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STUDIO AUSTRALIANO SULL’HYPNOBIRTHING

Nel documento Università degli Studi dell Aquila (pagine 39-55)

4.3 “WORKING WITH PAIN” O “PAIN RELIEF”

5. STUDIO AUSTRALIANO SULL’HYPNOBIRTHING

L’Hypnobirthing si è diffuso sempre di più in Australia e nel resto del mondo. Fu condotta un’indagine per verificare come gli australiani hanno partecipato al programma Hypnobirthing tra il 2007 e il 2010.48 Al termine dei corsi, a 145 coppie da Sydney, venne fornito un questionario contenente specifiche informazioni riguardanti il parto e venne chiesto loro di commentare l’esperienza di parto con l’utilizzo delle tecniche Hypnobirthing. Per lo studio furono prese in considerazione, 81 donne che avevano avuto parti vaginali. Di queste, nove avevano avuto più di un parto, quindi il numero di nascite prese in considerazione dallo studio furono 90.

SOGGETTI DI STUDIO- L’età media delle madri era di 33 anni, mentre l’età media dei padri era di 36. Due coppie erano dello stesso sesso ed una era una madre single accompagnata dalla madre. Tutte le donne partorirono in ospedale. Delle 90 nascite, il 97% delle gravidanze era al termine, mentre il 3% erano pretermine. Il peso medio dei bambini era di 3,4 Kg e la durata media della degenza in ospedale era stata di 3,4 giorni.

RISULTATI

DURATA DEL TRAVAGLIO - Alle donne venne chiesto di valutare la durata del travaglio dalla prima contrazione alla nascita e lì ci fu una certa confusione su quando era iniziato realmente il vero travaglio. Delle donne coinvolte nello studio, il 75,6% (37) erano nullipare e il 24,4%

(22) erano pluripare. Delle pluripare, nove hanno registrato due nascite e una tre utilizzando il programma Hypnobirthing.

Delle 37 primipare, il 53% aveva avuto una durata del travaglio inferiore alle 10,4 ore, mentre il 46% di queste aveva avuto una durata del travaglio di circa 9 ore. La durata media della

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seconda fase del travaglio era di 1,3 ore. 36 donne, il 41,4% aveva partorito entro 1,3 ore e di queste 36 partecipanti, il 47,2% aveva partorito entro mezz’ora.

Delle 22 pluripare, la durata media del travaglio era di 4,8 ore. Di queste, 9 donne (47,3%) partorirono in meno di 4,8 ore. La durata media della seconda fase del travaglio era di 38 minuti.

Il 50% delle pluripare partorì in meno di mezz’ora.

Figura 3. DURATA MEDIA DEL TRAVAGLIO NELLE PARTECIPANTI E NELLA POPOLAZIONE GENERALE

La durata media per entrambe le fasi del travaglio, era più breve nel gruppo Hypnobirthing, rispetto ai dati della popolazione generale.

Delle pazienti che hanno avuto un parto vaginale, il 43% ha avuto una qualche forma di parto chirurgico:

 22 hanno avuto un’epidurale

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 13 hanno avuto un parto con ventosa

 4 un parto con forcipe.

La percentuale di partecipanti che aveva avuto un parto con ventosa, era maggiore rispetto alla popolazione generale: 14,4% contro 7,6%. Anche l’utilizzo del forcipe era leggermente più alto: 4,4% rispetto al 3,6%.

Figura 4.PERCENTUALE DELL’USO DI ANALGESICI E INTERVENTI CHIRURGICI NELLE PARTECIPANTI E NELLA POPOLAZIONE GENERALE

Il tasso di taglio cesareo era inferiore nelle donne del gruppo Hypnobirthing, rispetto al resto della popolazione generale, così come il tasso di cesarei, l’uso di gas ed epidurale.

ANTIDOLORIFICI

-

I 51% delle partecipanti non usò alcun tipo di farmaco antidolorifico. Una partecipante ebbe un’analgesia, una utilizzò la TENS, 15 fecero uso di Entonox, farmaco con

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proprietà analgesiche per ridurre la percezione dolorosa e le restanti partecipanti utilizzarono una combinazione di antidolorifici più l’Entonox e/o l’epidurale. Alle donne venne chiesto di valutare il livello del dolore provato durante la prima fase del travaglio, travaglio tardivo e al momento della nascita, su una scala da 0 a 10. Il livello medio di dolore durante la prima fase del travaglio era di 3,6, con 7 donne che hanno registrato un dolore pari a 0, mentre per il travaglio tardivo era di 6,4 con 2 partecipanti con dolore pari a 0. Al momento del parto, la media del dolore era di 6,3 con quattro partecipanti con una soglia del dolore pari a 0.

