STATE TRAIT ANXIETY INVENTORY (STAI-FORMA-Y2)
Considerato il primo strumento in cui l’ansia –tratto e l’ansia –stato vengono valutate separatamente, fu ideato da Spielberger nel 1964. Per il nostro studio abbiamo utilizzato lo STAY-Y2 che valuta l’ansia di tratto.
Il questionario è di auto somministrazione ed è composto da 20 item di cui soltanto 5 raggiungono i criteri di validità ognuno di essi è valutato in base ad una scala a 4 punti (da1 a 4) corrispondenti a Quasi mai, Qualche volta, Spesso e Quasi sempre.
L’ansia di tratto si riferisce a come il soggetto si senta abitualmente, ad una condizione più duratura e stabile della personalità che caratterizza l’individuo in modo continuativo, indipendentemente da una situazione particolare.
BACK DEPRESSION INVENTORY (BDI-II)
È uno strumento di autovalutazione composto da 21 item a scelta multipla. Il test è adatto per la misura della gravità della depressione in adulti e adolescenti di almeno 13anni di età. Esso è stato costruito individuando 21 sintomi caratteristici della depressione sulla base delle descrizioni fornite dai pazienti stessi. Inoltre gli item del questionario valutano la gravità dei sintomi caratterizzanti il disturbo depressivo in accordo con la nomenclatura della quarta edizione del manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali (DSM- IV). Il BDI-II rappresenta la seconda edizione del BDI che ha subito una revisione sostanziale: alcuni item sono stati modificati, mentre altri completamente riformulati. Poiché si è dimostrato inoltre efficace del discriminare pazienti affetti da depressione clinica rispetto a pazienti psichiatrici non depressi, l’utilizzo dello strumento è consigliato per ottenere una misura della gravità dello stato depressivo, articolata nei suoi aspetti peculiari (sonno, appetito, suicidio, pessimismo, ecc…) per lo stesso motivo non è invece indicato per individuare stati di leve disforia su pazienti affetti da altre patologie.
Dalla somministrazione del BDI-II si possono ricavare quattro tipi di informazione sullo stato depressivo:
1) Un punteggio generale: Depressione 0-9 (nessuna o minima), da 10 a 18 (da lieve a moderata), da 19 a 29 (da moderata a grave) e da 30 a 63 (grave).
2) Un punteggio riguardante le manifestazioni somatico affettive: questo fattore riguarda aspetti quali alterazioni del sonno, dell’appetito, agitazione, pianto, ecc…
3) Un punteggio riguardante gli aspetti cognitivi: questo fattore riguarda aspetti quali il pessimismo, l’autocritica, l’autostima, il senso di colpa, ecc…
4) I punteggi nei singoli item che in modo indipendente possono fornire informazioni utili al clinico.
EATING ATTITUDES TEST (EAT)
La scala è un valido strumento utile per la valutazione di un ampio spettro di comportamenti e di abitudini che si osservano comunemente nell’anoressia nervosa, è un valido strumento di screening, probabilmente è meno valido come strumento di valutazione del cambiamento. La versione originale dell’EAT è composta da 40 item che esplorano comportamenti ed atteggiamenti tipici dell’anoressia nervosa. Ciascun item è valutato in base alla frequenza (sempre, molto spesso, spesso, talvolta, raramente e mai) con cui il soggetto sperimenta quel comportamento o quel sintomo. Il punteggio massimo è 3 ed è attribuito alla risposta “sempre”, 2 è attribuito alla risposta “molto spesso” ed 1 alla risposta “spesso”; le rimanenti risposte hanno punteggio 0. Gli item 1, 18, 19, 23, 27 e 39 sono codificati al contrario, per cui 3 corrisponde a “mai”, 2 a “raramente”, 1 a “talvolta” e 0 alle rimanenti risposte. Il punteggio della scala originale può variare, pertanto, da 0 a 120 ed i punteggi più alti corrispondono ad una maggiore compromissione. Un punteggio totale inferiore a 30 indica assenza di anoressia.
EATING DISORDER INVENTORY (EDI)
Partendo dall’esperienza acquisita con l’EAT, è stato sviluppato l’EDI che conserva la struttura del primo strumento. Lo sviluppo dell’EDI si basa sulla presa di coscienza che, essendo i DCA disturbi multidimensionali, con marcata variabilità degli aspetti psicologici e comportamentali fra popolazioni eterogenee di pazienti, per cogliere meglio le caratteristiche dei diversi sottogruppi di pazienti, per giungere ad una migliore comprensione del problema e per consentire una più mirata impostazione del trattamento, uno strumento per la loro valutazione doveva essere necessariamente
multidimensionale. La scala non è mirata alla formulazione di una specifica diagnosi di un DCA, ma alla valutazione di tratti che si ritengono rilevanti per la comprensione di questi disturbi. Lo strumento è composto da 64 item che si raggruppano in 8 sottoscale che esplorano, le prime 3, gli atteggiamenti ed i comportamenti relativi al peso, al mangiare ed all’aspetto del corpo, le restanti 5, tratti psicologici più generali, clinicamente rilevanti per i DCA. La scala è un valido ed utile strumento di screening, che si è dimostrato capace di discriminare tra sottogruppi di pazienti (anoressici con restrizioni o con condotte di eliminazione, bulimici, soggetti con semplici preoccupazioni relative alla dieta ed all’immagine corporea, ma senza patologia conclamata, eccetera).
