• Non ci sono risultati.

Analisi della ricerca

5.2 Struttura e dipendent

Come si è evidenziato in precedenza, il T.U.E.L. attribuisce ad ogni singolo Comune il compito di definire la propria struttura organizzative. Il Comune quindi, decide come organizzare i propri uffici e stabilisce le responsabilità da attribuire ai dirigenti.

Si comincia a costruire il puzzle dei controlli interni dei Comuni, dal componente più importante, ossia le risorse umane dell’ente. Dalle analisi delle risposte le mansioni e le responsabilità dei dipendenti sono esposte in maniera chiara e comprensibile e sono formalizzate per iscritto. Inoltre, la totalità dei comuni, consapevoli dell’importanza che rivestono le risorse umane nel raggiungimento degli obiettivi complessivi dell’ente, investono nella formazione del personale e nella possibilità di progressione di carriera.

Bisogna qui richiamare un dato, se lo vogliamo chiamare l’altra faccia della medaglia, emerso nell’ultimo Forum della Pubblica Amministrazione. A causa del mancato ricambio generazionale, l’età media dei dipendenti pubblici è salita a 50 anni. Se gli under 35 nel 2011 erano il 10,3% sono scesi nel 2016 all'8%, per non parlare degli impiegati sotto i 25 anni, ossia assunti direttamente dall’Università, sono praticamente assenti con 0,9%.223

Riprendendo il modello CoSO Report, l’ambiente e le persone che ne fanno parte è alla base della struttura. Le persone sono la forza trainante di ogni organizzazione,

223http://www.forumpa.it/riforma-pa/vecchi-maldistribuiti-e-sfiduciati-i-dipendenti-pa-secondo-la-

costituiscono il fondamenta per un efficiente controllo interno. La rinuncia all’inserimento di nuove professionalità porta la pubblica amministrazione a trovarsi disarmata di fronte alle sfide della modernità224. Questa si nota maggiormente per quanto riguarda le competenze informatiche che oggi vengono richieste alla pubblica amministrazione e, ed i corsi di formazione spesso sono insufficiente per colmare il gap.

La rinuncia all’inserimento emerge anche nei Comuni Veneti, se si confronta il numero dei dipendenti comunali225 con la media nazionale226. Guardando la tabella sottostante, i Comuni 2, 4 e 5 se confrontandoli con la media nazionale e quella regionale sembrano avere carenze di personale.227 Per i Comuni 1 e 2, invece, l’indice è più alto rispetto a quelli di riferimento. Questo si può spiegare in quanto, trattandosi di grandi comuni, la complessità è maggiore e quindi anchi il bisogno di personale.

Tab.5 Numero dei dipendenti

Comune Nr. Dipendenti Nr. Dip. In base alla media Nazionale

Comune 1 1737 8,26 Comune 2 2204 8,52 Comune 3 530 4,69 Comune 4 230 6,93 Comune 5 145 3,68 Comune 6 143 3,71 Comune 7 270 6,23 Media Nazionale 6,89

Media Regione Veneta 5,65

224 Cfr. Ibidem.

225 I dipendenti comunali sono pari al personale delle amministrazioni comunali al netto dei dirigenti

comunali, dei segretari comunali e dei direttori generali.

226 Secondo i dati IFEL Fondazione ANCI contenuti nel “I Comuni italiani 2015” Numeri in tasca,pg.11. 227La ricerca prova anche a sfatare il mito dell'elevato numero di dipendenti pubblici in Italia: da noi sono il 14,7% degli occupati mentre in Francia sono il 21,9% e in Gran Bretagna sono il 17,7%. Il problema è piuttosto legato alla loro distribuzione: si passa dai 95 impiegati pubblici per 1.000 abitanti in Valle d'Aosta ai 41 in Lombardia www.forumpa.it.

