3.3 La Consulenza 4.0 e la digitalizzazione
3.3.1 Lo sviluppo del processo agile all’interno del settore della consulenza
3.3.1 Lo sviluppo del processo agile 3.3.1 Lo sviluppo del processo agile
3.3.1 Lo sviluppo del processo agile all’interno all’interno all’interno del settore della consulenza all’interno del settore della consulenza del settore della consulenza del settore della consulenza
I consulenti cercano di rispondere alle nuove esigenze dei clienti progettando dei nuovi processi con l’obiettivo di catturare l’innovativa centralità del cliente e dello sviluppo agile.
Il metodo agile nasce dall’esigenza di gestire progetti sempre più complessi in contesti dettati da un’elevatissima competizione e turbolenza. Questa metodologia propria della disciplina del Project management nasce per colmare il gap dei principi del management tradizionali, incapaci di far fronte all’aumento della richiesta di maggiore produttività, velocità e qualità, ed è infatti caratterizzato dall’utilizzo di tempo di sviluppo brevi, chiamati “sprint”, in modo da focalizzarsi maggiormente sul miglioramento continuo dello sviluppo di un prodotto o servizio, al fine di diminuire il time to market e migliorare la motivazione e la produttività del team di progetto stesso.
Il metodo Agile si basa sulla continua interazione con gli stakeholders del progetto, la cui riuscita dipende dal soddisfacimento di queste figure interessate. Diventa dunque fondamentale la creazione di un sistema iterativo (ovvero per fasi) e interattivo, che fornisce la possibilità di tenere sempre sotto osservazione la soddisfazione del cliente e consente di apportare in
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qualsiasi momento delle modifiche in modo agile, abbattendo i costi e riducendo l’effort in attività a poco valore aggiunto. Il metodo Agile più diffuso è quello dello SCRUM, un framework che permette di dividere il processo di gestione di un progetto in varie fasi, sprint, in modo da non perdere di vista le esigenze del cliente stesso. I processi vengono così controllati in maniera empirica e dunque le decisioni vengono prese in base alla propria esperienza e conoscenza, e si attua un approccio incrementale che consente di ottimizzare, passo dopo passo, il controllo e la prevedibilità del rischio. Tutto il metodo si basa su 3 principi cardine:
adattamento, ispezione e trasparenza. Esempi di aziende che hanno adottato questa metodologia sono KPMG, EY e Bain & Company ed alcuni esempi di attività svolte in questo processo sono la coocreazione digitale, la prototipazione rapida o l’uso di hackathon notturne22. L’utilizzo di questi strumenti permette alle aziende di immaginare un concetto, di testarlo, di evolverlo in maniera rapida in modo da passare dall’idea alla progettazione e dunque allo sviluppo. Questa metodologia influenza anche quella che è la struttura tradizionale degli incarichi che si instaurano tra una società di consulenza ed i propri clienti:
soprattutto le start up iniziano a sostituire i progetti di lunga durata con quelli più brevi, mirati ed “agili”, in cui vi è una maggiore focalizzazione sui risultati che vengono raggiunti in maniera iterativa ed incrementale.
Adottare un metodo di tipo agile per far fronte ai cambiamenti significativi a livello aziendale, come l’aumento della concorrenza o la disruption tecnologica, permette alle aziende di acquisire un vantaggio e di sopravvivere in mercati che diventano sempre più affollati.
22 Eventi notturni al quale partecipano diversi esperti di vari settori a vario titolo, tra cui sviluppatori software, programmatori e grafici.
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Quasi tutte le aziende però al momento si trovano in una fase di sperimentazione del metodo agile, infatti, quasi tutte spesso non riescono pienamente a sviluppare ed usufruire dell’intero potenziale della metodologia, ottenendo così dei ritorni relativamente bassi dagli investimenti.
Secondo Kelly Morales and Marjan Van de Wetering, esperti della metodologia agile, bisogna seguire alcuni passi per implementare il metodo e oltrepassare le naturali barriere di adozione.
È fondamentale capire a pieno cosa è e come funziona il metodo Agile, prima ancora di eseguirlo. Successivamente, bisogna abbracciare questo tipo di metodologia interattiva, consci che non si tratta di una pratica uniforme ma di un metodo che consta di diversi frameworks adattabili a varie situazioni. Scegliere il framework adatto ad un determinato progetto potrebbe essere proprio la chiave per un’implementazione di successo.
Ad esempio, lo SCRUM è uno dei metodi Agile più utilizzati, infatti l’undicesimo report annuale sull’utilizzo di metodologie Agile lo colloca al primo posto:
tra le aziende che utilizzano l’agile, il 58 % utilizza proprio la metodologia Scrum, e quest’ultimo consiste in un approccio che si basa sulla creazione di un piccolo team crossfunzionale e auto organizzato, che viene potenziato con lo scopo di raggiungere un unico obiettivo comune.
Ovviamente l’adattamento di un’intera organizzazione è un processo che deve essere portato avanti in maniera sequenziale e paziente, e per far ciò potrebbe essere utile iniziare ad incorporare l’agile nei singoli reparti per poi estendersi anche all’esterno. È fondamentale che i metodi agile siano distribuiti uniformemente in tutta l’organizzazione in modo da non ostacolarne il successo. Il metodo può essere considerato non ad alto valore aggiunto per alcune attività di routine ma diventa significativo per attività di pianificazione, strategia, marketing o ad esempio supply chain. Anche le attività riguardanti la gestione strategica possono essere arricchite da questo approccio, infatti, dirigenti senior e manager dovrebbero focalizzarsi maggiormente sui ruoli critici cercando di eliminare le attività con meno valore
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aggiunto, come ad esempio la stesura dei report, in modo tale da velocizzare i processi decisionali e rendere queste attività più chiare per tutta l’organizzazione. A tal proposito è importante per il successo di ogni team che ci sia chiarezza in merito a responsabilità e definizione dei ruoli per creare così il giusto equilibrio. Nonostante i team debbano essere agili e in grado di sperimentare, l’autorità continua a giocare un ruolo importante pur non rivestendo il classico ruolo di chi impartisce ordini e detta le regole. Il metodo agile è adatto ad un approccio che va dal basso verso l’alto in modo da sostenere l’autonomia dei singoli team e dar loro la possibilità di essere creativi e innovativi. Il metodo comporta anche un cambiamento a livello organizzativo, per cui il ruolo fondamentale della direzione diventa quello di assicurarsi che tutti comprendano le priorità dell’organizzazione e che collaborino, indipendentemente dall’unità operativa e dalla disciplina.
I team devono essere motivati e spronati all’impegno grazie anche ad un approccio meno gerarchico e ad un modo differente di affrontare le sfide. Bisogna concentrarsi maggiormente sul gruppo e non sul singolo individuo e valutare la soddisfazione non solo del cliente ma della squadra di progetto.