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Con l’analisi degli esempi delle stazioni medio-grandi, sono emerse le questioni all’origine dei diversi interventi di riqualificazione e le conseguenti ‘risposte’ progettuali. Riprendendo i ‘casi-studio’ e, in particolare, il confronto tra essi, possiamo individuare tre questioni critiche nel progetto di recupero di una stazione esistente:

• valutazione delle caratteristiche dimensionali della ‘galleria di testa’ e/o degli spazi di smistamento dei flussi pedonali in funzione del traffico ferroviario;

• individuazione delle azioni di recupero dei fabbricati esistenti e/o di singoli elementi tecnici in una logica di incremento degli standard prestazionali, misurati sulle esigenze dell’utenza/commit- tenza;

• studio dei percorsi di accesso al nodo e delle aree limitrofe alla stazione – prima fra tutte il piazzale esistente – in quanto risorse per la riqualificazione dei ‘quartieri’ della ferrovia.

Il recupero dei nodi delle stazioni esistenti presenta, quindi, alcuni aspetti da approfondire, che possono essere riassunti nel come sia possibile trasformarli ossia nella ricerca degli strumenti più adatti caso per caso.

Alcuni studi, maturati nell’ambito della manutenzione dei sistemi urbani, prendono in considerazione gli spazi interstiziali (in-between spaces) all’in-

4

‘Il progetto da realizzare [per il risanamento del quartiere San Berillo], sull’esempio

dell’esperienza napoletana, si riduceva in maniera semplicistica alla previsione di un rettifilo che collegasse la stazione con il centro della città: piazza Stesicoro’. Boscarino S., Vicende

terno della metropoli contemporanea, in un’ottica di pianificazione partecipata della città5. Uno dei compiti più ardui della pianificazione urbana è proprio quello di definire questi luoghi privi di una chiara identità all’interno di una programmazione d’insieme della città.

Tra le iniziative concrete si segnala il concorso di progettazione per la riqualificazione dell’area della stazione di Cremona, bandito dal Comune nel 2006 e vinto da Fabio Nonis, che conferma la tendenza ad individuare i nodi d'interscambio come nuove ‘centralità urbane’ al fine di realizzare programmi ambiziosi di recupero dei sistemi territoriali, sollecitando interventi di valorizzazione da parte di altri enti interessati e suggerendo il perseguimento di soluzioni eco-compatibili alle diverse scale.

Altre azioni analoghe sono in corso a Bergamo, Cesena e Novara e potrebbero essere prese in considerazione come best practices per il caso di Catania.

5.3

STRATEGIE DI PROGETTO PER CATANIA

Il piano di ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie al servizio della realtà urbana di Catania consiste nel completamento della rete della metro FCE e nell’attivazione di un servizio di trasporto su ferro con caratteristiche di metropolitana da parte di FS ovvero del raddoppio delle esistenti tratte in ambito urbano6, unito alla creazione di nuove fermate, dal quartiere di Ognina alla zona di Castello Ursino.

E’ prevista, inoltre, l’integrazione modale tra i due vettori su ferro e sono stati individuati due ‘punti di intersezione’ per i rispettivi mezzi a guida vincolata:

• l’esistente stazione Centrale (nodo di piazza Giovanni XXIII), da riqualificare armonizzando l’assetto della linea della metropolitana in costruzione e della futura ‘galleria artificiale’ delle FS con i progetti

5

E’ interessante ripercorre le tappe che hanno portato dai community gardens, nati negli anni ’70 negli Stati uniti, al progetto delle frange periferiche dei centri urbani, in particolare del napoletano, dove sono state avviate delle pratiche di gestione denominate O.R.T.I. Operazioni di Rivitalizzazione Territoriale e Imprenditoriale. Cfr. Bosco S., Rinaldi S., Valente R., Oltre i giardini: sulla manutenzione degli spazi aperti urbani, in Fiore V. (ed.),

cit., 282-285.

6

E’ stato attivato all'esercizio il secondo binario tra Catania Ognina e Catania Centrale, che corre nella nuova galleria a canna singola, mentre il vecchio percorso a singolo binario della Galleria Ognina, realizzato all’inizio degli anni Cinquanta, è stato provvisoriamente interrotto all'esercizio per consentire l'esecuzione dei lavori di riadattamento e consolidamento, Cfr. News in Tuttotreno, gennaio 2011, cit. in ‘Passante ferroviario di Catania’ Wikipedia.org ad

per la valorizzazione del waterfront e la saturazione delle aree libere di corso Martiri della Libertà;

• un nuovo nodo in corrispondenza dello scalo aeroportuale, la cui creazione è subordinata al progetto di variante al tracciato esistente della linea FS ed alla realizzazione della tratta Stesicoro-Aeroporto del metrò FCE.

Le strategie generali di ammodernamento della linea FS andrebbero approfondite dal punto di vista della loro fattibilità7. E’ stato avviato, tuttavia, un percorso di concertazione tra Comune, RFI ed FCE in merito alle nuove opere di infrastrutturazione: per il nodo di scambio della stazione Centrale, in particolare, è prevista la progettazione di un ‘sistema di collegamento

pedonale meccanizzato tra la stazione ferroviaria interrata Catania Centrale di RFI, la stazione metropolitana Giovanni XXIII di FCE e il limitrofo parcheggio scambiatore [previsto dall’Amministrazione Comunale]’8.

