• Non ci sono risultati.

SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA

Nel documento 3 INFRASTRUTTURE VERDI (pagine 69-73)

Giordano P. e Fusco D. / Qualità dell’ambiente urbano – XIII Rapporto (2017) ISPRA Stato dell’Ambiente 74/17 pagg. 188-211

Mappa tematica 3.6.2 – Superficie Agricola Utilizzata in ettari (anno 2010)

Giordano P. e Fusco D. / Qualità dell’ambiente urbano – XIII Rapporto (2017) ISPRA Stato dell’Ambiente 74/17 pagg. 188-211

193 La disponibilità pro capite della Superficie Agricola Utilizzata ha una duplice valenza. Fermo restando che rappresenta un indicatore indiretto dell’incidenza demografica della popolazione sul proprio territorio di insediamento o di gravitazione, essa può avere sia una accezione positiva che negativa. Infatti, se da una parte esprime la capacità produttiva di un suolo in virtù delle necessità della popolazione che vi risiede, dall’altra una forte incidenza della popolazione rispetto alla SAU può determinare un aumento del degrado del suolo in termini di inquinamento e una tendenza alla riduzione della superficie agricola a favore dell’urbanizzazione. La disponibilità pro capite di SAU ha in buona sostanza una valenza ecologica, poiché le superfici agricole contribuiscono alla definizione dell’impronta verde dei territori, presentano una valenza ambientale (apporto positivo ai corridoi ecologici, mitigazione delle condizioni micro climatiche, assorbimento degli inquinanti atmosferici ecc.) e caratterizzano i quadri paesaggistici rurali che sovente nelle realtà nazionali sono il tradizionale contrappunto visivo degli ambiti urbani (si pensi ad esempio alla campagna romana o agli uliveti delle colline fiorentine). La valenza ambientale risiede anche nella possibilità di implementare filiere corte, avvicinando i luoghi di produzione a quelli di consumo abbattendo l’inquinamento prodotto dal trasporto dei cibi.

L’indicatore è stato calcolato utilizzando i dati sulla popolazione residente relativi al 15esimo Censimento Generale della popolazione (Istat, anno 2011), mentre quelli della SAU sono relativi al Comune di localizzazione effettiva dei terreni.60

La Mappa tematica 3.6.3 mostra la distribuzione dell’indicatore all’interno del campione di 119 città considerato.

La disponibilità di superficie produttiva per residente mostra un andamento molto diversificato sul territorio nazionale, in quanto combina l’effetto della densità di superficie produttiva a quella dei residenti. A livello nazionale, come indicato in Tabella 3.6.3 (nel file Excel allegato), si registrano in media 21,6 ettari di SAU per 100 residenti.

I valori più elevati si hanno a Enna (89,6 ettari di SAU per 100 residenti), Sanluri (73,8 ettari per 100 residenti) e Villacidro (48,2 ettari per 100 residenti). In generale, i primi 8 Comuni sono appartenenti a regioni del Sud e delle Isole. I valori più bassi, che indicano una minore disponibilità pro capite di SAU, si rilevano a Napoli e Torino (0,1 ettari per 100 residenti), seguite da Genova e Milano (0,2 ettari per 100 residenti). Come si può notare, in questi casi si tratta di città intensamente popolate, o intensamente urbanizzate (vedi Milano) dove la popolazione è tanta e la superficie comunale potenzialmente disponibile per l’attività agricola è effettivamente scarsa. Su 119 Comuni, solamente 18 – concentrati principalmente nel Sud del Paese - superano la media nazionale (21,6 ettari), mentre ben 75 città hanno una disponibilità di SAU ogni 100 residenti al di sotto di 10 ettari. Tra queste ultime, troviamo Giugliano in Campania e Guidonia Montecelio, rispettivamente con 3,1 e 2,9 ettari di SAU per 100 residenti. Cesena invece, pur trovandosi sotto la media nazionale, presenta una disponibilità di 14,3 ettari di SAU per 100 residenti. Il fenomeno è strettamente connesso anche alla distribuzione della popolazione: i valori più elevati dell’indicatore si osservano infatti nelle Regioni piccole o dove la densità di popolazione è particolarmente bassa (come ad esempio in Sardegna) e viceversa, valori bassi si registrano in alcune tra le Regioni più intensamente popolate come Lombardia e Campania.

