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SUPERFICIE DRENANTE

Nel documento Relazione Tecnica Illustrativa (pagine 15-30)

Si ritiene opportuno dedicare uno specifico approfondimento al tema della superficie drenante da reperire all'interno del comparto.

Le norme tecniche di attuazione del Piano delle Regole del PGT, all'art. II.4, prescrivono che una quota del 15% della superficie d'intervento venga mantenuta scoperta e drenante adeguatamente sistemata a verde.

Le stesse norme prescrivono altresì che le superfici drenanti non possono essere ricavate in aree da adibire a percorso carrabile o posto macchina se non adeguatamente permeabili, a qualsiasi tipo di deposito, né in aree sovrastanti ambienti interrati e seminterrati a qualsiasi uso adibiti.

Per i piani attuativi il computo della superficie scoperta e drenante, deve essere calcolato con riferimento all’intera area interessata. Per tali casi, nella progettazione esecutiva, si dovrà avere cura di distribuire il più omogeneamente possibile tale superficie nei singoli lotti.

Il progetto di PA si è quindi fatto carico di provvedere a

studiare un'adeguata sistemazione delle aree scoperte che garantisse il raggiungimento dell'obiettivo prefissato dalle suddette norme del PdR (superficie drenante prescritta pari a 1.920,43 mq = 12.802,68 mq x 15%).

In relazione alle esigenze del progetto e recependo le richieste di ARPA e ATS in sede di conferenza VAS, si è cercato di massimizzare le aree a verde profondo avendo accortezza di distribuire dette aree in modo quanto più possibile omogeneo sull'intera estensione del PA.

Le aree a verde profondo individuate all'interno del comparto, ammontanti a 2.305,80 mq, soddisfano il 18,01%

della dotazione di aree drenanti e risultano quindi già soddisfatte.

Per migliorare ulteriormente la distribuzione delle superfici drenanti, si è quindi ritenuto di realizzare alcune pavimentazioni con un sistema di pavimentazione drenante, che fosse in grado di soddisfare adeguatamente tale requisito.

Schema superfici drenanti

Applicando l'esperienza pratica acquisita e già sviluppata in altri interventi, si è deciso di optare per la mediante la realizzazione di una pavimentazione con calcestruzzo drenante tipo “i.dro DRAIN” della Italcementi che assicura un grado di permeabilità persino superiore a quello del terreno naturale. La scelta della pavimentazione in calcestruzzo drenante consente di ottenere una superficie drenante che mantiene anche le caratteristiche di resistenza e durabilità non inferiore a quelle delle tradizionali pavimentazioni in asfalto.

Il progetto di PA si è quindi fatto carico di provvedere a studiare un'adeguata sistemazione delle aree scoperte che garantisse il raggiungimento dell'obiettivo prefissato dalle suddette norme del PGT prevedendo di reperire una superficie drenante di 3.101,00 mq (di cui mq 2.305,80 a verde profondo e mq 795,20 in cls drenante), superiore alla dotazione minima prescritta di 1.920,43 mq.

La pavimentazione drenante “i.dro DRAIN” di Italcementi è in grado di garantire il drenaggio delle acque meteoriche 100 volte superiore a quello del prato, così come dichiarato nella specifica scheda tecnica qui riportata.

Le aree di sosta che si è deciso di pavimentare con questo sistema drenante ammontano a 795,20 mq e rappresentano

quindi il 6,21% della superficie complessiva del comparto. La somma complessiva di aree drenanti ammonta dunque a mq 3.101,00 e rappresenta il 24,22% della superficie territoriale complessiva del comparto (> 15%

prescritto). In sede di progettazione esecutiva degli interventi, le suddette aree drenanti potranno subire modifiche in termini sia planimetrici che quantitativi garantendo però il mantenimento della dotazione minima del 15% prescritto dalle vigenti norme.

Ad ulteriore garanzia che il sistema di dispersione delle acque meteoriche avvenga in modo omogeneo sull'area del comparto, il progetto della rete di raccolta delle acque bianche (piazzali e coperture) è stato anch'esso sviluppato con tale finalità.

