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STORIA ECONOMICA A PARTIRE DAL ’700

Popolazione, cla ssi sociali, situazione

ECONOMICA IN GENERALE.

Beltrami Daniele : Rilievi sull'economia

degli Incas (Riv. inter. di se. soc., luglio 1941, pp. 420-451).

[Capitolo di un più vasto lavoro, frutto di ricerche molto accurate in tutte le re­ lazioni contemporanee a stampa. Conclude che l'economia degli Incas, prevalentemen­ te agricola e priva della moneta, non può definirsi comunistica, ma un'economia pri­ vata, rigidamente controllata e disciplinata dallo stato].

Beltrami Da n ie le: Risultali conseguili dal­ l'economia incaica (Riv. inter. di se. soc., nuv. 1941, pp. 653-665).

[Ritornando sull'argomento trattato nell'ar­ ticolo precedente, il B. prende in esame quello che gli scavi hanno messo in luce della civiltà degli Incas, per dimostrare che i risultati ottenuti dal sistema econo­ mico già descritto devono ritenersi soddi­ sfacenti],

Castellin i A. : Provvedimenti demografici

dell’antico stato senese (Boll, senese di sto­ ria patria, 1941, fase. II, pp. 157-172). [Dopo aver parlato di provvedimenti igie­ nici contro la frequente minaccia di pe­ stilenze e dopo aver offerto varie prove del buon costume delle donne senesi, cita un bando del 1404, che fa obbligo agli uomini da 28 a 50 anni di prender moglie, pena l'esclusione dai pubblici uffici. Si com­ minavano aggravi fiscali a chi maritasse una propria figlia fuori del comune. Allo stesso

scopo dovevano concorrere le leggi suntua­ rie, la limitazione delle doti, il divieto di creare in città nuovi monasteri].

Nicolai Franco: Città e signori (Riv. di storia del dir. it., mag.-ag. 1941, pp. 168- 292).

[Studia ampiamente e profondamente i rapporti giuridici fra il comune e i signo­ ri. Lo studio, accuratissimo, ha riflessi im­ portanti per la storia economica e sociale]. De Totto Gregorio: Feudi e feudatari nel-l'Istria veneta (Atti e mem. d. soc. istria­ na di archeol. e stor. patr., voi. LI-LII, pp. 55-108).

[Rassegna analitica di tutti i feudi conser­ vati nel marchesato d'Istria dopo l'occupa­ zione dei veneziani, e sopravvissuti con al­ cuni dei diritti feudali fino al sec. X IX ]. Calvini Nin o: Formazione di comuni rurali nella Liguria occidentale (Giorn. stor. e lett. d. Liguria, apr.-giug. 1941, pp. 57-80). [Sostiene che il sorgere dei comuni mino­ ri della Liguria occidentale, manifestatosi dopo la seconda metà dell'XI secolo, è un fatto nuovo dovuto a comunità di interes­ s i; ma non sembra che abbia un'idea molto chiara di quello che sia il comune rurale, attribuendo tale qualifica a tutti i centri ri­ vieraschi minori da Genova a Ventimiglia]. Tb ja A. : Aspetti della vita economica di Zara dal 1289 al 1409 : Parte IL La schia­ vitù domestica e il traffico degli schiavi

(Riv. dalmatica, 1941, fase. I a IV). [Pubblica alcuni interessanti documenti sul commercio degli schiavi, e in

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TRA RIVISTE E ARCHIVI 95 dice un quadro schematico di 54 contrat­

ti, fra il 1267 e ii 1405, da cui risulta che nella maggior parte dei casi venditori e compratori non erano di Zara ma toscani, anconetani, genovesi, veneziani, ragusei, bolognesi],

Lange-Kothb Irmgard: Zur sozìalgeschichte

des fürstlichen Rates in Württemberg im 15. und 16. Jahrhundert (Vierteljahrschr. f. soz. u. wirt. Geschichte, voi. 34, fase.

III-IV , 1941, pp. 237-287).

