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CAPITOLO III YICHAN XIAO HESHANG: NON SOLO UN FUMETTO

3.3 Il fumetto: analisi del testo di partenza

3.3.1 Temi e contenuti

Nonostante gli eventi siano ambientati in un’epoca abbastanza lontana dalla nostra, il fumetto riesce a fare allusione ad argomenti d’attualità, importanti soprattutto nella società cinese odierna, in molti degli episodi narrati. In una storia, ad esempio, si tratta velatamente la sindrome del kongchao 空巢, il nido vuoto, che oggi è una problematica sempre più diffusa in Cina a causa dei continui spostamenti dei giovani dalle campagne alle città per motivi di studio o lavoro. In una società come quella cinese, in cui la famiglia è estremamente importante e più generazioni sono abituate a vivere sotto lo stesso tetto, la partenza dei figli è vissuta sempre in modo un po’ traumatico. Nel fumetto, quest’esperienza è ovviamente adattata al contesto storico di riferimento e si parla di un uomo anziano che ogni sera accende le lanterne fuori dalla porta di casa nella speranza che suo figlio, arruolatosi e andato in battaglia oltre dieci anni prima, faccia ritorno a casa. Ma la sindrome del nido vuoto non è l’unica tematica attuale a cui si fa

allusione del fumetto. L’ultimo episodio narrato sembra, infatti, un chiaro riferimento al fenomeno delle shengnü 剩 女, letteralmente “donne scartate” o “avanzi”. Il termine fa riferimento a tutte quelle donne, sempre di più in Cina, che raggiunti i 27 anni non sono ancora sposate perché hanno prediletto, ad esempio, la carriera alla vita sentimentale. Ancora una volta, nel fumetto, il fenomeno è adattato al contesto storico, e si parla di una ragazza che sceglie di dedicare la sua vita alle arti marziali. Quando Yichan chiede al maestro se non sia meglio che la ragazza smetta di praticare arti marziali e dedichi i suoi “anni migliori”

Figura 5. Tiaoshui 挑水, portare l’acqua tramite un bilanciere.

Figura 6. Yichan abbraccia il mostro Nian in una scena del fumetto.

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alla ricerca di un marito, lui gli risponde che potrà sempre trovare un “prode eroe” in futuro e che non è detto che questo sia proprio il tesoro più grande a cui ambire. Con questa metafora, si difende chiaramente la posizione delle shengnü che scelgono di percorrere una strada diversa da quella di moglie e madre indicata dalle tradizioni.

Un’altra sorta di “sfida” delle tradizioni si può percepire nell’episodio in cui compare il mostro Nian (Figura 6), personaggio della mitologia cinese che si dice compaia intorno alle giornate del Capodanno cinese per attaccare la gente. Il mostro è particolarmente sensibile al colore rosso e ai forti rumori, per questo in Cina si usa far esplodere petardi e fuochi d’artificio in occasione di questa festività. Nel fumetto, tuttavia, la figura del mostro viene riabilitata poiché gli viene data la possibilità di spiegare la sua storia e le ragioni del suo comportamento e, da mostro malvagio, diventa invece un caro compagno di giochi per Yichan.

In un’altra occasione, si percepisce un leggero distacco dalle tradizioni, in questo caso religiose. Quando Yichan chiede al maestro se sia più grande la potenza del Budda o la ragazza che si interessa al loro bene e si offre sempre di aiutarli, il maestro risponde che la potenza del Budda è immensa, ma la fanciulla è al primo posto. In questo caso, non credo si volesse sottovalutare la religione (non sarebbe plausibile in un fumetto basato interamente sul Buddismo) ma più che altro penso che questa considerazione volesse essere una presa di coscienza sul fatto che l’essere buoni e gentili col prossimo (come lo è la fanciulla del racconto) abbia un valore che va al di là di qualsiasi cosa. Sembra che Yichan xiao heshang rappresenti un giusto equilibrio tra il ricordo delle tradizioni e uno sguardo progressista al futuro. Un pregio di questo fumetto è sicuramente quello di riuscire a combinare perfettamente la storia con l’attualità così come il religioso e lo spirituale con il laico. Le altre tematiche trattate nel fumetto, infatti, riguardano aspetti della vita di tutti come l’amore, l’amicizia, i rapporti familiari, l’onestà.

Le relazioni sentimentali presenti nel fumetto sono molteplici: fin dal primo episodio Yichan dimostra la sua innocenza e spontaneità quando, vedendo una coppia baciarsi si chiede come mai due persone si stiano mangiando la bocca a vicenda. Un’altra coppia del fumetto è quella del generale Li e sua moglie, la signora Li, che con le loro vicende dimostrano come perfino un soldato pluripremiato metta da parte l’orgoglio e si lasci “comandare a bacchetta” per amore. Il principino Wang è un altro personaggio che dapprima sembra freddo, distaccato e incapace di essere romantico perché non vuole spendere i soldi per i fiori che sua moglie desidera tanto, ma alla fine si rivela una persona dal cuore d’oro quando si scopre che, invece di comprare dei fiori,

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ha deciso di piantarli lui stesso in giardino affinché sua moglie possa vederli ogni giorno solo affacciandosi dalla finestra.

Nel fumetto sono presenti tanti importanti insegnamenti per i bambini: uno fra tuttti è il valore dell’amicizia. In un episodio in particolare un compagno di Yichan lo convince a sgattaiolare fuori dal tempio per andare a comprare dei bastoncini di frutta caramellata, ma quando scavalca il muro si ritrova di fronte al maestro che gli chiede chi l’abbia aiutato a saltare. In quell’occasione, il bambino cerca di non tradire Yichan nonostante l’insistenza del maestro, mostrandosi fedele al suo amico. Ci sono, poi, tanti altri episodi che aiutano a responsabilizzare i bambini: ad esempio, quando viene regalato un cagnolino a Yichan, il maestro gli spiega che da quel momento in poi dovrà sempre prendersene cura e fare attenzione alle sue necessità. Altri messaggi dal valore altamente educativo si riscontrano nelle parole e nelle opinioni dei personaggi. Il signor Taishan, suocero del generale Li, in un episodio afferma il suo disprezzo nei confronti del mondo militare in cui per avere successo è necessario che muoiano un’infinità di persone, ed elogia invece il mondo dell’istruzione che eleva mente e spirito. Un altro personaggio, un mendicante, dà una grande dimostrazione di cosa sia la dignità: quando il principino Wang e i suoi assistenti si rivolgono a lui in modo sgarbato, li ignora e dice di non voler parlare con gli arroganti. A quel punto, il signorino Wang è costretto a scusarsi e pregare il mendicante per l’informazione che gli aveva chiesto. Quest’episodio insegna che la dignità delle persone non dipende dalla mole di denaro che possiedono e che tutti sono degni di rispetto.

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