Conformandosi alle prescrizioni del Regolamento di Polizia Idraulica comunale, le acque di dilavamento delle aree di viabilità, pavimentate in asfalto, vengono raccolte mediante una rete dedicata che convoglia in un manufatto separatore delle acque di prima pioggia da quelle di seconda pioggia. Le acque di prima pioggia convogliano in una vasca di accumulo e da qui vengono immesse, in regime di laminazione, nella rete fognaria comunale. Le acque di seconda pioggia, vengono invece convogliate in un sistema di sedimentazione e desoleazione, che ha la finalità di trattenere ulteriori eventuali componenti contaminanti, per essere poi convogliate ad una serie di batterie di pozzi perdenti distribuiti sull'intero perimetro del comparto. La distribuzione dei pozzi perdenti su più punti del perimetro del comparto, consente di garantire il mantenimento di un equilibrato sistema di dispersione delle acque nel sottosuolo.

Le acque raccolte dalle coperture degli edifici vengono invece collettate mediante una rete distinta da quella delle acque dei piazzali. Le acque delle coperture, che non sono soggette al rischio di contaminazione da dilavamento delle aree di viabilità, vengono in primo luogo convogliate in una vasca di accumulo per essere riutilizzare per l'irrigazione delle aree verdi del comparto (aiuole e alberature). L'eccedenza, a vasca di recupero colma, viene indirizzata ad ulteriore batteria di pozzi perdenti per essere dispersa nel sottosuolo.

PROFILI DI VARIANTE URBANISTICA

Come si è anticipato in sede di descrizione dei contenuti della proposta progettuale, l’approvazione del presente PA in esame comporta, per le aree interessate, contestuale variante al Piano delle Regole del vigente PGT.

In particolare, si prevede di modificare le NTA del Piano delle Regole nei termini che seguono:

Testo vigente Testo variante

ART. 24.10 - AMBITO 10: EX FORO BOARIO.- 1.- Si tratta dell’area prospiciente Largo La Marmora, posta tra Via Luigi Pasteur e Viale Michelangelo

ART. 24.10 - AMBITO 10: EX FORO BOARIO.- 1.- Si tratta dell’area prospiciente Largo La Marmora, posta tra Via Luigi Pasteur e Viale Michelangelo Merisi.

2.- Il PUA dovrà osservare i seguenti parametri edificatori:

- SLP = 4.044 mq, di cui 40 mq per chiosco di servizio del distributore di carburanti. Nel computo della SLP è esclusa la superficie del nuovo spazio

- Aree per servizi minima con destinazione residenziale = mq 5.340,00 di cui almeno il 50% da reperire e da destinare prevalentemente a parcheggio, mentre la restante parte potrà essere monetizzata (per altre destinazioni ammesse – vedi art. 9 P.D.S.).

3.- La categoria di utilizzazione ammessa è quella residenziale (R). Sono inoltre ammesse utilizzazioni per servizi e attrezzature pubbliche (S) o per attrezzature turistico/ricettive (Pr) o per esercizi commerciali al minuto, di somministrazione di alimenti e bevande (Pc) fino alla media struttura di vendita di tipo 2, utilizzazioni produttivo-direzionali (Pd) o artigianato di servizio (Pi).

polifunzionale per servizi comunali che non costituisce SLP.

- H =10 m, 2 piani fuori terra - Rc = 60%

- Aree per servizi come da art. 9 P.D.S..

3.- La categoria di utilizzazione principale ammessa è quella del settore commerciale (Pc) per esercizi commerciali al minuto, di somministrazione di alimenti e bevande fino alla Media Struttura di Vendita tipo 2 (incluso bar e ristoranti) – direzionale (Pd) – attrezzature turistico/ricettive (Pr) o (Pc) – artigianato di servizio (Pi) – per servizi pubblici (S) e servizi per la viabilità (distributore di carburanti).

Sono attivabili Medie Strutture Vendita di Tipo 2,

E’ altresì attivabile un distributore di carburanti articolato anche su plurime linee di servizio con Sc di 440 mq e 40 mq di SLP per il chiosco di servizio.

Per tale ragione il presente progetto di PA in variante al PGT è stato contestualmente assoggettato a procedura di verifica di assoggettamento a VAS per la quale è stato emanato il Decreto di esclusione in data 21.09.2017, con la prescrizione che venissero ottemperate le condizioni e verificati i contributi espressi.

VERIFICA OSSERVAZIONI E CONTRIBUTI FORMULATI IN SEDE DI CONFERENZA VAS

In sede di Conferenza di verifica VAS, sono pervenuti pareri che contengono contributi collaborativi ed osservazioni per la valutazione finale in merito all’esclusione dalla procedura di VAS da parte dei seguenti Enti:

ARPA – dipartimento di Bergamo;

ATS Bergamo – Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria – Ufficio Sanità Pubblica di Treviglio;

Provincia di Bergamo – Ufficio Strumenti Urbanistici;

Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia.

