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3.1 – INTRODUZIONE

La compliance del sistema respiratorio rappresenta la somma della compliance propria dei polmoni e della gabbia toracica. Tale parametro insieme alla resistenza delle vie aeree rappresenta una variabile di fondamentale importanza nella valutazione della meccanica respiratoria al fine di descrivere la capacità polmonare.(Cohen & Pittard, 2006)

La compliance polmonare esprime la variazione del volume polmonare per variazione unitaria della pressione transmurale polmonare ossia la differenza vigente fra la pressione pleurica e quella alveolare. Mentre la compliance della gabbia toracica è descritta come la variazione del volume polmonare in risposta ad una variazione unitaria della pressione pleurica rispetto la pressione ambientale.

Per il calcolo della compliance del sistema respiratorio espresso come valore numerico in ml/cm H20 durante l’anestesia, risulta fondamentale la spirometria con la registrazione delle differenze di pressione, volume e flusso. Idealmente la compliance andrebbe misurata in condizione di assenza di flusso poichè questo genera pressione nelle vie aeree, pressione legata alla resistenza e non realmente alla distensione dei polmoni e della gabbia toracica (compliance statica). Invece risulta facilmente misurabile la cosiddetta compliance dinamica. Essa viene calcolata considerando la pressione di picco delle vie aeree a fine inspirazione assumendo che il flusso sia nullo per un tempo brevissimo a fine inspirazione. Automaticamente, la macchina anestesiologica calcola la compliance dinamica per ogni atto respiratorio e permette di valutare graficamente le curve pressione-volume e flusso-volume. La rappresentazione grafica aiuta

l’operatore nell’identificare repentinamente eventuali variazioni della meccanica ventilatoria (Moens & Staffieri, 2012).

Compliance e resistenza risultano strettamente condizionati dal volume polmonare (Hedenstierna, 2009). Durante l’anestesia generale si assiste sempre ad una diminuzione della CFR che determina conseguentemente una variazione dei valori di compliance e resistenza. Anche alterazioni del parenchima polmonare e delle caratteristiche delle vie aeree risultano implicati nella variazione delle suddette variabili (Albaiceta et al., 2008; Zanella et al., 2010). Inoltre sembra dimostrata una evidente correlazione fra obesità e decremento della compliance del sistema respiratorio (Littleton et al., 2012).

Molteplici studi in umana dimostrano una diminuzione della compliance durante l’anestesia ed i dati registrati suggeriscono che questa si riduca da 190 a circa 150 ml/cm H20 (Tranquilli, 2007) . Mentre ad oggi non esistono altrettanti studi per la valutazione della compliance e per la definizione dei valori clinici normali in pazienti canini sottoposti ad anestesia generale.

3.2 - OBIETTIVO DELLO STUDIO

Questo studio osservazionale retrospettivo ha avuto come scopo quello di ottenere un valore di riferimento della variazione della compliance dinamica nel tempo, in pazienti canini sottoposti ad anestesia generale in ventilazione a volume controllato in funzione di variabili quali: sesso, peso, età, decubito, BCS, conformazione del torace, valori di PEEP.

3.3 - MATERIALI E METODI

Lo studio retrospettivo si è basato sulla ricerca e raccolta delle cartelle cliniche di pazienti canini sottoposti ad interventi ortopedici nel periodo di tempo compreso tra marzo 2014 e marzo 2017 dagli archivi dell’Ospedale

Didattico Universitario “Mario Modenato” del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa.

Sono state visionate in totale 160 cartelle cliniche, valutando la scheda anestesiologica di monitoraggio dei pazienti canini rispondenti ai criteri sopradetti. Da queste sono stati esclusi tutti i casi clinici con monitoraggio anestesiologico non rinvenuto/incompleto e/o ventilati diversamente dalla tecnica di ventilazione meccanica a supporto totale a volume controllato (VCV) con rapporto I:E di 1:2 con pausa inspiratoria del 25% per almeno 145 minuti.

