• Non ci sono risultati.

STORIA E GESTIONE DEL PAESAGGIO NELLE AREE RURALI I paesaggi della Riforma agraria

Questa edizione speciale della Summer School Emilio Sereni Storia del paesaggio agrario italiano è organizzata in stretta collaborazione con l’Università di Catania, Dipartimento di Ingegneria Civile e

Direttore Special School: Fausto Carmelo Nigrelli

Coordinamento Scientifico: Salvatore Adorno Università di Catania, Gabriella Bonini Responsabile Scientifico Biblioteca Archivio Emilio Sereni, Francesco Martinico Università di Catania

Comitato scientifico: Franco Amata Università di Catania, Alessandra Casu Università di Sassari-Alghero, Emiro Endrighi Università di Modena e Reggio Emilia, Paolo La Greca Università di Catania e presidente INU Sicilia, Rossano Pazzagli Università del Molise, Maria Rosaria Vitale Università di Catania

Il tema: In Italia il territorio rurale si configura come uno spazio a lungo vissuto, poi abbandonato, dimenticato e ferito, in certi periodi perfino deriso. Uno spazio che però equivale a gran parte del territorio, al quale è necessario ridare dignità e valore, rimettendo l’agricoltura al centro dell’interesse non solo culturale, ma anche politico, economico e sociale. All’interno del territorio agricolo aspetti specifici e potenzialità molto interessanti caratterizzano i “paesaggi della Riforma agraria”, risultato di quel pacchetto di leggi che tra il 1948 e il 1950 consentì la disarticolazione del latifondo e il passaggio di mano, in un ventennio, di circa 2,6 milioni di ettari.

Ancora oggi il territorio e il paesaggio delle aree oggetto della Riforma agraria sono fortemente segnati dagli esiti di quello che per alcuni economisti è stato il più grande intervento statale mai posto in atto in Italia.

Obiettivi: La scuola si propone di analizzare, leggere e interpretare i paesaggi rurali storici, in particolare quelli siciliani, anche comparativamente con quelli di altre aree mediterranee, con specifica attenzione al rapporto tra forme dell’insediamento umano e sistemi agrari, ovvero tra rapporti di produzione in agricoltura e strutture sociali (famiglia, comunità, gruppi…) e urbanistiche (case sparse, villaggi, paesi, borghi, agrotown,…). La finalità del lavoro è quella di costruire una base conoscitiva dei valori paesaggistici al fine di orientare le politiche di governo del territorio e delle strategie culturali di formazione e di educazione al paesaggio.

In particolare verrà posto sotto osservazione il paesaggio della Riforma agraria che in Sicilia ha assunto delle interessanti specificità per il numero e la qualità dei borghi realizzati nel quadro di quella esperienza.

Oggi le condizioni di queste aree sono molto diverse sia da regione a regione, sia all’interno delle stesse regioni. Alcune aree sono state rimesse in gioco da nuove gerarchie infrastrutturali e territoriali e sono utilizzate in maniera intensiva e moderna; altre hanno perso ogni carattere agricolo e sono state assorbite dalle nuove forme insediative della diffusione; altre ancora sono rimaste marginali e marginalizzate sia rispetto alle dinamiche insediative che a quelle della produzione agricola; altre ancora sono state del tutto abbandonate. Ma diversi sono i destini anche dal punto di vista dell’assetto proprietario. In alcuni casi permane l’assetto dell’appoderamento originario; in altri casi si sono via via formate proprietà più ampie o nuovi latifondi. In alcune situazioni, ad esempio in alcuni borghi, la proprietà è tornata alla parte pubblica.

In Sicilia, un primo atto normativo, che pur limitato ai borghi rurali, presta attenzione alle architetture della Riforma, risale al 1999, quando le Linee guida del Piano territoriale paesistico regionale impongono il riconoscimento dei borghi quali veri e propri “centri storici abbandonati realizzati in epoca contemporanea”

e ne prescrivono l’inserimento nella categoria definita: Nuclei storici a funzionalità specifica di impianto contemporaneo, quali i villaggi dei minatori, le case dei ferrovieri e i borghi per la colonizzazione del latifondo di epoca fascista.

Più recentemente la Regione Siciliana si è anche dotata della Banca della Terra (art.21 LR 28.01.2014, n.

5.), con lo scopo di creare nuove opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali e di valorizzare il patrimonio agricolo forestale in particolare pubblico. Alla Banca della Terra di Sicilia, tra l’altro, sono stati conferiti proprio i terreni e gli immobili della Riforma agraria che rimarranno nella disponibilità dell’Ente di Sviluppo Agricolo (ESA) a conclusione di una procedura di assegnazione prevista nella stessa legge anche dei Borghi Rurali a soggetti pubblici e privati.

La Special School Emilio Sereni intende diffondere la conoscenza del paesaggio della Riforma agraria e

un modello di sviluppo sostenibile e di pratiche di rigenerazione territoriale che rimettano in gioco i territori extrametropolitani.

