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STORIA DELLE DOTTRINE ECONOMICHE Contributibibliografici :

A. Zorli, Breve storia della prima serie del « Giornale degli economisti » d i Roma (Giornale d. Econ. e Annali di Econ. A. I. (N . S.), 1939, pp. 109-112). TU G. d. E., nato nel 1875, nel 1878 so­ spese le pubblicazioni; risorse nel 1886 ini­ ziando la prima serie che comprende nove anni dì vita. Lo Z. ricorda brevemente le correnti dottrinarie prevalenti in Italia in quel tempo).

Presupposti della scienza economica. Questioni metodologiche :

R. Rubini, Preliminari per una trattazione di

storia delle dottrine economiche (Annali

della R. Univ. degli studi ccon. e comm. di Trieste, voi. V ili, 1936, pp. 285-279). [Articolo prevalentemente metodologico. Autonomia e astrattezze della scienza eco­ nomica. Criteri distintivi fra morale politica ed economica. Economia applicata ecc.]. H. L. Stoltenberg, Zur Geschichte des W or­

tes Wirtschaft (Jb. f. Nation, u. Stat. Bd.

148, 1938, pp. 556-561).

[L'A. si avvale del Deutsches Wörterbuch dei fratelli Grimm, voi. XIV 2. Abt. alla parola W . aggiungendo il contributo di ri­ cerche proprie].

K. W . Rath, Staat und Slaalswirtschaft im

kameralistischen Denken (Finanzarchiv, Bd.

7, 1939, pp. 75-99).

[Tratti essenziali del pensiero cameralistico, che il R. studia nell’opera di Justi : con­

cetto di stato, opposto a quello giusnatu­ ralistico c hobhesiano, come organo della ragione umana, supcrindividuale, artefice della felicità comune. Manca al camerali­ smo il concetto di « V o lk » ] .

A. Pfenning, D ie Bedeutung des biologi­

schen Gedankens für die Nationalökonomie

(Schmolleis Jb., 63 Jg., 1939, pp. 273-288). [Si riferisce ni problema razziale c alla importanza che i concetti di razza, carat­ teri ereditari, ecc. hanno per la politica eco­ nomica e per l'economia teorica (teoria della forza produttiva, della evoluzione economica ecc.)].

B. Ischboldin, Die amerikanische institutio­

nelle Nationalökonomie (Schmollers Jb., 63

Jg„ 1939, pp. 149-169).

[Delle diverse tendenze che possono rac­ cogliersi sotto la denominazione di « eco­ nomia istituzionale », l'A. esamina partico­ larmente quelle rappresentate da T. Veblen, J. R. Commons, W . E. Atkins, W . C. Mit­ chell, J. M. Clark, A. B. Wolfe. Con bi­ bliografia].

Economisti e dottrine economiche sino ALLA FINE DEL SEC. XVIII.

M. Alberti, Romeo Bocchi (Rassegna Mo­ netaria, A. XXXV, 1938, pp. 11-57).

[Rivendica al B., che nel 1621 pubblicò a Venezia Della giusta universale misura, il merito di avere formulato per il primo il principio noto come legge del Gresham. Cfr. in questa rivista, giugno 1938, p. 178 e segg., la recensione di L. E.].

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W . HEITMULLER, Leibniz alsWirlschaflspo- liliker (Schmollers Jb., 63 Jg., 1939, pa-

ine 461-481).

Il fondamentale ottimismo della concezio­ ne filosofica leibniziana, dell'armonia degli interessi, si ritrova anche nella multiforme attività esplicata nel campo della politica economica : numerosi sono i progetti for­ mulati dal Leibniz per promuovere lo sfrut­ tamento minerario, introdurre manifatture, assicurazioni, fondare accademie culturali ed istituzioni per la raccolta di dati statistici, escogitare provvedimenti finanziari ecc.]. C. Astorri, Un'¡inalisi de! valore nell'opera

de! card. De Luca. (Economia, 1938, vo­

lume XI, pp. 308-315).

