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6. Prove sul campo

6.2. Svolgimento delle prove

Le prove si sono svolte lungo la linea ferroviaria da Ferrara a Ravenna, nel periodo della seconda metà di Novembre 2014, con la collaborazione del personale ferroviario TE ed SSE.

Le prove sono state organizzate in due squadre distinte: una posizionata all’interno della sottostazione di Portomaggiore, a presidio della strumentazione di misura, l’altra, dotata di simulatori di guasto, in movimento con carrello lungo la tratta in prova da Portomaggiore verso Ferrara.

6.2.1. Descrizione della procedura operativa

E’ stata sviluppata una procedura di prova per ottimizzare le risorse a disposizione in termini di uomini, mezzi e tempo.

Ogni prova è articolata in due fasi: 1. Prova a terra:

Erogazione di corrente, da parte della SSE alla linea di contatto, limitata dalla RL a un valore teorico di 180 A;

2. Prova a vuoto:

Alimentazione del circuito di prova a terra senza erogare corrente in linea, tenendo aperti i sezionatori di prima fila, con lo scopo di misurare la tensione a vuoto.

A seguire si descrivono i passi della procedura operativa: • A circolazione dei treni terminata, all’interno della SSE:

a. Interruzione di binario di linea e stazione da Portomaggiore verso SSE di Ferrara con distanza di circa 22 km;

b. Disalimentazione della linea di contatto da Portomaggiore a Ferrara; c. Presenza di agente della manutenzione (AM) della TE per la messa in

opera del fioretto di corto circuito ai chilometri prestabiliti;

d. Presenza dell’AM della squadra delle SSE per intervento di supporto alle prove, nonché al presenziamento;

e. Presenza del coordinatore delle prove con personale ferroviario e universitario;

• Prima delle prove:

f. Dopo la conferma dell’interruzione di binario e di stazione; g. Dopo la conferma visiva impiantistica dell’assenza di tensione; h. Accesso alla cella dell’extrarapido;

i. Preparazione e controllo dell’impianto di prova a terra per l'utilizzo durante le prove, con verifiche degli strumenti di misura;

j. Strumenti di misura (Fluke 1760) portati in modalità di scrittura; k. Misura della resistenza limitatrice.

Procedura da ripetere per ogni prova:

1. Far procedere AM TE al cippo chilometrico prestabilito;

2. Mettere il dispositivo di corto circuito alla chilometrica prestabilita; 3. Azionare in chiusura il PT;

4. Riaprirlo con automatismo dopo 0,5-1,5 secondi;

5. Aprire il sezionatore di prima fila S1 e chiudere l’interruttore bipolare; 6. Lettura del valore di temperatura, con termo camera, della resistenza

limitatrice RL;

7. Azionare il ventilatore sulla resistenza limitatrice per consentire il suo raffreddamento;

8. Controllare che si siano registrati i dati di corrente e tensione necessari per la localizzazione del guasto;

Ripetizione dei punti appena descritti da 1 a 9 per le seguenti chilometriche dalla SSE di Portomaggiore: • Km 3+400 (cippo km 20+000): o Svolte prove 1, 2, 3 e 4; • Km 4+400 (cippo km 19+000): o Svolte prove 5,6 e 7; • Km 5+400 (cippo km 18+000): o Svolte prove 8, 9 e 10; • Km 9+400 (cippo km 14+000): o Svolte prove 11, 12 e 13; • Km 10+400 (cippo km 13+000): o Svolte prove 14 e 15; • Km 11+400 (cippo km 12+000): o Svolte prove 16 e 17.

Si riportano, per completezza, nelle Figure 6.2.1 e 6.2.2 stralci della procedura operativa di RFI dello sviluppo delle prove notturne.

Fig. 6.2.1 - Stralcio procedura operativa di sviluppo delle prove notturne SSE di Portomaggiore.$ Giorni&prima&della&prova:&montare&il&TO64&a&valle&della&Rl&e&preddisporre&i&cavi&per&la&sua&alimentazione&e&per&la&lettura&del&segnale&in&uscita Elenco&del&materiale&:&multimetro,&oscillscopio,&cavi&seriali,&cavi&alimentazione,&&termocamera a.!!!!!!!Interruzione&di&binario&di&linea&e&stazione&da&Portomaggiore&verso: !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!i.!!!!!!SSE&di&Ferrara&con&distanza&di&circa&22,2&km; b.!!!!!!Tolta&tensione&della&linea&di&contatto&da&portomaggiore&a&Ferrara; c.!!!!!!!Presenza&di&A.M.&della&TE&per&la&messa&in&opera&del&fioretto&di&corto&circuito&ai&chilometri&prestabiliti; d.!!!!!!Presenza&del&A.M.&della&S.S.E&per&intervento&di&supporto&alle&prove&e&presenziamento&e&per&richiesta&di&tolta&tensione&a&fine&circolazione&treni; e.!!!!!!Presenza&del&coordinatore&delle&prove&con&personale&ferroviario&e&universitario; a.!!!!!!!Dopo&aver&avuto&la&conferma&della&interruzione&di&binario&e&di&stazione; b.!!!!!!Dopo&avere&la&conferma&visiva&impiantistica&della&tolta&tensione&in&atto; c.!!!!!!!Accedere&alla&Cella&dell’extrarapido; d.&&&&&Preparazione&e&controllo&dell’impianto&di&prova&a&terra&per&l'utilizzo&durante&le&prove,&installazione&del&TO&64&a&valle&della&resistenza limitatrice&e&collegamento&degli&strumenti&di&misura&rimanenti,&es.&oscilloscopio; e.!!!!!!Sincerarsi&che&gli&strumenti&di&misura&(UPMLCPM&e&Oscilloscopio)&siano&in&modalità&scrittura; f.!!!!!!Misurare&le&resistenze&(R=120&Ώ&sui&puntali&dell'oscilloscopio&e&Rl=20&Ώ&del&circuito&di&prova&a&terra&PT)&con&strumento&che&misuri&i&mΏ& PROCEDURA)OPERATIVA)DI)SVILUPPO)DELLE)PROVE)NOTTURNE)NELLA)SSE)DI)PORTOMAGGIORE Inizio)notte Prima&delle&prove 1°)PUNTO

Fig. 6.2.2 - Stralcio procedura operativa di sviluppo delle prove notturne SSE di Portomaggiore.

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