L’EDI è composto da 64 item che vanno a comporre 8 dimensioni che possiamo così sintetizzare:
- Spinta verso la magrezza (item 1, 7, 11, 16, 25, 32 e 49): eccessiva preoccupazione per la dieta, desiderio di perdere peso e paura di acquistarlo; - Bulimia (item 4, 5, 28, 38, 46, 53 e 61): tendenza alle abbuffate ed al vomito autoindotto;
- Scontentezza per il corpo (item 2, 9, 12, 19, 31, 45, 55, 59 e 62): convinzione che alcune parti del corpo (soprattutto quelle associate ai cambiamenti tipici della pubertà) siano troppo grosse/grasse;
- Inadeguatezza (item 10, 18, 20, 24, 27, 37, 41, 42, 50 e 56): sentimenti di inadeguatezza, insicurezza, autosvalutazione, sensazione di non avere il controllo sulla propria vita;
- Perfezionismo (item 13, 29, 36, 43, 52 e 63): aspettative personali eccessive, spinta al successo;
- Sfiducia interpersonale (item 15, 17, 23, 30, 34, 54 e 57): senso di alienazione e di riluttanza a stabilire rapporti interpersonali stretti;
- Consapevolezza interocettiva (item 8, 21, 26, 33, 40, 44, 47, 51, 60 e 64): difficoltà a riconoscere e identificare le emozioni e le sensazioni legate alla
fame ed alla sazietà;
- Paura della maturità (item 3, 6, 14, 22, 35, 39, 48 e 58): timore di lasciare la sicurezza della preadolescenza e di caricarsi delle responsabilità dell’adulto. Le 8 dimensioni hanno mostrato una larga concordanza con il giudizio clinico e con criteri oggettivi esterni.
Ciascun item è valutato in base alla frequenza (sempre, molto spesso, spesso, talvolta, raramente e mai) con cui il soggetto sperimenta quel comportamento o quel sintomo. Il punteggio massimo è 3 ed è attribuito alla risposta “sempre”, 2 è attribuito alla risposta “molto spesso” ed 1 alla risposta “spesso”; le rimanenti risposte hanno punteggio 0. Tutta- via 19 item (1, 12, 15, 17, 19, 20, 22, 23, 26, 30, 31, 37, 39, 42, 50, 55, 57, 58, 62) sono codificati al contrario, per cui 3 corrisponde a “mai”, 2 a “raramente”, 1 a “talvolta” e 0 alle rimanenti risposte.
REACTIVITY INTENSITY POLARITY STABILITY QUESTIONNAIRE (RIPoST)
Il questionario RIPoST (Hantouche et al 2014) è di autosomministrazione ed è composto da 60 item che esplorano la dimensione emotiva nelle sue varie componenti.
Al fine di rispondere adeguatamente alle domande, ai soggetti viene chiesto di selezionare una valutazione appropriata tra "1" e "6", (da ‘mai’ a ‘sempre’) indicando come reagisce la persona dal punto di vista emotivo a determinati eventi (abituali) della vita.
La scala è composta da 4 sottoscale: ‘Reattività emotiva’ (15 item con un punteggio compreso tra 15 e 90), ‘Intensità emotiva’ (14 item con un punteggio tra 14-84), ‘Polarità emotiva negativa’ (7 item con un punteggio compreso tra 7- 42) e ‘Stabilità emotiva ’che possiede 14 item con un punteggio compreso tra 14-84. Essa può risultare uno strumento utile per
misurare e qualificare le caratteristiche emotive e fornire una valutazione del grado di disregolazione emotiva del soggetto.
TEMPERAMENT EVALUATION OF MENPHIS, PISA, PARIS AND SAN DIEGO-M (BRIEFTEMPS-M) (ERFURTH ET AL. 2005):
É un questionario disponibile in autovalutazione, composto da 35 item che esplora i vari tipi di temperamento affettivo. Ogni domanda prevede 5 punti della scala Linkert (1=assente a 5=moltissimo). Al paziente viene chiesto di specificare per ogni domanda il valore che meglio descrive i sentimenti maggiormente provati durante la sua vita. Vengono esplorati cinque temperamenti: depressivo, ciclotimico, ipertimico, irritabile e ansioso.
Per il temperamento depressivo vanno calcolati i punteggi dall’item 1 al 7, per il temperamento ciclotimico quelli dall’8 al 14, per l’ipertimico dal 15 al 21, per l’irritabile dal 22 al 28, e infine per l’ansioso dall’ item 29 al 35.