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2.2 Studi epidemiologici e ambientali nell’area di Pisa

2.2.2 Strumenti e metodi

Lo studio può essere suddiviso in tre ambiti di attività di diversa natura per i quali differenti strumenti operativi e metodologici vengono utilizzati.

Per quanto riguarda l’area di indagine, questa è stata definita in termini tali da comprendere la popolazione potenzialmente esposta ad un livello di inquinamento ambientale ascrivibile, con più sicurezza possibile, ad una singola fonte, (l’inceneritore posizionato come centroide dell’area da selezionare, assumendo che i

suoi effetti si producano in maniera uniforme entro una circonferenza), in modo da ridurre il contributo che altre sorgenti apportano alla definizione di un’area che possa servire per testare il differenziale dei parametri ambientali monitorati e degli effetti sanitari.

In questo caso si è tenuto conto che la zona entro i 5 Km di distanza dall’inceneritore si definisce rurale. Sono state quindi necessarie due zone di controllo: l’una conserva il carattere di ruralità a l’altra è di tipo urbano-residenziale e quindi equivalente alla zona a nord est dell’inceneritore che presenta caratteristiche di alta densità abitativa e vie di traffico autoveicolare.

L’analisi esplorativa spaziale è stata condotta con lo strumento GIS, ed ha portato ad identificare una superficie che forniva una affidabilità maggiore ai risultati finali perché meno interessata da alcuni fattori confondenti.

2.2.2.1 Indagine sullo stato di salute della popolazione

La distribuzione della popolazione per sesso e per età, dentro e fuori dall’area in studio, mostra una sostanziale similitudine sebbene evidenzi una differenza dovuta ad una maggiore percentuale di giovani (<15 anni) e una minore percentuale di ultra sessantacinquenni entro i 4 km, specie nelle femmine.

La fase che sviluppa l’indagine campionaria per l’acquisizione di informazioni su malattie e sintomi nella popolazione residente entro l’area di studio, si basa su un prerequisito necessario al fine di una correlazione spaziale tra la distribuzione degli indicatori di salute e la distanza rispetto alla fonte di inquinamento, che è la definizione della popolazione geografica dei soggetti nell’area e quindi degli eventi (nascita, decesso, ricovero).

Una classica analisi di mortalità è stata fatta per valutare eventuali eccessi di rischio. I passi che si sono dovuti compiere per generare il data base sono stati diversi ed articolati.

In generale la metodologia che sottostà alla produzione dei risultati finali riguarda la definizione di alcune procedure per

• L’acquisizione delle informazioni sulla popolazione attraverso i canali adeguati, cioè strutture e amministrazioni pubbliche detentori del dato di partenza e dei campi informativi ad esso associati;

• Selezione dei campi con informazioni rilevanti ai fini dello studio ed elaborazione del minimum data set estraibile dal confronto tra tutti gli archivi di diversa fonte a natura raccolti a necessari per l’indagine;

• Definizione della popolazione stabile di anno in anno, nelle aree selezionate per effettuare i confronti variabile a causa degli incrementi e decrementi della numerosità legati ai flussi migratori e ai cambi di residenza;

• Rintracciabilità dei soggetti da un archivio di dati all’altro.

Per georeferenziare la residenza dell’evento (nascita, ricovero, decesso) i flussi informativi sanitari sono stati accoppiati con dati anagrafici.

Molte informazioni sono state recepite tramite questionari. Il questionario su malattie e sintomi permette di avvantaggiarsi di una procedura che misura diverse variabili di interesse, ai fini dell’indagine epidemiologica, in contemporanea, descrivendo la situazione reale del soggetto al momento investigato.

L’indagine epidemiologica campionaria è organizzata su base familiare ad è rivolta ad un campione generale di popolazione a cui viene proposto un questionario standardizzato, con il quale si raccolgono informazioni sullo stato di salute dei soggetti ed altre informazioni aggiuntive sullo stile di vita, sulle malattie pregresse, le caratteristiche ambientali dei luoghi di residenza e le percezioni individuali della qualità dell’ambiente stesso.

In base a considerazioni statistiche sulla potenza del test, da effettuare sugli indicatori di morbosità analizzati nell’area, il numero di soggetti da esaminare è stato stabilito i circa 1500, elevato a 1700 considerando le zone di controllo. Secondo lo schema di georeferenziazione adottato ogni famiglia è stata localizzata nel punto corrispondente all’indirizzo di abitazione.

Il campionamento dei soggetti all’interno dell’area di studio è fortemente dipendente dal GIS.

Secondo l’obbiettivo stabilito, di selezionare i soggetti in modo che fossero distribuiti regolarmente sull’intera area, è stato calcolato il numero di persone abitanti in ciascuna zona da dover intervistare, integrando nel GIS i dati di residenza dell’Ufficio Anagrafe del Comune.

2.2.2.2 Analisi della interazione inceneritore-salute attraverso studi epidemiologici esistenti

La rassegna esamina gli studi epidemiologici che fino ad ora hanno indagato situazioni a rischio sanitario ad ha come obiettivi:

• Individuare gli inquinanti a gli indicatori da salute che risultano rilevanti in base alla letteratura internazionale disponibile, al fine di orientare la programmazione di uno studio di valutazione di impatto sanitario.

• Partendo dalle esperienze effettuate nel campo della ricerca epidemiologica, sviluppare le linee di indagine e le metodologie ottimali per programmare approfondimenti che contribuiscano alla definizione delle associazioni casuali esistenti tra patologie e inceneritori.

Si individuano due tipologie di soggetti principalmente interessate dagli impatti di questa attività e quindi da sottoporre ad indagine: i lavoratori presso gli impianti e le comunità di residenti nell’intorno. In associazione a questi due gruppi di esposti differenti outcomes vengono prevalentemente indagati.

Il criterio utilizzato per selezionare gli studi è stato duplice, prendendo in considerazione tutte le pubblicazioni rilevanti ed effettuando una ricerca. Gli studi volti alla definizione del rischio, alle descrizione di casi particolari di contaminazione e alla misura degli impatti prodotti sulle componenti biotiche ed abiotiche del sistema ambiente circostante gli impianti, non sono stati inclusi nella rassegna.

2.2.2.3 Indagine ambientale su suolo, aria e acqua

L’indagine sugli effetti dell’inceneritore vuole evidenziare come le ricadute del particolato prodotto dalla sorgente hanno modificato lo stato del terreno. A tal fine sono stati:

ƒ Definiti degli anelli concentrici a distanze diverse dal punto sorgente ƒ Definite le direzioni dei venti prevalenti nei diversi periodi dell’anno ƒ Effettuati 500 saggi totali su 76 campioni di terreni prelevati

La procedura ESDA (Esplorative Spatial Data Analysis) ha indirizzato ad una corretta definizione del piano di indagine. Infatti, considerazioni sulla densità abitativa dell’area indagata, effettuate visivamente sulla carta, hanno evidenziato la necessità di concentrare lo studio sull’area di raggio 0-4 Km utilizzando la corona 4- 5 Km come area di riferimento. Questa scelta consente di minimizzare gli effetti di confondimento tipici dell’area a ridosso del centro urbano di Pisa, ascrivibili a fonti diverse di inquinamento difficilmente controllabili in fase di studio.

Tale scelta consente di generare un campionamento ambientale rappresentativo nella stessa area oggetto di studio epidemiologico fornendo un’analisi a pari livello di dettaglio dello stato di salute della popolazione e dello stato di contaminazione del suolo.

Pertanto il criterio metodologico adottato risulta basato sulla duplice necessità di rappresentare tutto il territorio ma con una attenzione particolare alle aree più popolate.

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