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TEST DI CONSAPEVOLEZZA EMOZIONALE

Nel documento L'intelligenza emotiva in età evolutiva (pagine 104-110)

CAPITOLO 3 RASSEGNA DEI PRINCIPALI STRUMENTI DI VALUTAZIONE DELL’INTELLGENZA EMOTIVA

5. TEST DI CONSAPEVOLEZZA EMOZIONALE

Lo strumento che sarà qui approfondito, la LEAS (Lane et al., 1990), riveste una particolare importanza in quanto il suo derivato per l’età evolutiva (la LEAS-C; Bajgar, Ciarrochi, Lane e Deane, 2005) è quello che è stato somministrato nella ricerca presentata in questo elaborato. L’utilizzo di tale strumento è stato reso possibile, oltre che dall’autorizzazione concessa dall’autore59, anche grazie alla traduzione italiana del test e del relativo glossario delle parole emozionali effettuata da Antonella Marchetti e Ilaria Castelli60.

LEAS - Levels of Emotional Awareness Scale (Lane, Quinlan, Schwartz, & Walker, 1990)

Descrizione

E’ un test interessante basato sulla teoria gerarchica dell’EI (o meglio della consapevolezza emotiva) di Lane e Schwartz (1989) che suddivide le capacità di consapevolezza in 5 sotto-livelli (dal più basso al più elevato): sensazioni fisiche, tendenze all’azione, emozioni singole, aggregati di emozioni, miscele di esperienze emotive complesse (Cfr. cap. 1). Come formato viene considerato e classificato come un test di performance, anche se, in alcune rassegne scientifiche (Stys e Brown, 2004), viene descritto come uno strumento self-report61. Ne esiste una versione per adulti, composta da 20 item, ed una per bambini, la LEAS-C, composta di soli 12 item, che sarà descritta in seguito. Entrambe le forme sono basate su un completamento scritto di storie a contenuto emozionale in cui sono coinvolti due personaggi, di cui uno è il soggetto-protagonista. Al soggetto esaminato viene chiesto di descrivere come si sentirebbe lui, e come si sentirebbe l’altro personaggio della scena. La risposta ad ogni scenario riceve un punteggio da 1 a 4. La scala valuta il livello di accuratezza e differenziazione dei termini emozionali utilizzati, in base alla teoria gerarchica; inoltre, prevede un bonus di punteggio (5) se il soggetto distingue chiaramente le proprie emozioni da quelle dell’altro (Lane et al., 1990).

Proprietà psicomtriche

La valutazione statistica della LEAS (condotta su 385 soggetti) ha ottenuto una consistente affidabilità inter-rater (r = da .91 a .98) ed una elevata consistenza interna (con alfa da .83 a .88),

59Richard D. Lane, M.D., Ph.D., Department of Psychiatry, University of Arizona, Health Sciences Center, U.S.A. 60 Unità di Ricerca sulla Teoria della Mente, Dipartimento di Psicologia, Università Cattolica Sacro Cuore di Milano. 61 Gli stessi autori, nel supplemento al manuale per l’età evolutiva (Bajgar e Lane, 2005) usano entrambi i termini ‘self-

report instrument’ e ‘performance-based intrument’ nel descrivere la scala (p. 3). Nelle note aggiuntive sulla

valutazione delle risposte si legge, altresì: ‘Both the LEAS and the LEAS-C are self-report performance assessments’. Si può ipotizzare che lo strumento sia da considerarsi un questionario di autovalutazione per quanto riguarda alcune caratteristiche (come la possibilità di dare risposte aperte), ma anche un test di performance (ad es. per l’attribuzione del punteggio, e la corrispondenza con emozioni predeterminate).

sebbene non siano stati eseguiti test di stabilità (Barrett et al., 2000; Lane et al., 1995; Lane et al., 1996; Lane, 2000). Non sono state fornite informazioni sulla validità di contenuto. Tuttavia, ricerche sulla struttura delle tre sottoscale ha individuato attendibilità (alfa) di .89 (Total score), .85 (Self score) e .80 (Other score) (Ciarrochi, Caputi e Mayer, 2003). Lo strumento mostra inoltre alte correlazioni con altre misure complesse di sviluppo affettivo-cognitivo, la percezione delle emozioni e l’apertura all’esperienza (Lane et al., 1990; Lane et al., 1996; Lane et al., 1995; Lane et al., 2000). La buona validità discriminante è dimostrata dalla mancanza di correlazioni con altre misure nel campo delle emozioni, come ad esempio, la Differential Emotions Scale (DES; Izard, 1972).