Per tutti i casi sono stati valutati i valori intraoperatori ogni 5 minuti dei seguenti parametri: volume tidalico (Vt), frequenza respiratoria (FR), concentrazione della CO2 a fine espirazione (EtCO2), compliance dinamica, pressione di picco (PIP), pressione di fine espirazione (PEEP), posizione di decubito.

Sono state, inoltre, registrate eventuali manovre di reclutamento polmonare effettuate in sede intraoperatoria mediante l’applicazione di una pressione di 30 cm H2O per un tempo di 15 secondi.

Dai parametri ottenuti dalle cartelle sono poi stati calcolati i valori di compliance indicizzata per il peso corporeo, compliance indicizzata per la superficie corporea (BSA) e il volume minuto (VM) per l’intero monitoraggio anestesiologico. Tutti i pazienti sono stati ventilati mediante la medesima macchina anestesiologica Aespire view 7900.

I casi sono stati analizzati sia complessivamente che secondo criteri quali: peso, età, decubito, sesso, conformazione toracica, BCS. Sono state inoltre calcolate le percentuali dei soggetti che hanno subito reclutamento alveolare e lo stesso è stato fatto per l’uso della PEEP, sul totale dei casi e nelle differenti classi di peso ed età.

- ANALISI STATISTICA

I dati sono stati analizzati per la distribuzione normale mediante test d’Agostino e Pearson e sono stati espressi come media e deviazione

standard. È stata effettuata una analisi della varianza ad una via ANOVA per dati ripetuti per il confronto dei parametri per ogni tempo di registrazione. Una ANOVA per dati non appaiati è stata effettuata per confrontare i parametri a seconda delle diverse classi di differenziazione (sesso, peso, età, decubito, etc). Sono stati considerati significativi valori per P < 0,05. L’incidenza di alcune procedure è stata espressa in percentuale.

3.4 - RISULTATI

Dai 160 record anestesiologici analizzati sono stati arruolati 61 casi di cui 28 maschi e 33 femmine, di peso medio 25,15 ± 13,21 kg, età 3,74 ± 2,94 anni, ASA I e ASA II, BCS mediano 3 (2-4).

I pazienti reclutati nello studio sono risultati appartenenti a 24 razze diverse. Inoltre 20 pazienti (ossia il 32,3% del totale) sono risultati meticci e fra essi il 10 % erano cani di piccola taglia (peso inferiore a 10 kg), il 45% fra 10 e 20 kg, il 45 % di grossa taglia (peso superiore a 20 kg). La variabilità delle razze è illustrata nel grafico 3.1.

Grafico3.1: elenco e numero dei soggetti in base alle razze rilevate nello studio (n=61).

basso0o 1 golden r. 5 boxer 1 corso 1 bovaro del b. 3 breton 2 pi0 bull 1 bull terrier 1 a. staffordshire 1 dogue de b. 1 maltese 2 w.h.w.terrier 1 p.tedesco 4 barbone nano 1 meCccio 20 pointer 1 carlino 1 p.australiano 1 beagle 1 se0er ing. 1 ro0weiler 1

labrador 7 lupo cecoslovacco 1 bichon a. 1 eurasier 1

RAZZE

basso0o golden r. boxer corso

bovaro del b. breton pi0 bull bull terrier

a. staffordshire dogue de b. maltese w.h.w.terrier

p.tedesco barbone nano meCccio pointer

carlino p.australiano beagle se0er ing.

Il tempo medio intercorso tra l’inizio dell’anestesia e l’inizio della ventilazione (T0-Tbase) è risultato essere: 89,36 ± 27,34 minuti.

Il valore medio di FiO2 post Tbase è risultato : 66,53 ± 11,37 %.

L’analisi del tempo medio tra T0-Tbase espresso in minuti analizzato secondo età, peso e decubito non ha rilevato nessuna differenza statisticamente significativa tra i gruppi esaminati (tabella 3.1-3.3).

T0-Tbase/Età <1 anno 1≥ X<7 anni ≥7 anni

Media 91,79 88,97 84,06

Deviazione st. 28,26 23,88 31,26

Tabella 3.1: tempo T0-Tbase valutato secondo classi di età.

