Capitolo 1. Le Linee Guida per i Centri di Recupero: uno strumento per la
8. Materiali e Metodi
8.1. Il ruolo del CReS nel Progetto GIONHA
8.2.2. Tavolo tecnico-scientifico
Il tavolo tecnico-scientifico, composto essenzialmente dai biologi e veterinari della Rete, è stato costituito per realizzare e condividere specifici protocolli per le azioni pratiche di conservazione ed intervento (Tab. 6). L’aspetto fondamentale di cui si è tenuto conto è la realizzazione di attività che risultino efficaci ma allo stesso tempo di facile intuizione e utilizzo per tutti i collaboratori della Rete.
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Tematica Coordinamento Funzione
Protocolli e schede avvistamento AMP Tavolara Nodo Rete
Protocollo d’intervento AMP Sinis Nodo Rete
Protocolli veterinari Fac. Med. Veterinaria Sassari Incaricato esterno
Tabella 6. Sintesi delle attività del GIONHA sviluppate dal tavolo tecnico-scientifico e relativo referente
8.2.2.1. Metodologie per il monitoraggio degli avvistamenti di cetacei e tartarughe con relative schede di avvistamento
È stata proposta la definizione di metodologie e la redazione di schede di avvistamento sia per i Cetacei che per le tartarughe marine. La realizzazione ha interessato in particolare i biologi del Nodo di Tavolara che già da tempo svolgevano campagne di avvistamento nella Sardegna Nord-Orientale. Nello specifico il personale del Centro Ricerca Mammiferi Marini (CRIMM), incaricato della redazione, ha sfruttato come base di partenza un protocollo e una tipologia di scheda già utilizzati per le campagne di foto identificazione e monitoraggio nell’AMP di Tavolara.
8.2.2.2. Protocollo d’intervento per la gestione degli esemplari morti e in difficoltà
Il Nodo del Sinis ha portato avanti la redazione di metodologie di intervento e i protocolli per la gestione dei Centri di Recupero e di Primo Soccorso. L’importanza di stabilire procedure d’intervento chiare e specifiche consiste nel dettare linee d’azione a tutti i professionisti coinvolti nel Network. La definizione delle procedure d’intervento, infatti, è stata discussa principalmente tra i biologi e responsabili dei Centri di Recupero, per alcuni aspetti direttamente con i Corpi di Vigilanza coinvolti con lo scopo di rendere gli interventi dinamici, veloci ed efficienti.
Le procedure d'intervento riportate nelle Linee Guida Ministeriali (Fig. 18) sono state declinate secondo le esigenze della Sardegna, con l'obiettivo di contestualizzarle sia per le esigenze territoriali che per la corretta procedura da seguire da parte dei soggetti coinvolti.
Segnalazione – Un esemplare di Cetaceo o Tartaruga marina che viene rinvenuto vivo in difficoltà o già deceduto deve essere sempre segnalato alle autorità competenti. È stata valutata con i Corpi di Vigilanza, la migliore modalità di coordinamento di queste prime operazioni. Le
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segnalazioni dovranno essere convogliate ad una unità centrale che nel minor tempo possibile abbia la capacità di allertare direttamente la periferia. Il numero gratuito 1530 della Capitaneria di Porto è già stato indicato nelle Linee Guida del MATTM come riferimento per le emergenze a livello nazionale anche per il soccorso della fauna marina selvatica.
Figura 18. Schema di intervento proposto nelle Linee Guida Ministeriali utilizzato come base di partenza per le Linee Guida della Regione Sardegna
Primo intervento – È stato più volte discusso il modo più efficace per intervenire nelle situazioni di emergenza in Sardegna analizzando sia le potenzialità della Rete (personale e competenze a disposizione) che le problematiche di natura logistica e legislativa. È stato fondamentale indicare gli enti, le autorità o le professionalità chiamate ad intervenire per le diverse situazioni di emergenza, per non dar luogo ad operazioni confuse ed inefficaci. Contestualmente è stato valutato il coinvolgimento dei Corpi di Vigilanza anche in questa fase del protocollo per l’eventuale supporto logistico e di messa in sicurezza delle aree di rinvenimento di cetacei e tartarughe marine. I comportamenti da adottare in ogni circostanza sono alla base del successo o meno di questa fase.
