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Standard di processo e indicatori utilizzati

Nel documento TESI di DOTTORATO (pagine 159-169)

Capitolo 9. L’analisi di tre SPI lombardi attraverso le fonti amministrative

9.1 Standard di processo e indicatori utilizzati

Definire il ruolo dei servizi al lavoro nella gestione dei dispositivi di integrazione delle politiche passive ed attive su base regionale è un’operazione alquanto complessa per una serie di fattori. Primo tra tutti l’elevata eterogeneità dei modelli ed esperienze sul territorio, che non rende possibile una standardizzazione informativa e procedurale.

Tuttavia, quello che è possibile evidenziare in questa sede, è il monitoraggio delle attività di incontro domanda e offerta di lavoro (IDO) dei servizi pubblici per l’impiego nella città di Milano e nelle province di Varese e Monza e Brianza. In particolare, si intende “operativizzare” i seguenti standard di processi65:

 Accoglienza e informazione.

 Orientamento/accompagnamento al lavoro.

 Preselezione e incontro domanda-offerta di lavoro (IDO).

Prima di presentare le varie dimensioni e indicatori oggetto di analisi, è fondamentale fornire alcune informazioni di base sugli attori oggetto di analisi. Per quanto riguarda la città di Milano e la provincia di Monza e Brianza, i servizi pubblici per l’impiego sono affidati alle Agenzie territoriali per la formazione, l’orientamento e il lavoro (AFOL).

Le AFOL sono soggetti privati di proprietà delle province o dei comuni che aderiscono al progetto tramite una quota di partecipazione66 ed operano per

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Si tenga conto che una comparazione effettiva sulle attività in questione richiederebbe una serie di indicatori territoriali che in questa sede non sono disponibili. Per maggiori informazioni sul monitoraggio dei servizi al lavoro si rimanda: Calvo R.(2001), Il sistema di valutazione e monitoraggio delle attività dei Centri di lavoro, (a cura di) AA. VV. Servizi per l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Un sistema di monitoraggio e valutazione. Franco Angeli, Milano.

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I comuni partecipano per quanto riguarda Afol Monza e Brianza, Afol-Milano Nord-Ovest; Afol Milano-Sud; Afol

Alto-Milanese. Mentre Afol Milano-centro è totalmente di proprietà della Provincia di Milano. Per maggiori

rafforzare l’offerta pubblica dei servizi, con l’obiettivo di favorire una razionale dislocazione sul territorio, unificando strutture e funzioni prima suddivise tra più enti.

In altri termini, il mandato delle AFOL è valorizzare il ruolo del servizio pubblico nell’incontro tra domanda ed offerta di lavoro, perseguendo l’obiettivo di accelerare i percorsi di ricerca attiva del lavoro (matching) o il rimando a servizi di natura formativa. Inoltre, la costituzione delle AFOL nasce anche per l’esigenza di mettere in condizione l’attore pubblico di operare nel modello di accreditamento definito dall’attore regionale.

Infine, la provincia di Milano è stata la prima a credere nella necessità e ad investire risorse in un sistema informativo che, a partire dai servizi amministrativi legati alle comunicazioni obbligatorie delle aziende, fosse in grado di snellire la mole di registrazioni che gravava sui vecchi Uffici di Collocamento e sviluppare e interfacciare in tempo reale gli utenti finali, lavoratori e imprese attraverso l’analisi delle fonti amministrative (Giubileo 2012b).

Da queste necessità è nato il Progetto Sintesi di cui la Provincia di Milano è capofila e che rappresenta il sistema di accesso ai servizi adottato da tutte le province lombarde e da quale sono stati estratti i dati che verranno presentati nelle pagine successive. Infatti, anche la provincia di Varese adotta Sintesi per il monitoraggio delle proprie attività, nonostante non siano state create per la gestione dei servizi al lavoro delle agenzie territoriali67.

Nel dettaglio, la Provincia di Varese gestisce direttamente 8 CPI e coordina la rete dei servizi InFormaLavoro (attivati da 42 Comuni). Al centro del coordinamento si trova il Servizio politiche del lavoro, fornito di uffici e personale per diverse attività, quali: l’Osservatorio del mercato del lavoro locale, garantire l’assistenza tecnica alle strutture periferiche, il coordinamento degli InFormaLavoro e la formazione degli operatori.

