TITOLO V Organi dell’Associazione
STATUTO DELL'ASSOCIAZIONE CULTURALE Art.1 Denominazione
III. IL CASO: LA MLB HOME GALLERY DI FERRARA
3.1 Descrizione della MLB 1 Origini e cenni storic
3.1.2.1 Struttura istituzionale
La MLB è una home gallery con struttura di associazione culturale. Le associazioni si rivelano sistemi in grado di organizzare e gestire «la libera partecipazione dei cittadini attraverso una funzione di stimolo e controllo delle attività dei soggetti pubblici e privati operanti»69. Essa può essere inoltre la forma ideale per il drenaggio di risorse finanziarie,
liberamente erogate dalla comunità, da impiegare per l'erogazione di altri servizi, magari effettuata da altre aziende. L'associazione rappresenta inoltre uno strumento di
coinvolgimento di risorse innanzitutto umane, che puntano al raggiungimento di un
traguardo ideale, ma anche finanziarie, da destinare a una terza economia che si farà carico in concreto di erogare il servizio a vantaggio di determinati soggetti.
viene perseguito ed il significato che ad esso viene attribuito. Nelle aziende profit vi è infatti una tensione alla massimizzazione di tale margine, che viene in parte reinvestito nell'azienda, in parte distribuito tra coloro che sopportano il rischio aziendale. Nelle aziende
non profit invece, una volta raggiunto l'equilibrio economico, il margine positivo viene
distribuito tra tutti coloro che beneficiano dell'attività dell'azienda. L'obbiettivo non è pertanto la massimizzazione del margine, bensì la sua redistribuzione al maggior numero di soggetti. Nelle associazioni non profit non vi è un soggetto che conferisce il capitale
iniziale, ma una moltitudine di soci ed associati che non perseguono una remunerazione del loro conferimento in termini economici, ma intendono beneficiare dei servizi erogati dall'azienda. È bene precisare che mentre nelle aziende profit il margine positivo costituisce un obbiettivo operativo da massimizzare, nelle non profit costituisce un vincolo, il cui rispetto garantisce l'autonomia e la sopravvivenza dell'azienda.
Il primo articolo dello statuto che la definisce recita:
«E' costituita in Ferrara, Corso Ercole d’Este n° 3, un’associazione culturale di promozione
sociale, ai sensi della L.R. 34/2002 denominata MLB Maria Livia Brunelli home gallery. L’associazione è autonoma, pluralista, apartitica a carattere volontario e democratico. Non persegue finalità di lucro.»
L’associazione MLB Maria Livia Brunelli home gallery aderisce all'ARCI , associazione nazionale di promozione sociale ai sensi della Legge 383/2000, di cui adotta la tessera associativa nazionale quale propria tessera sociale, conservando autonomia programmatica ed amministrativa.
Lo Statuto dell'ARCI i cui fondamenti sono del tutto conformi ai principi su cui si basa la costituzione dell’Associazione “MLB Maria Livia Brunelli home gallery”, e in cui gli astanti si riconoscono, garantisce una partecipazione libera e democratica all’Associazione medesima ed alla vita sociale, culturale e politica di cui l’Associazione è parte attiva.
3.1.2.2 Assetto strategico
Passando dall'aspetto istituzionale a quello strategico, per chiarire questo aspetto della
home gallery è bene fare una premessa sui collezionisti e sui possibili acquirenti di una
galleria d'arte, per comprendere a quale mercato si rivolge la MLB. Capendone i destinatari la galleria ha potuto costruire un suo assetto strategico che le ha permesso di ritagliarsi uno spazio nel mercato dell'arte contemporanea ferrarese.
La domanda di un bene è la relazione che spiega da che cosa dipende il consumo di quel bene.
La domanda di opere d'arte viene condizionata da una serie di opzioni che influiscono sulle preferenze che indicherà infine il collezionista. Le opere d'arte sono a tutti gli effetti dei beni di lusso, e maggiore è il reddito maggiore sarà la quantità domandata. Ciò significa che la propensione all'acquisto di manufatti artistici può aumentare all'aumentare del reddito, sempre che però questo venga accompagnato da un significativo aumento della conoscenza e cultura artistica. Influisce significativamente anche quindi il livello d'istruzione, infatti il beneficio che ne ha un soggetto dall'acquistare un'opera è maggiore quanto è maggiore il suo livello d'istruzione. Un soggetto si definisce collezionista di opere d'arte contemporanea quando, presumibilmente, appartiene all'alta finanza o all'imprenditoria, con un reddito e un patrimonio discretamente elevati, e con un grado d'istruzione medio-alto. È un individuo che ha interesse ad accumulare opere per motivi svariati: personale, godimento estetico, o investimento economico e sono solo alcune delle possibili motivazioni.
I collezionisti si differenziano in base dell'incidenza sul mercato dell'arte, e vengono divisi in due categorie, quella dei piccoli e medi collezionisti e quella dei grandi collezionisti. All'interno dei piccoli e medi collezionisti si trovano quei soggetti che acquistano opere d'arte per importi abbastanza limitati. Questi si dividono ulteriormente, a seconda delle scelte che operano, in conservatori e avanguardisti. I conservatori non amano il rischio e comprano abitualmente artisti dalle quotazioni prevalentemente stabili e dal nome noto. Gli avanguardisti invece sono più sensibili al fascino delle novità e sono disposti con più
caratterizzato anche da ambizioni culturali alla moda. La seconda grande categoria è quella dei grandi collezionisti. Si tratta di persone molto facoltose che hanno deciso di creare la propria collezione spinti dall'amore per l'arte o per accrescere la propria immagine. Se ne deduce che i collezionisti si differenziano per le motivazioni di consumo e possono essere raggruppati in due categorie. La prima è composta da chi acquista per il piacere di vivere con le opere, di conoscere personalmente gli artisti e di vedere le mostre. Per questi soggetti il ridotto profitto dell'investimento è compensata quasi interamente dal piacere estetico che ne traggono, il cosiddetto “dividendo estetico”. Nella seconda categoria rientrano quelli che acquistano come status symbol e/o come investimento commerciale, nutrendo delle aspettative finanziarie. Questi soggetti influenzano il mercato, in quanto da un lato lo rendono attivo, ma dall'altro fanno salire o scendere i prezzi in modo
imprevedibile. Questi collezionisti considerano le opere d'arte delle commodities,
conferendo utilità per lo status che creano e per la posizione relativa nella scala sociale che il loro consumo consente di occupare.
L'assetto strategico della MLB si focalizza su un mercato limitato. Questo mercato fatto di nuovi collezionisti e amanti dell'arte contemporanea si rivolge ad un range di persone dalle disponibilità economiche ampie ma non eccessive. Come spiegato appena sopra la MLB si rivolge principalmente a piccoli e medi collezionisti, che possono essere spinti ad
acquistare le opere esposte sia in luce di una soddisfazione personale che per un profitto finanziario futuro. Il prodotto è di mono tipo, le opere d'arte infatti, che per quanto siano svariate e sempre diverse, sono l'unico prodotto offerto dalla home gallery. Esso garantisce la sussistenza della galleria in maniera completa. La MLB utilizza il canale distributivo della casa/galleria che espone le opere al pubblico e ne mostra un possibile futuro collocamento in un spazio intimo e privato come la casa di destinazione. Questo è sicuramente un aspetto che avvantaggia questo genere di gallerie piuttosto che una tradizionalmente intesa in quanto stimola maggiormente l'acquisto potendo offrire una visione meno asettica e neutra.