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Strumenti diagnostici e psicometrici

Nel documento Corso di Laurea in Cure Infermieristiche (pagine 16-20)

2. QUADRO TEORICO

2.7 Strumenti diagnostici e psicometrici

Esistono in letteratura importanti scale psicometriche che valutano l’intento, il rischio, i motivi per non compiere il suicidio e il grado di disperazione del soggetto.

Tra queste vi sono:

- Beck Hopelessness Scale (BHS) - Suicide Risk Measure

- Suicide Intent Scale (ISS)

- Brief Reasons for Living Inventory (BRFL)

- Nurses’ Global Assessment of Suicide Risk (NGASR) - Accertamento del Livello di Rischio di Suicidio

2.7.1 Beck Hopelessness Scale- BHS (Allegato 2)

Beck et al. (1974) definiscono la “Hopelessness” come una mancanza di entusiasmo, una tendenza motivazionale a rinunciare e una carenza di aspettative positive. Usando questa definizione, hanno sviluppato la Beck Hopelessness Scale .

È una scala di valutazione ideata nel 1974, che ha come oggetto di studio la gravità degli atteggiamenti negativi del soggetto intervistato nei confronti del futuro, considerando la perdita di speranza come elemento cardine della dimanica suicida.

Essa può essere utilizzata come test di screening per la popolazione in generale, per gli adolescenti a partire dai 17 anni e per i pazienti considerati a rischio suicidio.

La scala è costituita da 20 item che valutano la gravità delle aspettative negative sul futuro sia nel breve che nel lungo periodo. Alle domande bisogna rispondere affermativamente o negativamente determinando così un punteggio da 0 a 1, in un range da 0 a 20 punti.

Un punteggio alto è indicatore di una maggiore perdita di speranza nel futuro e quindi una maggiore propensione a commettere il suicidio.

I 20 item possono essere raggruppati in tre principali macroaree che riguardano i sentimenti come la speranza, l’entusiasmo e la fiducia; la perdita di motivazione caratterizzata dalla rinuncia, dalla decisione di non desiderare nulla o di non perseguire quanto si deridera; infine le aspettative future.

Il tempo di somministrazione varia dai 5-10 minuti nel caso in cui il test sia auto-somministrato in forma scritta, mentre ci vogliono circa 10-15 minuti per la somministrazione in forma orale.

2.7.2 Scale For Suicide Ideation-SSI (Allegato 3)

È una scala di valutazione semi-strutturata ideata sempre dallo stesso gruppo di ricercatori (Back et al., 1979) volta a misurare l’ideazione suicidaria.

Gli autori considerano l’ideazione suicidaria come la premessa per l’atto suicidario, per cui ritengono essenziale poter evidenziare l’intensità e la pervasività dell’ideazione al fine di raggiungere una ragionevole predizione del rischio suicidale.

Essa è costituita da 19 item, ognuno dei quali presenta 3 possibili risposte alle quali viene assegnato un punteggio da 0 a 2 punti, in un range totale che va da 0 a 38 punti; più alto è il punteggio finale ottenuto e più sarà da considerarsi elevata la gravità del sintomo.

Soggetti con un punteggio inferiore o pari a 5 punti sono considerati non a rischio di suicidio, mentre soggetti con un punteggio superiore ai 5 punti sono da considerarsi come soggetti a rischio suicidale (La valutazione del suicidio | www.psychiatryonline.it, s.d.).

Anche in questa scala, come nella precedente scala, si possono individuare tre macro-aree che comprendono: il desiderio attivo di suicidio, la preparazione e il desiderio passivo di suicidio.

2.7.3 Intent Score Scale-ISS 1981 (Pierce, 1981) (Allegato 4)

È una scala di valutazione utilizzata per valutare nei soggetti che hanno alle spalle un tentamen, il loro intento di ricommettere l’atto. È composta da 12 item che riguardano le circostanze relative al tentativo di suicidio commesso (6 item), le considerazioni personali (4 item) e infine due item relativi al rischio di ricommettere l’atto. Ad ogni risposta viene assegnato un punteggio da 0 a 2 punti; il punteggio totale può variare tra 0-25 punti. Un punteggio compreso tra 0-3 punti è indice di basso rischio suicidale, un punteggio tra 4 e 10 punti indica un rischio medio e infine punteggi superiori a 10 punti indicano un elevato rischio suicidale.