In ottemperanza a quanto prescritto dal Decreto di esclusone VAS, si procede qui di seguito alla puntuale disamina dei singoli pareri e al relativo riscontro.

Parere ARPA

nel proprio parere, ARPA, evidenzia alcune considerazioni in merito ai contenuti del Rapporto Preliminare inerenti la variante e il progetto sotteso.

Vincoli: fascia di rispetto della Roggia Castalda

osservazione: ARPA evidenzia che, ancorché l’intervento di formazione della viabilità e dei parcheggi nella fascia di rispetto della Roggia Castalda (che risulta intubata non solo nel tratto interno al comparto ma anche nella tratta a monte del comparto stesso) possa risultare assentibile, Per i corsi d’acqua intubati nei nuovi interventi bisognerebbe, ove possibile, creare condizioni per una contestuale rinaturalizzazione o, in alternativa, quantomeno non peggiorare le situazioni di artificializzazione in essere.

riscontro: il progetto di Piano Attuativo non prevede la modifica della conformazione della Roggia Castalda che, appunto, in questa zona risulta essere già intubata. Si garantisce quindi il mantenimento della condizione ante operam senza l’introduzione di elementi che possano considerarsi peggiorativi della situazione di artificializzazione in essere. Dal punto di vista progettuale, la scelta di mantenimento della copertura alla roggia, destinando detta area alla formazione della viabilità di accesso e di spazi di sosta pertinenziali, risulta quindi coerente con la configurazione attuale, risulta coerente con le previsioni di sviluppo operate dal vigente PGT e non ne costituiscono quindi elemento di variante. Il tema della rinaturalizzazione dei corsi d’acqua, sia coperti che scoperti, può essere oggetto di specifica trattazione a livello generale nel PGT ma non può certamente trovare una sua soluzione all’interno di un modesto intervento edificatorio quale è quello in argomento. Si ritiene quindi di confermare la previsione progettuale di mantenimento della copertura della Roggia, dando atto che gli interventi proposti non sono peggiorativi della situazione di artificializzazione già in essere.

Scarichi

osservazione: ARPA da atto che le misure adottate in merito alla gestione delle acque meteoriche, vanno nella direzione di una progettazione attenta all’invarianza idraulica e idrologica, così come previsto dall’art. 58 bis della L.R. 12/2005 (così come introdotto dalla L.R. 4/2016). A tal riguarda evidenzia che Regione Lombardia ha l’obbligo di emanare un regolamento contenente criteri e metodi per l’attuazione dei due principi dell’invarianza idraulica e idrologica entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge regionale 4/2016. Se l’emanazione del regolamento di cui sopra avverrà, come presumibile, a breve e il regolamento dovesse prevedere la redazione di studi di dettaglio e/o altri obblighi a carico dell’intervento in previsione, la documentazione di piano dovrà essere integrata.

riscontro: si conferma che ove il suddetto Regolamento Regionale venisse emanato prima del rilascio del titolo abilitativo alla realizzazione dei lavori, si provvederà ad adempiere a quanto eventualmente prescritto

Viabilità e traffico indotto

osservazione: ARPA propone di concretizzare, tra gli interventi viabilistici, anche la realizzazione di percorsi ciclopedonali a servizio del comparto, e/o dell’area vasta d’inserimento del comparto, puntualmente individuati. Qualora il comparto nello specifico sia già raggiungibile da tutte le direzioni in mobilità dolce, si può ipotizzare di migliorare ed estendere la rete ciclabile dell’area vasta d’inserimento del comparto, quale misura di mitigazione comunque correlata al piano.

riscontro: il comparto risulta già servito in mobilità dolce da tutte le direzioni e, per tale ragione, le opere contemplate nel comparto sono esclusivamente di raccordo e adeguamento del sistema ciclo-pedonale alla nuova conformazione planimetrica del comparto. Per altro, l’Amministrazione comunale ha in itinere un progetto di realizzazione di una rotatoria all’intersezione della via Piave con la via Locatelli, nel cui ambito è previsto anche il raccordo del percorso ciclabile di via Piave. Nel progetto sono poi previste zone dedicate alla collocazione di rastrelliere per l’alloggiamento delle biciclette al fine di incentivarne l’uso. Si conferma comunque la disponibilità a valutare con l’Amministrazione comunale, in sede di progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione e degli edifici, l’eventuale implementazione delle aree ed attrezzature da destinare al ricovero delle biciclette.

