• Non ci sono risultati.

Il contenuto della sezione di sinistra (Attività) può essere interpretato in due modi:

 Da un punto di vista giuridico le attività indicano il valore di tutti i beni materiali ed immateriali di proprietà dell’azienda;

 Da un punto di vista finanziario le attività sono tutti gli impieghi di risorse finanziarie fatte dall’azienda fino a quella data in beni materiali ed immateriali, ancora di proprietà.

o Dove ha messo i soldi un’azienda?

o Quanti ne ha messi?

Il contenuto della sezione di destra (Passività) può essere interpretato in due modi:

 Da un punto di vista giuridico le passività indicano il valore di tutti i diritti che i finanziatori hanno verso l’azienda;

 Da un punto di vista finanziario le passività sono tutte le fonti di finanziamento utilizzate dall’azienda alla data dell’analisi.

o Dove ha preso i soldi l’azienda?

o Quanti ne ha utilizzati?

9.3 IL PIANO DEI FLUSSI

Permette di completare l’analisi economico-finanziaria dell’iniziativa, fornendo informazioni sulla liquidità che l’attività stessa, in considerazione delle decisioni gestionali e della struttura patrimoniale adottata, è in grado di generare.

L’individuazione di un avanzo o disavanzo di cassa, avviene attraverso il confronto tra il valore del fabbisogno complessivo dell’azienda per l’esercizio dell’attività e il valore delle coperture a cui si intende ricorrere per soddisfarlo. Qualora queste ultime si dimostrassero insufficienti, si otterrebbe un disavanzo.

L’avanzo/disavanzo viene determinato come differenza tra i fabbisogni finanziari rilevati e le previste coperture. L’avanzo/disavanzo ha natura di saldo di cassa della gestione al termine del periodo considerato.

Il cash flow (indicato immediatamente dopo il prospetto di conto economico) dà invece una misura dell’autofinanziamento della gestione stessa come somma di reddito netto e ammortamenti/accantonamenti (componenti di costo a cui non corrisponde una effettiva uscita monetaria e che rappresentano quindi una forma di risparmio interna).

9.4 IL SISTEMA DI INDICI

Anche gli indici di bilancio servono a fare delle previsioni, verificando se la nuova iniziativa è correttamente impostata e correggendo eventuali sfasature prima che si verifichino.

L’analisi condotta dagli indici può essere fatta:

 A consuntivo, per cogliere eventuali squilibri in cui è incorsa l’impresa durante l’anno, individuandone le causa.

 A preventivo, per individuare in anticipo le giuste connessioni tecniche, commerciali, economiche e finanziarie, che devono sussistere all’avvio di un’attività.

INDICI DI STRUTTURA FINANZIARIA

I principali indici di struttura finanziaria sono:

 Grado di elasticità del capitale investito: CAPITALE D’ESERCIZIO/

IMMOBILIZZAZIONI

 Quoziente di indebitamento: PASSIVO COMPLESSIVO/CAPITALE DI RISCHIO indica in che percentuale i mezzi di terzi concorrono al finanziamento nel capitale investito nell’azienda. (Passività correnti + Passività a m-l / Capitale investito netto)

 Rigidità delle fonti: CAPITALE ACQUISITO/PASSIVITA’A BREVE

 Indice di copertura delle immobilizzazioni: permette di verificare se le fonti a minore grado di esigibilità sono in grado di coprire il fabbisogno generato dagli impieghi a minore grado di liquidità (Mezzi propri + Passività a medio-lungo termine / Attivo fisso netto)

INDICI DI SITUAZIONE FINANZIARIA

I principali indici di situazione finanziaria sono:

 Indice di liquidità: (LIQ. IMMEDIATE+LIQ. DIFFERITE)/PASSIVITA’ CORRENTI è un indice più cautelativo del precedente, in quanto elimina dalle attività correnti le rimanenze (Attività Correnti -Rimanenze / Passività correnti)

 Indice di disponibilità: CAPITALE CIRCOLANTE/PASSIVITA’ CORRENTI misura la capacità di onorare i debiti che maturano nel corso del periodo (Attività correnti/

Passività correnti)

INDICI DI REDDITIVITA’

I principali indici di redditività sono:

 ROE: Utile d’esercizio netto/Equity (Cap. Sociale + Riserve + Utile) misura la remunerazione dei mezzi propri, indicando a quanto ammonta il reddito prodotto dall’azienda per ogni lira investita in azienda dai soci (Reddito netto / Mezzi propri)

 ROI: ROP/Capitale investito (deb. Fin. + equity) misura il rendimento della gestione tipica in rapporto al totale delle risorse investite (Reddito operativo / Capitale investito netto)

 ROI = ROS * RA

 ROS (Tasso di redditività delle vendite): ROP/Fatturato misura quante lire rimangono all’azienda (sotto forma di reddito operativo) a fronte di 100 lire di ricavi (Reddito operativo/Ricavi netti)

 RA (Rotazione del capitale investito): Fatturato/Capitale investito

INDICI DI CAPITAL BUDGETING

I principali indici di capital budgeting sono:

 NPV (Net Present Value): sommatoria dei flussi di cassa e del valore finale attualizzati, scontati dell’investimento iniziale. Si basa sull’assunto che attualizzando i flussi di cassa generati da un progetto, se si ottiene un importo pari ad almeno l’esborso iniziale necessario ad avviarlo, tale progetto è valido.

 IRR (Internal Rate of Return): valore del tasso di sconto visto come costo opportunità per cui NPV = 0. In pratica è il tasso di attualizzazione che rende la sommatoria dei flussi di cassa attualizzati generati da un progetto uguale a zero.

 PBT (Pay Back Time): è il tempo in cui la sommatoria dei flussi di cassa attualizzati pareggia l’investimento iniziale

9.4.1 IL BREAK EVEN POINT

L’analisi di break even o del punto di pareggio serve ad evidenziare in quale momento e per quale volume di vendita la nostra azienda raggiunge il pareggio tra costi e ricavi.

Sarebbe a dire individuare il momento in cui la nostra azienda smette di essere in perdita ed inizia a realizzare un profitto riuscendo a coprire con i propri ricavi sia i costi fissi che i costi variabili connessi alla produzione.

Il break-even point, o punto di pareggio, è uno strumento che ci permette di sapere quanto produrre e vendere per cominciare a guadagnare, quindi ci indica quali sono i volumi di produzione che copriranno i costi e ci garantiranno un guadagno.

Una formula e un grafico aiuteranno a capire meglio:

Q BEP = Cf / (Pu – Cvu)

Ricavi

Utile Costo

BEP (rt=ct)

CT= cf+(cvu*q)

Perdita CF

Volume vendita

Si tratta in sostanza, di valutare la convenienza economica individuando le interconnessioni tra costi, volumi di produzione e ricavi.

10. ESEMPIO: IL BILANCIO PREVISIONALE

Di seguito è riportato un esempio di bilancio previsionale:

INVESTIMENTI Valore totale anni amm.to

quota amm.to

ADEGUAMENTO LOCALI 26.000,00 3 8.666,67

CONTRATTI UTENZE 1.000,00 3 333,33

SOFTWARE 3.500,00 3 1.166,67

CONTO ECONOMICO Parziali Totali Margini

RICAVI 100.000,00

Documenti correlati