(Dal Thealrum feritalif et justitiae, edito nel 169S, del card. D e Luca, l'A. cita al­ cuni passi, notevoli per le acute osserva­ zioni economiche ivi contenute. « Noi vi troviamo infatti affermata l'idea che a pa­ rità di ogni nltra condizione il prezzo è subordinato alla legge della domanda e del­ l'offerta » ].

J. Mazzel, Mentalità dei vecchi economisti to­

scani (Archivio di studi corp. A. IX, 1938,

pp. 366-396).

(11 M. studia « tutte quelle premesse di ambiente, di educazione, di tradizione che possono aver data una speciale impronta e uno speciale indirizzo » al pensiero dei vec­ chi economisti toscani. Tali sono : lo studio dell'agricoltura, la vita serena in campagna, in regime di secolare mezzadria, lo spirito di indipendenza, proprio di una proprietà fondiaria sorta, come la toscana, dalla de­ molizione della feudalità; ma anche lo scar­ so senso dello stato, la mancanza di fede e di ideali politici],

J. Mazzei, L t formazione psicologica degli

economisti toscani (Atti della Società co­

lombaria fiorentina, A. 1937-38, p. 187-214). [Con lievi modificazioni è riprodotto l’art. precedente].

BLOOMFIELD A. I., The foreign Irade doctrìnes

of thè Physiocrats (Amer. Econ. Rev., vo­

lume XXVIII, 1938, pp. 716-735). [Notevole studio, con ricca bibliogr. Con­ tributi dei fisiocrati alle dottrine monetarie (teoria quantitativa, velocità della moneta), alla teoria dell'equilibrio e distribuzione dell’oro per effetto del commercio interna­ zionale e alla teoria della bilancia del commercio. Conclude che i fisiocrati non innovarono nel campo della teoria del com­ mercio internazionale e della moneta. I loro contributi furono scarsi e poco notabili].

TRA RIVISTE ED ARCHIVI

P. VlGREUX, La formation du capitai selon

Turgot (Rev. d'hist. écon. et soc. A. XXV,

1939, pp. 97-107).

[N elle Reflexions il T. attribuisce la for­ mazione del capitale, in un passo al re-

venu delle terre, in altro passo ai profili

delle classi laboriose. Il V. spiega la con­ traddizione col fatto che sul pensiero del T. avrebbero operato, senza bene comporsi, e l'influenza fisiocratica e l'influenza smi- thiana],

G. Sacke, Die Moskauer Nachschrift der Vor­

lesungen von Adam Smith, (Zeit. f. Nat.

Bd. IX, 1938, pp. 351-356).

[D i un riassunto delle lezioni smithiane esistente in Mosca ai primi dell'ottocento e probabilmente distrutto nell'incendio del 1812 aveva dato notizia Aleksew. II S. at­ tribuisce tale riassunto all'economista russo S. Dcsnickij, e riporta alcuni passi di scritti del D. che mostrano evidente derivazione dal pensiero smithiano],

P. F. Schröder, Wehruirtschaftliches in Adam Smiths Werk über den Volkswohl­ stand (Schmollcrs Jb., 63 Jg., 1939, pa­

gine 257-272).

IRaccoIta di passi tratti dal W . of N ., che illuminano il pensiero politico e politico- economico di Smith in relazione al pro­ blema della difesa],

G. Cauano Donvito, Economia ed economisti

di Puglia. Giovanni Presta. Olivicoltura e elajolecnica sai emina nel ’700 (Riv. poi.

econ., A. XXIX, 1939, pp. 397-400). [Ricorda un voi. di G. P. edito nel 1794, ed altri scritti sulla olivicoltura, mettendone in rilievo le progredite conoscenze tecniche]. G. Cahano Donvito, Economia ed economi­

sti d i Puglia. Gimeppe Maria Romanazzi

(Giorn. d. econ. e Ann. di econ. A. I. N. S.), 1939, pp. 445-451).

