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Alla storica palestra Rallyauto sono ripresi gli allenamenti

Nel documento Dopo l’emergenza la Messa Crismale (pagine 41-41)

SABATO 30 MAGGIO 2020

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Cezar Ieseanu, la giovane punta di diamante della palestra Rallyauto

BOCCE BOCCE BOCCE BOCCE BOCCE

Ripartono anche le bocce. Nei giorni scorsi, sulla base del decreto e nel rispetto delle dispo-sizioni sanitarie, le società boc-ciofile cremasche hanno ripreso la loro attività. Non ancora le gare, per quelle ci vorrà ancora un po’ di pazienza, ma le sfide tra amici sui campi all’aperto si possono finalmente fare.

Le società bocciofile nostra-ne sono ripartite e da lunostra-nedì, a meno di dietro front inattesi, possono riaprire anche i boc-ciodromi. Per quello comunale di via Indipendenza ci sono già delle prenotazioni, perchè i boc-cisti non vedevano l’ora di poter tornare in corsia.

Da lunedì, via libera anche ai bocciodromi di Capergnanica, Scannabue e Casirate, se saran-no pronti. Si potransaran-no disputare le partite, mantenendo un me-tro di distanza e indossando la mascherina. Date certe, invece, per il ritorno alle competizioni ufficiali ancora non ce ne sono. Dipende tutto da come sarà l’an-damento del virus. Inizialmen-te, la Federazione aveva detto niente gare fino a fine settembre. Adesso si parla che la prima ma-nifestazione possa essere a fine agosto ma, se non ci sarà un au-mento dei contagi e dei morti, si potrebbe anche anticipare a luglio.

Le gare ormai cancellate dif-ficilmente potranno trovare di nuovo uno spazio, anche perchè il calendario estivo delle bocce cremasche è già stato fatto, come ha comunicato il responsabile territoriale Giuseppe Mantova-ni. Nei mesi di giugno, luglio e agosto avrebbero dovuto svol-gersi gare organizzate da Mcl Achille Grandi (per la stagione estiva, il sodalizio cittadino di via De Marchi ne aveva in pro-gramma ben due nazionali, una per i Senior e l’altra per gli Ju-nior), Mcl Offanenghese, Arci Crema Nuova, Oratorio Pianen-go, Madignanese, Sergnanese e Cremosanese.

Nelle prossime settimane, in base all’andamento del trend dei contagi, sapremo se e quante sarà possibile organizzarne. Può darsi che qualche modifica al ca-lendario estivo, se ripartissero le competizioni, si possa fare. Ma è prematuro fare previsioni. Intan-to, si attende di capire la data di inizio dei lavori di ristrutturazio-ne del bocciodromo comunale di via Indipendenza. dr

Dopo l’alzatrice Cecilia Nicolini, anche l’opposta Federica Stroppa saluta il Volley Offanengo 2011. L’atleta brescia-Volley Offanengo 2011. L’atleta brescia Volley Offanengo 2011. L’atleta brescia na, classe 1997, che aveva offerto un im-portante contributo nell’ottimo cammino compiuto dalla Chromavis Abo sino alla sospensione del campionato nel febbraio scorso, la prossima stagione continuerà a calcare i parquet della serie B1 ma con la maglia del team bergamasco Costa Volpi-no. In casa neroverde si sta programmando anche il futuro del settore giovanile, che in questi ultimi anni ha fatto registrare un no-tevole sviluppo regalando molte soddisfa-tevole sviluppo regalando molte soddisfa tevole sviluppo regalando molte soddisfa zioni alla società del presidente Zaniboni. In questa stagione il sodalizio offanenghese è stato presente nei campionati Under 12, Under 14, Under 16, Under 18 e Prima

di-visione femminile, oltre ad aver proseguito l’attività promozionale S3, il cosiddetto minivolley. A gestire e coordinare tutto il movimento era stato chiamato all’inizio stagione Giorgio Riccardi, tecnico brescia-stagione Giorgio Riccardi, tecnico brescia stagione Giorgio Riccardi, tecnico brescia no di Orzinuovi e figura di grande espe-rienza nel mondo del volley. A lui abbiamo chiesto di fare il punto della situazione: “È rienza nel mondo del volley. A lui abbiamo rienza nel mondo del volley. A lui abbiamo stato il mio primo anno a Offanengo e in questa stagione è oggettivamente difficile poter stilare un bilancio visto che l’annata è stata interrotta in anticipo a causa del Co-ronavirus – ha esordito Riccardi –. In ogni modo il percorso era ed è stato comunque sempre orientato alla crescita delle ragazze nelle varie fasce d’età che compongono la nostra ‘filiera rosa’”. Un giudizio su quan-to fatquan-to dai vari gruppi? “Prima Divisione

