3. La gestione aziendale del servizio idrico integrato
3.2 La strategia aziendale
Efficacia sociale ed efficacia gestionale, a cui rispettivamente corrispondono responsabilità sociale e responsabilità economica, sono sinergicamente collegate.
La consapevolezza di dover soddisfare le legittime aspettative di tutti coloro che entrano in significativa relazione con l’azienda di gestione del servizio idrico, induce ad individuare nella responsabilizzazione sociale la molla che permette di ottenere la reciproca comprensione dei bisogni dell’azienda e dei vari stakeholders, attivando, così, una fattiva collaborazione tra l’azienda e i suoi interlocutori. L’assunzione di un sempre maggior grado di responsabilità sociale diventa indispensabile alle aziende, per interagire con l’ambiente in cui sono inserite e per legittimare il proprio ruolo nella società2.
Gli stakeholders assumono un fondamentale rilievo; in particolare un ruolo essenziale è assunto dagli utenti, il cui consenso costituisce una risorsa strategica molto importante. Ne deriva, pertanto, un sempre più elevato orientamento al cliente e alla sua soddisfazione.
Una più diffusa coscienza sociale impone anche una maggiore attenzione alle aspettative degli utenti. Si va dunque affermando il concetto di client satisfaction che sempre più caratterizza le decisioni delle imprese e trova ampia applicazione nell’ambito dei servizi idrici. La susseguente prestazione deve quindi attenersi a contenuti di socialità ed equità che rendono inaccettabili eventuali discriminazioni tra le categorie di utenti; inoltre, una sempre crescente attenzione alle caratteristiche del servizio,
2 Per legittimità sociale di un’impresa si intende la credenza o percezione da parte della società della coerenza con i principi
nonché alle modalità con cui viene erogato, e il passaggio da un bisogno esclusivamente quantitativo ad una qualitativo, giustificano tale orientamento delle imprese di gestione dei servizi idrici.
Le aziende di gestione del servizio idrico, disponendo di una risorsa accessibile in quantità limitata, sono indotti a dare notevole rilievo alla responsabilizzazione economica, intesa come orientamento all’equilibrio economico e finanziario della gestione.
L’obiettivo minimo di tali tipologie di azienda, che per loro natura non devono tendere al perseguimento della massimizzazione del profitto, dovrebbe essere quello dell’equilibrio economico (costi, ricavi); quello massimo consisterebbe nella realizzazione di profitti in misura tale da consentirle un adeguato sviluppo quali-quantitativo, nel rispetto delle finalità sociali3.
Queste aziende, quindi, tendono a creare condizioni di economicità sociale nel rispetto del vincolo di economicità aziendale. In altre parole, produrre in modo economico, significa reintegrare, per mezzo dei ricavi conseguiti, tutti i costi di gestione di un periodo medio-lungo per l’azienda ma significa anche sviluppare la capacità di assolvere ai rilevanti ed imprescindibili fini di natura sociale. Pertanto, il rispetto dell’economicità rappresenta un obiettivo fondamentale configurandosi come condizione necessaria alla sopravvivenza dell’organismo aziendale. Infatti, mediante il conseguimento di adeguati livelli di economicità, viene garantita la continuità dell’erogazione del servizio e un’efficace ed efficiente utilizzazione delle risorse.
Un’analisi tendente ad individuare una ipotetica struttura dei costi di una generica azienda di gestione del servizio idrico (Tabella n. 2) evidenzia come sia i costi di esercizio, sia le spese in conto capitale (per la presenza di ingenti impianti) giochino un ruolo importante nella determinazione del costo totale di erogazione del servizio, estremamente variabile in funzione delle caratteristiche morfologiche del territorio nonché del differente livello di qualità del servizio reso.
Descrizione %
Acquisto dell’acqua da terzi 2
Acquisto di materiali 5
Energia 10
Prodotti chimici per il trattamento delle acque 1 Manutenzione ordinaria degli impianti 15
Personale 35 Ammortamenti 23 Oneri finanziari 5 Spese generali 4 Totale 100
3 La regola del pareggio del bilancio è ritenuta una condizione inadeguata per il conseguimento dell’efficienza allocativa
del bene, soprattutto se si considera l’acqua una risorsa esauribile e quindi tale da richiedere una costante attenzione agli aspetti caratterizzanti il ciclo.
Tabella n. 2: Ripartizione percentuale dei costi di gestione di una generica azienda di gestione del servizio idrico (Federgasacqua, 2000)
Sebbene la voce di costo relativa alla materia prima sia, tranne rari casi, molto piccola, è evidente che, intermini di costi, la fonte di approvvigionamento costituisca un elemento molto importante dell’azienda. Al riguardo, si pensi solo alle differenze tra i sistemi a caduta rispetto a quelli ad emungimento, in termini di consumo energetico, o alla differenza tra l’acqua di sorgente e quella di superficie, in relazione ai costi per il trattamento4. Va evidenziato, infatti, che le acque a disposizione non sempre presentano tutti i requisiti di potabilità, per cui, prima di essere destinate agli usi civili, devono essere sottoposte ad una serie di trattamenti volti a migliorarne le caratteristiche chimiche, fisiche e organolettiche e le rendano batteriologicamente pure5. Tali trattamenti comprendono operazioni di chiarificazione, filtrazione, sterilizzazione, ecc.; quanto più spinti sono questi trattamenti tanto maggiore è l’incidenza dei costi, non solo in conto esercizio, ma soprattutto in conto capitale, in relazione ai molteplici investimenti che si rendono necessari e alla loro incidenza in termini di ammortamenti. Gli impianti di trattamento, inoltre, pongono complessi problemi di gestione, poiché, rappresentando uno dei punti più delicati dell’intero sistema acquedottistico, necessitano di mezzi adeguati ed affidabili durante le varie fasi del processo di produzione e distribuzione, quali sistemi di monitoraggio in continuo dell’acqua in ingresso e in uscita. Risulta altresì indispensabile la presenza di un laboratorio chimico e batteriologico in grado di eseguire in tempo reale tutte le analisi necessarie al controllo del processo; ciò comporta la presenza di personale tecnico altamente qualificato, in azione 24 ore su 24, con evidenti elevati costi.