[Cenni sulla vita e le opere principali del R.].

Economisti della i* metà del sec. x ix: R. Ro'i,L'oeuvre èconomique d ’Augustin Cour-

not, (Econometrica, voi. 7, 1939, pp. 134-

144).

[Mette in rilievo i contributi più originali di C. intorno al concetto di elasticità della domanda, monopolio, cambi e arbitraggi], R. Roy, L'ouvre èconomique d ’Augustin Cour­

ei la théorie des richesses (Rev. d'écon. poi.

52 A., 1938, pp. 1547-1560).

[Importanza che il calcolo di probabilità e il metodo statistico hanno nella indagine

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dei fatti sudali. Anticipazioni di Cournut : curve statistiche di domanda, elasticità della domanda. Contributo di C. alla teoria del monopolio ecc.].

P. E. Taviani, Le concezioni economiche di

Giuseppe Mozzini (Economia, voi. XXIII,

1539, pp. 343-359; 449-466).

[Posizione critica assunta dal M. nei con­ fronti dell'utilitarismo e delle derivazioni : individualismo e comunismo. Il senso stori­ cistico della continuità porta il M. a conser­ vare la nazione la famiglia e la proprietà. Soluzione mazziniana del problema sociale : piccola proprietà e associazione cooperativa. « Il M. è anzitutto un apostolo di ideali, non un econom ista»].

Economisti delta seconda metà del se­

colo xix e contemporanei:

H. Hotelling, The Work of Henry Schullz (Econometrica, voi. 7, 1939, pp. 97-103).

[Cenni biografici e rapido riassunto dei più cospicui contributi scientifici di H . S. Bi­ bliografia] .

Gustav voti Schmoller und die deutsche ge-

.( chi eh thè he V o lti wirtschaftsl ehre.

[Lo Schmollers Jahrbuch fiir Gesetzge- bung ecc. ha dedicato il 2" volume della sua 62* annata (1938) ad onorare la me­ moria di G. v. S. (un fase, di pp. VIII- 373). A cura di A. Spiethoff sono stati rac­ colti 22 articoli che esaminano l'opera e il pensiero dell'economista tedesco sotto mol­ teplici aspetti].

F. BiiLOW, W ilhelm Heinrich Riehl und die

deutsche Volkswirtschajslehre, (Zschft f.

die ges. Staatswiss. 98 Bd. 1938, pp. 652- 672).

[Eoituna del R. presso i contemporanei; odierno riconoscimento della importanza scientifica del R., quale precursore delle con­ cezioni in voga oggi in Germania che con­ siderano l'attività economica in connessione al «Volle und Raum »).

O. Meister, Ernst von Schwarzer, ein sude-

tendeutscher Volkswirt aus der Zeit des deutschen Zollvereins (Schmollers Jb., 63

Jg„ 1939, pp. 323-329).

[E. v. S. (1808-1860) fu ministro del la­ voro sotto l'Austria e autore di scritti mo­ netari, di politica economica e statistici; per quanto seguace dei liberali inglesi, sotto molti rispetti può esser considerato appar­ tenente alla tradizione economica tedesca], Jon Raducanij, Von Lehen und W erk Adolph

Wagners (Schmollers Jb., 63 Jg., 1939,

pp. 171-176).

[In questo breve cenno si insiste sulla at­

tualità del pensiero del W ].

A. Fanfani, Riflessioni sull’opera d i Toniolo

a veni’anni dalla sua morte (Riv. int. di

se. soc., 1938, XLVI, pp. 888-891). [In questo brevissimo cenno si insiste spe­ cialmente sulla profonda fede che ispirò l'opera del T oniolo].