Destinatari: La Scuola si rivolge in primo luogo ai soggetti impegnati a vario titolo nello studio e nella lettura del territorio, nelle politiche locali e regionali di pianificazione, nella tutela e valorizzazione delle risorse territoriali, nelle strategie e pratiche di sviluppo delle aree rurali, nelle attività produttive agricole e multifunzionali, nella formazione e nella scuola: professionisti, operatori degli Enti locali, studiosi, docenti, studenti universitari e post laurea e quanti, più generalmente, sono interessati alle tematiche di questa Special School Emilio Sereni.

I docenti distribuiti nelle varie giornate: Fausto Carmelo Nigrelli Università di Catania, Gabriella Bonini Responsabile Scientifico Biblioteca Archivio Emilio, Franco Amata Università di Catania (Lectio magistralis di apertura), Salvatore Adorno Università di Catania, Emanuele Bernardi Università di Roma la Sapienza, Roberto Balzani Università di Bologna, Nicola Gabellieri Università di Genova, Francesco Di Bartolo Università di Palermo, Stefano Piastra, Università di Bologna, Rossano Pazzagli, Università del Molise, Carlo Tosco Politecnico di Torino, Claudio Saragosa Università di Firenze, Francesco Martinico Università di Catania, Alessandra Casu Università di Sassari, Michelangelo Savino Università di Padova, Maria Rosaria Vitale Università di Catania, Paola Barbera Università di Catania, Vincenzo Sapienza Università di Catania, Antonella Versaci, Università Kore di Enna, Francesca Passalacqua, Università di Reggio Calabria, Simona Salvo Università Sapienza di Roma, Valentina Iacoponi Università di Camerino, Emiro Endrighi Università di Modena-Reggio Emilia, Angelo Morello e Giuseppe Greco ESA Ornella Fiandaca Università di Messina, Giuseppe Barbera Università di Palermo, Vito Martelliano Università di Catania, Francesco Giunta Ordine degli architetti di Siracusa, Paolo La Greca Università di Catania, Anna Marson Università IUAV di Venezia, Mariavaleria Mininni, Università della Basilicata, Fabrizio Barca Economista (Lectio magistralis conclusiva)

Escursioni: nella Valle del Dittaino, a Borgo Cascino, a Borgo Sferro, a Borgo Rizza e Ferla, risalita in barca lungo il corso dell’Anapo con visita alla R.N.O. fiume Ciane e saline di Siracusa

proiezione di documentari:

- Dall’acqua ai campi, dai campi al silenzio. Le traiettorie della Riforma agraria nel delta padano emiliano-romagnolo di Stefano Piastra;

- Ci credevamo, documentario sulle lotte per la terra nell’Ennese di Sebastiano Pennisi e Angelo Barberi;

- I borghi della riforma agraria in Sicilia. Cronaca di una storia sconosciuta di S. Pennisi e A. Barberi.

presentazione di libri:

- Gabriella Bonini e Rossano Pazzagli, Storia del lavoro in Italia Vol II: 1945-2000. La ricostruzione, il miracolo economico, la globalizzazione Castelvecchi, 2015;

- Liliane Dufour, Nel segno del littorio. Città e campagne siciliane nel ventennio, Lussografica, 2006;

- N. Gabellieri, Biografia di un paesaggio rurale Storia, geografia e archeologia ambientale per la riqualificazione di Case Lovara (promontorio del Mesco – La Spezia), Oltre Edizioni, 2015.

13 ottobre 2016

Teatro comunale di Conselice, Ravenna

PAESAGGIO E I SUOI LUOGHI: SIGNIFICARE LO SPAZIO SULLA LINEA DEL TEMPO

di scelte politico-economiche.

27/29 ottobre 2016

UNIVERSITÀ DI NAPOLI FEDERICO II, Centro di Ricerca sull’iconografia della città europea.

CIRICE 2016. VII CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI

“Delli Aspetti de Paesi Vecchi e nuovi” Media per l’Immagine del Paesaggio

Intervento di Gabriella Bonini dal titolo Il paesaggio agrario secondo Emilio Sereni nella Macrosessione A:

La costruzione storica dell’immagine del paesaggio urbano e rurale, tra architettura, città e natura, Sessione A.5: L’iconografia del paesaggio agrario: uno strumento di conoscenza e tutela del territorio attraverso i secoli. L’agricoltura per secoli ha connotato e modellato il nostro territorio e quello di tutti i paesi fortemente antropizzati, non solo determinando la percezione complessiva del paesaggio di quei luoghi, ma coinvolgendo anche gli aspetti sociali, culturali, insediativi, infrastrutturali, architettonici. La sua rappresentazione, dal disegno alla fotografia, è legata a motivi pratico-conoscitivi (catasti, perizie, indagini governative) ma anche artistici. L’indagine di questi materiali è indispensabile per la conoscenza del nostro territorio e della sua tutela, per il recupero delle biodiversità, dei piccoli paesi, delle reti stradali e ferroviarie dismesse, delle architetture rurali, del rapporto fra terra e acqua. Gli studi di Sereni e la sua Storia del paesaggio agrario italiano sono punti di riferimento per questi ambiti

PROGETTI ED ATTIVITA’ PER LA CITTADINANZA ATTIVA, LA