Un altro dato da riportare è che la legge di Stabilità 2016 ha reintrodotto forti limiti alle assunzioni degli Enti locali, limitando il turn-over al 25% delle cessazioni del personale non dirigenziale dell’anno precedente. Queste restrizioni vanno aggiunte alla precedente legge di stabilità che aveva bloccato le assunzioni in relazione al riordino delle Province con la ricollocazione del personale delle stesse,” Carenza di personale negli uffici comunali, un mese per un certificato" .www.piacenzasera.it.

Si parte da questo quadro generale, con le dovute riflessioni, per concentrarsi sul controlli interni, oggetto dello studio.

Per quanto concerne il numero dei dipendenti impiegati nelle attività di controllo, le loro competenze e le strutture nel quale fanno parte si guardino i seguenti grafici.

Come si evince dalla figura Q5, le principali competenze possedute dal personale impiegato nella funzione di controllo sono quelle afferenti all’area amministrativo- contabile, seguite dalle competenze relative all’area legale-giuridico. Negli ultimi anni, ai dipendenti vengono richieste sempre di più competenze di carattere trasversali, sia nel settore privato che quello pubblico. Quindi alle sopracitate competenze, vengono aggiunte quelle organizzative gestionali e informatiche.

Il numero dei dipendenti, invece, varia secondo la grandezza del comune (tabella n.6). Da quelle che presentano un totale di n°06 dipendenti distribuiti tra controllo di regolarità amministrativa-contabile, controllo di gestione e Internal auditing, alle più piccole dove una persona si occupa il modo parziale delle varie attività di controllo.

Il dato significativo è che, nelle quasi totalità delle amministrazioni comunali considerato, non si riscontra una esclusività di mansioni, nel senso che il personale che si occupa dei controlli interni è adibito altresì allo svolgimento di numerosi ed altri

compiti. Tale aspetto evidenzia la circostanza che lo svolgimento dei controlli interni negli enti viene visto come mero adempimento piuttosto che come strumento di gestione.

Tab.6 Numero dei dipendenti impiegati nell’attività di controllo

Q2) Il numero dei dipendenti impiegati nelle attività di controllo? Controllo di regolarità

amm.va e contabile Controllo di gestione Internal Auditing

5 2 2

0 7 0

1 unità (parziale) 1 unità (parziale) 0

1 1 0

1 2 0

2 2 2

6 0 0

Per quanto riguarda le strutture di controllo all’interno dell’ente, emerge che il controllo di gestione è una delle prime strutture formatosi all’interno degli enti locali. Tale tipologia di controllo ormai consolidata all’interno degli enti, ha il compito di monitorare l’efficienza delle strutture dell’ente, ma anche di supportare il controllo strategico nella valutazione performance. Inoltre, il 50% dei Comuni ha al suo interno anche la struttura di controllo di regolarità amministrativo-contabile. Spesso però, specialmente nei Comuni di piccoli dimensioni, più tipologie di controllo coesistono nell’ambito della medesima struttura.

Tab.7 Gli anni della presenza di struttura di controllo dell'ente.

Q3) Da quanti anni la struttura di controllo è presente nell'Ente? Con "struttura si controllo" si intende un organo aziendale dotato di autonomia e

indipendenza, che svolge attività di vigilanza e controllo sull'assetto organizzativo dell'azienda e sui suoi processi.

Controllo di regolarità

amm.va e contabile Controllo di gestione Internal Auditing

0 10 0 4 22 0 2 10 0 0 20 0 3 10 0 2 0 0 0

Altresì da notare è l’assenza,quasi totale, sia di una struttura che dei dipendenti, per quanto riguarda il ruolo dell’internal audit. In quei comuni dove si vede la presenza, l’attività viene confusa con il controllo interno. Alla domanda “Quali potrebbero essere i motivi della mancanza della struttura di Internal Auditing?” i Comuni hanno addotto le giustificazione più varie:

● presenza non ritenuta necessaria;

● Il servizio viene svolto da personale di diverse strutture rispetto ai diversi contesti di audit e controllo;

● presenza di altre forme di controllo; ● carenza di personale;

● non obbligatorietà per gli enti locali.

Documenti correlati