La progettazione di un sistema di collegamento pedonale che garantisca l’interscambio tra i diversi mezzi costituisce una condizione necessaria, ma non sufficiente: bisogna sfruttare appieno le potenzialità insite nella rela- zione tra accessibilità e centralità del nodo-stazione.

7

Il prof. La Greca, capogruppo dei tecnici che hanno redatto il nuovo PRG, intervenendo all’incontro organizzato dal Forum catanese della Cultura e dell’Ambiente (v. nota 5), ha dimostrato come la realizzazione della ‘variante a sud potrebbe essere ‘auto-finanziata’ grazie alla realizzazione di nuove volumetrie nelle aree ad elevato valore fondiario di pertinenza RFI e, in particolare, nell’ex scalo merci della stazione Centrale.

8

Stralcio dell’art. 5 sul ‘Sistema Giovanni XXIII’ del Protocollo di intesa tra Ministero delle

Infrastrutture e dei trasporti, Amministrazione comunale di Catania RFI S.p.A. e Gestione commissariale Governativa Ferrovia Circumetnea per la definizione di un sistema integrato del trasporto pubblico locale a guida vincolata e sua integrazione modale con i restanti siste- mi di trasporto’, siglato in data 13/5/2005.

Bibliografia di base

K.Lynch, L’immagine della città, Marsilio, Venezia, 1964

V.Fiore, La manutenzione dell’immagine urbana, Maggioli, Rimini, 1998 F.C. Nigrelli. Percorsi del progetto urbano in Francia e in Italia, Officina, Roma, 1998.

F.Riva (ed.) Leggere la città. Quattro testi di Paul Ricoeur, Città aperta, Troina (Enna), 2008

Truppi C., In difesa del paesaggio. Per una politica della bellezza, Electa, Milano, 2011.

Monografie sull’architettura delle stazioni o sui singoli casi studio

Mazzoni C. Stazioni. Architetture 1980-2010, Motta, Milano, 2001 (Selezione di interventi degli ultimi trent’anni sulle stazioni in diverse parti del mondo suddivisi per grandi temi: recupero degli edifici storici, nuove stazioni).

Derbyshire N., Liverpool Street. A station for the twenty-first century. Granta editions, Cambridge, 1991.

Collenza E., L’architettura della stazione ferroviaria, Officina, Roma, 2007 (Testo della collana Manuali di progettazione architettonica, diretta da Giancarlo Rosa).

Thomsen C. W., Kathedralen der Moderne? Bahnhohsarchitektur –

gestern, heute und morgen, in Herzog M., Leis M. (ed.), Der Bahnhof: Basilika der Mobilitat – Erlebniswelt der Moderne, W. Kohlhammer,

AAM/Silvana Editoriale (edizione italo-francese), 2007.

Articoli da periodici e saggi brevi

L’Arca, n°108, ott.1996. Num. monografico sul tema “infrastrutture” con articoli su Ferrovia e città (concorso di progettazione sui nodi ferroviari a Roma – pag.4) e su SNFC:

quattro nodi (progetti in corso e già realizzati per alcune nuove

stazioni nella capitale francese – pag. 28);

Streets for people. Chaos or quality of life?, 2006 (la ricerca sul

tema del traffic calming illustra alcuni casi-studio suddivisi per grandi tematiche tra le quali quella delle “opportunità per la riqualificazione urbana” come, ad esempio, il nodo intermodale di Vauxall Cross a Londra)

Berlin. Senate Department, Taking stock of the Urban II programme, 2008 (la brochure illustra gli interventi portati avanti

anche grazie ai fondi comunitari, suddividendoli per grandi temi; viene presentato, in particolare, il sito della stazione di

Lichtenberg per le opere di miglioramento del contesto dell’edificio

ferroviario);

Bagliori di urbanistica creativa, in Urbanistica creativa… (saggio

sui temi principali dell’innovazione in urbanistica, tra i quali quello dell’integrazione tra le reti della mobilità e il disegno d’uso del suolo)

La città delle ferrovie. Il rinnovo delle grandi stazioni. (Luca

Guerrini, “Paesaggio urbano, mar./apr. 1990). Saggio breve sui risvolti urbanistici della riqualificazione delle aree di pertinenza di importanti stazioni a Parigi, Londra, Dusseldorf e Madrid.

L.Santos y Gangesz - J.L. De Las Rivas Sanz, Ciudades con

atributos:conectividad, accesibilidad y movilidad, in Ciudades n°

11, Bollettino del Dipartimento di Urbanistica della Facoltà di Architettura di Valladolid, 2008.

Utet scienze tecniche, Milanofiori Assago (MI), 2007, pagg. 75- 121.

Siti web di associazioni e gruppi di progettazione

1. www.eltis.org (sito dell’associazione E.L.T.I.S. (European local

transport information service) – contiene una sezione apposita con diversi

casi studio ordinati per tema);

2. www.arep.fr (sito dello Studio di progettazione guidato da Jean- Marie Duthilleul ed Etienne Tricaud la cui attività è rivolta principalmente all’ingegneria dei trasporti e all’architettura ad essa collegata)

COLLOQUIO CON LA PROF. M.C.