A questo punto, nelle pagine successive verranno definite gli indicatori che si intende utilizzare e che è stato possibile rilevare (Riquadro 9.1 è una sintesi delle dimensioni e indicatori oggetto di studio).

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Riquadro 9.1 - Sintesi delle dimensioni e indicatori oggetto di studio

Dimensioni e Dimensione di processo Dimensione temporale indicatori di processo

Standard di processo Indicatori di prestazione Indicatori di soddisfazione Indicatori del tempo di attesa Accoglienza e informazione Dato disponibile Dato non disponibile Orientamento/accompagnamento al lavoro Preselezione,incontro domanda-offerta di lavoro e Ricollocazione del personale

Con dimensione di processo si valuta l’effettiva applicazione degli standard di processo. Per tale scopo sono stati individuati due indicatori, la cui funzione è di segnalare i punti critici sulla qualità del servizio erogato:

indicatori di prestazione (o output), misurano il risultato del servizio erogato;68

indicatori di soddisfazione (o customer satisfaction), misurano la soddisfazione degli utenti in rapporto al servizio fruito.

Mentre la dimensione temporale si occupa dei tempi di attesa e durata di ogni servizio offerto da parte dei CPI ed è costituita da un unico indicatore, quale:

indicatori del tempo di attesa, misura quanto tempo l’utente aspetta per ricevere il servizio.

Nella pagina seguente verranno discussi gli elementi misurabili scelti come significativi ai fini del monitoraggio (Schema A, Schema B, Schema C e Schema D),

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Per esempio nel processo di preselezione se l’intervista di preselezione può essere definita come unità di servizio, un indicatore di prestazione sarà quanti utenti hanno usufruito del servizio di intervista di preselezione, nel periodo di tempo dato.

tenendo presente che sono stati considerati validi solo quei indicatori dove è stato possibile realizzare il confronto tra i diversi contesti oggetto di analisi.

Schema A - Accoglienza e informazione

Dimensione di processo Descrizione indicatore

Indicatori di prestazione

Numero di ore di apertura settimanale al pubblico dello spazio e del servizio informativo

Ore fissate dalle regole

standard di

accreditamento

Numero Disponibili al Lavoro Numero di soggetti che

si dichiarano

immediatamente disponibili al lavoro. Numero di utenti rinviati a iniziative di orientamento e “altri

sportelli”

Si riferisce a procedure formalizzate di “rinvio” ad altri servizi.

Fonte: Nostre Elaborazioni.

Schema B - Orientamento e accompagnamento

Dimensione di processo Descrizione indicatore

Indicatori di prestazione

Numero di utenti complessivi a cui è stato erogato il colloquio di revisione dei curriculum

Viene aggiornato il

curriculum con

l’assistenza di un operatore.

Numero di persone che hanno partecipato a sessioni di bilancio di competenze in un determinato periodo di tempo “T”

Vengono definiti i punti di forza e di debolezza dell’utente nel mercato del lavoro.

Fonte: Nostre Elaborazioni.

Schema C - Preselezione, incontro domanda-offerta di lavoro e Ricollocazione del personale

Dimensione di processo Descrizione indicatore

Indicatori di prestazione

Numero di utenti che hanno effettuato l’intervista di preselezione. Intervista precedente all’attività di IDO. Si tratta di un’attività di screening precedente alle fase di segnalazione.

Numero di aziende che si sono rivolte ai CPI . Con questa voce è intesa la ragione sociale dei SPI. Numero di posizioni vacanti da occupare. Sono le richieste

Rappresentano i posti di lavoro domandati. Numero di segnalazioni dei CPI utilizzate . Sono i curricula che il CPI

invia alle imprese in corrispondenza di un determinato profilo richiesto.

Numero di richieste inevase per mancanza di candidature Non sono presenti curricula con profili adatti alla richiesta aziendale

Numero di colloqui realizzati presso l’Azienda Misura quanti soggetti segnalati dal CPI hanno effettuato un colloquio aziendale.

Rifiuti lavoratore Nonostante il colloquio

sia andato a buon fine, il lavoratore non accetta il lavoro proposto.