Nei commenti, la maggior parte delle donne ha affermato che il dolore che hanno provato era controllabile.

DEPRESSIONE POST-PARTO

-

Solo due donne manifestarono depressione nel post-parto, ma in entrambi i casi non era di grado severo.

APGAR SCORE - Solo il 65% fu in grado di ricordare il punteggio Apgar, e di queste il punteggio medio era di 9,2 con il 91% che aveva registrato punteggi di 9 o 10.

ANSIA - Uno degli obiettivi principali di un programma Hypnobirthing è di ridurre la paura e l’ansia del travaglio e del parto. Alle donne venne chiesto di valutare, su una scala da 0 a 10, quanto erano calme prima e durante il parto, e quanto era calmo il bambino dopo la nascita. 10 indicava lo stato più calmo. Il valore medio prima della nascita era di 9, durante la nascita era di 7,9, mentre il livello medio di calma del bambino dopo la nascita era di 8,2.

SODDISFAZIONE - Il programma di Hypnobirthing fornisce informazioni sull’intero processo di nascita ed insegna come prendere parte all’esperienza. Questo permetterà alle donne di rimanere in uno stato di rilassamento durante il travaglio, concentrate ed utilizzando un lieve

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massaggio per ottenere sollievo dal dolore. Alle donne fu chiesto di valutare il loro livello di soddisfazione riguardo le tecniche Hypnobirthing e la presenza del loro partner o marito, su una scala da 0 a 10, dove 10 rappresenta il livello massimo di soddisfazione. Il valore medio di soddisfazione delle tecniche di Hypnobirthing era 8,8, con il 49% delle donne che aveva valutato il suo stato di soddisfazione con 10. Il valore medio di soddisfazione per la compagnia del partner o marito era di 9,5, con il 73% che aveva valutata la compagnia con 10.

QUANDO IL PARTO PRENDE UNA STRADA DIVERSA - Il programma Hypnobirthing è destinato ad una nascita senza complicazioni, ma alcune donne sono state in grado di utilizzare le tecniche che avevano appreso, anche quando il loro parto prendeva una strada differente. Le donne riferirono di aver utilizzato l’autoipnosi e le tecniche di respirazione per mantenere la calma e far fronte alle complicazioni presentatesi durante il processo nascita. Riferirono di aver partorito il loro bambino, in occipito-posteriore, senza sollievo dal dolore; utilizzarono le tecniche di respirazione mentre avevano un’epidurale; ascoltarono uno script di rilassamento dal CD dell’Hypnobirthing ed entrarono in uno stato ipnotico mentre erano sottoposte al taglio cesareo; utilizzarono l’ipnosi per aiutarsi con il dolore post intervento.

LIMITAZIONI -

La dimensione del campione in questo studio era piccola per cui potrebbe aver influito sui risultati. La domanda sulla durata del travaglio non era molto chiara. Una spiegazione di cos’è il vero travaglio, avrebbe influenzato i risultati. Molte donne affermarono che, nonostante il travaglio sembrava essere lungo, le contrazioni irregolari divennero regolari durante le ultime ore. 19 donne conoscevano la definizione di “vero travaglio”, per cui molto probabilmente i risultati sarebbero stati diversi.

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Un’altra limitazione fu che non c’erano abbastanza informazioni sulla partecipazione all’esperienza di parto dei compagni, considerando che il ruolo svolto dal partner o marito è una parte fondamentale del programma Hypnobirthing.

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6. CONCLUSIONE

Viviamo in un’epoca in cui avere un’esperienza di nascita positiva dovrebbe essere considerata un diritto, sia per la madre che per il bambino, che abbia delle ricadute positive sul rapporto madre-bambino, sull’umore materno e sull’allattamento. Tuttavia, basta ascoltare pensieri di amici e conoscenti, o vedere un film per renderci conto che ad oggi l’idea che si possa avere un parto positivo sembra essere ancora un miraggio. Una donna che non segue alcun tipo di corso, sarà spinta a reperire informazioni da internet o dalle amiche, che sono solite raccontare solo storie dell’orrore e queste verranno assorbite dal suo inconscio senza metterle in discussione.