T0-Tbase/peso <10 Kg 10≥ X<20 Kg ≥20 Kg

Media 77,50 93,13 89,29

Deviazione st. 21,25 31,83 24,77

Tabella 3.2: tempo T0-Tbase valutato secondo classi di peso.

T0-Tbase/decubito Laterale Dorsale

Media 79,75 90,75

Deviazione st. 17,05 27,07

Tabella 3.3: tempo T0-Tbase secondo classi di decubito.

L’analisi del rapporto tra peso e compliance misurata a Tbase, ha dimostrato una regressione lineare fra questi due parametri (Grafico 3.2) con valore di r2 di 0,7.

Grafico 3.2 la compliance del sistema respiratorio è risultata linearmente correlata al peso (n=61).

L'analisi del valore medio della compliance indicizzata sul peso di tutti i soggetti da Tbase a T145 non ha mostrato nessuna variazione significativa nel tempo (tabella 3.4).

Compl/peso Tbase T30 T60 T90 T120 T145

Media 1,505 1,528 1,488 1,469 1,460 1,346

Dev st 0,4445 0,4128 0,4274 0,4052 0,4189 0,4408

Tabella 3.4: valori medi di compliance indicizzata sul peso (in kg) da T0 a T145.

Il valore medio di compliance indicizzato sulla superficie corporea a Tbase è risultato essere 40,29 ± 11,28 mL/cmH2O/Kg.

L'analisi del valore medio della compliance indicizzata sulla superficie corporea da Tbase a T145 non ha mostrato nessuna differenze significativa (tabella 3.5). 0 10 20 30 40 50 0 10 20 30 40 50 60 70 peso (kg) co mp lian ce (mL / cmH 2 O)

Compl/sup Tbase T30 T60 T90 T120 T145

Media 40,29 41,88 40,64 40,09 40,26 37,53

Dev, st, 11,28 10,32 12,29 11,04 12,80 12,05 Tabella 3.5: variazione nel tempo del valore medio della compliance rispetto alla superficie

corporea.

Di seguito vengono riportati i valori medi della compliance indicizzata sul peso da Tbase a T145, divisi in tre gruppi di studio: piccola taglia (peso inferiore a 10 Kg), taglia media (peso compreso fra 10 e 20 Kg) e grossa taglia (peso superiore a 20 Kg). Per tutte e tre le categorie di peso non sono state individuate differenze significative ai tempi indicati (tabella 3.6).

Tbase T30 T60 T90 T120 T145 Compl/ <10 Kg media 1,698 1,762 1,663 1,729 1,640 1,592 Dev st 0,4701 0,4984 0,4300 0,5202 0,4740 0,4735 Compl/ 10-20Kg media 1,612 1,532 1,520 1,479 1,417 1,381 Dev st 0,4738 0,4927 0,4044 0,3817 0,4293 0,3778 Compl/ > 20 Kg media 1,345 1,400 1,394 1,359 1,412 1,273 Dev st 0,3717 0,3090 0,4015 0,3374 0,3633 0,3545 Tabella 3.6. variazione dei valori medi di compliance nel tempo nei cani rispettivamente di piccola, media e grossa taglia.

L'analisi della compliance misurata a Tbase e indicizzata sul peso corporeo ha mostrato differenze significative (p=0.025) tra i cani di piccola taglia (peso < 10 Kg) e i cani di grossa taglia (peso >20 Kg) variando rispettivamente da 1,69 ±0,47 mL/cmH2O/kg a 1,34 ± 0,37 mL/cmH2O/kg (grafico 3.3).

Grafico 3.3 compliance indicizzata sul peso, a Tbase confrontata nelle tre classi di peso.

Il valore medio della compliance rapportato al BCS ha mostrato differenze significative tra BCS=4 vs BCS=2 e vs BCS=3 (tabella 3.6).

Compl BCS=2 BCS=3 BCS=4

Media 1,715* 1,545* 1,138

Deviazione st. 0,5166 0,4278 0,2704

Tabella 3.6. Valore medio della compliance rapportato al BCS dei soggetti presi in esame. *Differenza significativa vs BCS = 4/5.

