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B. Validità esterna

2. Stati della regione del Bengala

Il sottosuolo e le falde acquifere della regione del Bengala sono avvelenate dal sale e dall’arsenico. Le acque sotterranee di quest’area riforniscono le città di 4 Stati asiatici: Bangladesh, India, Nepal, Pakistan. I progressi registrati dai sei casi studio potrebbero quindi estendersi anche ai distretti rurali dei Paesi limitrofi, permettendo così una mitigazione del semimetallo nelle loro acque potabili. Il successo della campagna bangladese dipende da 3 fattori:

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 I test di controllo sulle condutture idriche di tutto il Paese;

 La segnalazione visiva dei pozzi contaminati;

 La divulgazione di informazioni sull’arsenico e sugli effetti che questo provoca sulla salute umana.

È possibile quindi concludere che questi progressi potrebbero essere replicati nelle aree rurali di altri Stati della regione del Bengala, ma non potrebbero essere estesi nelle aree urbane del Bangladesh.

C.

I sei casi studio

Nel capitolo precedente sono stati presentati i problemi di validità interna, identificati dai ricercatori nei sei casi studio. Nel presente capitolo si discute ulteriormente l’affidabilità delle ricerche passate in rassegna valutando errori di attrito non random o di spillover per gli studi controllati randomizzati e prendendo in considerazione altre variabili omesse nei casi di differenza-nelle-differenze.

1.

Gli effetti della campagna governativa di informazione sulla scelta della

fonte di estrazione dell’acqua

La prima ricerca è uno studio controllato randomizzato. a) Lo spillover

I ricercatori hanno suddiviso il campione in due gruppi: il gruppo trattamento ha ricevuto informazioni dettagliate su come evitare di consumare acqua inquinata dall’arsenico, mentre il gruppo di controllo ha ricevuto solo alcune informazioni senza approfondimenti.

I ricercatori hanno poi osservato quanti abitanti nel gruppo di trattamento e di quello di controllo hanno cambiato fonte di estrazione idrica dopo essere stati sottoposti a informativa.

Gli studiosi hanno rilevato che la tendenza a cambiare fonte di idrica di riferimento è rimasta la stessa, sia nel gruppo trattamento che in quello di controllo.

In questo studio controllato randomizzato si potrebbe essere verificato uno scambio di informazioni che abbiamo indicato come spillover. I soggetti del gruppo di trattamento potrebbero aver diffuso le informazioni dettagliate riguardo alla contaminazione dei pozzi anche a coloro che rientravano nel gruppo di controllo. In questo caso la differenza di trattamento sarebbe venuta meno, inficiando i risultati ottenuti dai ricercatori.

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2.

Il variare del rapporto tra altezza ed età nei bambini dopo la politica

governativa di mitigazione dell’arsenico

Il secondo caso studio è una differenza-nelle-differenze. a) Le variabili omesse

I ricercatori hanno rilevato che la differenza-nelle-differenze del trend rapporto altezza-età nei bambini è positiva e statisticamente significativa per i distretti con un livello medio di contaminazione. La differenza-nelle-differenze è invece positiva, ma non statisticamente rilevante nei distretti con alto contenuto di arsenico.

Gli studiosi hanno individuato alcune varabili omesse, che potrebbero essere responsabili dei risultati ottenuti. In questo capitolo sono presentate altre 3 variabili, che potrebbero incidere sul rapporto altezza-età nei bambini.

 La genetica. Ricerche scientifiche hanno rilevato che il rapporto altezza-età nei bambini dipende per l’80% da fattori genetici e per il restante 20% da fattori ambientali. Inoltre è importante tenere conto del fatto che i bambini osservati nel caso studio hanno dei genitori i quali sono stati esposti per decenni all’arsenico. Gli effetti a lungo termine sulla salute dei genitori potrebbero aver influito sulla crescita fisica dei loro figli (Vaina, 2017).

 Lo stile nutrizionale. Ricerche scientifiche hanno rilevato che il rapporto altezza-età nei bambini dipende per il 50% dal loro stile nutrizionale. Nell’alimentazione sono le proteine ad avere l’effetto maggiore. Studi del settore hanno riscontrato che il trend secolare dell’altezza sia aumentato con il miglioramento delle condizioni di vita nel corso del Novecento. Il rapporto altezza-età infantile è quindi influenzato dalla maggior disponibilità e consumo di proteine (Vaina, 2017).

