• Non ci sono risultati.

L’iter per ottenere la certificazione BRC IOP comprende:

• una verifica preliminare (eventuale) per valutare preventivamente le condizioni dell’organizzazione aziendale e al fine di caratterizzare i processi o le aree operative da adeguare; • una sessione di auditing di certificazione con redazione del

rapporto di audit;

• l’emissione del certificato di conformità. Il rinnovo della certificazione è annuale.

L’imballaggio è il dispositivo che protegge, preserva e presenta un prodotto per l’utilizzatore finale. È anche denominato confezione, involucro o più in generale packaging.

Definizione di legge dell’imballaggio (Fonte: Art. 218 – Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 – Norme in materia ambientale)

“… è il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere e a proteggere determinate merci, dalle materie prime ai prodotti finiti, a consentire la loro manipolazione e la loro consegna dal produttore al consumatore o all’utilizzatore e ad assicurare la loro presentazione, nonché gli articoli a perdere usati allo stesso modo.”

n. 152 – Norme in materia ambientale)

“Sono considerati imballaggi gli articoli che rientrano nella definizione di cui sopra, fatte salve altre possibili funzioni dell’imballaggio, a meno che tali articoli non siano parti integranti di un prodotto e siano necessari per contenere, sostenere e preservare tale prodotto per tutto il suo ciclo di vita e tutti gli elementi siano destinati ad essere utilizzati, consumati o eliminati. Alla luce di queste affermazioni sono considerati imballaggio le scatole per dolci, l’involucro che ricopre la custodia di un CD. Non sono considerati imballaggio i vasi da fiori destinati a restare con la pianta per tutta la durata di vita di questa, le cassette di attrezzi, le bustine da tè, i rivestimenti di cera dei formaggi, i budelli per salumi.

Sono considerati imballaggi gli articoli progettati e destinati ad essere riempiti nel punto di vendita e gli elementi usa e getta venduti, riempiti o progettati e destinati ad essere riempiti nel punto di vendita a condizione che svolgano una funzione di imballaggio. Esempi di articoli da imballaggio progettati e destinati ad essere riempiti nel punto vendita sono sacchetti o borse di carta o di plastica, piatti e tazze usa e getta, pellicole di plastica trasparente, sacchetti per panini, fogli di alluminio. Esempi di articoli non considerati imballaggio sono cucchiaini di plastica, posate usa e getta.

I componenti dell’imballaggio e gli elementi accessori integrati nell’imballaggio sono considerati parti integranti dello stesso. Gli elementi accessori direttamente fissati o attaccati al prodotto e che svolgano funzioni di imballaggio sono considerati imballaggi a meno che non siano parte integrante del prodotto e tutti gli elementi siano destinati a essere consumati assieme. Esempi di articoli considerati imballaggio sono etichette fissate direttamente o attaccate al prodotto; esempi di articoli considerati parti di imballaggio sono spazzolino del mascara che fa parte del tappo della confezione, etichette adesive incollate su un altro articolo di imballaggio, graffette, fascette di plastica, dispositivo di dosaggio che fa parte del tappo della confezione per i detersivi.”

Imballaggio primario (Fonte: Art. 35, lett. b, D. Lgs. n. 22/1997)

Detto anche imballaggio per la vendita, è concepito in modo da poter essere utilizzato come “unità di vendita per l’utente finale”. Si tratta quindi del contenitore o dell’involucro che riveste direttamente il prodotto destinato alla vendita. Ad esempio, una bottiglia o un pacchetto di sigarette.

Imballaggio secondario (Fonte: Art. 35, lett. c, D. Lgs. n. 22/97)

Detto anche imballaggio multiplo, è concepito in modo da costituire “il raggruppamento di un certo numero di unità di vendita”, come una confezione contenente più bottiglie o una stecca di sigarette. Può essere venduto all’utente finale come un’unica unità oppure utilizzato solo per facilitare il rifornimento degli scaffali e successivamente rimosso dal prodotto senza alterarne le

caratteristiche.

Imballaggio terziario (Fonte: Art. 35, lett. c, D. Lgs. n. 22/97)

Detto anche imballaggio per il trasporto, è concepito in modo da “facilitare la manipolazione e lo spostamento di un certo numero di unità di vendita oppure di imballaggi multipli”, evitando i danni spesso connessi al trasporto stesso. È il caso, ad esempio, dei pallet o degli scatoloni contenenti altre confezioni.

Bibliografia Capitolo 19

• Guida di buona prassi igienica per i caseifici di azienda agricola,

2014. Pubblicato su:

http://aivi.it/uploads/documenti/397696.pdfhttp://www.tprisma.co m/?page_id=867 Standard BRC e IFS - Versione 6. 2013, Approfondimenti tematici sulla normativa nel settore agroalimentare, Camera di Commercio di Reggio Calabria.

• http://www.accredia.it/UploadDocs/2129_introd_pach_igiene__Pist one.pdfSistemi di controllo ed autocontrollo. 2010, Ordine Provinciale di Torino dei Dottori Agronomi e Forestali.

• http://www.brcglobalstandards.com/ • http://www.gipasrl.it/servizi/agroalimentare/ifs.html • http://www.granoro.it/it/c/31/il-mondo-granoro/20/la-qualita/28/le- certificazioni • http://www.integra.go.it/qualita-e-sicurezza-agroalimentare/ • http://www.nsf-foodeurope.com/service.asp? service_id=audit_inspection&servicepage_id=176&subservice_id =14

igienico sanitaria. 2009, UnionCamere.

• Standard globale per l’imballaggio e i materiali da imballaggio. Edizione 5. British Retail Consortium. Luglio 2015.

CAPITOLO 20.

STANDARD EUROPEO PER IL PACKAGING –

UNI EN 15593

20.1 Introduzione

Al fine di facilitare lo scambio delle merci e stabilire uno standard comune di sicurezza e igiene dei prodotti che provengono da Paesi e produttori diversi, la norma, elaborata e valida in Europa, fa in modo di integrare i vari sistemi di gestione dell’igiene e della qualità riconosciuti in tutti i Paesi dell’UE.

La conformità alla norma UNI EN 15593:2008 “Imballaggi – Gestione dell’igiene nella produzione di imballaggi destinati ai prodotti alimentari – Requisiti” garantisce che i produttori di imballaggi per uso alimentare gestiscano e controllino efficacemente i pericoli igienici connessi ai propri prodotti. Lo standard, che consente la gestione di tutte le situazioni concernenti l’igiene nella produzione degli imballaggi e indica i requisiti richiesti per il loro stoccaggio e trasporto, viene preso come criterio di selezione dei fornitori di packaging da parte dei

produttori di alimenti.

Documenti correlati