Nella classificazione sulla base della conformazione toracica (morfotipo) è stata evidenziata una differenza statisticamente significativa nei valori medi della compliance indicizzata sul peso tra i soggetti mesomorfi (1,26 ± 0,33 mL/cmH2O/kg) e dolicomorfi (1,84± 0,44 mL/cmH2O/kg) (tabella 3.7)

<10 10-20 >20 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 compliance a Tbase peso (kg) co mp lian ce (mL /cmH 2 O/k g)

*

Compl brachimorfo mesomorfo dolicomorfo

media 1,393 1,265* 1,845

Dev st 0,3311 0,3323 0,4423

Tabella 3.7. Valore medio della compliance indicizzata sul peso per differenti morfotipi. *differenza significativa vs dolicomorfo.

I soggetti anziani (età ≥7 anni) hanno dimostrato una compliance significativamente inferiore rispetto agli adulti e ai giovani. (tabella 3.8; grafico 3.4).

Compl <1 anno 1>x<7 anni ≥7 anni

media 1,609* 1,542* 1,246

Dev st 0,5672 0,4636 0,2807

Tabella 3.8. Valore medio della compliance indicizzata sul peso nelle differenti categorie di peso al Tbase. .* differenza significativa con dolicomorfi.

Grafico 3.4. Rappresentazione della variazione nella compliance indicizzata sul peso al Tbase per differenti classi di età.

Un’ulteriore suddivisione è stata svolta estrapolando i soggetti con età maggiore di 7 anni e dividendoli in base al peso ( > 20 kg e < 20 kg). La

<1 1-7 >7 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5

compliance a Tbase

età (anni)

co

mp

lian

ce

(mL

/cmH

2

O/k

g)

*

*

valutazione del valore medio della compliance indicizzata sul peso non ha mostrato differenze statisticamente significative fra i due gruppi. (tabella 3.9) Compl > 7 anni > 20 kg > 7 anni < 20 kg media 1,224 1,295 Dev st 0,2811 0,3258

Tabella 3.9. Analisi del valore medio della compliance indicizzata sul peso nei soggetti di età maggiore di 7 anni divisi in base al peso maggiore e minore di 20 kg.

Il valore della compliance indicizzata sul peso, analizzato in base al decubito (laterale o dorsale) non ha mostrato variazioni statisticamente significative (tabella 3.10).

Compl Laterale Dorsale

Media 1,611 1,404

Deviazione st. 0,5671 0,3488

Tabella 3.10. Valori medi della compliance indicizzata sul peso rispetto al decubito intraoperatorio del cane(dorsale e laterale).

L’analisi statistica della compliance analizzata in base alla suddivisione fra maschi e femmine non ha rilevato differenze statisticamente significative. È stato rilevato un valore della compliance media di 1,496 ± 0,42 mL/cmH2O/kg e di 1,501 ± 0,54 mL/cmH2O/kg, rispettivamente nei maschi e nelle femmine.

I valori della compliance indicizzata sul peso registrati in pazienti suddivisi per valori di PEEP ≥ 4 e valori di PEEP < 4 al Tbase sono inseriti nella seguente

tabella 3.11. Inoltre la PEEP mediana individuata fra i casi oggetto dello studio (0-6) ha un valore di 4 mmHg.

Compl PEEP≥4 PEEP<4

Media 1,463 1,478

Deviazione st 0,4311 0,4528

Tabella 3.11 : valori della compliance indicizzata sul peso registrati durante VCV al Tbase per PEEP ≥4 e PEEP<4.

Per quanto riguarda le manovre di reclutamento alveolare segnalate, è emerso che il 39,3 % dei casi oggetto dello studio ha subito reclutamento alveolare, il 9,8 % dei casi ha ricevuto almeno un secondo reclutamento, mentre solamente due casi sul totale, ossia il 3,3%, ha subito tre reclutamenti. Dei casi che hanno subito reclutamento, il 16,6 % era sotto i 10 kg di peso, mentre il 58,3% erano cani sopra i 20 kg di peso.