e Under 18 stavano andando tutto sommato bene. Nelle ultime partite avevamo inne-stato nel roster di Under 18 anche Cicoria e Rossi, atlete della rosa della squadra di B1. Il gruppo stava facendo bene sia per quanto riguarda i risultati che per il lavo-ro impostato e svolto. Per quanto riguarda l’Under 16 si stava proseguendo con risul-tati soddisfacenti il percorso impostato già in precedenza con Marianna Bettinelli, al-lenatrice della squadra. La squadra ha vin-to praticamente quasi tutte le partite e si è avuto anche la possibilità di mettere in mo-stra un paio di individualità interessanti in prospettiva”. Per quanto riguarda invece i gruppi delle più “piccole”? “In questo caso il discorso è più articolato. Peccato non aver potuto proseguire la stagione perché Under

14 e Under 12 stavano mettendo in atto progressi importanti finalizzati a obiettivi più lungo termine – ha specificato il tecnico bresciano –. L’Under 14 stava lavorando con Guido Marangi con una buona meto-dologia, mentre con l’Under 12 si era ini-ziato un percorso collegato anche a un rap-porto con le scuole e agganciato al gruppo del minivolley. Se ci saranno i presupposti mi piacerebbe rimanere”. Lei è il papà di Camilla, giovane libero (classe 2000) della Chromavis Abo di B1. Ha notato progressi quest’anno in sua figlia? “Dopo un periodo di ambientamento si è inserita bene, sfrut-tando la metodologia di lavoro di coach Dino Guadalupi, che è molto attento ai particolari. L’ho vista migliorata, soprat-tutto di testa”. Giuba

Anche se è mancato il “botto” finale legato al

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Apiazzamento in classifica, la Enercom Fimi

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Volley 2.0 può comunque vantare in questa strana stagione 2019/2020 il raggiungimento di un impor-stagione 2019/2020 il raggiungimento di un impor stagione 2019/2020 il raggiungimento di un impor tante obiettivo: quello di aver stupito per quanto è riuscita a fare nei mesi scorsi. Il team guidato da Matteo Moschetti, infatti, ha affrontato la serie B2 da neopromossa, con lo stesso organico, di fatto, con il quale si era imposta nel massimo torneo regionale. Al momento della sospensione dei campionati, Cat-taneo e compagne occupavano la terza posizione ed erano in continua e costante crescita.

Una performance che ha sorpreso molti, ma non il tecnico Moschetti al quale abbiamo chiesto un bilan-cio di questa anomala stagione: “È stata un’annata tecnico Moschetti al quale abbiamo chiesto un bilan tecnico Moschetti al quale abbiamo chiesto un bilan positiva, e allo stop ci trovavamo esattamente dove volevamo essere. All’inizio della preparazione con le giocatrici ci eravamo detti che volevamo puntare alle prime posizioni e che avremmo potuto farlo. Una convinzione che non abbiamo reso pubblica per evitare l’accusa di arroganza. Ma io ero conscio del valore della squadra e di quanto stava lavorando per migliorare. La partenza è stata impegnativa, in qual-che caso abbiamo pagato l’inesperienza, ma poi, quando tutto si è fermato, stavamo attraversando un ottimo momento”.

“Adesso sarebbe arrivato il bello con le partite in cui si giocava per qualcosa di importante e senza poter sbagliare – ha evidenziato, senza nascondere un po’ di delusione, il tecnico biancorosso –. Ogni atleta scende in campo per potersi trovare in una si-tuazione come questa e mi sarebbe piaciuto viverla con questo gruppo. Non so dove saremmo arrivati, non posso sapere come sarebbe stato il resto della stagione ma sono sicuro che avremmo regalato an-cora tante emozioni”. Pur avendo cambiato poco rispetto alla serie C, la squadra non ha risentito del salto di categoria. “Per me è normale che un gruppo giovane possa crescere in questo modo. Conosco le dinamiche del settore giovanile e so che questi

pro-gressi ci sono se si lavora intensamente. Ci saremmo meritati di goderci questa situazione fino alla fine”.