 La nascita prematura. La scienza ricorda che i bambini prematuri hanno bisogno di più tempo per crescere e non vanno quindi confrontati con i loro coetanei anagrafici. Almeno per i primi anni di vita, bisognerebbe tenere conto di questa condizione nel valutare la crescita del bambino (Vaina, 2017). Le nascite premature e il rapporto altezza-età sono legate anche alle cure pre e postnatali della madre. Si fa riferimento: alla frequenza con la quale la donna si sottopone a visite prenatali, se contrae malattie come il tetano durante il periodo di gestazione e se il figlio è sottoposto a un idoneo programma di vaccinazione contro tubercolosi, tetano, poliomelite e morbillo. Tutti questi fattori possono avere conseguenze a breve e a lungo termine sulla salute dei bambini.

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3.

Lo sviluppo durante la prima infanzia e gli effetti dell’arsenico sulla

crescita

La terza ricerca è uno studio controllato randomizzato. a) L’attrito non random

I ricercatori hanno diviso i bambini del campione in 3 gruppi in base al grado di arsenico nella fonte idrica che rifornisce la famiglia.

Gli studiosi hanno usato i test Early Childhood Development Index (ECDI) per misurare lo sviluppo durante la prima infanzia per ogni gruppo di contaminazione.

I risultati hanno mostrato che i 2/3 dei minori hanno soddisfatto almeno 3 dei 4 domini e la maggior parte delle 10 caratteristiche dei test ECDI (Haque et al., 2017). I ricercatori hanno perciò rilevato che il 65% del campione si sta sviluppando in modo corretto.

La stima ottenuta potrebbe essere stata influenzata da una distorsione da attrito non random. I bambini del gruppo ad alta esposizione all’arsenico potrebbero non essersi presentati ai test ECDI per motivi legati alla grande quantità di arsenico ingerita. Le malattie causate dal semimetallo potrebbero aver ostacolato la presenza di questi minori al momento di valutazione tramite i test. L’assenza di soggetti del gruppo ad alta esposizione potrebbe quindi aver creato un campione selezionato in modo non casuale. L’effetto della campagna di mitigazione verrebbe così sovrastimato a causa di una non corretta misurazione dello sviluppo della prima infanzia nei bambini del gruppo ad alta esposizione.

L’eventualità di una distorsione per attrito non random va però esclusa perché la valutazione dello sviluppo infantile è stata effettuata correttamente su tutto il campione. Il 13% dei bambini che rientravano nel gruppo ad alta esposizione all’arsenico sono stati tutti sottoposti ai test ECDI permettendo una corretta stima dell’effetto della campagna di mitigazione sullo sviluppo della prima infanzia.

4.

La crescita intellettiva dei bambini al ridursi dell’arsenico nell’acqua

potabile

Il quarto caso studio è un confronto prima-dopo. a) Il follow-up

I ricercatori hanno ritenuto che i test intellettivi Wechsler Intelligence Scale for Children (WISC) ripetuti nella fase del follow-up avrebbero potuto presentare punteggi migliori se effettuati a maggior distanza di tempo.

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 Prolungata. Sufficientemente lunga in modo che gli esiti abbiano il tempo di manifestarsi;

 Completa. I soggetti testati durante la fase prima del trattamento potrebbero essersi ritirati o deceduti senza partecipare al follow-up. Gli autori dello studio devono considerare tutti i soggetti del campione originario e fornire informazioni sulle caratteristiche di coloro che sono stati perduti al follow-up e del perché hanno abbandonato lo studio. Le conclusioni tratte solo sui soggetti rimasti potrebbero sovra o sottostimare l’effetto del trattamento. I ricercatori del quarto caso studio nel valutare l’affidabilità della loro ricerca hanno considerato solo l’aspetto temporale del follow-up, senza valutare la completezza della fase successiva al trattamento.

5.

Il prolungamento dell’allattamento al seno materno come conseguenza

della campagna governativa di sensibilizzazione

Il quinto caso studio è una differenza-nelle-differenze. a) Le variabili omesse

I ricercatori hanno rilevato che la differenza-nelle-differenze del trend dell’allattamento al seno materno è positiva e statisticamente significativa per le donne che allattano al seno in aree più esposte all’incidenza dell’arsenico. La terza differenza-nelle-differenze è positiva e statisticamente significativa per le donne che allattano al seno in aree più lontane da pozzi profondi e sicuri.

Gli studiosi hanno individuato alcune varabili omesse che potrebbero essere responsabili dei risultati ottenuti. In questo capitolo sono presentate altre 2 variabili che potrebbero incidere sul prolungamento del periodo di allattamento al seno.

 Benefici per la salute della madre. Ricerche scientifiche hanno rilevato che un lungo periodo di allattamento al seno protegge il cuore e il cervello della madre. Allattare a lungo riduce il rischio di infarto e di ictus e, più a lungo si allatta, più basso è il pericolo nel corso degli anni. Studi hanno confermato che le malattie del cuore sono la causa primaria di morte tra le donne, ma quelle che hanno allattato per circa un anno presentano un ridotto rischio di infarto o ictus rispetto alle madri che non lo hanno fatto (Staibene.it, 2017).

