Alberto Vigna
È stato detto che al consueto appuntamento autunnale al Pa-lazzo di Torino Esposizioni per la grande mostra internazionale (26 settembre-5 ottobre),
que-st'anno la Tecnica si è presen-tata « con un volto più umano ». La tecnica per la sua sostanza è indifferente, fredda, distaccata, legata al mondo della fisica e
del-la meccanica e però nelle sue ap-plicazioni può creare un ambien-te favorevole alla collaborazione umana. La manifestazione to-rinese è quest'anno particolar-mente vicina alla realtà e ai pro-blemi del mondo del lavoro. Con un nucleo centrale inteso ap-punto ad insegnare i modi più propizi per rendere il lavoro più agevole e meno sacrificato il Salone ha presentato gli studi in corso per migliorare i fat-tori umani e produttivi cosi da raggiungere o mantenere, in que-sto momento di congiuntura eco-nomica tanto difficile, la compe-titività per qualità e prezzo dei prodotti italiani sui mercati del mondo.
Quest'anno il Salone della tecnica è giunto alla XXV edi-zione. Ha un suo passato, una sua storia, indubbie benemeren-ze, un futuro altrettanto promet-tente. Logico quindi che si inse-risca tra le iniziative di rilancio tese a superare le attuali diffi-coltà.
Per la difesa e il migliora-mento del posto di lavoro il sa-lone ha presentato proposte di ri-qualificazione dell'ambiente per giungere a processi produttivi al massimo automatizzati con l'ado-zione di macchine sempre più complesse. Nuove tecniche e pro-spettive di mercato sono state proposte per superare le difficoltà e avviare l'economia verso la
ri-l ri-l n a v i s i o n o d e ri-l s a ri-l o n e c e n t r a ri-l e d e ri-l ri-l a M o s t r a d e ri-l ri-l a t e c n i c a c h e r a c c o g ri-l i e 2 1 0 0 e s p o s i t o r i di 17 n a z i o n i .
presa e suggeriti i miglioramenti del posto di lavoro con la instal-lazione di impianti in grado di migliorare il «microclima» in cui opera il lavoratore, eliminan-do o quantomeno neutralizzaneliminan-do polvere, fumo e rumori.
Tutto ciò è stato oggetto di una apposita mostra nell'interno del Salone della tecnica per met-tere a confronto capacità produt-tiva ed esigenze umane; ed ha un suo preciso significato dato che si realizza nella città più indu-strializzata d'Italia. Lo studio dei problemi fondamentali per ripor-tare il lavoro entro dimensioni umane ed individuali avrà ulte-riori e costanti sviluppi e si ri-solverà in un beneficio per tutto il mondo del lavoro.
La collaborazione di ingegne-ri, architetti, medici e studiosi di ergonomia è necessaria per rea-lizzare tutti gli interventi che forniranno le soluzioni adatte ad adeguare l'ambiente del lavoro alle esigenze di chi vi opera.
Il «cuore-mostra» del padi-glione è stato costruito con una suggestiva struttura di piani e dotato di sequenze fotografiche, scritte, grafici e oggetti per con-sentire ai visitatori di giudicare l'ambiente del lavoro. In esso è fatta l'analisi degli elementi dan-nosi (luce, rumori, vibrazioni, temperature, umidità, ventilazio-ne, gas, polvere e vapori) la valutazione della nocività e sono state proposte possibili soluzioni. Le voci del mondo del lavoro sono in tal modo protagoniste della mostra della tecnica e por-tano un contributo di esperienza per le soluzioni ottimali.
La meccanica è beninteso la parte più importante della mo-stra torinese. Qui sono confluite medie aziende meccaniche ita-liane, in particolare piemontese
A l l a M o s t r a d e l l a t e c n i c a il p l a s t i c o d e l l a F o n d e r i a Fiat p e r l e g h e l e g g e r e di C a r m a g n o l a .
con solida esperienza ed alta specializzazione. L'organizzazio-ne industriale si basa appunto sulla meccanica per i suoi pro-gressi attraverso continui perfe-zionamenti e, oggi, si vale del-l'alleanza con l'elettronica, in particolare nel settore delle mac-chine utensili, a cui è dedicato un comparto del Salone. Questo ramo ha raggiunto un alto grado di specializzazione ed ha regi-strato nel 1974 un export di 209 miliardi di lire (42% del fattu-rato). Due terzi dell'esportazio-ne sono diretti verso paesi indu-strializzati e solo un terzo nel-l'America Latina e nei paesi in via di sviluppo. Da alcuni anni si è invertita a nostro favore il rapporto tra le macchine espor-tate e quelle imporespor-tate; oggi esportiamo anche in paesi verso i quali prima eravamo tributari ed invece soltanto pochi anni fa lavoravamo ancora su licenze estere.