L’analisi statistica delle variazioni nel tempo di: Vt, VM e Fr (tabella 3.12- 3.14), non hanno rilevato variazioni statisticamente significative nell’intervallo analizzato.

Vt Tbase T30 T60 T90 T120 T145

media 10,75 11,01 10,86 10,93 11,16 11,26

Dev st 1,797 1,946 2,356 2,099 2,396 2,680

Tabella 3.12. Analisi del volume tidalico (ml/kg) da Tbase a T145.

VM Tbase T30 T60 T90 T120 T145

media 148,0 148,7 153,6 156,2 168,9 170,7

Dev st 42,17 43,43 47,51 51,26 60,82 74,64

FR Tbase T30 T60 T90 T120 T145

media 13,66 13,44 13,74 14,14 14,94 14,71

Dev st 2,947 2,797 2,639 2,997 3,380 3,789

Tabella 3.14. Analisi statistica della frequenza respiratoria espressa in apm da Tbase a T145. L’analisi statistica del volume tidalico per classificazione in base al sesso (maschi e femmine) non ha dato differenze statisticamente significative. La media del volume tidalico nei soggetti maschi è risultata essere 10,73 ± 1,34 ml/kg mentre nelle femmine è risultata essere 10,92 ± 2,19 ml/kg. L’analisi statistica della PIP + PEEP dal Tbase al T145 rivela una differenza significativa fra il Tbase 11,58 ± 2,68 mmHg ed il T145 in cui aumenta raggiungendo il valore medio di 13,42 ± 2,30 mmHg (tabella 3.15).

PIP + PEEP Tbase T30 T60 T90 T120 T145 media 11,58 12,00 12,30 12,45 12,85 13,42* Dev st 2,685 2,396 2,462 2,337 2,032 2,301

Tabella 3.15. Analisi della variazione nel tempo della PIP+PEEP (mmHg) mostra un *aumento significativo da Tbase a T145.

Anche l’analisi statistica della variazione della PIP (meno la PEEP) nel tempo ha dato risultati significativi. Aumentando (progressivamente) da 8,59± 2,19 mmHg al Tbase a 9,75 ±1,69 mmHg al T145. PIP- PEEP Tbase T30 T60 T90 T120 T145 media 8,597 8,710 9,082 9,035 9,313 9,750* Dev st 2,199 1,894 1,917 2,009 1,573 1,691

Tabella 3.16. Analisi della variazione nel tempo della PIP-PEEP (mmHg) mostra un *aumento significativo da Tbase a T145.

3.5 – DISCUSSIONE

Il presente studio retrospettivo, ha analizzato i valori della compliance dinamica in pazienti canini, ventilati a VCV durante interventi ortopedici mettendo in relazione tali valori con molteplici variabili e ha permesso di evidenziare l’influenza che queste variabili hanno sulla compliance.

La durata media del tempo prechirurgico (T0-Tbase con FiO2 > 90%) rivela, innanzitutto, che la popolazione oggetto dello studio ha subito un’anestesia di medio/lunga durata prima della misurazione della compliance. Dato, questo, rilevante in quanto è dimostrato che per FiO2 > 80% si verifica un progressivo aumento nel grado di atelettasia in funzione del tempo (Duggan et al. 2005) e lo sviluppo di atelettasia è correlato ad una riduzione della compliance polmonare (Duggan et al. 2005). Una FiO2 relativamente bassa è associata ad un minor grado di atelettasia nell’uomo (Agrwal et al., 2002) nel gatto (Staffieri et al., 2010) e nel cane. In particolare in quest’ultima specie, lo studio di Staffieri et colleghi del 2007, comparando gruppi con FiO2=40 % e FiO2= 100% ha registrato aumenti significativi delle aree atelettasiche (aumento del 10,3%) e scarsamente areate (aumento del 9,2%) ed una riduzione delle aree normalmente areate (diminuzione del 18,2%) nel gruppo con somministrazione di ossigeno al 100%. L’analisi del tempo T0-Tbase in funzione di categorie di peso, età e decubito non ha mostrato differenze statisticamente significative. Pertanto si presuppone che la variabilità della compliance risultata dallo studio non dipenda essenzialmente dalla durata di tale fase.