 Reddito futuro più alto per il bambino. Casi studio hanno ipotizzato che un lungo periodo di allattamento al seno possa incidere sull’intelligenza e quindi sul reddito futuro del neonato. Le ricerche hanno spiegato l’effetto benefico dell’allattamento al seno sull’intelligenza con la presenza nel latte materno di sostanze importanti per lo sviluppo del cervello. Migliori prestazioni intellettive potrebbero permettere al bambino di avere un più alto reddito nel futuro. La stessa OMS raccomanda alle donne di allattare al seno i bambini in maniera

68 esclusiva fino ai sei mesi di vita, e possibilmente anche oltre. L’OMS è uno dei partner internazionali del governo bangladese per la politica di debellamento dell’arsenico, questo tipo d’informazioni potrebbero essere state quindi divulgate tra le donne del Bangladesh (Palmerini, 2015).

6.

L’impatto delle malattie diarroiche sui bambini dopo l’implementazione

della politica nazionale di sensibilizzazione

Il sesto caso studio è una differenza-nelle-differenze. a) La variabile omessa

I ricercatori hanno rilevato che il tasso di mortalità infantile è aumentato per quelle famiglie che bevono da pozzi poco profondi o da acque superficiali.

Gli studiosi hanno verificato che la mortalità non fosse dovuta ad altre malattie come la polmonite e la febbre, concludendo che quindi le morti successive alla campagna di sensibilizzazione erano state causate dalla diarrea. In questo capitolo è presentata un’altra variabile che potrebbe essere causa della mortalità infantile in Bangladesh.

L’annegamento. Un caso studio condotto da The Alliance for Safe Children (TASC), in collaborazione con l'UNICEF, ha rilevato che in molte regioni dell'Asia, l'annegamento nelle immediate vicinanze delle abitazioni è la prima causa di mortalità infantile. I risultati hanno riscontrato che un quarto dei decessi sotto i 4 anni di età in Bangladesh, Cambogia, Vietnam, Thailandia e è dovuto a incidenti di questo tipo. L’annegamento uccide in questi Paesi più delle classiche malattie dell'infanzia come polmonite, tetano, dissenteria. L’UNICEF ha indicato questa come prima causa di decesso fra i bambini nel primo anno di vita nei Paesi sopracitati. In Bangladesh il numero di decessi infantili per annegamento come presentati dal Global Burden of Diseases del 2004 è fortemente sottostimato. Si parla del triplo di morti rispetto ai numeri dichiarati (UNICEF, 2012).

La ricerca sostenuta dall’UNICEF e quella del sesto caso studio qua preso in esame, sono state sviluppate entrambe nel periodo 2007-2012. Il trend del tasso di mortalità infantile potrebbe essere aumentato anche per cause legate all’annegamento come rilevato dall’indagine UNICEF. L’affidabilità del sesto caso studio dipende anche dall’accertamento che i decessi tra i bambini siano causati solo dalla diarrea escludendo l’eventualità dell’annegamento.

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Conclusioni

Nel 1998 il governo di Dacca, con l’aiuto di un ampio numero di enti internazionali, ha ideato e implementato il Bangladesh Arsenic Mitigation and Water Supply Project (BAMWSP). Il progetto di debellamento dell’arsenico dall’acqua potabile consiste in due tipi di intervento:

 La mitigazione che ha lo scopo di ridurre la quantità di arsenico nell’acqua potabile. Gli strumenti utilizzati sono: i test sui pozzi idrici per verificarne la tossicità, la segnalazione visiva delle tubazioni (rosse e verdi) e la costruzione di nuovi condotti più profondi e sicuri.

 La sensibilizzazione che consiste nella divulgazione di informazioni sull’arsenico e sulle malattie che da esso derivano. La popolazione è stata messa in guardia sulla pericolosità dell’ingerimento cronico del metallo ed è stata invitata a modificare la fonte di estrazione dell’acqua. La campagna ha diffuso l’importanza di bere solo l’acqua dei pozzi contrassegnati di verde. Le informazioni sono state divulgate soprattutto in aree più interessate alla contaminazione da arsenico.

La politica di debellamento ha registrato sia dei successi sia delle sconfitte. I casi studio passati in rassegna hanno analizzato i benefici della campagna di mitigazione e sensibilizzazione. La campagna governativa ha però sortito anche effetti indesiderati. Questo lavoro si conclude con una valutazione dei successi e dei fallimenti della campagna politica come considerati nei sei casi studio qua presi in considerazione.

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