Resoconti dalle ricerche

Alcuni studi (Stys e Brown, 2004) hanno riscontrato che i punteggi alla LEAS sono correlati in maniera significativa con il controllo dell’impulsività (r = .35) e con il controllo di sé (r = .30) misurate con la MEIS, ma non sono collegati a nessuna variabile di personalità (Lane, 2000). Le correlazioni con la TAS sono compresa tra r = -.20 a .20 in diversi studi (Lane et al., 1996, 2000) e risultano, pertanto, poco chiare. Ci sono, sorprendentemente, soggetti con punteggi elevati in entrambi i test (alta alessitimia e alta consapevolezza emotiva) e bassi in entrambi. La LEAS correla inoltre con il grado di dominanza destra al Levy Chimeric Face Test (riconoscimento di emozioni in facce ‘assemblate’) e predice un effettivo riconoscimento delle emozioni, indipendentemente dal fatto che il compito sia verbale o non verbale (Lane et al., 1998). La LEAS, inoltre, è risultata correlata alla prestazione in due sottoscale di ‘riconoscimento’ (percepire le emozioni nelle storie e valutare i sentimenti dei personaggi in conflitto) del MEIS (r = .20), al tratto di ‘apertura all’esperienza’ (.30) e all’’empatia’ misurata con il test di Mehrabian e Epstein (.20). Essa correla, tuttavia, anche con i test di vocabolario (r = da .30 a .40), lasciando supporre che la componente verbale abbia un’influenza sui risultati. Le femmine ottengono punteggi più alti dei maschi, anche dopo aver controllato le variabili linguistiche.

LEAS e studi clinici

La LEAS è stata impiegata per differenziare studenti affetti da disturbo d’ansia generalizzata dai controlli: i primi mostravano punteggi più elevati di consapevolezza emotiva rispetto ai secondi, facendo ipotizzare un’esperienza emozionale più intensa e minori capacità di regolare le proprie emozioni legata al disturbo d’ansia (Novick-Kline et al., 2004). In uno studio (limitato a 30 soggetti) Berthoz e colleghi (2000) hanno evidenziato che pazienti diagnosticati come depressi avevano deficit di consapevolezza emozionale rispetto ai controlli, in particolare nei punteggi di

consapevolezza dello stato emotivo altrui. In uno studio Frewen et al. (…) hanno riscontrato che i pazienti con disturbo post-traumatico da stress esibivano punteggi alla LEAS inferiori alla media rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, in persone non traumatizzate e in pazienti con PTDS la risonanza magnetica funzionale ravvisava correlati neurali diversi in risposta ai diversi livelli di consapevolezza emotiva associati. Lane e collaboratori (1998) hanno esplorato i correlati neurali dell’esperienza di consapevolezza emozionale attraverso l’uso della LEAS in associazione alla PET (Positron Emission Tomography) e ad una rilevazione del flusso sanguigno cerebrale (CBF) trovando una interazione fra processi emotivi e attentivi nella corteccia cingolata anteriore62. Uno studio recente di Ciarrochi et al. (2003) ha mostrato che la LEAS predice la capacità dei soggetti di correggere i propri bias legati all’umore (mood congruency bias) in situazioni di laboratorio. Questa è una misura interessante ed è legata, in modo piuttosto diretto, a quello che si intende per ‘consapevolezza emozionale’.