[L'A. affronta uno dei problemi più inte­ ressanti della storia economica e sociale: il formarsi cioè agli inizi de l'età moder­ na di una burocrazia professionale; e por­ ta utilissimi contributi all'approfondimento di questo problema, dimostrando con dati precisi come nella costituzione del Consi­ glio del principe del Württemberg finisse per scomparire ogni criterio di classe ed ogni carattere di ufficio onorario: i consi­ glieri provengono dalla nobiltà e dal cle­ ro, ma anche in numero sempre maggiore da famiglie della piccola borghesia e del ceto rurale, che han potuto frequentare l'università con l'aiuto di borse di studio. Per essi l'ufficio di consigliere diventa la professione principale, a cui, nella mag­ gior parte, restano fedeli per tutta la vita. Molti fra essi hanno una solida cultura uma­ nistica c giuridica, e godono di uno stipen­ dio elevato],

Aubin Hermann: Das deutsche Städtebuch

(Vierteljahrschr. f. soz. u. wirt. Geschichte, voi. 34, fase. III-IV , pp. 324-335). '[Ampia rassegna critica dei primi due vo­

lumi di un'opera di vasta mole, che com­ pilata con la collaborazione di un migliaio di studiosi, dovrà comprendere, distribuita per regioni, l'illustrazione storica, geografica, economica, finanziaria, religiosa, artistica e bibliografica di 2250 città della Germa­ nia],

Agricoltura, proprietà e cla ssi rurali.

Siliprandi O. : Segni della centuriazione ro­ mana nel territorio reggiano (Studi e do­ cumenti, pubbl. dalla R. Dep. di stor. pa­ tria p. l'Emilia e la Romagna. Sezione di Modena, dicembre 1941, pp. 177-186). [La centuriazione appare ancora in tre zo­ ne: intorno a Reggio, non molto distinta; fra Correggio e Carpi; nel brescellese, molto appariscente e regolare].

Giardinetti Carolina: Ricerche sulla cen­

turiazione romana nell’ agro parmense

(Arch. stor. p. le prov. parmensi. Parte III, voi. IV, pp. 1-44).

[Dopo un riassunto, bene informato, dei modi di fondazione delle colonie e del­ l'opera degli agrimensori, rintraccia, con molta precisione, i segni della centuriazio­ ne nella topografia di una vasta zona fra Parma e il Po, e in misura minore anche a sud di Parma verso l'Appennino],

Aubin Hermann: Weistümer und andere län­

dliche Geschicbtsquellen (Vierteljahrschr.) f. soz. u. wirt. Geschichte, voi. 34, fase. III- IV , 1941, pp. 300-306).

[A proposito di una recente pubblicazione di fonti passa in rassegna le numerose edi­ zioni di catasti, sentenze ed altre fonti per la storia delle classi rurali in Germania, discutendo vari problemi di carattere me­

todologico]. ,

Wopfner H. : Bauerntum, Stadt und Staat

(Hist. Zeitschr., voi. 164, 1941, pp. 229- 260, 472-496).

[Il lungo articolo del W . a cui ha dato occasione il volume del Günther, Die Ba­ uerntum als Lebens und Gemeinschafts-form, è in realtà molto di più di una re­ censione. Sebbene il problema che si sono proposti i due autori sia di natura preva­ lentemente sociologica, ed abbia per og­ getto il ceto rurale, com'esso si è formato in Germania negli ultimi decenni dell'ot­ tocento, esso riceve luce da un grande nu­ mero di ravvicinamenti alle condizioni dei contadini dopo il secolo XIV , ed ai rap­ porti demografici e sociali fra campagna e città nei tempi passati].

Berlam Arduino: L’equile di Lipizza pres­

so Trieste (Archeogr. triestino, 1938-39, p. 317-327).

Tre secoli di storia dell'importante alle­ vamento equino, fondato nel 1580 dall'ar­ ciduca Carlo, destinato a fornire cavalli da tiro di lusso alle scuderie imperiali, e ri- costituito dal governo italiano dopo il 1920]. Petri Aldo: Il memoriale sui fiumi di G e­ rolamo di Pace da Prato (Arch. stor. pratese, giugno 1941).

[Pubblica quasi integralmente il memoria­ le di Gerolamo di Pace, che, vissuto tra il 1478 e il 1560, fu ingegnere idraulico del Magistrato dei fiumi di Firenze. Il me­ moriale si occupa della regolazione dei fiu­ mi per difesa dei terreni, e serve ottima­ mente a conoscere la loro condizione ver­ so la metà del ’500],

Industria e organizzazione industriale.

Romani M. : Rilievi di un medico sulle con­ dizioni dei lavoratori alla fine del secolo

X V II (Riv. int. se. soc., marzo 1942, pp. 83-98).