L’analisi del rapporto tra peso e compliance misurata a Tbase ha dimostrato una regressione lineare fra i due parametri citati (Grafico 3.2). Ciò è perfettamente in accordo con quanto affermato nello studio del 2013 di Bredbrook et al. svolto su una popolazione di 40 pazienti canini sani sottoposti a procedure ortopediche. L’analisi della compliance indicizzata sul peso mostra dei risultati non significativi per quanto riguarda la sua variazione nel tempo durante la ventilazione a VCV. Anche se si assiste ad una sua progressiva riduzione passando da 1,505 ± 0,44 mL/cmH2O/kg al

tempo Tbase ad un valore di 1,346 ± 0,44 mL/cmH2O/kg al tempo T145. Anche l’analisi della compliance indicizzata per la superficie corporea mostra una sovrapponibile relativa diminuzione della suddetta variabile (da 40,29 ± 11,28 a 37,53 ± 12,05 mL/cmH2O/m2) da Tbase a T145. È noto, infatti, che in anestesia, la compliance si riduca per diminuzione della CFR conseguentemente ad atelettasia e rilassamento della muscolatura coinvolta nella respirazione (Moens & Staffieri, 2012). Il fatto che non si siano ottenuti dati statisticamente rilevanti può essere dovuto ad un numero non sufficiente di casi, oltre che a differenze nel settaggio del ventilatore per quanto riguarda Vt, Fr, l’utilizzo o meno della PEEP ed eventuali manovre di reclutamento alveolare effettuate. Inoltre un’ipotesi che potrebbe spiegare tali risultati è che la riduzione della compliance sia solo parzialmente tempo dipendente. Ossia secondo questa ipotesi essa decrementerebbe notevolmente in una prima fase dell’anestesia per poi rimanere piuttosto stabile per lunghi tempi ma tale affermazione necessiterebbe di studi prospettici omogenei per razze simili, decubito, farmaci usati e tecniche ventilatorie per poter essere confermata. In uno studio di Don et al. nel 1970 in umana è stato verificato, su pazienti esenti da patologie cardiache e polmonari sottoposti ad anestesia per interventi chirurgici agli arti, che il massimo decremento della CFR avviene entro pochi minuti dall’induzione dell’anestesia generale per poi rimanere piuttosto stabile con il passare del tempo e/o con un approfondimento dell’anestesia. In questi soggetti vi è un’assenza della progressione dell’atelettasia con il passare del tempo (Don et al. 1970).

Lo studio della variazione nel tempo della compliance indicizzata sul peso per le tre categorie di peso non ha dato risultati significativi registrando però una diminuzione seppur relativa dei valori registrati per ogni categoria nel tempo. Inoltre è emerso che nei soggetti di taglia media (fra 10 e 20 kg) la compliance registrata varia meno rispetto ai soggetti di piccola e grossa taglia. Probabilmente ciò è dovuto, in primis, alla minore variabilità presente nel gruppo di peso medio rispetto ai gruppi di pazienti di peso maggiore di 20 kg e inferiori di 10 kg. In particolare nel gruppo di pazienti

di peso superiore a 20 kg si segnala una minor omogeneità per dimensioni somatiche e quindi anche l’ampiezza della gabbia toracica risulta più variabile.