N. Q u in c i, Vilfredo Pareto, (Nuovi Pro­ blemi di poi. st. ed econ., A. IX, 1938, pp. 216-283).

[Ampio studio espositivo della vita c delle teorie di P. Particolarmente interessanti le pp. bibliogiafìche e quelle concernenti ta­ lune concezioni politico-sociologiche, inqua­ drate nel movimento culturale del tempo], A. De Toma, L'autarchia economica negli

scritti d i Maffeo Pantaleoni (Giorn. d. econ.

A. U II, 1938, p. 621-631).

[Spigolando tra gli articoli di carattere po­ litico pubblicati tra il 1915 ed il 1924, l'a. esamina il pensiero del P. in tema di autar­ chia, intervento statale ecc., lumeggiando « aspetti e tendenze che normalmente non gli si attribuiscono, celate nel denso velo di un liberismo ad oltranza, di cui sfugge il carattere strum entale»].

O. Weinberger, Z ur Erinnerung an Maffeo

Pantaleoni (Schmollers Jb., 63 Jg., 1939,

p. 331-338).

[Breve ma notevole articolo, nel quale si studia il contributo recato dal P. alla scien­ za econ. con i Principii e si recensiscono con ampiezza i due recenti volumi di scrit­ ti pantaleoniani editi dall' Istit. romano di poi. econ. e finanza].

Lanzillo A., In memoria d i G. D. Clark (Giorn. d. econ. 1938, A. LIII p. 765-772. [Breve valutazione critica del contributo del C. alla economica].

T. O . Yntema, Henry Schullz: bis contri-

butions to Economici and Statistici (Journ.

of poi. econ. voi. 47, 1939, p. 153-162). rCommemorazione: contributi nel campo della statistica metodologica, economia ma­

tematica e statistica economica. La teoria della domanda. Bibliografia].

Teoria economica, politica economica,

MONETA ECC.

H. G. Schachtsciiadel, Die Idee eines ge-

rechten Preises in der grìechischen A u lite

(Schmollers Jb., 63 Jg., 1939, p. 289-304). [Cioè in Platone e in Aristotele di cui pre­ cisa il pensiero in polemica con altri storici delle dottrine].

H. G. SCHACHTSCIIABEL, Gebundener Preis - gericbter Preis, (Finanzarchiv, Bd. 6, 1938,

p. 468-513).

(Le p. 477 e segg. sono dedicale alla storia della dottrina del giusto prezzo, dall'an­ tichità ai contemporanei).

A. A. CROSARA, Sovranità dello stato e pre-

potere del danaro. Ciò che è mutato e ciò che permane nella secolare controversia sul­ l'interesse del denaro. (Riv. st. del pens.

ccon., fase. VI die. 1937, p 267-298, fase. VII, giugno 1938 p. 309-338).

[Se sia lecito l'interesse del denaro; se l'in­ teresse del denaro e guadagno da investi­ mento si equivalgano; se sia giustificabile qualunque altezza di guadagno da investi­ mento. La questione viene ripresa dal Cro­ sara in questo articolo che qui interessa menzionare per la abbondante letteratura sull'argomento che viene citata 1.

L. Dal Pane, Intorno alle origini del mate­

rialismo storico (Giorn. d. econ. e Ann. di

econ. /s. (N . s.), 1939, pp 424-44). [Un recente volume di A. W inkler sulla genesi del manifesto dei comunisti dà oc­ casione al Dal Pane di riprendere la que­ stione sulla influenza dello Stein e della letteratura socialistica francese del primo ottocento sul M arx).

Lütke H., Il pensiero economico germanico

e la lotta contro l'economia classica ed il marxismo, (Arch. studi corp. A. IX, 1938,

p. 3-36).

[Caratteristiche del pensiero economico te­ desco (Mòser, Fichte, Miiller, List, Thiinen, Arndt, Rodbertus, Stein, vecchia e nuova scuola storica, Wagner, Schifile, Ruhland, Weber, Sombart, Gottl-Ottlilienfcld) con­ trapposti al pensiero della economia classica (Smith e Ricardo) e al pensiero del M arx).