Vantaggi e limiti

La LEAS è chiaramente un test degno di nota, soprattutto per il suo aspetto di performance (ma, secondo alcuni, con caratteristiche di self-report) e perché nel punteggio vengono considerati solo gli aspetti formali della risposta, senza guardare l’adeguatezza al contesto delle emozioni descritte. In definitiva, la LEAS è una misura promettente della consapevolezza emozionale, che può essere correlata ad abilità più generali di percezione e discriminazione emotiva. Il sistema di scoring, però, può senz’altro essere migliorato. Inoltre, alcuni autori (Ciarrochi, Caputi e Mayer, 2003) ritengono che tale strumento debba essere classificato come una misura nello stile di processamento delle informazioni emotive e non come una abilità, in quanto esso risulta connesso solo in modo trascurabile al più comprensivo costrutto di EI.

LEAS-C - Levels of Emotional Awareness Scale for Children (Bajgar, Ciarrochi, Lane e Deane,

2005)

La LEAS-C è stata sviluppata dalla LEAS per adulti (Lane, Quinlan, Schwartz & Walker, 1990) uno strumento che deriva dal modello cognitivo-evolutivo della consapevolezza emotiva di Lane e Shwartz (1990, 1997). Come abbiamo visto, secondo questi autori le esperienze emotive sono

62 Per esplorare la neuroanatomia funzionale della consapevolezza emotiva, in questo studio la LEAS è stata eseguita

dai soggetti (adulti volontari, senza alcun tipo di patologia) prima della visualizzazione di immagini di filmati che richiamavano le esperienze emotive personali e le emozioni di felicità, tristezza, disgusto e 3 condizioni neutre di controllo. In concomitanza della visione degli stimoli è stata utilizzata la PET per esaminare l'attività neurale attribuibile generalmente alle emozioni. Attraverso una metodologia inferenziale è stato possibile identificare le regioni cerebrali in cui il flusso sanguigno cambiava in relazione a cause specificatamente attribuibili all'emozione in esame. Le evidenze hanno mostrato una sovrapposizione tra il flusso cerebrale rilevato in seguito al filmato o richiamo di emozioni e la LEAS nella corteccia cingolata anteriore (Lane et al., 1998).

organizzate in cinque livelli ben differenziati e connessi gerarchicamente, ognuno dei quali si aggiunge e modifica la funzione dei livelli precedenti. I diversi livelli di organizzazione dell'esperienza emotiva sono quello delle sensazioni fisiche, delle tendenze all'azione, delle singole emozioni, dei gruppi di emozioni distinte e, in ultima istanza, vi è il livello composto dall'unione dei questi diversi gruppi di emozioni, che porta alla capacità di comprendere la complessità delle proprie e altrui esperienze. Nel costruire la scala della consapevolezza emozionale nei bambini, lo scopo degli autori è stato quello di mantenere, ove possibile, la forma e la struttura della LEAS per adulti63.

Descrizione

La LEAS-C è uno strumento progettato per valutare la consapevolezza emozionale nei bambini. E’ composto da 12 scenari, ciascuno dei quali coinvolge due persone; se stessi e un’altra persona. Ai bambini viene richiesto di rispondere indicando come si sentirebbero, e come pensano che si sentirebbe l’altra persona, in ciascuna situazione. Gli scenari sono organizzati attorno a 4 emozioni: rabbia, paura, gioia e tristezza. Ciascuna emozione viene presentata in tre diversi scenari, in ordine misto. A differenza delle altre scale di valutazione delle funzioni emozionali nei bambini, le emozioni specifiche che i bambini riportano nelle loro risposte non sono rilevanti per il punteggio. La LEAS-C presenta un punteggio basato sulla complessità delle parole emozionali usate e sull’ampiezza di quali di queste emozioni possono essere differenziate le une dalle altre, non sul fatto che le risposte siano corrette. Pertanto, la misura risulta forte rispetto alle distorsioni di risposta che si evidenziano in molte altre misure self-report, ad esempio quando le risposte dei partecipanti sono basate su fattori non pertinenti come la desiderabilità verso il ricercatore.