A titolo di mitigazione per le trasformazioni proposte, l’Amministrazione comunale ha quindi ritenuto di puntare sul miglioramento del sistema viabilistico della rotatoria di Largo La Marmora e dell’impianto semaforico di via Locatelli con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e rendere più fluida la percorrenza di questi tratti stradali con conseguenti benefiche ricadute anche sul miglioramento ambientale.

Rumore

osservazione: ARPA prende atto dell’esistenza della Relazione Previsionale di Impatto Acustica ma, non avendola trovata pubblicata sul sito SIVAS (ma che è stata regolarmente depositata agli atti del Comune unitamente al progetto di PA e al Rapporto Preliminare) ricorda che sussiste l’obbligo di far redigere relazioni previsionali d’impatto acustico di dettaglio in fase di rilascio dei titoli abilitativi edilizi e/o dei titoli abilitativi per l’inizio delle diverse attività che s’insedieranno. Tali relazioni, redatte ai sensi dell’art. 8 comma 4 della L. 447/95 e s.m.i.

,dovranno essere inviate ad ARPA per il parere di competenza ai sensi della L.R. 13/01. Si raccomanda però sin da ora di porre attenzione nella progettazione ad effettuare scelte di layout planivolumetrico e localizzative che consentano di massimizzare le distanze tra gli impianti rumorosi e i recettori più prossimi.

riscontro: la relazione previsionale acustica allegata al progetto di PA analizza già nel dettaglio le attività che si prevede di insediare nel comparto, con le relative sorgenti sonore. La suddetta relazione verrà comunque integrata sulla base del layout definitivo delle attività e con le risultanze del progetto degli impianti da redigersi in sede di acquisizione del titolo abilitativo per la costruzione dei nuovi edifici. In tale sede tale relazione potrà quindi essere trasmessa ad ARPA al fine di acquisire lo specifico parere così come prescritto per legge.

Aree verdi permeabili

osservazione: ARPA evidenzia una carenza informativa in quanto non ha avuto accesso alla documentazione progettuale di dimostrazione della dotazione di aree permeabili.

Suggerisce inoltre di prevedere un’implementazione delle piantumazioni con elementi arbustivi ed arborei autoctoni che mitighino l’impatto visivo e contribuiscano all’assorbimento delle polveri e della CO2. Suggerisce inoltre di prevedere una fascia a verde tampone, consistente in una fascia arbustiva e arborea, anche al confine sud-est dell’area al fine di mitigare l’impatto dell’intervento in relazione alla presenza di ambienti abitativi in via L. Pasteur che, se pur non proprio confinanti con l’area, risultano poco distanti dal confine.

riscontro: nella Tavola 04 “dimostrazioni planivolumetriche – dotazioni di aree per sevizi” è dettagliatamente dimostrata la dotazione di aree drenanti reperite nel comparto e la loro coerenza con le prescrizioni delle NTA del PGT vigente. recependo però l’osservazione di ATS, di cui si dettaglierà meglio nel seguito, il progetto di PA è stato aggiornato prevedendo la realizzazione anche di una quota di parcheggi in erba-block per ulteriormente aumentare la dotazione di aree drenanti a verde profondo.

Per quanto concerne la richiesta di implementazione delle piantumazioni all’interno del comparto, si ritiene di poter accogliere il

suggerimento di ARPA assumendo l’impegno, in sede di presentazione del progetto delle OO.U., a concordare con l’Amministrazione comunale le eventuali integrazioni alle piantumazioni già previste nel progetto di PA. Già nella presente proposta di PA, si è concordato con l’amministrazione comunale di prevedere l’inserimento di fioriere con alberature in prossimità del confine sud sopra il sedime della Roggia Castalda. In merito, infine, alla proposta di formazione di una fascia arbustiva ed arborea lungo

il confine sud-est, con l’Amministrazione comunale si è concordato la realizzazione di una siepe da realizzare sul lato interno del centro sportivo comunale.

Colonnine di ricarica per auto elettriche

osservazione: ARPA ricorda che l’art. 18 del D.Lgs 257/2016, prevede che i nuovi distributori stradali di carburanti, in aggiunta ai tradizionali prodotti di rifornimento e ai nuovi prodotti di rifornimento (Gnc e Gnl), devono dotarsi, fatte salve alcune disposizioni peculiari, di infrastrutture di ricarica per autoveicoli elettrici. E’ quindi opportuno che il progetto in esame, ove si attui anche la realizzazione di un distributore carburante stradale, sia predisposto tenendo conto dei nuovi disposti normativi.

