Studi trasversali
Sinonimi: studi di prevalenza, cross sectional, survey, indagini campionarie, studi di
sorveglianza
-sono studi usati in sanità pubblica per scopi analitici ma soprattutto per scopi descrittivi -studi adeguati per dimensionare un problema sanitario in una certa popolazione (→per stimare l’impatto sui servizi sanitari e i costi sociali di una determinata malattia)
Obiettivi degli studi di prevalenza
1. Determinazione dei casi prevalenti di malattia e dei gruppi a maggior rischio sui quali orientarsi interventi, screening ecc.
2. Esplorazione dei livelli di conoscenza, degli atteggiamenti e dei comportamenti.
3. Possono permettere di valutare possibili associazioni tra esposizione ed esito
Obiettivi degli studi trasversali
1) determinare la prevalenza di una malattia
(diabete, bronchite cronica) e/o di una condizioni a rischio (obesità, ipertensione, inattività fisica ecc)
Quanti sono i bambini in
Sistema nazionale di sorveglianza su alimentazione e attività fisica nei bambini della scuola
Primaria → OKkio alla SALUTE
La raccolta dati prevede:
•la registrazione delle misure antropometriche (peso e altezza) degli alunni, effettuata da operatori ASL
•la somministrazione di un questionario semplice ai
bambini per raccogliere informazioni sulle loro
abitudini alimentari, livelli di attività fisica e sedentarietà
•la compilazione da parte dei genitori di un breve
questionario per la raccolta di informazioni rispetto ad abitudini alimentari, attività fisica e sedentarietà dei loro figli
•la compilazione di un questionario da parte dei
dirigenti scolastici per la raccolta di informazioni in
Questionario genitori
Questionario dirigenti
Studio P.A.S.S.I. (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia): sistema di sorveglianza della popolazione adulta.
Obiettivo: stimare la frequenza e i fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali
Modalità: un campione di residenti di età compresa tra 18 e 69
anni viene estratto con metodo casuale dagli elenchi delle anagrafi sanitarie.
Personale sanitario dell’ Asl, specificamente formato, effettua interviste telefoniche (circa 30 al mese) con un questionario standardizzato.
I dati vengono poi trasmessi in forma anonima e registrati in un unico archivio informatico nazionale.
Sistema di sorveglianza nazionale per la popolazione adulta
2) Esplorazione dei livelli di conoscenza, degli atteggiamenti,
dei comportamenti nei confronti di un particolare fattore di
rischio → studi preliminari per campagne di prevenzione e/o educazione sanitaria
ALMAMATER STUDIORUM Università di Bologna - Scuola di Medicina e Chirurgia - Corso di Laurea in Ostetricia Conoscenza argomento SCO Mezzo d’informazione 0 5 10 15 20 25 30 35 13.6% 23% 29% 0.7% 30.6% 12.2% 15.6% 9.5%
Ha mai sentito parlare della donazione SCO? Frequenza Percentuale
No 6 4,1%
Sì 141 95,9%
Totale 147 100,0%
STUDIO TRASVERSALE sull’informazione riguardo alla donazione del sangue cordonale e sul ruolo chiave dell’ostetrica
In base alle informazioni ricevute, è interessata a donare
SCO? Frequenza Percentuale
No 58 40,0%
Sì 78 53,8%
Sì, ma non ho potuto 9 6,2%
Totale 145 100,0%
ALMAMATER STUDIORUM Università di Bologna - Scuola di Medicina e Chirurgia - Corso di Laurea in Ostetricia
Motivazione
Perchè ho donato Frequenza Percentuale
Ricerca 10 18,9%
Solidarietà 43 81,1%
Totale 53 100,0%
Perchè non ho donato Frequenza Percentuale Burocrazia 5 8,1% Conservazione autologa 11 17,7% Fattore di esclusione 9 14,5% Informazione insufficiente 28 45,2% Problema organizzativo 3 4,8% Timore 6 9,7% Totale 62 100,0%
“Ritengo che aiutare altre persone in modo semplice ed
indolore sia una cosa fantastica”.
“Contribuire di persona anche nel piccolo ad un bene più grande e
comune”.
“Sarebbe uno spreco di importante materiale biologico, ho donato per
solidarietà e rispetto alla vita”.
“Ci sono troppe polemiche a riguardo.”
“Non ho donato per non fare un torto a
mio figlio”.
Metodi di campionamento negli studi trasversali
•Casuale semplice: estrazione a caso dei soggetti da una
lista completa di tutti i membri di una popolazione (applicabilità dipende dalla disponibilità della lista)
•Sistematico: estrazione di un soggetto ogni N individui
presenti nella lista (si estrae un soggetto ogni N individui)
•A grappolo: selezione casuale di gruppi di individui
(famiglie, classi scolastiche)
•Stratificato: divisione della popolazione in sottogruppi (es:
classe di età, sesso, attività lavorativa), e successiva
estrazione casuale semplice in ogni strato (→maggiore rappresentatività del campione)
Raccolta dei dati negli studi trasversali
La rilevazione dei dati avviene attraverso strumenti diversi a seconda degli obiettivi dello studio.
Questionari strutturati
Misurazioni antropometriche Esami clinici
Opportuno che i metodi impiegati per la raccolta siano stati validati e standardizzati
Analisi dei dati negli studi trasversali
•Prevalenza (n° di casi/popolazione in studio)
•Prevalenza all’interno di sotto-categorie o
gruppi
•Rapporto di prevalenza (esprime quante volte
la prevalenza della condizione è più elevata rispetto ad un altro gruppo)
•Prevalenza (n° di casi/popolazione in studio)
prevalenza obesità= n° casi/ popolazione
•Prevalenza all’interno di sotto-categorie o gruppi
prevalenza obesità al Nord=7,5% prevalenza obesità al Sud=16,6%
•Rapporto di prevalenza (esprime quante volte la prevalenza della condizione è più elevata rispetto ad un altro gruppo)
Rapporto di prevalenza=16,6/7,5=2,2
•OR
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colazione obesi Non obesi si 10 5
Studi trasversali: vantaggi
•Rapidi: non c’è il follow up!
•Economici
•Possono fornire delle ipotesi da testare in altri studi
(solitamente sono intrapresi prima di pianificare studi di coorte e studi caso-controllo)
Studi trasversali: svantaggi
•Poco utili per la ricerca eziologica
•come studi analitici sono meno “validi” di quelli di
coorte: non è sempre possibile stabilire se l’esposizione è antecedente l’esito (es studio della funzionalità
respiratoria ed esposizione ad inquinamento atmosferico)
•Utilizzano casi prevalenti (i casi prevalenti potrebbero
essere casi selezionati nel tempo caratterizzati da una minore letalità)
Correlazione tra tassi di incidenza per tumore del colon-retto ogni 100.000 abitanti e consumo di carne
Riguardano generalmente la correlazione tra l’andamento di una malattia in una
popolazione e la frequenza
nella stessa popolazione di uno o più possibili fattori di rischio La descrizione dell’evento e dell’esposizione avviene a livello di popolazione (o di gruppi) L’unità di osservazione è la popolazione
Solitamente utilizzano dati di routine a livello aggregati