11. Situazione in ciascuno Stato membro
11.14. Svezia
11.14.1. Individuazione delle aree sensibili
Nel 1994 la Svezia ha dichiarato aree sensibili tutte le acque del proprio territorio. Nel giugno 1998 le autorità svedesi hanno confermato tale classificazione alla Commissione, indicando che il criterio applicato riguardava l’eutrofizzazione e che il tipo di trattamento più spinto applicato dipendeva dai sistemi idrici interessati. Secondo la Svezia, per contrastare l’eutrofizzazione esistente e il rischio di eutrofizzazione delle acque dolci, degli estuari e delle acque costiere è necessario provvedere al trattamento terziario del fosforo in tutti gli agglomerati con oltre 10 000 a.e. Viceversa, le autorità svedesi ritengono che solo il Mare del Nord e il Baltico a partire dal confine norvegese fino al comune di Norrtälje, comprese le acque costiere dell’isola di Öland e attorno all’isola di Gottland, siano sensibili all’azoto.
La Commissione è invece dell’avviso che ai sensi della direttiva tutti gli agglomerati con oltre 10 000 a.e. situati nei bacini idrografici drenanti nel Baltico debbano provvedere al trattamento terziario sia del fosforo che dell’azoto. La Commissione ritiene inoltre che anche gli scarichi provenienti dagli agglomerati situati nella parte centro-meridionale del paese contribuiscano all’inquinamento di tali aree sensibili (indicazioni più particolareggiate a questo riguardo sono contenute nella seconda relazione della Commissione). La Commissione si è attivata per giungere a una soluzione di questo problema e sta valutando le informazioni trasmesse dalla Svezia in proposito.
11.14.2. Agglomerati con oltre 10 000 a.e.
11.14.2.1. Livello di trattamento
In Svezia si contano 134 agglomerati con oltre 10 000 a.e. Poiché le acque reflue di diversi agglomerati74 sono trattate in due o più impianti, il numero degli impianti (143) non corrisponde al numero degli agglomerati (134).
Tutti i 134 agglomerati provvedevano a un trattamento più spinto del fosforo; l’abbattimento dell’azoto, invece, era effettuato soltanto da 74 agglomerati. Per molti agglomerati e/o impianti di trattamento il carico indicato nel 1999 è diverso da quello indicato nel 1998: tra di essi sono comprese grandi città quali Falkenberg, Göteborg, Helsingborg, Kristianstadt, Malmö, ma anche molti altri agglomerati. Le autorità svedesi hanno spiegato che le discrepanze sono imputabili in parte alla variazione dei carichi industriali afferenti agli impianti e in parte alla variazione del metodo utilizzato per calcolare il carico degli agglomerati75.
Poiché a parere della Commissione gli scarichi di azoto e di fosforo sono entrambi responsabili dell’eutrofizzazione marina e gli scarichi riversati in un’area costiera si diffondono a quelle adiacenti, al 31 dicembre 1998 tutti gli agglomerati svedesi con oltre 10 000 a.e. avrebbero dovuto provvedere all’abbattimento dell’azoto. Per questo, 60 agglomerati non sono stati ritenuti conformi alla direttiva.
74 Karlskrona, Ludvika, Malmö, Örnsköldsvik, Stoccolma e Sundswall.
75 I dati sui carichi nominali forniti per questa relazione si basano su misurazioni dei carichi di BOD in ingresso; tali carichi vengono frequentemente ricalcolati.
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Tabella 11-71: Livello di trattamento negli agglomerati con oltre 10 000 a.e.
Svezia Livello di trattamento negli agglomerati con oltre 10 000 a.e. – articolo 5
01/01/2002 Numero % Carico nominale [a.e.] %
Totale 134 100,0 7 672 670 100,0
Trattamento più spinto 134 100,0 7 672 670 100,0
ma fasi di trattamento mancanti 60 44,8 2 042 910 26,6
ma potenzialità di trattamento insufficiente 0 0,0 0 0,0
Non conformi 60 44,8 2 042 910 26,6
Conformi 74 55,2 5 629 720 73,4
11.14.2.2. Efficienza del trattamento (risultati del monitoraggio)
Nel 1999 i risultati del monitoraggio relativo agli impianti di trattamento delle acque reflue urbane di 57 agglomerati risultavano conformi a quanto indicato nella direttiva.
