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Gli strumenti per la valorizzazione delle biomasse agricole per la produzione d

5.2 Le biomasse nella politica nazionale

5.2.2 Gli strumenti per la valorizzazione delle biomasse agricole per la produzione d

I biocarburanti sono un importante mezzo per contribuire a mitigare i cambiamenti climatici in atto (il settore trasporti in EU partecipa per più di un quinto sul totale delle emissioni di gas serra, con un incremento del 27% dal 1990 al 2005). In aggiunta alla riduzione nelle emissioni di gas serra, i biocarburanti contribuiscono anche a ridurre alcuni degli inquinanti caratteristici di benzina e gasolio. Il biodiesel, ad esempio, presenta numerosi vantaggi a livello ambientale, tra cui: assenza di idrocarburi policiclici aromatici, responsabili di molte forme tumorali; assenza di zolfo, principale responsabile delle piogge acide; riduzione nelle emissioni di CO, idrocarburi incombusti e particolato, responsabile di malattie respiratorie; è inoltre biodegradabile in meno di un mese e se si utilizza biodiesel puro si ottiene un abbattimento delle polveri sottili del 50%. Queste motivazioni sono alla base delle normative comunitarie che hanno individuato obiettivi specifici di sviluppo dell’impiego dei biocarburanti al fine di contribuire agli impegni assunti per il rispetto del Protocollo di Kyoto. L’Italia ha definito negli anni passati vari provvedimenti per l’incentivazione dell’uso dei biocarburanti (programmi pluriennali di riduzione delle accise) e più di recente per il raggiungimento di obiettivi quantitativi attraverso l’obbligo di miscelazione. Nel mese di giugno 2008 si è completato l’iter di emanazione dei provvedimenti attuativi della Legge Finanziaria 296/2006, con l’entrata in vigore dei Regolamenti che disciplinano le modalità di immissione in consumo dei biocarburanti e l’applicazione delle sanzioni per chi non ottempera all’obbligo.

tabella 5. 6- Quadro nazionale normativo dei biocarburanti. QUADRO NORMATIVO BIOCARBURANTI DECRETO MINSTERO SVILUPPO ECONOMICO

n. 100 del 23 aprile 2008( G.U n.131 del 06/06/08) "Sanzioni amministrative per il mancato raggiungimento dell'obbligo di immissione in consumo di quota minima d biocarburanti".

DECRETO MIPAAF

n. 110 del 29 aprile 2008 (G.U. del 19/06/08)

"regolamento recante criteri, condizioni e modalità per l'attuazione dell'obbligo di immissione in consumo nel territorio nazionale di una quota minima di biocarburanti".

DECRETO MINISTERO DELL'ECONOMIA di concerto con SVILUPPO ECONOMICO, MIPAAF E AMBIENTE

n. 156 del 3 settembre 2008 (G.U n.239 del'11/10/08 ). "Regolamento concernente le modalità di applicazione

dell'accisa agevolata sul prodotto denominato <biodiesel>, ai sensi dell'art. 22 bis, del Dlg 26 ottobre del 1995, n.504

CIRCOLARE DEL MIPAAF prot. 3567 del 17/07/08 "Comunicazioni dell'obbligo 2008"

CIRCOLARE AGEA prot. N. ACIU 2008.1397 del 19/09/2008: "Verifica delle conformità dei contratti

di coltivazione di semi oleosi con Contratti quadro del 18/12/2006"

Fonte: n.s su dati Mipaaf

Tale obbligo è fissato, per l’anno 2008, nella misura del 2% del quantitativo di carburanti immesso in consumo nell’anno precedente, e tale obbligo è elevato al 3% a partire dal 2009. La normativa nazionale, per ora, si attesta ad un livello decisamente inferiore all’obiettivo comunitario previsto nella misura del 10% nel 2020. Tale dato riflette un approccio “prudente” adottato a livello nazionale, ciò al fine di evitare distorsioni sui settori collegati (es. alimentare) in attesa delle nuove generazioni di biocarburanti più efficienti, ma al tempo stesso in grado di consentire lo sviluppo del settore nazionale anche con il coinvolgimento di una quota di filiera agricola. Bisogna ricordare che le imprese operanti nel settore del biodiesel dispongono sin da ora della capacità produttiva necessaria a far fronte all’obiettivo indicativo del 5,75% di immissione in consumo di biocarburanti fissato per il 2010 dalla Commissione UE.

Figura 5. 1-Biocarburanti linee di intervento fino al 2010.

Fonte: n.s su dati Mipaaf

Il Regolamento sulle modalità di immissione in consumo prevede la creazione di un sistema di certificati che attesti l’avvenuta miscelazione nei carburanti di origine fossile. Tale sistema doveva prevedere un maggiore valore per i certificati relativi a biocarburanti prodotti in filiera; l’Unione Europea ha però ritenuto incompatibile questa previsione con le norme sulla concorrenza. Un meccanismo di maggior incentivazione può essere accettato dall’Unione Europea qualora legato a aspetti di sostenibilità ambientale come ad esempio la riduzione delle emissioni di CO2 e di particolato. Quindi al momento non viene fatta nessuna distinzione o attribuito maggior valore ai biocarburanti che hanno origine dalla filiera agricola. L’obbligo di immissione in consumo di biocarburante prevede il rilascio di certificati (10 Gigcalorie per certificato con massa volumetrica a 15° centigradi con un limite massimo in percentuale del 125%) che attesti i quantitativi immessi dai singoli soggetti e la loro capacità di rispettare i vincoli imposti( limite minimo di sanzione 75%). I soggetti comunicheranno al Mipaaf attraverso un autocertificazione l’elenco dei parametri relativi ai quantitativi di

BIOCARBURANTI Linee di intervento

Biodiesel Bioetanolo

Misura

Ambientale 07 08 09 10

Livello annuo crescente di miscelazione Prelievo condizionato all’obiettivo annuale di miscelazione. Sanzioni specifiche Obiettivo Ambientale 07 08 09 10 1,0 2,5 4,0 5,75 % miscelazione % prelievo 0,5 1,0 3,5 5,75 x,x x,x x,x x,x x,x x,x x,x x,x

benzina, gasolio e di biocarburante che saranno immessi in consumo e tutte le informazioni necessarie per completare il quadro per il calcolo dell’obbligo in consumo. I dati comunicati verranno raccolti in un portale che sarà gestito dal Mipaaf e a cui avranno accesso gli utenti che comunicheranno i dati di immissione in consumo dei biocarburanti. Quindi al Mipaaf spetterà la possibilità di: visualizzare e annullare le Autocertificazioni, emettere i certificati, verificare e applicare le sanzioni previste, stampare il bollettino e indicare il biocarburante agevolato per compagnia per l’anno successivo; mentre l’utente Compagnia potrà registrare e validare le Autocertificazioni visualizzare i movimenti di certificati, registrare le transazioni di compravendita, visualizzare la propria quota parte del contingente dove sono il soggetto/ compagnia potrà inserire, visualizzare, modificare, validare e stampare tutte le informazioni dell’autocertificazione dallo stesso comunicate (figura 5.2 esempio di autocertificazione).

Figura 5. 2-Esempio di Autocertificazione per il calcolo dell’obbligo di immissione

5.3 Il ruolo futuro dell’agricoltura nel sistema delle

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