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3.3 Elementi urbanistici

3.3.1 Struttura urbanistica e uso del suolo

Il territorio edificato del Comune di Settala si caratterizza per la presenza di vaste aree che ospitano attività produttive, commerciali e di logistica (1.407.000 m2 di superficie fondiaria, pari a circa il 50% dell’intero tessuto edificato), insediatesi lungo la Strada Paullese, che collega Milano con Cremona e Mantova, e la Strada Cerca, direttrice nord-sud di collegamento con l’area ad alta concentrazione produttiva brianzola; la separazione tra le zone residenziali delle tre frazioni (Premenugo, Settala e Caleppio) e gli ambiti produttivi è piuttosto netta; diverse aree agricole si frappongo ai capannoni produttivi e si trovano intercluse nelle aree urbanizzate.

L’esistenza di diverse aree libere poste tra il tessuto urbano esistente, o già destinato alla trasformazione dalla pianificazione vigente, e il perimetro che delimita le aree sottoposte alla tutela del Parco Sud induce a valutare attentamente il ruolo da attribuire a queste porzioni di territorio, destinate a suscitare aspettative di trasformabilità, sia nel breve sia nel lungo termine.

In Comune di Settala sono individuabili quattro grandi ambiti con destinazione produttiva:

1. in località Dosso Casermette, a nord del territorio comunale ed in prossimità della Riserva Naturale Sorgenti della Muzzetta, si trova un nucleo caratterizzato da un tessuto piuttosto frammentario;

2. lungo il Viale delle Industrie, in parte in continuità con la zona residenziale del nucleo di Settala, si sviluppa un tessuto produttivo molto ampio (circa 470.000 m2) in cui è forte la presenza di attività di logistica;

3. a nord di Caleppio vi è un ulteriore ambito monofunzionale destinato alle attività economiche, che si distingue per l’ampiezza dei recinti produttivi (vi sono poche imprese che occupano una estesa porzione di territorio, per una superficie complessiva pari a 347.000m2) e per la maggiore presenza di funzioni terziarie a supporto della produzione;

4. a sud di Caleppio, a cavallo delle strade Cerca e Paullese e a contatto con la zona residenziale della frazione, si riscontra una maggiore frammistione di attività economiche diverse, data dalla presenza di insediamenti produttivi, di logistica, commerciali e ricettivi (che interessano una superficie di 590.000 m2), i quali però sembrano ora richiedere interventi di rifunzionalizzazione dovuti alla dismissione di alcune attività. Peraltro, in questo ambito il PRG vigente destina ancora margini di espansione, con 95.000 m2 di aree non attuate.

All’interno di ogni frazione il tessuto residenziale si presenta pressoché compatto, con scarse porosità e rara presenza di lotti inedificati; fanno eccezione a questo modello alcune zone residenziali sviluppatesi a ridosso delle principali strade di attraversamento (Viale delle industrie a Premenugo e Strada Cerca a Caleppio).

Il tessuto urbano di Premenugo si caratterizza per l’esclusiva presenza della funzione residenziale, cui si affiancano una serie di servizi localizzati lungo l’asse nord sud che dal centro della frazione conduce agli ampi spazi verdi e per lo sport della zona di recente espansione. A nord-est della frazione un complesso di edifici di origine rurale in parte dismessi, e alcuni edifici del centro storico parzialmente degradati, offrono l’occasione per ridefinire e recuperare alcune porzioni del tessuto edilizio e urbano esistente.

La frazione di Settala è suddivisa in due ambiti funzionalmente ben distinti: a ovest, lungo Viale delle Industrie si colloca la zona produttiva che si sviluppa fino all’innesto con la Strada Cerca; a est della zona produttiva fino alla Strada Cerca si estende il tessuto residenziale recente.

La parte residenziale di Settala è servita da diverse attrezzature collettive che si sviluppano prevalentemente lungo i due assi perpendicolari nord-sud delle Vie Trieste e Trento e quello trasversale di Via Verdi, con una concentrazione di spazi pubblici all’aperto nella zona del centro. Le attività commerciali sono piuttosto disperse nel tessuto residenziale, salvo nel centro storico dove si registra una certa concentrazione di esercizi pubblici e negozi alimentari.

All’interno di questo tessuto e lungo i suoi margini permangono alcune strutture di origine rurale. Anche lungo Viale delle Industrie ai capannoni produttivi e per la logistica si alternano permanenze dell’antica struttura agricola del luogo. La

concentrazione in Settala di queste situazioni, sembra offrire spunti progettuali per una riqualificazione del tessuto urbano esistente, sia in ambito residenziale sia in quello produttivo.

La località di Caleppio si trova in prossimità dell’innesto tra le strade Cerca e Paullese, posizione che ha favorito l’insediamento di diverse attività economiche, aggregatesi fondamentalmente in due grandi comparti produttivo-commerciali, a nord e a sud della zona residenziale, peraltro nettamente delimitata e separata rispetto a questi.