Numero di colloqui con esito positivo (A) Il lavoratore viene assunto con un contratto di subordinazione o collaborazione.

Esperienze di tirocinio Numero di soggetti che

hanno svolto uno stage o attività di tirocinio grazie alla segnalazione dei CPI.

Numeri di inserimenti lavorativi effettuati in seguito a segnalazioni del CPI

Somma di A + Numero di tirocinanti che hanno avviato un rapporto di lavoro

Dimensione temporale Descrizione indicatore

Indicatori del tempo di attesa

Numero giorni trascorsi tra la manifestazione della richiesta

aziendale e il primo feed back -

Tasso di puntualità E’ il rapporto tra il

numero di commesse pervenute e numero di commesse inviate nei tempi richiesti dalla domanda di lavoro.

Schema D - Indicatori di soddisfazione Descrizione indicatore La misurazione della soddisfazione degli utenti in rapporto

al servizio fruito.

Valutazione del livello di soddisfazione dei servizi al lavoro offerti.

Fonte: Nostre Elaborazioni.

Per formulare una serie di considerazioni sull’attività di Monitoraggio, verranno realizzati alcuni rapporto, che rappresentano gli indici di tale azione, quali:

Posti vacanti / Numero di utenti che hanno effettuato l’intervista di preselezione.

Inserimenti / Numero di utenti che hanno effettuato l’intervista di preselezione . La scelta di utilizzare come denominatore il Numero di utenti che hanno effettuato l’intervita di preselezione è il tentativo di considerare i Disponibili al lavoro interessati all’attività di incontro e domanda di lavoro, ovvero gli utenti “effettivamente” interessati al servizi per l’impiego.

Una volta presentate le dimensioni, gli indicatori e i due indici, nella tabella successiva è possibile visionare il monitoraggio delle attività di Accoglienza ed Orientamento al lavoro (Schema A e Schema B ) tramite l’elaborazione dei dati del sistema informatico Sintesi (Tab. 9.1).

Tab. 9.1 – Monitoraggio attività di Accoglienza ed Orientamento al lavoro (Schema A e Schema B). Afol Monza Brianza Afol Milano centro Servizi al lavoro Prov. di Varese 2009 2010 2009 2010 2009 2010 Accoglienza e informazione

Numero di ore di apertura settimanale al pubblico dello spazio

e servizio informativo

30 h

Numero Disponibili al lavoro (DID) 15861 16422 24.266 24117 34.561 33.595

Numero di utenti rinviati a iniziative di orientamento

e “altri sportelli”

n.d. 3820 12.403 10161 n.d. n.d.

Orientamento e accompagnamento Numero di utenti complessivi cui è stato

curriculum

Numero di persone che hanno partecipato al bilancio di competenze (BdC)

881 1203 n.d. 1995 1.056 1.170

Fonte: Elaborazioni dati Sintesi 2009 e 2010.

Innanzitutto, in Afol Milano-Centro, ai circa 24.000 soggetti che ogni anno si dichiarano disponibili al lavoro, andrebbe aggiunto uno stock di disoccupati (stimato in circa 50.000 individui) che pur non registrandosi come Did69, si rivolgono comunque ai Centri per l’impiego per ricevere informazioni sull’attività orientamento ed accompagnamento al lavoro. Infatti, in questa fase, vanno aggiunti alcuni servizi, come l’elenco delle imprese che collaborano con i CPI fornito al disoccupato, che nonostante rappresentano uno strumento molto utile per il collocamento, non è rendicontato nel database per garantire la privacy degli utenti. Mentre, per quanto riguarda la provincia di Varese, la recessione economica, in particolare secondo i Sistemi locali del lavoro nell’Alto-varesotto70 e l’obbligo di registrarsi ai CPI da parte dei beneficiari di politiche passive, hanno causato i blocco di diverse attività per far fronte alle sole funzioni amministrative.

Inoltre, sempre per quanto riguarda le attività di orientamento: il bilancio di competenza è un servizio estremamente costoso, spesso realizzato da collaboratori esterni ai CPI e pertanto dipende molto dalle risorse disponibili degli enti stessi; mentre il colloquio della revisione del curriculum, rappresenta un servizio fatto dalle risorse interne dei Centri per l’impiego e pertanto realizzato a quasi i disponibili al lavoro.