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Recupero e trasporto – Gli esemplari recuperati, devono essere soccorsi nel modo meno traumatico possibile, soprattutto per non peggiorarne le condizioni di salute e provocare ulteriore dolore. Per questo è stato importantissimo valutare:
tipologia di attrezzature da impiegare nel recupero e trasporto;
mezzi nautici e terrestri più idonei (es. gommone, motoscafo, pick-up, furgone);
arterie stradali da utilizzare e modalità per ridurre i tempi di trasporto al Centro di Recupero.
Ospedalizzazione e riabilitazione – Il tavolo tecnico ha individuato le problematiche esistenti nel sistema di ospedalizzazione delle tartarughe nei Centri di Recupero attivi in Sardegna. Nelle Linee Guida Regionali sono state riportate informazioni dettagliate sulle modalità di ricovero e riabilitazione delle tartarughe, tenendo conto delle specie più frequenti, dei parametri chimico-fisici dell’acqua di stabulazione e delle terapie utilizzabili e consigliate nelle Linee Guida Ministeriali. Le procedure veterinarie relative alle operazioni chirurgiche ed ai trattamenti sanitari di primo soccorso devono essere approfonditi in protocolli veterinari specifici.
Marcatura e rilascio – I sistemi di marcatura per gli esemplari da reinserire in natura vanno discussi facendo riferimento in modo particolare alle indicazioni contenute nelle Linee Guida del RAC/SPA e in quelle del Ministero dell’Ambiente. I tag più utilizzati sono in plastica o in metallo e sono di diverse tipologie (rotanti, fissi). È necessario predisporre una lista di parametri sulle condizioni degli animali da liberare da valutare, per non incorrere in imprevisti al momento del rilascio e per garantire una reintroduzione in libertà senza traumi o problemi legati ad una insufficiente valutazione delle modalità e circostanze della liberazione stessa.
Necroscopia – Le carcasse dovranno essere preferibilmente in buono stato di conservazione se si vogliono trarre il maggior numero di dati e informazioni sulle cause di morte. Tuttavia alcune analisi potranno essere condotte anche su esemplari in avanzato stadio di decomposizione. Al fine di migliorare l’organizzazione in ambito regionale, è stato opportuno definire alcuni punti riguardanti:
personale idoneo ad eseguire la necroscopia;
tipologia di locali idonei alle operazioni;
analisi e prelievi da effettuare.
Smaltimento e musealizzazione – Gli animali rinvenuti morti, se non adeguatamente e prontamente rimossi dalla costa e smaltiti, possono costituire un problema sanitario di particolare importanza, soprattutto nei periodi estivi (per il caldo e la presenza di bagnanti e turisti). È stato opportuno verificare possibilità e modalità d'intervento da parte della Rete cercando di non
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disperdere informazioni utili nel pieno rispetto delle leggi vigenti in materia. Inoltre è stata valutata la possibilità di musealizzare gli esemplari o parti di essi, considerata l'importanza che rivestono a livello divulgativo e scientifico.
8.2.2.3. Protocolli veterinari
Gli aspetti veterinari in un Centro di Recupero sono fondamentali. L'allestimento di sale operatorie, l’organizzazione dello staff veterinario e la somministrazione di farmaci risultano attività impegnative e costose, che non possono essere decise autonomamente dai diversi soggetti che gestiscono i Centri. È stato necessario caratterizzare in modo preciso e dettagliato le diverse attività svolte e le attrezzature di minima da considerare. Al fine di ottimizzare scelta delle attrezzature e metodologie da seguire per la Sardegna, è stata considerata la casistica riscontrata negli ultimi anni nelle tartarughe e nei cetacei recuperati. La RAS ha dato in carico alla Facoltà di Veterinaria dell’Università di Sassari il coordinamento degli aspetti veterinari da condividere con tutti i Nodi al fine di creare un preciso protocollo d'intervento che la Rete si impegnerà a rispettare.
Nello specifico, nell'ambito del progetto GIONHA, sono stati delineati importanti traguardi da raggiungere inerenti lo sviluppo dei seguenti protocolli:
gestione veterinaria;
necroscopie ed esami di laboratorio;
rilevamento sostanze tossiche;
analisi su malattie infettive.