Ricorda infine che l’art. 15 del D.Lgs. 257/2016 prevede infatti dopo l’adeguamento del regolamento edilizio comunale, da effettuarsi entro e non oltre il 31/12/2017, “…ai fini del conseguimento del titolo abilitativo edilizio sia obbligatoriamente prevista, per gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 metri quadrati e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia …….. nonché per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia ………. la predisposizione all'allaccio per la possibile installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli idonee a permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box per auto……”.

riscontro: Il progetto esecutivo si farà carico di prevedere la realizzazione di n. 2 colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli a servizio sia del distributore che delle nuove edificazioni in progetto nel comparto.

Conclusioni

osservazione: In conclusione al proprio parere, ARPA ritiene di asserire che Non appaiono esserci peculiarità progettuali migliorative della qualità ambientale dell’intervento che derivino da una richiesta di performance ambientali maggiori di quelle obbligatorie per legge e formula una serie di suggerimenti indirizzati all’Amministrazione comunale in ottica dell’assunzione di future nuove direttive in tema di miglioramento qualitativo ed incremento quantitativo delle aree verdi nel TUC al fine di migliorare anche gli equilibri idrologici e dare continuità alle connessioni ecologiche poste in ambito extraurbano e agricolo.

riscontro: in merito alle peculiarità progettuali migliorative della qualità ambientale dell’intervento va evidenziato che il progetto di PA prevede una drastica riduzione della capacità edificatoria assegnata al comparto, passando da 8.900 mq di SLP previsti dal PGT vigente a 4.044 mq di SLP previsti dal PA in argomento. Già la drastica riduzione delle capacità edificatorie, a tutto vantaggio delle aree libere, si ritiene che possa rappresentare un significativo elemento di miglioramento della qualità ambientale dell’intervento. Per quanto concerne, invece, i suggerimenti di carattere generali indirizzati all’Amministrazione comunale, si ritiene che questi potranno essere oggetto di specifica trattazione a livello generale nel PGT.

Parere ATS

ATS formula una serie di osservazioni a titolo di contributo collaborativo a supporto della procedura di verifica di assoggettabilità a VAS.

Consumo di suolo – sistema del verde urbano, della naturalità e salvaguardia ambientale

osservazione: ATS ritiene che, Pur rispettando all’interno dell’Ambito in progetto il parametro relativo alla superficie scoperta e drenante (verde puro) minima del 15% della superficie fondiaria dell’intero lotto, come stabilito dal vigente RLI, si sottolinea che la presenza di superfici drenanti in percentuale maggiori rispetto al minimo parametro stabilito e molto importante per la sostenibilità ambientale dei progetti. Nel caso specifico è auspicabile, alla luce dell’esigenza di mantenere l’equilibrio idrogeologico del territorio e limitare l’impatto dovuto all’impermeabilizzazione del suolo, che venga incrementata la superficie drenante a “verde puro”, escludendo la parte di superficie drenante da realizzare con “pavimentazione con calcestruzzo drenante tipo “i.dro Drain”.

riscontro: pur avendo rispettato la dotazione prescritta di aree drenanti, si ritiene comunque di accogliere la richiesta dell’ATS e, al fine di implementare la superficie drenante a “verde profondo”, si propone di realizzare anche gli stalli di sosta dei parcheggi in erba-block. Tale soluzione, già abbondantemente adottata in moltissime grandi aree a parcheggio, risulterebbe ottimale per il raggiungimento dell’obiettivo richiesto da ATS salvaguardando, nel contempo, anche le esigenze di sviluppo planimetrico del progetto. Tale soluzione risulterebbe altresì assentibile in quanto conforme a quanto previsto dall’art. II.4 delle NTA del PGT.

Radon

osservazione: ATS raccomanda il rispetto delle norme di prevenzione dal rischio di esposizione al gas radon.

riscontro: si conferma che il progetto esecutivo degli edifici si farà carico di dimostrare l’adozione dei necessari e prescritti sistemi di protezione dal rischio di esposizione al gas radon.

Inquinamento luminoso

osservazione: ATS raccomanda il rispetto delle norme di cui alla L.R. 31/2015 in tema di inquinamento luminoso.

riscontro: si conferma che i progetti esecutivo degli edifici e delle OO.U. saranno redatti in piena conformità alle norme della L.R. 31/2015 sull’inquinamento luminoso.

Paesaggio

osservazione: ATS suggerisce di prevedere la mitigazione dei futuri fabbricati attraverso la realizzazione di

osservazione: ATS suggerisce di prevedere la mitigazione dei futuri fabbricati attraverso la realizzazione di

Nel documento Relazione Tecnica Illustrativa (pagine 15-30)

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