Quello che le donne non sanno è che, al momento del parto, andranno ad attingere inconsciamente a quel data-base. Seguire un corso di preparazione al parto consentirebbe, invece, di acquisire nozioni scientifiche da parte di specialisti e quindi di superare questo inconscio: primo passo verso un’esperienza di nascita positiva. L’Hypnobirthing, così come qualsiasi altro corso di preparazione al parto, fornisce nozioni riguardanti la fisiologia del parto, comprende una parte pratica sul pavimento pelvico, sulla respirazione e sulla percezione corporea. In più, fornisce tecniche di vario tipo, visualizzazioni, uso di affermazioni sulla gravidanza e sul parto, rilassamento ed autoipnosi, ed insegna ad avere un atteggiamento flessibile e a vivere il parto come un’esperienza positiva, anche quando va in una direzione opposta a ciò che avevamo programmato. Questo è il motivo per cui inviterei a prendere parte ad un corso Hypnobirthing anche una donna che è programmata per fare un taglio cesareo.

Sapere come affrontare un’esperienza di taglio cesareo calma, sicura ed informata, consente di beneficiare dei pregi di un parto naturale ed avere un’esperienza di nascita positiva. È tanto una filosofia quanto una tecnica per riuscire ad avere un parto soddisfacente, rilassante e senza stress. Insegna l’arte e l’allegria di viverlo in un modo più confortevole ed insegna ad una donna a fidarsi del proprio corpo e delle proprie capacità naturali, riducendo la necessità di assumere

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medicinali. Una donna preparata al parto è una donna in armonia con il proprio corpo, naturalmente libero di funzionare.

L’Hypnobirthing è l’unico corso che incoraggia la partecipazione dei papà a tutti gli incontri.

Si fonda sulla convinzione per cui entrambi i genitori dovrebbero ricevere le stesse informazioni sul travaglio e sul parto, per poter contribuire entrambi ad un’esperienza di nascita positiva.

Per una persona che non sente crescere nella sua pancia una nuova vita, potrebbe essere difficile portare avanti la gravidanza, non sapendo cosa sia giusto dire o fare per aiutare la propria compagna.

L’Hypnobirthing è nato nel Regno Unito e pian piano sta fondando le sue radici nel resto del mondo. Nel Regno Unito esistono tre tipologie di corso Hypnobirthing: i corsi Hypnobirthing per le coppie che vogliono prepararsi al parto, i corsi per diventare insegnante Hypnobirthing e dei corsi riservati esclusivamente alle Ostetriche per aiutarle ad assistere meglio i genitori che si preparano al parto Hypnobirthing. Nello specifico viene insegnato loro ad utilizzare meglio il linguaggio della sala parto e quindi il potere della parola, oltre che le tecniche che le donne utilizzeranno, per garantirgli una miglior assistenza. In Italia, ad oggi, l’Hypnobirthing è poco diffuso, ma sempre più donne mostrano curiosità e iniziano a cercare informazioni in merito.

Il segno che l’Hypnobirthing arriverà anche in Italia, è arrivato dalla FNOPO, Federazione Nazionale degli ordini della Professione di Ostetricia, che si sta organizzando per patrocinare dei corsi per preparare le ostetriche ad assistere al parto con l’Hypnobirthing.

Fino a quel momento, le donne potranno frequentare corsi di Hypnobirthing tenuti privatamente da personale istruito. Il corso maggiormente riconosciuto in Europa, relativo alla formazione degli insegnanti, è quello tenuto dalla scuola di KGHypnobirthing a Londa.

Il mio interesse per il metodo Hypnobirthing è nato all’interno della sala parto, lì dove nasce la vita. Mi ritrovai ad assistere al travaglio di una ragazza, apparentemente calma e rilassata.

Respirava e camminava. Ascoltava alcuni script di rilassamento e chiedeva al marito di leggerli

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per lei. Le piaceva accovacciarsi tra le sue gambe e farsi massaggiare la schiena. Nella sala parto l’atmosfera era calma e serena e si percepiva una sensazione di positività. Rimasi affascinata da come la donna era riuscita a gestire la potenza del momento con così tanta calma e naturalezza.