Osservando i dati che riguardano l’incontro domanda e offerta di lavoro (Tab. 9.2), risulta che i valori del rapporto posti vacanti e soggetti che hanno realizzato l’intervista di pre-selezione cambia molto a seconda del contesto oggetto di analisi. In particolare,

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Riprendendo le considerazioni fatte nei precedenti capitoli, il principale motivo di questo basso interesse nel registrarsi è legato alla mancanza di adeguati incentivi. Infatti, il sistema di welfare occupazionale in Lombardia, a differenza di altri paesi europei, non offre nessuno strumento di tutela di base e data la difficile capacità dei SPI di collocare i disoccupati, non sono presenti validi motivi (se non quelli sanitari) da incentivare i disoccupati al rinnovo della dichiarazione di disponibilità del lavoro.

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Per maggiori informazioni sui Sistemi locali del lavoro si veda: ISTAT(2009), Occupati residenti e persone in cerca

di occupazione nei Sistemi locali del lavoro, Roma: ISTAT; oppure Massimo Pasquariello M., Bia M., Cassone A., I sistemi locali del lavoro del nord-ovest: i risultati di una analisi economica territoriale con la principal component analysis. XXXI Conferenza italiana di scienze regionali, articolo scaricabile su www.inter-net.it aggiornato giugno 2012.

almeno per il 2010 i Servizi pubblici per l’impiego di Milano risultavano avere una percentuale di posti di lavoro vacanti del 40 %, il doppio di quella di Varese e Monza. D'altronde, come si è visto nel sesto capitolo, verso il Core metropolitano milanese è presente un forte pendolarismo per motivi di lavoro dei residenti di tutta la Lombardia e i Centri per l’impiego dispongono di rapporti con le aziende che sono la metà di quelli dell’intera provincia di Varese e superiori a quelli della provincia di Monza e Brianza.

Tab. 9.2 – Monitoraggio attività di Incontro domanda e offerta di lavoro (Schema C). Afol Monza Brianza Afol Milano centro Servizi al lavoro Prov. Di Varese 2009 2010 2009 2010 2009 2010

Preselezione e incontro domanda-offerta di lavoro e Ricollocazione del personale Numero di utenti che hanno effettuato

l’intervita di preselezione. 7004 4042 n.d. 1549 7064 8.422

Numero di aziende che si sono rivolte ai

CPI n.d. 364 360 438 672 869

Numero di posizioni vacanti da

occupare. 724 809 425 620 1503 1.633

(Posti di lavoro domandati)

Rapporto Posti vacanti/Preselezione

(percentuale) 10,3 20,0 n.d. 40,0 21,3 19,4

Numero di segnalazioni dei CPI utilizzate

. 2769 1721 1.288 3551 3775 n.d.

(Segnalazioni)

Numero di richieste inevase per

mancanza di candidature n.d. 22 n.d. 5 n.d. n.d.

Numero di colloqui realizzati presso

l’Azienda n.d. 1174 565 636 3038 n.d.

Rifiuti lavoratore n.d. n.d. n.d. n.d. 951 n.d.

Numero di colloqui con esito positivo

(A) 238 196 325 916 737 n.d.

Esperienze di tirocinio 207 427 254 479 925 1.097

Numeri di inserimenti lavorativi effettuati in seguito

a segnalazioni del CPI

(Somma: A + Numero di tirocinanti che hanno avviato un rapporto di lavoro ).

281 338 261 439 1423 n.d.

Rapporto Inserimenti/ Preselezione

(percentuale) 4,0 8,4 n.d. 28,3 20,1 n.d.

Tempi di attesa (Aziende) Numero giorni trascorsi tra la

manifestazione della richiesta aziendale e il primo feed back

n.d. n.d. n.d. n.d. Max

11 gg.

Max 11 gg.

Tasso di puntualità (percentuale) 71 71 n.d. n.d. n.d. n.d.

Fonte: Elaborazioni dati Sintesi 2009 e 2010.