Un settore della Mostra ha
illustrato le più recenti appli-cazioni dei calcolatori nell'indu-stria e gli sviluppi dell'elettroni-ca industriale. L'elettronidell'elettroni-ca è stata definita « cervello, sistema nervoso e circolatorio della ci-viltà di domani »; ma già oggi incide sensibilmente in tutti i comparti dell'industria meccani-ca, elettrimeccani-ca, ottimeccani-ca, nucleare, dei trasporti ed altri. Anche la pro-duzione italiana di elaboratori è in aumento e le industrie italiane adottano sempre maggiormente i computers. La nostra industria è di prima qualità ed esporta in molti paesi anche all'avanguar-dia in questo settore.
Prossimamente sarà introdotta in Italia la televisione a colori che dovrebbe portare ossigeno ad un settore in questo momen-to in crisi. Secondo il Cipe la gra-dualità eviterà la corsa ai con-sumi come è accaduto altrove. Le previsioni per l'Italia per il pros-simo anno 1976 sono di una ven-dita di 200.000 unità, tenuto
conto che su 12.000.000 di ab-bonati 350.000 possiedono già l'apparecchio televisivo a colori.
L'edilizia per il prossimo an-no si presenta con buone pro-spettive di ripresa anche se oggi subisce una grave crisi; a risol-verla serviranno molto le costru-zioni di infrastrutture pubbliche, come scuole ed ospedali e le case popolari.
Anche quest'anno la Fiat ha realizzato uno stand di alto interesse intitolato « Progresso della tecnica per la produzione, per il lavoro ». In esso sono illu-strate nuove tecnologie sia per ottenere una migliore qualità e competitività del prodotto, sia per diminuire le difficoltà ed i disagi delle lavorazioni più fati-cose. li pubblico era sempre nu-meroso a contemplare il «
Del-tix », un robot realizzato dal Consorzio Macchine Utensili per la saldatura delle carrozzerie del-" le macchine. Un altro robot ser-virà alla verniciatura; sono mac-chine di un'assoluta precisione che sorprendono per la loro « telligenza ». Sempre la grande in-dustria torinese ha presentato un plastico della fonderia per allu-minio di Carmagnola, la più grande d'Italia, dinanzi al qua-le il pubblico sostava ammiran-done lo sviluppo e la chiarezza di impostazione.
Nella rassegna dedicata alla elettronica la Fiat ha illustrato possibilità di impiego di sistemi elettronici di propria progetta-zione e costruprogetta-zione. Un elabora-tore ULP 12, con le relative uni-tà periferiche è oggetto di studio, beninteso da parte di persone
particolarmente competenti, e serve alle unità di controllo per 'il robot continuo di verniciatura
di cui dicevamo poc'anzi.
Il Salone ospitava macchine per movimento terra, gru, beto-niere, rulli compressori, frantoi, perforatori, elementi standardiz-zati, serramenti, prodotti per l'isolamento e tanti altri mecca-nismi.
Si può ancora ricordare che tra i brevetti realizzati dal Cen-tro di ricerca della CEE e desti-nati all'impiego industriale in condizioni particolarmente favo-revoli, il salone ne ha presentati alcuni di molto interesse come il dispositivo portante di carropon-te manovrabile con una sola ma-no, il dilatometro ad esplorazione laser, i sistemi di guida mecca-nica che garantiscono il
funzio-L ' a p p a r e c c h i o R o b o t p o r la s a l d a t u r a a u t o m a t i z z a t a d e l l e c a r r o z z e r i e p o r a u t o m o b i l i è s t a t o o g g e t t o di m o l t o i n t e r e s s e d a p a r t e d e i v i s i t a t o r i .
namento perfetto di ascensori, montacarichi, guide di scorri-mento in genere.
Il discorso sulla Mostra po-trebbe durare a lungo, basterà ri-cordare che erano presenti 2100 espositori di 17 Nazioni. Si può concludere affermando che l'edi-zione delle nozze d'argento del Salone internazionale della tecni-ca è stata veramente di pri-mordine.