Un’altra voce di costo che assume notevole rilevanza è quella relativa agli ammortamenti; la loro elevata incidenza sul totale dei costi è giustificata dalla considerazione che le aziende di servizi idrici necessitano di molteplici impianti.
Da quanto appena visto, si evince che la gestione del servizio idrico è caratterizzata da un elevato contenuto tecnologico, tanto da poter essere considerata ad alta intensità di capitale (capital intensive). La maggior parte dei costi può essere imputata a fattori fissi mentre una percentuale minore dei costi di produzione è attribuibile a fattori variabili. Tale tipologia di aziende presenta il punto di equilibrio in corrispondenza di elevati livelli di utilizzo della capacità produttiva ed ha margini di manovra minori rispetto ad aziende con struttura di costo più elastica.
Tali aziende risultano particolarmente sfavorite dal punto di vista del dimensionamento della capacità produttiva; data la necessità di costituire un adeguato stock di acqua, al fine di fronteggiare tempestivamente i picchi di domanda dell’utenza, e, data la scarsa convenienza economica del suo immagazzinamento (tenuto conto degli impianti di stoccaggio, delle perdite quantitative durante la fase di stoccaggio nonché degli elevati costi per il mantenimento dell’acqua in rete), le aziende si trovano nella sfavorevole condizione di dover dimensionare gli impianti alla punta massima della domanda. Esiste, perciò, una sostanziale differenza rispetto alle imprese industriali, dove impianti e macchinari
4 I dati ISTAT affermano che la fonte principale di approvvigionamento in Italia è costituita, per oltre il 50% da acque di
falda, seguite da acque di sorgente per circa il 37% e, da ultimo, da acque di superficie.
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sono dimensionati ad un livello di produzione corrispondente alla domanda media poiché è possibile fronteggiare i picchi con le scorte di magazzino.
Nell’utilizzo degli impianti relativi ai servizi idrici, è altresì necessario tener conto delle rilevanti esternalità che si creano a causa di fenomeni di congestione della domanda in determinate ore nel corso della giornata; pertanto, i responsabili del servizio devono scegliere il grado di affidabilità del sistema che si desidera ottenere definendo il livello di stoccaggio necessario a far fronte alla variabilità dei consumi.
Il punto di pareggio (break-even point) viene perciò raggiunto solo quando si realizza un elevato grado di sfruttamento degli impianti. Poiché il punto di pareggio di tali aziende cade in corrispondenza di un volume di produzione pari a circa il 70% della capacità produttiva massima dell’impianto, il margine di sicurezza6 molto basso. Ciò rende molto rigida la gestione e, al contempo, rischiosa, dato che le aree dei profitti e delle perdite si presentano poco equilibrate: lievi oscillazioni della quantità di acqua erogata possono comportare elevate perdite economiche.
Con l’obiettivo di recuperare economicità, molte aziende del settore attuate delle strategie di diversificazione affiancando alla gestione del servizio idrico, altri servizi (gas, teleriscaldamento, smaltimento rifiuti, ecc.) al fine di sfruttare possibili sinergie. Tuttavia, nonostante questi approcci tesi a contenere la rigidità dei costi, ciò che realmente ostacola gli sforzi per raggiungere un adeguato equilibrio economico è l’elevata rigidità strutturale.
Oltre ai costi è necessario considerare i proventi derivanti dalla gestione. Questi ultimi derivano dal corrispettivo di vendita dell’acqua (tariffa e canone di fognatura), da eventuali contributi o sovvenzioni statali, da eventuali attività di consulenza, dal trasferimento del know-how, ecc.7.
La complessità del quadro gestionale rende, dunque, necessario ragionare in termini di strategie e non di adattamenti sporadici alle condizioni sopravvenute. È quindi fondamentale che tali aziende non improvvisino la gestione, pena il progressivo indebolimento della struttura aziendale, ma abbiano ben chiara una precisa visione strategica, intesa come percorso attraverso il quale vengono compiute ed effettuate le scelte aziendali.
La strategia aziendale rappresenta lo schema generale di azione formulato per il perseguimento di obiettivi di lungo termine e deve essere intesa come una costante tensione al mantenersi in sintonia con il dinamismo ambientale, come percorso di piena valorizzazione delle funzioni aziendali e condizione necessaria per il perseguimento della missione aziendale.
L’analisi e la valutazione delle strategie formulate dalle imprese di gestione dei servizi idrici risulta molto più articolata rispetto ad un impresa privata. Infatti, le finalità delle prime sono molto più numerose e complesse: oltre al perseguimento di obiettivi di natura sociale, condizionamenti e vincoli
6 Cioè la differenza percentuale tra il volume previsto di utilizzo della capacità produttiva e il volume cui corrisponde il
punto di pareggio.
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rendono molto difficile il perseguimento di obiettivi di efficienza economica e tecnica. In tal senso, le scelte strategiche deriveranno da un processo di apprendimento diffuso a tutti i livelli aziendali; inoltre, la costante interazione con l’ambiente di riferimento è fondamentale ai fini dell’assunzione delle decisioni strategiche.