[Bernardino Ramazzini, professore nel- runiversità di Modena, può considerarsi come un precursore della medicina del la­ voro, avendo dedicato a questo argomento un corso di lezioni ed un'opera polemica, « De morbis artiticum », pubblicata nel 1700. Da quest'opera il R. ricava notizie interessanti sulla storia dei procedimenti tec­ nici, delle condizioni e dell’ambiente del la­ voro, in generale tristissimi, e sui pericoli e malattie dei lavoratori],

Gost Ferruccio: Le origini delle corpora­ zioni tessili e l'espansione del commercio cremonese nel X lll secolo (Boll. stor. cre­ monese, genn.-ag. 1941, pp. 28-51). [Ricava dai registri notarili genovesi e da­ gli atti pubblici veneziani editi, notizie sul- l ' esportazione dei fustagni cremonesi nel secolo X III e in generale sull'attività dei mercanti di Cremona. L'argomento merite­ rebbe una ricerca assai più approfondita. Forse qualche cosa di più si troverà nel volume che il Gosi annuncia e che sarà corredato dai documenti].

Commercio :

Casper Wil l y: Zur Gescbichte der Merchant Adtenlurers in England (Vierteljahrschr. f. soz. u. wirt. Geschichte, voi. 34, fase. III-1V, pp. 324-335).

[Esamina la pubblicazione, fatta nel 1936, degli Acts o f Court of thè Mercers Compa­ ny (1453-1527), per trarne notizie nuove o precisare altre notizie meno sicure sulla organizzazione interna della compagnia, sulle sue entrate finanziarie, sui suoi sco­ pi, per cui essa prepara il terreno a l'isti­ tuzione dei Merchant Adventurers]. Corradi Cervi Ma u rizio: Il commercio e

l'industria delle lane nell'Emilia nell'anti­ chità (Arch. stor. p. le prov. parmensi, serie III, voi. IV , pp. 45-50).

[Illustra brevemente due passi di Strabo- ne e Columella, completandoli con alcune notizie tratte dal Corpus Inscriptionum],

Finanze, moneta, prezz» :

Chiaudano M. : La finanza del comune di

Torino nel secolo X V (Boll. stor. bibl.

subalpino, gennaio-settembre 1941, pp. 1-38). [Mentre per i secoli X III e XIV non son rimaste che notizie frammentarie sulle fi­ nanze del comune torinese, per la II metà del '400 la fortunata conservazione di un gruppo di documenti contabili, rinvenuto nell'archivio comunale in occasione del re­ cente riordinamento, ha permesso al C. di darci un quadro del l'ordinamento finanzia­ rio e contabile, e delle entrate e spese co­ munali. La base del bilancio era costituita dalle imposte indirette, specie sui con­ sumi (vino, carne, farina). Le due impo­ ste dirette, la talea ed il taxus, avevano ancora il carattere di provvedimenti straor­ dinari, a cui si ricorreva specialmente in caso di guerra, e in generale tutte le volte che le imposte sui consumi non fossero sufficienti a fronteggiare le spese. Ai pre­ stiti non si ricorreva che in casi eccezio­ nali.

Tutte le entrate dovevano — di regola — essere versate al massaro, che le ero­ gava per le spese della città. In realtà però l'unità di cassa subiva frequentissime ec­ cezioni, perché gli appaltatori delle imposte indirette effettuavano molti pagamenti per conto del comune, e alla fine dell'esercizio versavano i soli residui. Il controllo con­ tabile era molto minuto e preciso]. Mira Giu s e p p e: I prezzi d ei cereali a Co­

mo dal 1512 al 1658 (Riv. intern. d. se. soc., marzo 1941, pp. 195-211).

[I risultati da lui ottenuti per Como con­ fermano quelli ottenuti dal Fanfani per Sansepolcro e dal Parenti per Firenze]. Colonie :

Ka sisk e K. : Das Wesen der Ostdeutsche

Kolonisalion (Hist. Zeitschr. voi. 164, 1941, pp. 285-315).

[Esamina le caratteristiche della colonizza­ zione tedesca nell'Europa orientale, che ha avuto il suo massimo sviluppo nel sec. X III, ed è stata poi ripresa nell'età mo­ derna. Quasi del tutto ignorata dal go­ verno imperiale, essa è stata l'opera spon­ tanea di mercanti, artigiani e agricoltori, che hanno portato la civiltà tedesca in paesi lontani ed hanno spinto i suoi con­ fini dall'Elba alla Vistola, e lungo il ma­ re fino al Golfo di Finlandia].

RIVISTA D I STORIA ECONOMICA - Anno V II - N . 2 Giugno 1942-XX - Finito di stampare il 18 luglio 1942-XX nella Tipog. Fratelli Stianti - Sancasciano Val (li Pesa

Direttore responsabile: Francesco Antonio Répaci

COLLEZIONE DI OPERE SCIENTIFICHE

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