Per quanto riguarda gli indicatori del tempo di attesa, il tasso di puntualità rilevato da Afol Monza e Brianza si attesta intorno al 71 per cento, mentre al massimo possono passare 11 giorni dalla manifestazione della richiesta aziendale e il primo feed back per quanto riguarda i servizi pubblici per il lavoro della provincia di Varese.

Infine, nel monitoraggio, l’ultimo indicatore presentato è la Customer satisfaction dei Servizi pubblici per l’impiego, che raggiunge nei casi dove è stata realizzata livelli molto alti di soddisfazione (Tab. 9.3).

Tab. 9.3 – Monitoraggio attività Customer satisfaction generale (Schema C). Afol Monza Brianza Afol Milano Servizi al lavoro provincia di Varese 2009 2010 2009 2010 2009 2010

Customer satisfaction generale

Valutazione Abbastanza o molto positiva n.d. n.d. n.d. n.d. 97,0 91,0

Percentuale valutazioni positive

(L’indicatore in questione è ricavato dalle seguente domanda: Ha trovato il personale preparato e disponibile).

79,7 n.d. n.d. n.d. n.d.

Fonte: Elaborazioni dati Sintesi 2009 e 2010 e Giubileo F. L’efficacia del sistema dotale in Afol Monza Brianza:

ricerca, formazione e miglioramento organizzativo come modus operandi, Report interno realizzato per

www.afolmonzabrianza.it aggiornato a giugno 2012.

Tornando alla Tab. 9.2, per quanto riguarda l’inserimento dei Disponibili al lavoro che hanno realizzato l’intervista di preselezione, i dati non permettono una corretta comparazione, al massimo è possibile fornire un quadro parziale.

In particolare, osservando l’indice in questione risulta che le prestazioni di Afol Milano-Centro si attesta al 30 per cento, mentre nonostante le performance di Afol Monza e Brianza siano più basse, queste sono nettamente migliorate rispetto all’anno precedente, Infine, per quanto riguarda i servizi al lavoro di Varese si dispone solo del dato del 2009, dove risulta che un quinto di coloro che hanno realizzato la preselezione trovano lavoro grazie ai CPI.

Tuttavia, confrontando gli inserimenti con gli Avviamenti è possibile fornire un indice approssimativo delle prestazione da parte dei CPI, definito Indice di Outcome delle prestazioni da parte dei CPI (Tab. 9.4).

Tab. 9.4 – Indice di Outcome dei Servizi pubblici per l’impiego di Afol Milano-Centro, Afol Monza e Brianza e Provincia di Varese.

Afol Monza Brianza Afol Milano centro Servizi al lavoro provincia di Varese 2009 2010 2009 2010 2009 2010 Avviamenti 85.496 91.699 588.303 597.751 96.837 99.980 Indice Outcome (percentuali) 0,3 0,4 0,0 0,1 1,5 n.d.

Fonte: Elaborazioni dati Sintesi e Crisp, 2010, Analisi dei flussi del Mercato del Lavoro della Regione Lombardia

Sintesi dei dati provinciali, Report disponibile al sito: www.crisp-org.it; Giubileo F. e Lo Verso L. (2012),Le imprese e il lavoro a Milano, in Gli anni dell’incertezza, (a cura di)Provincia di Milano, Franco Angeli, Milano, pp. 241- 263.

Analogamente ai risultati del Graf. 8.1, il confronto tra le diverse fonti amministrative mostra delle performance dei tre Servizi pubblici per l’impiego nell’incontro domanda e offerta di lavoro prossima allo zero.

In tal senso, non emerge in maniera così rilevante quel “valore aggiunto” che il mandato delle Afol pone di raggiungere nella fase di incontro e domanda offerta di lavoro. Tuttavia, il matching tra domanda e offerta di lavoro rappresenta una delle principali priorità del programma di azione dotale definito dall’attore lombardo e quindi alle attività appena definite vanno considerate anche quelle realizzate dagli enti privati accreditato dall’attore pubblico lombardo.

Nei prossimi capitoli, si avrà modo di approfondire il quadro normativo regionale di riferimento, la definizione del piano di politiche regionale e i principali risultati emersi nella fase di monitoraggio.

Nel documento TESI di DOTTORATO (pagine 159-169)