Il confronto statistico dei valori della compliance dinamica al Tbase fra le categorie di peso ha mostrato dati statisticamente significativi. In particolare nei cani con peso inferiore a 10 kg è stata registrata una compliance superiore (1,69 ±0,47 mL/cmH2O/kg) a quella rilevata nei soggetti di peso maggiore di 20 kg (1,34 ± 0,37 mL/cmH2O/kg). Questo risultato va valutato in funzione della variabilità dei cani esaminati. Soggetti di piccola taglia hanno un torace in proporzione maggiore rispetto a quelli di grossa taglia. Inoltre il soggetto anestetizzato essendo posizionato in decubito, subisce una diminuzione della CFR e quindi della compliance, proporzionalmente superiore nella categoria di peso maggiore per effetto della gravità. In medicina umana è stata infatti evidenziata l’esistenza di una correlazione fra l’estensione dell’atelettasia e l’indice di massa corporea, tale correlazione suggerisce che lo shunt (alterazioni rapporto V/Q) aumenta con l’aumentare del peso corporeo. Con l’incremento dell’indice di massa corporea si osserva un decremento della CFR e della compliance polmonare (Don et al., 1970). Considerando il BCS, i soggetti dello studio classificati come 2/5 e 3/5 hanno mostrato una compliance significativamente maggiore rispetto ai soggetti aventi BCS pari a 4/5. Infatti è opportuno ricordare che l’indicizzazione per il peso della compliance porta a valori di compliance per kilogrammo inferiore nei soggetti che seppur uguali agli altri della stessa taglia per dimensioni toraciche presentano un peso superiore e quindi una compliance indicizzata inferiore. Inoltre all’aumentare del BCS, la capacità totale dei polmoni e la capacità funzionale residua diminuiscono, a causa della riduzione del volume di riserva espiratorio, come conseguenza dell’aumentato grasso intraaddominale (Littleton, 2012). L’obesità pertanto, rende più difficoltosa l’escursione del diaframma soprattutto con il soggetto in decubito, particolarmente in quello dorsale (Duggan et al., 2005). Tali risultati confermano quanto riportato in letteratura in medicina umana mentre non

concordano con lo studio su pazienti canini di Bradbrook et al. del 2013 nel quale con una classificazione del BCS a nove punti non era stata rilevata alcuna differenza in funzione delle diverse classi del BCS. Probabilmente ciò era dovuto all’esiguo numero di casi reclutati nello studio.

L’analisi statistica della compliance dinamica indicizzata sul peso è stata valutata anche per classi di morfotipo toracico. I risultati sono stati statisticamente rilevanti in particolare nel confronto fra mesomorfi e dolicomorfi, con una compliance dinamica media a Tbase rispettivamente di 1,265 ± 0,33 mL/cmH2O/kg e 1,845 ± 0,44 mL/cmH2O/kg. L’importanza della conformazione toracica è intuitiva ai fini della valutazione della compliance e della sua variazione così come affermato dal dottor João H. N. Soares nella lettera indirizzata all’editore riguardante lo studio di Bradbrook et al. del 2013 in cui tale parametro così come le razze dei pazienti reclutati non erano stati discussi. Sebbene non vi siano articoli di riferimento su differenti compliance toraciche nei diversi morfotipi canini durante l’anestesia, secondo João H. N. Soares è ragionevole supporre che le razze dolicomorfe (a torace più profondo e stretto) abbiano una compliance toracica diversa e quindi conseguentemente una diversa compliance del sistema respiratorio rispetto a soggetti di razze mesomorfe (a torace armonico) e/o brachimorfe (a torace a botte). Questo studio in effetti, rileva una compliance significativamente maggiore nei soggetti dolicomorfi rispetto ai mesomorfi. Mentre nei brachimorfi si registra una compliance dal valore pressoché intermedio fra i valori ottenuti nelle altre due categorie conformazionali, sebbene i risultati non siano statisticamente significativi dato anche l’esiguo numero di soggetti brachimorfi presenti nello studio.

La differenziazione dei casi in base all’età per la valutazione della compliance dinamica ha dato risultati interessanti. L’analisi a Tbase ha mostrato una differenza significativa fra il gruppo giovani (età <1 anno) e il gruppo anziani (età ≥ 7 anni), in cui è stata rilevata una netta diminuzione del valore medio della compliance, e fra il gruppo adulti (età 1-7anni) aventi compliance statisticamente superiore al gruppo anziani (grafico 3.4).

Ciò può essere spiegato innanzitutto considerando che i soggetti giovani,

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