.39), pagina15).

2.4. SSB in SU (5)

lo stesso procedimento della (2.7) si pu`o scrivere:

Φ = 1

√2

24

X

i=1

LiΦi, (2.31)

che si trasforma nel modo seguente:

Φ → Φ − ig5

2 θiLi, Φ . (2.32)

La sua derivata covariante sar`a quindi DµΦ = ∂µΦ − ig Li

2Aiµ, Φ



(2.33) da cui si ottiene

Lcin= Tr h

(DµΦ)(DµΦ) i

. (2.34)

Cosa accade se h0 |Φ| 0i 6= 0? Attraverso la (2.34) e ricordando la (2.7) si ottiene la matrice di massa per i bosoni vettoriali

1

2g25 Tr [Aµ, hΦi]2 ≡ m2ijAiµAµj. (2.35) Poich´e si desidera che questo primo stage di rottura di simmetria dia massa solo ai bosoni X e Y la matrice di massa deve essere tale che

m2ij = 0 se i, j < 13 o i 6= j

> 0 i, j ≥ 13 . (2.36)

Dalla (2.36) si ottiene hΦi = ν diag



1, 1, 1, −3 2, −3

2



= −√ 15ν

2L12. (2.37)

Questa condizione ci assicura che il commutatore nella (2.35) sia non nullo solo per i bosoni X e Y . Dalla (2.35) si ottiene

MX2 = MY2 = 25

8 g2ν2 (2.38)

Per stabilire il valore di aspettazione di Φ dobbiamo ora costruire un poten-ziale che dia luogo a una rottura spontanea di simmetria. Sotto l’ipotesi che Φ sia l’unico campo di Higgs12, si ha [9]

V (Φ) = −µ2

2 Tr Φ2 + 1

4a Tr Φ22

+1

2b Tr Φ4 + 1

3c Tr Φ3

(2.39)

12 Sempre relativamente alla prima fase di SSB.

che, supponendo la simmetria di V (Φ) rispetto a Φ → −Φ, si pu`o semplificare ponendo c = 0.

Questo tipo di potenziale pu`o essere minimizzato quando [10]

hΦi = ν diag(1, 1, 1, 1, −4) se b < 0 (2.40) o

hΦi = ν diag



1, 1, 1, −3 2, −3

2



se b > 0. (2.41)

In particolare, la prima alternativa d`a luogo a una rottura del tipo SU (4)×U (1) ma noi siamo interessati al secondo caso, quindi nel nostro potenziale scelgiamo b > 0 e a > −7b/15 (quest’ultima condizione serve per mantenere la positivit`a di ν2).

Quindi, sotto queste ipotesi [9]

ν2 = 2µ2

15a + 7b. (2.42)

Per procedere alla seconda rottura di simmetria si introduce un’ulteriore rappresentazione

H =

 h1 h2 h3 h+

−h0

. (2.43)

Il potenziale che agisce su questo quintupletto `e una sorta di “mexican hat ” 5-dimensionale:

V (H) = −µ5

2 HH +λ

4 HH2

≡ −µ5

2 |H|2

4|H|4 (2.44)

che permette di avere un valore di aspettazione lungo h0

−h0 = 1

√2ν0 (2.45)

con ν02 = 2µ25/λ. Questo porter`a al risultato desiderato MW2 = MZ2cos2θW = 1

4g2ν02. (2.46)

Questa rappresentazione per`o crea il problema della presenza del tripletto di colore hα che rimane senza massa e non viene “mangiato” dai bosoni Y .13

13Una combinazione lineare tra Hαe Φ (principalmente composta da Φα5, l’altro tripletto di colore “problematico”) serve a dare massa ai Yα.

2.4. SSB in SU (5)

Inoltre questi tripletti hanno accoppiamenti che violano il numero barionico e quindi porterebbero ad un decadimento troppo veloce del protone . Questo pu`o essere evitato introducendo dei termini gauge invarianti misti nella lagrangiana

V (Φ, H) = αHH TrΦ2+ βHΦ2H + δHΦH, (2.47) che danno massa al tripletto hα. Supponendo nuovamente l’invarianza di V rispetto alla trasformazione H → −H si pone δ = 0 e quindi [2],

hΦi = diag

 ν, ν, ν,



−3 2− 1

 ν,



−3 2+ 1

 ν



(2.48) e

hHi = 1

√2ν0, (2.49)

dove

ε = 3 20

βν02

2 + O ν04 ν4



. (2.50)

I valori di ν e ν0 (con ν0  ν) possono essere ricavati da µ2 = 15

2 aν2 +7

2bν2+ αν02+ 9 30βν02

(2.51) µ25 = 1

2λν02 + 15αν2+9

2βν2− 3εβν2. Inoltre il tripletto di colore fisico sar`a

hα = Hα+

√2ν0

5ν Φα5 (2.52)

con

m2h = −5

2βν2+ O ν02

per β < 0. (2.53)

Ovviamente si vuole che m2h . MX2, in modo che il decadimento per scambio di un bosone h abbia una vita media non “problematica”. Per raggiungere questa condizione bisogna operare una fine calibrazione dei parametri nella (2.51), calibrazione dell’ordine di una parte per νν22

0

≈ 1024. Per la maggior parte dei valori attribuibili ai parametri dei potenziali di Higgs, infatti, si ottiene ν2 ≈ ν02 (e quindi MX2 ≈ MW2 ). Quindi questa necessit`a di una calibrazione molto fine (“fine tuning”) `e uno dei primi sintomi del problema delle gerarchie.

