• Non ci sono risultati.

LA STAGIONE DI PROSA E DANZA

presentata questa mattina la nuovastagione di TEATRO,

LA STAGIONE DI PROSA E DANZA

a cura del CSS Teatro stabile di innovazione del FVG

La stagione teatrale 2019-2020 si inaugura il 17 novembre con la commedia scritta da Luigi Pirandello, Pensaci, Giacomino!

con la brillante e sapiente e interpretazione di Leo Gullotta nel ruolo del protagonista e la regia di Fabio Grossi.

Pensaci, Giacomino! nasce in veste di novella del 1915, per poi avere la sua prima edizione teatrale, in lingua, nel 1917.

Un testo di condanna, condanna di una società becera e ciarliera, dove il gioco della calunnia, del dissacro e del bigottismo è sempre pronto ad esibirsi. Leo Gullotta intepreta il professor Toti, un professore sottopagato e bistrattato, che si offre come marito per un matrimonio riparatore a una giovane fanciulla rimasta incinta del suo giovane fidanzato.

Una commedia dove dominano gli assiomi e i punti ferme della poetica pirandelliana, con un finale pieno di amara speranza.

L’eterno divario fra cultura umanistica e scientifica si intrecciano in L’infinito tra parentesi (in scena il 27 novembre), affascinante piéce adattata dall’omonimo romanzo di

Marco Malvaldi, popolare giallista e chimico. Il tema del rapporto tra due mondi, fra due tipi di conoscenze apparentemente lontane, ma che si intrecciano continuamente nelle nostre vite è il filo rosso di questo spettacolo diretto da Piero Maccarinelli e che coinvolge in scena due attori, due fratelli d’arte, Maddalena Crippa e Giovanni Crippa. Sono loro i due professori universitari che intavolano una discussione infarcita di citazioni (dal romanzo) e riscrivono una sorta di

“storia sentimentale della scienza”, da Omero a Borges.

La MM Contemporary Dance Company, l’apprezzata compagnia di Reggio Emilia fondata dal coreografo Michele Merola, porta in scena il 7 dicembre, per una doppia serata all’insegna della danza, due grandi titoli del repertorio musicale del Novecento: La sagra delle primavera di Igor’ Stravinskij nella recente versione coreografica di Enrico Morelli e il Bolero di Maurice Ravel nell’interpretazione di Michele Merola.

Lo spettacolo è realizzato a Cervignano in collaborazione fra Associazione culturale Teatro Pasolini e ERT Ente Regionale Teatrale – Circuito Danza FVG e Artisti Associati.

Due grandi interpreti della scena italiana, autori e registi, magistrali e raffinati interpreti di commedia dell’arte, Elena Bucci e Marco Sgrosso inaugurano il 2020, il 15 gennaio, al Teatro Pasolini di Cervignano, con La pazzia di Isabella. Vita e morte dei Comici Gelosi.

Lo spettacolo narra la vicenda umana e artistica della coppia, sulla scena e nella vita, di Isabella e Francesco Andreini, indimenticabili comici dell’epoca d’oro della Commedia dell’Arte in Italia. In La pazzia di Isabella, nome di uno dei più celebri canovacci del tempo, Elena Bucci vestirà non solo i panni della rivoluzionaria attrice antesignana di Eleonora Duse ma anche delle sue tante “folli” maschere, mentre Marco Sgrosso farà rivivere in scena Francesco rievocandone lo stile trascinante e i suoi cavalli di battaglia come Capitan

Spavento da Vall’Inferna.

“La Parrucca” e il “Paese di Mare” sono due atti unici di Natalia Ginzburg che sembrano uno la prosecuzione dell’altro.

E così vengono trattati in una novità teatrale di questa stagione intitolata La Parrucca, con protagonisti Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta, diretti da Antonio Zavatteri. Al centro dell’opera la crisi di una relazione fra una donna irrisolta e ingenua e un compagno perennemente insoddisfatto e professionalmente precario.

Comico, drammatico, vero, scritto con l’ironia e la leggerezza che rendono la Natalia Ginzburg unica nel panorama della narrativa e della drammaturgia italiana, La Parrucca (in scena il 31 gennaio) rivela Maria Amelia Monti come straordinaria interprete ginzbughiana, l’attrice più adatta oggi a far rivivere quel personaggio femminile che tanto aveva di Natalia stessa.

Geppy Gleijeses dirige Arsenico e vecchi merletti di Joseph Kesserling conprotagoniste due delle più grandi attrici del teatro italiano, Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini, in u n o d e i c a p o l a v o r i d e l l a c o m i c i t à t e a t r a l e e

cinematografica, definita dal New York Times una commedia

“così divertente che nessuno la dimenticherà mai”.

Un’irresistibile commedia degli equivoci, in scena il 25 febbraio– dal titolo universalmente noto grazie al film di Frank Capra, interpretato da Cary Grant, adattamento, a sua volta, del grande successo teatrale di Broadway.

Si nota all’imbrunire. Solitudine da paese spopolato è il testo della drammaturga, regista e attrice Lucia Calamaro, vincitrice di tre premi UBU, che vede protagonista (in scena

l’8 marzo) un intenso Silvio O r l a n d o . U n a r a f f i n a t a tragicommedia, la storia di un u o m o c h e d e c i d e d i v i v e r e i s o l a t o i n c a m p a g n a , i n u n villaggio spopolato. Si nota all’imbrunire racconta di un week end in cui i suoi tre figli e il fratello gli fanno visita nel tentativo di smuoverlo dall’apatia in cui è sprofondato. Il suo rifiuto di camminare è una metafora del suo stato mentale, quella di un uomo che vive ormai “accanto” alla sua esistenza e non più dentro la realtà. Torna al Pasolini il 24 marzo, l’irresistibile comicità della Compagnia del Teatro Incerto con il nuovo spettacolo Fieste, un viaggio tenero e struggente alla ricerca di un amore perduto alla vigilia del bilancio di sessant’anni di vita. Fieste è uno spettacolo divertente, ma che non rinuncia a scandagliare l’animo umano, un testo scritto fra invenzione e ispirazione a modelli letterari ma che si trasforma sulle tavole del palcoscenico nell’inconfondibile e originale stile di Fabiano Fantini, Claudio Moretti ed Elvio Scruzzi.

Chiude la Stagione di prosa, il 15 aprile, lo spettacolo Gli sposi – romanian tragedy, tratto dal testo del drammaturgo francese David Lescot. Gli sposi è la storia di un’ordinaria coppia di potere Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu interpretati oggi da Elvira Frosini e Daniele Timpano, attori e autori di uno dei più interessanti sodalizi artistici di questi anni. I coniugi Ceausescu hanno governato la Romania per oltre 20 anni. Dittatori capricciosi e sanguinari, Gli sposi ritrae la loro ascesa alla loro esecuzione nel 1989, dalle umili origini contadine alla militanza nel Partito, alla presa del potere. La storia di due creature senza smalto in un mondo senza orizzonte.

L’Associazione culturale Teatro Pasolini si fa promotrice

anche di un evento fuori abbonamento e a ingresso libero: il 25 novembre, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, al Teatro Pasolini, in collaborazione con Teatro dei Luoghi 2019, andrà in scena lo spettacolo Se non avessi più te, uno spettacolointerpretato da Nicoletta Oscuro e Manuel Buttus, con l’accompagnamento dal vivo di Matteo Sgobino.

Documenti correlati