Un altro importante risultato che avete centrato è stato quello di aver moltiplicato il pubblico e l’af-è stato quello di aver moltiplicato il pubblico e l’af è stato quello di aver moltiplicato il pubblico e l’af fetto con cui siete seguiti. “Anche questo è stato un bell’aspetto della stagione. I risultati aiutano tanto, ma anche le iniziative come i dj o i tifosi che si sono organizzati. La gente ha percepito questa passione e quella delle giocatrici e ha deciso di seguirci con en-tusiasmo”. In un momento così incerto come quello che si sta vivendo, fondamentali saranno le scelte che la società intenderà fare? “Il percorso è impegnati-vo, ma siamo una società solida che andrà avanti con entusiasmo – ha dichiarato con convinzione Matteo Moschetti –. Il Volley 2.0 non è più quello di quat-tro anni fa, è cresciuto e potrà continuare a farlo. Il nostro obiettivo è quello di far crescere i giovani e valorizzare il talento del territorio e questo viene compreso da chi ci aiuta con sempre maggior impe-gno”. Un radicamento sul territorio che si è espres-so anche concretamente in questo difficile situazio-ne che ha colpito il Cremasco? “Abbiamo cercato di dare sempre il nostro contributo. Prima con gli indu-menti per medici cubani, poi l’iniziativa per aiutare l’ospedale pediatrico de L’Avana. Ma abbiamo dato il nostro contributo anche all’Anffas”. Nonostante il momento di incertezza, in casa Volley 2.0 è già alta l’attenzione per programmare la prossima sta-alta l’attenzione per programmare la prossima sta alta l’attenzione per programmare la prossima sta gione. Secondo indiscrezioni non vi sarebbero dubbi nel rivedere Matteo Moschetti al timone della prima squadra e dell’intero settore tecnico biancorosso, mentre alcune delle protagoniste dell’ottima stagio-ne appena mandata in archivio sarebbero oggetto di desiderio di formazioni di categoria superiore. Alcu-ne atlete, poi, dovranno trovare il modo di far con-ciliare l’attività agonistica con gli impegni scolastici e lavorativi. Ma tempo per risolvere le situazioni ce ne sarà sicuramente e i dirigenti del Volley 2.0 man-terranno l’obiettivo principale: la valorizzazione del prolifico settore giovanile. Giuba IN VIALE SANTA MARIA SI SPERA DI RITORNARE PRESTO A DISPUTARE GLI INCONTRI, SOPRATTUTTO PER GLI AGONISTI,

DOVE IN MOLTI STAVANO EMERGENDO

BOXE

Il presidente della Federbocce, Marco Giunio De Sanctis, ha parlato nei giorni scorsi del bocciodromo comunale di Crema, destinato a diventare centro tecnico.

“I bocciodromi sono da sempre luogo di aggregazione, oltre-ché di sport”, ha commentato De Sanctis ricordando le sue par-tite pomeridiane e serali, la convivialità vissuta in prima persona e l’unione che fonde i soci nelle bocciofile, senza distinzioni, sia sotto il profilo sociale che agonistico.

“I circoli bocciofili – ha aggiunto il presidente – ricoprono un ruolo fondamentale nel contesto sportivo e sociale delle nostre comunità. Nell’ultimo periodo, grazie all’attivismo dei dirigenti territoriali e societari, sono diversi gli esempi di ristrutturazione dei bocciodromi. Un’esigenza dettata dalla sempre maggiore fre-quentazione delle famiglie, che

si dedicano alle attività sportive, sociali, ricreative, d’integrazio-ne, conviviali e, spesso, anche culturali”.

De Sanctis ha fatto dapprima l’esempio di Castelpetroso, in provincia di Isernia, in un luogo immerso nel verde e accanto al Santuario di Maria Santissima Addolorata, meta di

pellegrinag-gio e turismo, dove stanno per iniziare i lavori di ristrutturazione del bocciodromo comunale, destinato a diventare un vero e pro-prio gioiello di impiantistica sportiva dedicata alle bocce, total-mente accessibile e pienatotal-mente ospitale.

“Altro esempio di buona prassi legata al mondo boccistico – ha poi aggiunto – finalizzata alla modernizzazione di un bocciodro-mo, si trova a Crema, il cui impianto comunale sarà gestito dal Consorzio Bocce in Lombardia fino al 2040. Saranno realizzati nuovi spogliatoi, una sala riunioni, una cucina, un alloggio per il custode e la sua famiglia e, all’esterno, un’area giochi per bam-bini, campi all’aperto per le specialità Raffa, Volo e Petanque, nonché uno spazio per il beach bocce. In aggiunta, si faranno la-vori di consolidamento statico ai fini antisismici, rifacimento del tetto con la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, l’ammo-dernamento della centrale termica, l’adeguamento alle prescri-zioni antisismiche e l’efficientamento energetico. Un altro fiore all’occhiello del panorama dell’impiantistica sportiva dedicata alle bocce, disciplina sempre più aperta alle famiglie, uno sport moderno dal cuore antico”. dr

Volley 2.0: parla il tecnico Matteo Moschetti

Nel documento Dopo l’emergenza la Messa Crismale (pagine 41-41)

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