2.4.1 Massa dei fermioni

Il termine di massa nel caso dei fermioni coinvolge il prodotto di due campi fermionici sinistrorsi. La forma per il termine di massa di due campi ΨL e χL

`e

ΨTLL+ H.C. = χTLL+ H.C. = ΨcRχL+ H.C.. (2.54) I termini di Yukawa hanno una struttura simile, ma sono moltiplicati per un campo scalare, quindi, nel caso della rappresentazione 5⊕ 10 di SU (5):

ΨTLaLb+ H.C.

ΨTLabcL + H.C. (2.55)

ΨT abLcdL + H.C. ,

con le dovute contrazioni degli indici con i campi di Higgs. Inoltre, se sono presenti il primo e il terzo termine, si ha una sistematica violazione del numero di fermioni di due unit`a.

Nel caso della SU (5) i fermioni vengono assegnati ad una rappresentazione 5⊕ 10, per cui il prodotto (5 ⊕ 10) ⊗ (5⊕ 10), secondo le tabelle di Young (cfr. ad esempio [11]) si pu`o decomporre come

5 ⊗ 10 = 5 ⊕ 45, (2.56)

5 ⊗ 5 = 10⊕ 15 e (2.57)

10 ⊗ 10 = 5⊕ 45 ⊕ 50. (2.58)

Dato che tra questi prodotti non esiste alcun singoletto, nella lagrangiana non `e possibile inserire un termine di massa senza rompere esplicitamente l’invarianza di gauge. Perci`o la massa pu`o nascere solo con una rottura spontanea di simmetria attraverso un accoppiamento gauge invariante con opportuni scalari di Higgs.

Se consideriamo un modello “minimale” con solo i campi di Higgs introdotti nel paragrafo 2.4, notiamo subito che il campo a 24 componenti Φab non pu`o accoppiarsi ai fermioni, dato che nessuno dei prodotti in (2.56), (2.57) e (2.58) contiene rappresentazioni a 24 componenti. Questo `e un bene, perch´e un even-tuale accoppiamento dei fermioni con il campo Φ darebbe masse dell’ordine di MX.

Quindi, considerando solo il campo Ha, gli unici accoppiamenti di Yukawa possibili sono

γmn ΨcmR

aΨabnLHb+ H.C. (2.59)

che accoppia il quintupletto nella (2.56) e

ΓmnεabcdeΨ†abmLcdnLHe+ H.C. (2.60)

che dar`a massa all’antiquintupletto nel prodotto (2.58).

Queste due equazioni necessitano di alcune spiegazioni: come gi`a discusso nel-l’Introduzione a pag. 1gli indici m e n stanno a indicare le diverse generazioni

2.4. SSB in SU (5)

dei fermioni e le matrici γmn e Γmnsono gli accoppiamenti di Yukawa. In parti-colare nella (2.60) l’accoppiamento `e simmetrico nello scambio m ↔ n e quindi Γmn pu`o essere scelta simmetrica. Inoltre proprio l’accoppiamento (2.60) viola il numero dei fermioni (fig. 2.4) e pu`o portare ad un decadimento del protone.

@

@

@

@

uc

I

d 

H3

Figura 2.4: Possibile diagramma dato dal termine di massa (2.60) (in questo caso εabcde = ε14253).

Quando hHai = 1

2ν0δa5 la (2.59) genera le matrici di massa

−ν0

mnmRdnL+ ¯l+mRl+nL + H.C. = − ¯dRMddL− ¯lR+Mll+L, (2.61) dove

Md= Ml = ν0

2γ. (2.62)

Questo significa che le matrici di massa per i quark di tipo down e i leptoni carichi sono uguali, e in particolare gli autovalori sono:

md = me

ms = mµ (2.63)

mb = mτ.

Queste conclusioni a prima vista appaiono sconcertanti. Ma in realt`a le masse nella (2.63) sono da interpretare come masse misurate alle scale di en-ergia dell’unificazione, come delle m(Q) con Q > MX. Comunque il problema delle masse dei fermioni non pu`o essere risolto ricorrendo alla versione “min-ima” dell’SU (5) in quanto, anche studiando la dipendenza da Q2 delle masse (vedere la trattazione in Ross [5, sez. 6.3] e Langacker [2, sez. 3.3.1, pag. 271]), si arriva a risultati in forte discrepanza con le misure sperimentali. Ad esempio, anche applicando le opportune correzioni, si trova

md ms = me

mµ = 1

207 (2.64)

da paragonare con il valore fenomenologico di md/ms≈ 1/24 calcolato a partire dello spettro degli adroni.

Questa grossa discrepanza `e un grosso problema, a meno che non vengono introdotti ulteriori campi di Higgs, argomento che per`o va oltre i fini di questo lavoro.14

14Vedere ad esempio gli articoli di Frampton, Nandi e Scanio [12] e Georgi e Jarlskog [13]

del 1979.

Nel documento Teorie di Grande Unificazione (pagine 16-22)

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