In un padiglione a parte si è svolto il XII Salone della Mon-tagna che, come quello della tecnica, ha ospitato anche vari congressi internazionali di gran-de rilevanza. La rassegna è gran- dedi-cata alle applicazioni della tecni-ca alla montagna per il suo svi-luppo economico attraverso il turismo e lo sport. L'uso della montagna come polmone per gli abitanti delle città industriali è un'esigenza che si fa sempre maggiormente sentire. D'altra parte tutto ciò consente di offrire nuove prospettive di lavoro alle popolazioni montane per fermar-ne l'esodo verso le città.
In Italia gli sciatori sono circa 2.000.000 e per il 1980 sono pre-visti sui due versanti dell'arco alpino 10.000.000 di presenze durante l'inverno. In tal modo si determina una vitalizzazione del settore turistico dell'ambiente montano. Nella Mostra del Va-lentino si è realizzato il naturale punto d'incontro per l'analisi di problemi e prospettive, la possi-bilità di eseguire un confronto di esperienze e di idee.
La Mostra si è articolata nei settori macchine e attrezzature per la viabilità invernale; mac-chine per il trasporto su neve e per la manutenzione delle piste di sci; impianti e attrezzature per il trasporto a fune; rassegna di località turistiche e sportive;
ar-I c a m p e r o f f r o n o m o l t e c o m o d i t à ; h a n n o p a r t i c o l a r i d o t i di m o b i l i t à p e r il t u r i s m o n o m a d e .
C e r t i c a r a v a n si t r a s f o r m a n o in v i l l e t t e b e n r a d i c a t e al t e r r e n o e s t a b i l i . N e l l ' i n t e r n o t u t t i i c o n f o r t .
ticoli ed equipaggiamenti per la pratica degli sports invernali ed estivi; architettura montana; as-sociazioni e scuole sportive; artigianato montano e prodotti tipici.
Alcune settimane prima del Salone della tecnica si è svolto a
Torino il I Salone professionale europeo caravan ed accessori co-me di consueto organizzato dal presidente ing. Giovanni Nasi, dal segretario generale ing. Carlo Bertolotti che tanto contributo di operosità e di iniziative danno a tutte le rassegne torinesi.
Nel suo discorso d'inaugura-zione l'ing. Nasi ha ricordato che è assai significativo il fatto che la Mostra si svolga a Torino ca-pitale italiana dell'automobile. In un momento difficile come l'attuale il settore delle caravan, strettamente legato alla motoriz-zazione, sta registrando un ra-pido deciso sviluppo. La cifra annuale che interessa il settore caravan è sperabile che segni ul-teriori incrementi. La richiesta non sembra dover diminuire nel futuro dato che la vacanza in caravan risulta, a conti fatti, la più economica ed anche la più stimolante specie per i giovani. Questo comparto della produ-zione italiana, oltre ad una buo-na tenuta in tempi
congiuntural-mente avversi ha dato e dà prova di vitalità sviluppando alcuni prodotti; di altri dando un'in-terpretazione particolare e spe-cializzata, di altri ancora deter-minandone l'« invenzione ». Vi sono le case mobili ed i « cam-per », le prime destinate a sog-giorni prolungati nello stesso luogo, gli altri invece nomadi per vocazione adatti a viaggi di-stratti e distensivi. Vi sono anche i motor-caravan che hanno carat-teristiche costruttive diverse, che vanno da un semplice autocarro con cabina ad uno chassis su cui viene interamente costruita la parte abitativa che comprende anche la cabina guida.
Nella Mostra torinese centi-naia e centicenti-naia di modelli di
tutti questi tipi di case mobili J j a n n o sollevato ammirazione,
suscitato interesse, determinato la volontà di acquisti per il pe-riodo delle vacanze del prossimo anno.
Anche al Salone del caravan e accessori sono stati ammessi convegni: uno relativo alla re-golamentazione tecnica per la costruzione e la circolazione dei rimorchi e campeggio dei cara-van, l'altro sul tema: « Attuale situazione giuridica del turismo all'aria aperta». Infine è da se-gnalare la consegna della targa Giuseppe Rigoldi alla casa tori-nese Nardi, il cui modello Valen-tina 5 è stato eletto « Caravan dell'anno » da una giuria di gior-nalisti.