I 77 agglomerati rimanenti, pari al 36,2% del carico nominale totale degli agglomerati interessati, non erano conformi perché nel 1999 non provvedevano all’eliminazione dell’azoto o non garantivano una sufficiente efficienza del trattamento.
Tabella 11-72: Efficienza del trattamento negli agglomerati con oltre 10 000 a.e.
Svezia Efficienza del trattamento negli agglomerati con oltre 10 000 a.e.
31/12/1999 Numero % Carico nominale [a.e.] %
Totale 134 100,0 7 672 670 100,0
Trattamento più spinto 134 100,0 7 672 670 100,0
ma potenzialità di trattamento insufficiente 0 0,0 0 0,0
Monitoraggio conforme (Stato membro) 116 86,6 6 923 370 90,2
ma potenzialità di trattamento insufficiente 0 0,0 0 0,0
Monitoraggio conforme (CE) 57 42,5 4 898 360 63,8
ma potenzialità di trattamento insufficiente 0 0,0 0 0,0
Non conformi 77 57,5 2 774 310 36,2
Conformi 57 42,5 4 898 360 63,8
11.14.3. Reti fognarie
Tutti gli agglomerati svedesi con oltre 10 000 a.e. erano provvisti di una rete fognaria adeguata già al 31 dicembre 1998 e quindi erano conformi all’articolo 3 della direttiva.
Tabella 11-73: Reti fognarie degli agglomerati con oltre 10 000 a.e.
Svezia Agglomerati con oltre 10 000 a.e. - articolo 3
01/01/2002 Numero % Carico nominale [a.e.] %
Totale 134 100,0 7 672 670 100,0
Non conformi 0 0,0 0 0,0
Conformi 134 100,0 7 672 670 100,0
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11.14.4. Trattamento nelle città con oltre 150 000 a.e.
In Svezia si contano otto città con oltre 150 000 a.e.; sei di queste – Göteborg, Helsingborg, Lidingö, Malmö, Stoccolma e Uppsala – provvedevano a un trattamento più spinto dell’azoto e all’abbattimento del fosforo. Linköping e Örebro provvedevano soltanto all’abbattimento del fosforo.
11.14.5. Acque reflue industriali (articolo 13)
La Svezia ha fornito informazioni su sette impianti industriali con un carico organico totale di 1 855 000 a.e.; tali impianti risultavano conformi alla direttiva prima del 31 dicembre 2000.
Tabella 11-74: Acque reflue industriali in relazione all’articolo 13 della direttiva
Svezia - Settore industriale
Secondo il rapporto stilato dalla Svezia a norma dell’articolo 16 della direttiva, la quantità di fanghi prodotta nel 2000 è stata pari a 222 420 t di sostanza secca. Di questi fanghi, il 21% è stato riutilizzato in agricoltura, il 32% è stato usato per interventi di architettura paesaggistica (compresa la copertura di discariche), il 34% è stato collocato in discarica e circa l’8% è stato riutilizzato in altro modo o temporaneamente collocato in depositi. L’incenerimento non è stato praticato.
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Tabella 11-75: Riutilizzo e smaltimento dei fanghi prodotti negli impianti di trattamento delle acque reflue
Svezia - Fanghi di depurazione (2000) t di sostanza secca
%
Sludge total production 222 420 100
Agricoltura 45 664 21
Riutilizzo in interventi di architettura paesaggistica 70 459 32 di cui copertura di discariche 15 730 7
Discarica 76 344 34
Incenerimento 0 0
Stoccaggio temporaneo in depositi 17 440 8
Altri usi (riguardanti parte della quantità
temporaneamente stoccata in depositi) 11 293 5 Smaltimento non meglio precisato (differenza tra la
quantità totale di fanghi e la somma degli altri usi indicati)
1 219 1