2.7.4 Reason For Living Inventory (RFL) (Allegato 5)

Questo tipo di scala di valutazione si focalizza sugli aspetti adattivi dei soggetti ai quali viene somministrata. Nei soggetti a rischio suicidale le capacità di adattamento risultano piuttosto carenti. La RFL si basa sugli aspetti cognitivo comportamentali e quindi tiene conto dello stile di vita del soggetto, delle capacità personali, delle convizioni e di tuttte quelle componenti che influenzano il modo di agire del soggetto in questione. La RFL è formata da 48 item che sono suddivisibili in 6 sottoscale:

- SCB-survival and coping belief / fiducia nella sopravvivenza e nell’adattamento (24 items)

- RF-resposability to family / responsabilità verso la famiglia (7 items) - CC-child related concerns / preoccupazioni per I figli (3 items) - FS- fear of suicide / paura del suicidio (7 items)

- FSD- fear of social disapproval / paura della disapprovazione sociale (3 items) - MO- moral objection / obiezioni verso il suicidio (4 items)

Ogni item prevede la scelta di una risposta che va da 1 a 6, dove 1 indica il “completo disaccordo” e 6 indica l’essere “estremamente d’accordo”. Una volta completata la scala si sommano i punteggi e più alto sarà il risultato e meno il soggetto è da considerarsi a rischio suicidale.

La RFL ha come limite il fatto di essere una scala piuttosto lunga da compilare ed è una scala scarsamente utilizzata per l’impiego clinico.

2.7.5 Nurses’ Global Assessment Of Suicide Risk (NGASR)

È una scala di valutazione infermieristica che permette la valutazione del rischio suicidario in pazienti con disturbi psichiatrici conclamati o possibli.

È composta da 15 item ai quali è assegnato un punteggio da 1-3. In base ai risultati della somma della compilazione si possono individuare quattro livelli di rischio che vanno da un livello 4 in cui il rischio è considerato basso (totale punti ≤5), fino al livello 1 dove il rischio è considerato molto alto (punteggio ≥12).

Qui sotto viene riportata la versione italiana di questa scala di valutazione che nel 2019 è stata sottoposta ad un processo di validazione preliminare in Italia (Ferrara et al., 2019).

2.7.7 Accertamento del Livello di Rischio di Suicidio

Un altro strumento utile per accertare il livello di rischio suicidale è dato dalla tabella di seguito riportata presente nel manuale di “Diagnosi infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica” (Carpenito, 2015).

Versione italiana della Nurses’Global Assessment Suicide Risk (NGASR-ita)

1. Item Score

2. Presenza/impatto della mancanza di speranza 3 3. Evento stressante recente, per esempio perdita del

lavoro, preoccupazioni finanziarie, pendenze giudiziarie 1 4. Allucinazioni uditive/convinzioni persecutory 1 5. Evidenza di depressione/Perdita d’interesse o perdita di

piacere 3

6. Ritiro sociale 1

7. Verbalizzazione di intenzionalità suicidaria 1 8. Evidenza di una progettualità suicidaria 3 9. Storia familiare di disturbi psichiatrici gravi o di suicidio 1 10. Lutto recente o interruzione di relazioni affettive 3 11. Anamnesi positive per disturbi psicotici 1

12. Vedova/vedovo 1

13. Pregresso tentativo di suicidio 3

14. Storia di privazioni socio-economiche 1 15. Storia di alcolismo e/o abuso di alcol 1

Presenza di malattia terminale 1

Livello di rischio

≤ 5 Livello 4-livello di rischio basso 6 < score ≤8. Livello 3- livello di rischio medio 9 < score ≤11. Livello 2- livello di rischio alto Score ≥ 12. Livello 1- livello di richio molto alto

Accertamento del Livello di Rischio di Suicidio

Comportamenti o

sintomi Livello di rischio Basso Livello di rischio Medio Livello di rischio Alto

Ansia Lieve Moderata Alta o stato di panico

Depressione Lieve Moderata Grave o improvviso

cambiamento a uno stato di euforia o di serenità**

Isolamento e/o

abbandono Un certo senso di

isolamento, non di abbandono

Mancanza di speranza,

senso di abbandono Mancanza di speranza, senso di abbandono,

Stile di vita Stabile Moderatamente stabile Instabile

Abuso di sostanze Raramente Spesso Continuo

Precedenti tentativi di

suicidio Nessuno o di bassa

letalità (assunzione di Eventi associati Nessuno o una disputa

verbale

Scopo dell'atto Assente o non chiaro Sollievo dal senso di vergogna o di colpa,

famiglia Famiglia di sostegno,

Famiglia unita, Salute

In collera e incapace di dare sostegno,

Nessun piano Ideazione suicidaria frequente con

suicidaria - Taglio delle vene dei

polsi, Overdose da

*si applica solo a bambini e adolescenti

**aggiunta dell'Autore

Adattamento da Hatton, C.L., e McBride, S. (1984). Suicide: Assessment and intervention. Norwalk, CT, Appleton-Century-Crofts; e Jackson, D.B., e Saunders, R.B. (1993). Child health nursing. Philadelphia, P.

A: J.B. Lippincott and Mohr, W. (2009). Psychiatric mental health nursing (7th Edition). Philadelphia, PA:

J.B. Lippincott.

(Carpenito, 2015)

Nel documento Corso di Laurea in Cure Infermieristiche (pagine 16-20)

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