Da quel giorno, il mio sogno più grande è di poter regalare a tutte le donne questa esperienza di nascita positiva.

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RINGRAZIAMENTI

Non pensavo che questo giorno sarebbe arrivato così in fretta e soprattutto non pensavo che sarebbe arrivato in questo modo. Ho iniziato l’ultimo anno con il desiderio di riuscire a renderlo indimenticabile e di viverlo intensamente con le mie amiche e colleghe, tra un pranzo in aula e una lezione rimandata, un turno di notte e un esame la mattina dopo, una consegna allo smonto e una risata nello spogliatoio.

Ho imparato che la vita va vissuta a pieno, giorno per giorno, minuto per minuto, perché è imprevedibile e come tale può sorprenderci. Vorremmo tutti che ci sorprendesse ogni giorno in positivo, ma purtroppo non viviamo in una favola e a volte ci ritroviamo a dover fare i conti con una vita un po' crudele.

E così in modo del tutto inaspettato ci siamo ritrovati in balia di una cosa più grande di noi, davanti la quale ci siamo sentiti piccoli e impotenti.

Mentre scrivo queste righe penso a cosa potrei aspettarmi da questa giornata, ma non so darmi una risposta. Non so se saremo tutti insieme a fare una grande festa o se saremo lontani. L’unica cosa certa in questa vita imprevedibile, è che, comunque vada, oggi saremo vicini più che mai.

Ed è a voi che dedico queste ultime pagine della tesi, per aver creduto in me e per avermi sostenuto in ogni momento.

Ringrazio la prof.ssa D’Alfonso, relatrice della mia tesi di laurea, per avermi seguita e supportata durante il periodo di stesura.

Alla mia famiglia. A mio padre per avermi sempre sostenuta e per non avermi fatto mai mancare nulla in questi tre anni; a mia madre, che mi ha dato sempre forza nei momenti di sconforto; ad Alessandra, la mia piccola sorella maggiore, la mia casa anche a distanza. Grazie per essermi stati vicini e per aver creduto in me dal primo giorno, ma soprattutto grazie per i mille

“Bravissima Ninni. Noi lo sapevamo”.

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Alle mie colleghe del cuore, Virginia ed Enrica, le migliori amiche e coinquiline che potessi incontrare durante questo percorso. Grazie per essermi state vicine in una fase della mia vita così bella e importante, ma non priva di difficoltà. Senza di voi non sarebbe stata la stessa cosa.

Siete e sarete sempre il mio ricordo più bello.

Alle mie Amiche.

A Benedetta, sangue del mio sangue, per aver condiviso con me ogni singolo momento, dalla gioia per aver passato il test, all’euforia dell’ultimo esame. Sei la mia persona, non potrei vivere senza.

Ad Alessia, così piccola ma con un cuore tanto grande. Grazie per avermi permesso di conoscere la persona meravigliosa che sei, ma soprattutto grazie per farti sentire vicina, ogni giorno, ovunque tu sia, con la tua forza e i tuoi mille consigli.

A Cecilia, mia sorella per scelta. Grazie perché da venti anni riempi la mia vita con la dolcezza che ti contraddistingue. Sei la mia esatta metà.

Ad Ilenia e Michela, amiche di infanzia. Siete il mio passato, il mio presente e il futuro che non vedo l’ora di vivere al vostro fianco. Fortuna di avervi incontrate.

A Martina, la persona più socievole e sorridente che io conosca. Sei gioia pura.

A Francesca, alla tua determinazione da sempre fonte di ispirazione. Sei la critica che mi migliora e la mia gioia condivisa. Non potrei fare a meno di te.

A Marco, Fabio, Filippo, Roberto e Devis, per esserci sempre stati. Vi voglio un bene infinito.

Ad Ilaria, per avermi trasmesso la tua più grande passione. Senza te questa tesi non avrebbe preso forma.

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A Nicola, per essere entrato nella mia vita in punta di piedi travolgendomi in un uragano di emozioni. Grazie per ricordarmi ogni giorno di quanto tu sia orgoglioso di quello che faccio e

A Nicola, per essere entrato nella mia vita in punta di piedi travolgendomi in un uragano di emozioni. Grazie per ricordarmi ogni giorno di quanto tu sia orgoglioso di quello che faccio e

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