C . FiNOCClllARO, Precursori della dottrina au­ tarchica (Riv. poi. econ. A. XXIX, 1939,

p. 585-5S8).

[Breve nota che ricorda vari scrittori, da Aristotile a Francesco Fuoco, i quali af­ fermarono, con maggiore o minore consa­ pevolezza, la necessità deU'autosufliccnza economica].

A. Gamdino, Il tramonto degli automatismi

monetari internazionali (Rassegna moneta­

ria, A. XXXV, 1938, p. 58-81).

[D i talune concezioni di politica monetaria e bancaria si ricercano gli antecedenti dot­ trinari, particolarmente in Hume e in Ver­ ri e si tenta di affermare una « tradizione » italiana],

R. Sertoli Sales, Colonie e colonizzazione

secondo gli economisti italiani del sette­

cento (Giorn, d. econ. e Ann. di econ.

A. I. (N . S.), 1939, p. 99-108).

[Sommario esame limitato agli scritti della Raccolta Custodi; si conclude che la colo­ nizzazione è considerata dal punto di vista della politica commerciale, non da quello teorico, e in relazione massimamente alla emigrazione].

Finanza :

P. Ricca Salerno, Ut tradizione italiana e i

compiti odierni nella scienza delle finanze

(Riv. dir. fin. e se. d. fin., A. III., p. 44-81). [Le pp.. 44-69 sono dedicate alla conce­ zione del fenomeno finanziario nella tra­ dizione italiana (Ricca Salerno, Pantaleoni, De Viti, Mazzola, Einaudi, Barone, Loria); si mette in rilievo il ricorso all'elemento politico anche da parte dei seguaci della teoria economica della finanza.

U. Ricci, Les idées de A . F. Canard sur l'im ­

pôt (Rev. d'écon. poi. A. 53, 1939, p.

820-827).

[Breve ma interessante riassunto delle teo­ rie di C. su l'imposta, nella quale il Ricci trova « un mélange singulier d'affirmations quelque peu arbitraires et d'anticipations de vérités scientifiques très fécondes»]. Garino Canina A., Principi e indirizzi finan­

ziari di Camillo Cavour (R. Acc. N . dei

Lincei, Rendiconti della cl. di se. mor. stor. e filol. Serie VI, V, XIII, 1938, p. 546-

589).

[Principi ispiratori: equa ripartizione del­ l'imposta, abolizione di privilegi e mono- poli, minimo intervento dello stato, econo­ micità dell'imposta; riforme finanziarie in­ trodotte dal ministro, e sua attività nel cam­ po della fin. straordinaria].

A. Garino Canina, Indirizzi finanziari del

Conte d ì Cavour (Nuova Antol., 1938,

p. 436-446).

[E il precedente articolo compendiato]. Wueller P. H., Concepts of taxable incoine

(Poi. Se. Quart., 1938, voi. LIII, p. 557- 558).

[Questo articolo riguarda i contributi arre­ cati alle se. delle fin. da studiosi americani : Seligman, Fisher, Haig, Plehn, Hewett ecc.]. Sociologia :

J. Kral, Li notion de consensus social chez Comte et la notion d ’équilibre chez Spen­ cer, Remarques critiques (Revue intern.

de sociologie, 47 A., 1939, p. 5-11). [Chiarificazione di questi concetti, di cui FA. mostra i punti di contatto e di diffe- renzazione].

Giu se p pe Bruguier.

R IV IST A D I STO RIA ECONOAUCA - Anno IV - N . 3 - Settembre 1939-XVII • Finito di

stampare il 30 ottobre 1939-XVIII nella Tipografia Fratelli Stianti - Sancasciano V ii ,di Pesa Redattore responsabile: Francesco Antonio Rèpaci

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