QUALITA’ TEMPO
1.4 La Programmazione di progetto
1.4.2 Le tecniche di programmazione economica
Si parte dalla valutazione del costo dei singoli Work Element e si riaggregano i costi risalendo la Work Breakdown Structure in modo da associare un costo ad ogni elemento della WBS.
La somma dei costi totali delle attività costituisce il costo diretto del progetto, cioè la somma dei costi di tutte le attività di progetto, a cui occorre aggiun-gere i costi indiretti, quelli non collegati direttamente ad una attività ma tra-sversalmente, per poter ottenere il costo totale.
Figura 1.20 - Esempio di Cost Breakdown Structure
Fonte: Fregonara E., Valutazione sostenibilità progetto. Life Cycle Thinking e indirizzi interna-zionali, Franco Angeli, 2015, p.191
X X
X X
WBS
CBS
Nella gestione delle commesse in edilizia costituisce una pratica corrente l’u-tilizzo dei costi standard, voci di costo determinati sulla base dell’esperienza in lavorazioni già effettuate in precedenza che rappresentano l’ipotesi di costo di ogni attività, in caso in cui questa si svolga in situazioni analoghe.
Nella fase di programmazione, la valutazione dei costi segue il dettaglio dei diversi livelli di progettazione, per cui risultano esserci un budget preliminare, definito e esecutivo.
Nel progetto preliminare i costi sono stimati in maniera parametrica, fino al progetto esecutivo in cui vengono dettagliate analiticamente tutte le singole parti del progetto e valutate economicamente, con una stima analitica dei costi. Per effettuare una valutazione analitica dei costi nel campo dell’archi-tettura, lo strumento da utilizzare è il Computo Metrico Estimativo (CME). È un elaborato in cui vengono stimate le quantità di tutte le lavorazioni rappre-sentate negli elaborati grafici (computo metrico) e l’analisi dei prezzi per ogni singola voce, da moltiplicare per la quantità calcolata nel computo metrico.
A seguito della raccolta di tali dati, il Project Manager ha la possibilità di programmare insieme con la direzione il budget di commessa25, che come ri-chiesto dalla normativa dei lavori pubblici si formula, come precedentemente asserito, secondo i livelli della progettazione.
Durante la fase di avvio del progetto si provvede a redigere un preventivo iniziale di offerta, che viene definito prima della stipula del contratto con il committente e serve per effettuare una prima analisi della convenienza economica della commessa, in maniera molto limitata a causa della carenza di informazioni. Successivamente si effettua il preventivo esecutivo o bud-get di commessa, redatto a seguito dell’acquisizione della commessa in cui si tiene conto della fase di programmazione del progetto: si basa sui Work package della Work Breakdown Structure e sulla stima delle risorse dei Work Package. Nel caso in cui si presenti la necessità di apportare delle modifiche al progetto nel corso della realizzazione, che generano cambiamenti anche nelle attività da svolgere, nei tempi e nella quantità delle risorse, si stipula il preventivo aggiornato o stima al completamento, in un determinato istante in cui si determinano sommando i costi sostenuti sino a quel periodo e i costi preventivati per le attività che occorre ancora realizzare dall’istante preso in esame sino alla fine del progetto. È utile infatti che il preventivo aggiornato si riformuli a ogni avanzamento del progetto.
Oltre all’aspetto economico di redditività del progetto, in fase di programma-zione devono essere considerati anche gli aspetti finanziari, che si sviluppano lungo tutto il ciclo di vita del progetto edilizio, legati all’impegno monetario
25 Il concetto è illustrato nel testo Allodi D., Project management per l’architettura.
Definizione degli obiettivi, programmazione, esecuzione, controllo, attori e dinami-che, Edilizia, 2008, pp.116-117.
declinato nello strumento dell’Analisi dei flussi di cassa o Discounted Cash Flow Analysis, attualmente il più efficace alla valutazione del progetto. Rap-presenta la principale metodologia di stima per la valutazione economico-fi-nanziaria di un progetto che tiene conto del time-value money e della di-mensione e distribuzione dei flussi monetari di un investimento (cfr. Reisman A., 1973). Ha l’obiettivo di comparare costi e ricavi previsti che si manife-stano in diversi periodi di tempo e per questo motivo si introduce un voluto orizzonte temporale di modo da rendere il criterio di stima omogeneo.
L’analisi dei flussi di cassa attualizzati si basa sull’impiego di due criteri di valutazione:
- il Valore Attuale Netto (VAN) o Net Present Value (NPV);
- il Tasso Interno di Rendimento (TIR) o Internal Rate of Return (IRR).
Il VAN di un progetto è il valore della somma dei flussi di cassa attualizzati di ricavi e costi al tempo zero a un tasso pari al rendimento migliore che si po-trebbe ottenere investendo la stessa somma in altro progetto e per la stessa durata.
Permette di inquadrare, al tempo iniziale, l’incremento di ricchezza che l’ope-ratore realizza grazie all’investimento.
Il Valore Attuale (VA), equivalente al C0 cioè al capitale iniziale al tempo 0, di un capitale Cn al tempo n è:
C
0= C
n1 (1+ r)
nin cui 1/(1+ r)nè chiamato fattore di capitalizzazione o sconto.
Pertanto il VAN risulta dato dalla seguente espressione:
VAN = ∑
nt=1
[ (1+ r) Ricavi
tCosti (1+ r)
t- [
Il TIR, calcolato a seguito della stima del valore attuale netto e permette di valutare se un dato progetto rende di più, di meno o egualmente rispetto a un valore di rendimento che l’operatore considera come limite dopo il quale si potrebbe incorrere in perdite nell’investimento. Per questo il TIR è conside-rato quale tasso di sconto che rende nullo il VAN. Si attua nel punto in cui il VAN è uguale a 0, punto critico in cui si eguagliano i flussi di cassa positivi e negativi, poiché se il TIR avesse un valore elevato in questo punto, tanto da compensare il tasso del miglior investimento alternativo comprensivo di infla-zione e premio per il rischio, l’investimento sarebbe considerato produttivo.