Lungo la Strada Cerca si rileva una maggiore presenza di attività economiche.

Il tessuto residenziale risulta maggiormente frazionato rispetto alle altre due frazioni, in ragione di uno sviluppo a bassa densità che ha interessato, con tempi e modalità diverse, le aree a cavallo della Strada Cerca. Si rileva la presenza, ad ovest della Cerca, di una area industriale dismessa che occupa circa 22.400 m2 di superficie.

Separato da spazi inedificati funzionali al previsto tracciato della variante alla Cerca, sorge il Quartiere Paola, nucleo residenziale dotato di una propria identità di impianto, immerso nel paesaggio agricolo e autonomo morfologicamente rispetto al nucleo residenziale principale.

Il PRG vigente è complessivamente quantificato per una previsione di 9.860 abitanti teorici; a favore delle attività economiche vengono invece azzonati 266.376 m2 di superficie territoriale/fondiaria. A supporto delle funzioni previste, sono state vincolate all’uso pubblico un totale di 727.710 m2, di cui 389.790 m2 a servizio della residenza e 337.920 a servizio delle attività economiche.

Il tessuto consolidato delle frazioni che compongono il Comune di Settala risulta quasi totalmente saturo, fatta eccezione per alcuni lotti interclusi, peraltro di dimensioni ridotte; l’unico lotto con destinazione residenziale di dimensioni rilevanti (circa 7.000 m2) è attualmente in corso di costruzione.

Rispetto al PRG vigente, a tutt’oggi alcuni piani attuativi non risultano ancora attuati, sia in ambito di PEEP sia a destinazione delle attività economiche (alcuni sono in corso di adozione).

In particolare, le aree di espansione non attuate destinate alla residenza ammontano a circa 54.400 m2 di superficie territoriale e potrebbero generare un incremento della popolazione residente pari a 630 abitanti teorici; le aree per attività economiche non attuate sono in totale circa 121.500 m2 (dei quali circa 26.000 m2 sono in corso di adozione), sulle quali potranno essere realizzati 91.500 m2 di slp.

Per quanto riguarda le zone di recupero, il PRG vigente ne individua cinque in funzione delle caratteristiche morfologiche e tipologiche e del valore storico architettonico degli edifici, delle destinazioni funzionali in essere e degli obiettivi di recupero delineati dal Piano stesso. In particolare:

• la zona RA1 di recupero integrale comprende le parti del tessuto urbano di carattere storico per le quali il Piano indica obiettivi di conservazione, restauro e adeguamento tecnologico degli edifici di cui è riconosciuto il valore storico–architettonico;

• la zona RA2 di recupero ambientale comprende le parti del tessuto urbano immediatamente circostanti gli agglomerati storici, per le quali è previsto il recupero edilizio, nel rispetto delle caratteristiche ambientali, tipologiche e morfologiche;

• la zona RB1 di prevalente recupero edilizio si riferisce alle diverse corti urbane circostanti i centri delle frazioni preordinate al rinnovo edilizio nel rispetto dell’impianto urbano attuale;

• la zona RB2 di rinnovo urbano interessa gli ambiti adiacenti i centri delle frazioni caratterizzati dalla presenza di tipologie edilizie agricole in dismissione, per i quali è previsto il rinnovo del tessuto urbano finalizzato alla realizzazione di nuovi ambiti residenziali;

• la zona RD1 di prevalente recupero edilizio interessa gli ambiti che presentano edifici prevalentemente a carattere residenziale-agricolo, interclusi tra zone produttive e utilizzate in parte a servizio di queste ultime, per i quali è prefigurato il rinnovo edilizio.

In aggiunta a queste zone, il PRG vigente ha recepito un Piano Integrato di Recupero ai sensi della LR 24/90, approvato dalla Regione precedentemente al 1997, che prevedeva una insediabilità di 285 abitanti teorici. Il suddetto piano di recupero è ad oggi decaduto e i volumi originari sono stati demoliti.

Oltre alle zone di recupero individuate dal PRG vigente, risultano non utilizzate e in stato di dismissione11 circa 88.500 m2 (di Sf), ricadenti per lo più nelle zone produttive esistenti (zone DP1, DP1bis, DP1ter; DC), fatta eccezione per circa 3.600 m2 che ricadono in zona E2 in località Dosso-Casermette, su cui insiste comunque un edificio a destinazione produttiva.

Nel complesso, il recepimento delle previsioni non attuate del PRG vigente comporterebbe un aumento della popolazione attuale di 1.335 abitanti teorici, che aggiunti agli attuali residenti porterebbe la popolazione teorica del Comune a 8.490 abitanti (ai quali possono essere aggiunti gli abitanti teorici insediabili nei p.a. in corso di attuazione).

L’individuazione cartografica del suolo urbanizzato e dello stato di attuazione del PRG vigente è riportata nella tavola allegata (All. 1).

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