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Al fine di elaborare e definire gli obiettivi di sviluppo sostenibile, introdotti precedentemente, l’Assemblea generale, tramite la risoluzione 67/55569, il 22

gennaio 2013 istituì un Gruppo di lavoro intergovernativo (Open Working Group on Sustainable Development Goals)70, comprendente trenta esperti nominati dai

cinque gruppi regionali delle Nazioni Unite che avrebbe dunque dovuto formulare proposte concrete alla 68° Assemblea Generale. Dai negoziati risultarono 17 obiettivi di sviluppo sostenibile71, per un totale di 169 target o traguardi, che

68 A/CONF.216/L.1, para. 245-247, online: https://undocs.org/en/A/CONF.216/L.1 69 Si veda A/67/L.48/rev.1, online: https://undocs.org/A/67/L.48/Rev.1

70 Si veda: https://www.un.org/ga/search/view_doc.asp?symbol=A/67/L.48/Rev.1&Lang=E 71

1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo

2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura

sostenibile

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furono inglobati nell’Agenda 2030, la quale aveva il compito di fornire chiare indicazioni in merito alle azioni da perseguire per un futuro equo e sostenibile. Gli SDGs furono adottati durante il Vertice delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile, che si svolse a New York dal 25 al 27 settembre nel 2015, che è stato pertanto definito “l’anno dello Sviluppo Sostenibile72”, in quanto testimone di una

serie di iniziative determinanti per la definizione della strategia di sviluppo degli anni a venire. Si tratta infatti di un piano d’azione di lungo periodo, della durata quindici anni (2016-2030), la cui realizzazione prese ufficialmente avvio a gennaio 2016, per far fronte alle questioni prioritarie che definiscono l’Agenda

Quest’ultima sottolinea la necessità urgente per il mondo di imboccare una rotta di sostenibilità. Riaffermando le pietre miliari che avevano caratterizzato i vertici precedenti, tra le quali i principi di Rio e la Dichiarazione del Millennio, l’Agenda si sviluppa sulla base di risultati previamente raggiunti.

4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti

5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze 6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie

7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni

8. Incentivare una crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro

dignitoso per tutti

9. Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e

sostenibile

10. Ridurre le disuguaglianze all'interno e fra le Nazioni

11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo

13. Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le sue conseguenze 14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile

15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste,

contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità

biologica

16. Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l'accesso alla giustizia per tutti

e creare organismi efficaci, responsabili e inclusivi a tutti i livelli

17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

Si veda: https://unric.org/it/agenda-2030/

72 Cardascia S., 2015: l’Anno europeo per lo sviluppo, in Rivista di Affari Europei: Europae, 14 aprile

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Ciononostante, gli SDGs rappresentano una svolta nella visione e nel modo di approcciarsi del mondo nei confronti dello sviluppo.

Essi hanno la pretesa di caratterizzarsi come:

 Universali: gli obiettivi di sviluppo sostenibile devono essere implementati da tutti i governi e la parti in causa, tanto dalle nazioni sviluppate che quelle in via di sviluppo. Se gli MDGs erano indirizzati unicamente ai paesi in via di sviluppo e si focalizzavano sulla riduzione della povertà e della fame,

l’Agenda 2030 richiede l’intervento di tutti i Paesi del mondo, emergenti, sviluppati ed in via di sviluppo.

 Indivisibili ed integrati. Per lungo tempo, gli impegni assunti nelle conferenze precedenti hanno trattato le dimensioni dello sviluppo sostenibile separatamente. L’intenzione dell’Agenda 2030 è quella di assicurare che le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile siano bilanciate, senza che l’una prevalga troppo sulle altre. Pertanto, questo principio di interconnessione riconosce che nessuno obiettivo è separato dagli altri. Al contrario, sono tutti interconnessi tra loro, in un superamento, per lo meno a livello teorico, della ripartizione in settori e dimensioni distinte –

ambientali, sociale, o economico- al punto che i miglioramenti nel percorso verso il raggiungimento di un obiettivo possono dipendere ed essere influenzati dai progressi con un altro, oppure possono ostacolare il conseguimento di altri target. Un esempio chiave è che mediante il

miglioramento dell’accesso all’acqua pulita e all’igiene (Obiettivo 6) si aiuta a migliorare sia il quadro sanitario della popolazione (Obiettivo 3) che la sicurezza alimentare (Obiettivo 2). Analogamente, la lotta alla povertà (Obiettivo 1) non è un problema unidimensionale, ma necessita di essere affrontato da molteplici prospettive, ad esempio attraverso il

miglioramento del sistema educativo (Obiettivo 4), un miglioramento del servizio sanitario (Obiettivo 3), riducendo le disuguaglianze (Obiettivo 5), e promuovendo la crescita economica e l’occupazione lavorativa (Obiettivo8).  Sostenibili e tridimensionali, ovvero connesso alle tre dimensioni dello

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multidimensionale, che tuttavia non comprende in maniera esplicita due dimensioni importanti (quella politica e culturale), per ragioni

precauzionali relativamente a possibili contrasti tra le parti. L’Agenda 2030 quindi, rispetto ai MDGs che si focalizzavano sulla dimensione sociale e l’eliminazione della povertà e della fame, amplia ed espande lo scopo dello sviluppo sostenibile. Gli SDGs ora includono 17 obiettivi invece di 8, che coprono l’area ambientale (cambiamenti climatici, protezione degli ecosistemi terrestri e degli oceani), economica (industrializzazione, infrastrutture, mercati del lavoro) e sociali (uguaglianza di genere)73.

 Ambiziosi, in quanto mirano a porre fine alla povertà e alla fame – obiettivi questi perseguiti anche dagli MDGs, attraverso una gestione sostenibile delle risorse naturali.

Sinergici, relativamente al perimetro di attuazione di policy, dal momento che la natura dei tre pilastri della sostenibilità richiede omogeneità e coerenza tra azioni a livello locale, nazionale, regionale e mondiale.

L’implementazione dell’Agenda 2030 richiede collaborazione ed alleanze di aziende, governi e società civili.

Pur essendo gli SDGs obiettivi inseparabili, integrati, ed universali, devono

comunque tener conto delle diverse realtà nazionali, così come dei diversi livelli di sviluppo e delle differenti capacità, rispettando priorità e politiche nazionali. Spetterà a ciascun governo stabilire come queste ambizioni verranno integrate nei processi interni.Particolarmente interessante ai fini di questo elaborato risulta essere l’Obiettivo 12, ovvero “Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo”, in quanto stabilisce per le nazioni chiari traguardi da raggiungere in merito ad una gestione sostenibile ed un uso efficiente delle risorse naturali, nonché relativamente alla riduzione la produzione di scarto e rifiuti. Inoltre questo target sollecita ed incoraggia soprattutto le grandi imprese transnazionali ad

73 Terama, E., Milligan, B., Jiménez-Aybar, R., Mace, G. M., & Ekins, P. (2016). Accounting for the

environment as an economic asset: global progress and realizing the 2030 Agenda for Sustainable Development. Sustainability Science, 11(6), 945-950.

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adottare pratiche sostenibili e ad integrare informazioni sulla sostenibilità nei propri cicli di rendicontazione.

Imprese, aziende e multinazionali continueranno ad operare avendo come obiettivo finale la massimizzazione del profitto, ma con una sempre maggiore considerazione di codici etici, valori condivisi, e regole di integrazione, o per lo meno questo è uno degli obiettivi previsti dall’Agenda 2030.