60 Il Censimento dell'agricoltura fornisce dati di localizzazione dell'azienda agricola che fanno riferimento al Comune nel cui territorio è ubicato il centro aziendale, ove per centro aziendale si intende il fabbricato, o il complesso dei fabbricati, connesso all’attività aziendale e situato entro il perimetro dei terreni aziendali. Alcune informazioni relative alle coltivazioni e agli allevamenti sono invece riferite anche alla loro effettiva localizzazione all’interno del confine comunale. Pertanto, laddove disponibile, si è preferito utilizzare quest’ultimo dato.

SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA E POPOLAZIONE RESIDENTE

Giordano P. e Fusco D. / Qualità dell’ambiente urbano – XIII Rapporto (2017) ISPRA Stato dell’Ambiente 74/17 pagg. 188-211

Mappa tematica 3.6.3 - Disponibilità di Superficie Agricola Utilizzata (in ettari) ogni 100 residenti (anno 2010)

Giordano P. e Fusco D. / Qualità dell’ambiente urbano – XIII Rapporto (2017) ISPRA Stato dell’Ambiente 74/17 pagg. 188-211

195 L’incidenza della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) e della Superficie Aziendale Totale (SAT) sulla superficie comunale complessiva rappresentano indicatori della specificità rurale dell’area considerata, mentre la percentuale delle varie tipologie di superfici aziendali rispetto alla SAT indica il grado di uso del suolo all’interno della singola azienda agricola. La SAT comprende sia la parte dei terreni utilizzata specificatamente per l’attività agricola, ossia la SAU con le sue varie componenti (seminativi, coltivazioni legnose agrarie, orti familiari e prati permanenti e pascoli), sia la parte dei terreni non strettamente agricoli composta dalle superfici destinate ad arboricoltura da legno (pioppeti), dalle aree boscate, dalle superfici temporaneamente inutilizzate a fini agricoli ma sui quali la coltivazione potrebbe facilmente riprendere con pratiche agricole ordinarie e dalle altre superfici aziendali occupate da fabbricati, cortili, dalle stalle e dalle strade poderali. I dati sono riferiti all’anno 2010 e provengono da una nuova e più specifica elaborazione messa a disposizione dall’ISTAT esclusivamente per il censimento 2010 che attribuisce i terreni/allevamenti aziendali ai Comuni entro i cui confini questi terreni sono localizzati, permettendo così una lettura del territorio molto più significativa e realistica.

Non potendo rappresentare qui tutti i dati si rimanda per una lettura completa e puntuale alla Tabella 3.6.4 (nel file Excel allegato) dove sono riportate, per l’anno 2010, le incidenze percentuali della SAT e della SAU rispetto alla superficie territoriale comunale e le incidenze delle varie superfici aziendali rispetto alla SAT. Il secondo indicatore riportato in Tabella, ovvero l’incidenza della SAU sulla superficie comunale, è rappresentato nella Mappa 3.6.4. Il dato medio è del 42,7%, con un massimo per Foggia con l’88,5% e un minimo per Massa con il 3,1%. 50 Comuni su 119 si pongono sopra il dato medio dei 119 Comuni: tra questi si trova Cesena con un 55,1%, mentre Guidonia Montecelio e Giugliano in Campania si pongono al di sotto con 30,2% e un 35,3% rispettivamente.

Da un punto di vista geografico, si evidenzia una maggiore specializzazione agricola nei Comuni della Pianura Padana e in quelli che si affacciano sull’Adriatico. Considerevoli sono anche i valori raggiunti da alcuni Comuni toscani, come Grosseto e Siena, e nelle isole.

Nel documento 3 INFRASTRUTTURE VERDI (pagine 69-73)