Finalità

La LEAS-C fornisce informazioni sulla misura in cui i bambini sono consapevoli delle emozioni in se stessi e nelle altre persone. Alcuni bambini sono adeguati nel riconoscere le emozioni che provano loro e quelle che provano gli altri. Altri bambini sono meno competenti. Alcuni bambini distinguono facilmente i propri sentimenti da quelli degli altri. Altri bambini semplicemente non possono fare questa distinzione e trovano particolarmente difficile esprimere come qualcun altro si sente. La LEAS-C fornisce anche informazioni riguardo la gamma di emozioni dei bambini. Ad esempio, alcuni bambini proveranno la stessa risposta emozionale, per esempio rabbia o tristezza, indipendentemente dal contesto. Altri bambini, riferiranno una gamma versatile di risposte

63Per considerazioni maggiormente dettagliate sulla procedura di costruzione della scala il lettore può fare riferimento

emozionali, ciascuna dipendente dal contesto dato. Sebbene non sia direttamente collegata al procedimento di scoring, questa informazione può essere utile al ricercatore. Per gli insegnanti, una comprensione delle differenze individuali nella consapevolezza emozionale fornisce un prezioso insight sulla competenza sociale ed emozionale dei bambini. Questa informazione di base può essere usata per indirizzare gli obiettivi della programmazione didattica.

Somministrazione

La LEAS-C può essere somministrata individualmente o in gruppo. Il tempo necessario per completare la prova è di circa 20 minuti. La LEAS-C può anche essere somministrata in formato intervista (ad esempio presentata oralmente) ad un singolo bambino, allorché questo metodo sia giudicato più adatto. Questa forma è generalmente consigliata per bambini dagli 8 anni in giù. Ci si attende che avvengano errori grammaticali e/o di ortografia. Questi non influiscono sulla prova. Si dovrebbe richiamare l’attenzione dei bambini prima di completare la LEAS-C sul fatto che gli errori di grammatica o di ortografia non sono rilevanti ai fini della loro performance sul compito.

Studio della validità

Hanno partecipato 51 bambini (26 maschi, età 10-12 anni). La validità di costrutto è stata esaminata usando due prove di conoscenza emozionale, Emotion Expression (Izard, 1971) e Emotion Comprehension (Carmele, Ackerman, & Izard, 1995); una misura dello sviluppo cognitivo, la Parental Description Scale (PDS; Blatt, 1974); e due compiti verbali, il sub test di vocabolario del WISC-III e un punteggio di produttività verbale (VP). E’ stato trovata una prova preliminare per la validità della LEAS-C. Contrariamente alle aspettative non è stata trovata una relazione tra la LEAS-C e la misura PDS dello sviluppo cognitivo. L’alquanto esiguo intervallo di età può avere contribuito a questo risultato. Correlazioni sono state trovate tra il punteggio Altro alla LEAS-C e le misure di Emotion Expression (r = .30, p<.05) ed Emotion Comprehension (r = .25, p<.05) e tra il punteggio Totale e Emotion Comprehension (r = .28, p<.05); prova di vocabolario (r = .31, p<.05); e produttività verbale (r = .30, p<.05).

Effetti di genere sulla performance alla LEAS-C

Un gruppo di dati provenienti da tre studi separati sulla LEAS-C rende possibile esaminare gli effetti del genere in un ampio campione di 702 bambini (342 maschi età 9-13 anni). In accordo con le aspettative, significative differenze di genere (p<.01) sono state evidenziate nei punteggi alla LEAS-C. Le femmine realizzarono punteggi di consapevolezza emozionale più alti rispetto ai maschi in tutti e tre i punteggi. In modo interessante, emersero differenze di genere nelle relazioni

tra la motivazione e i punteggi alla LEAS-C. La motivazione al compito fu significativamente correlata ai punteggi LEAS-C per i maschi, ma non per le femmine. In altre parole, i maschi avrebbero potuto realizzare punteggi più alti alla LEAS-C se avessero provato con maggiore impegno. Questa relazione non si manifestò per le femmine.

Relazioni tra la LEAS-C e altre valutazioni delle emozioni

La relazione tra la LEAS-C e una batteria di valutazione delle emozioni fu esaminata con 471 bambini (245 maschi età 9-13) (Bajgar & Deane, 2004b). Il focus fu dato dai resoconti dei bambini sulla depressione, sull’ansia e sugli stili di espressione della rabbia e 12 emozioni discrete. Fu esaminata la relazione tra queste variabili separatamente per maschi e femmine. La consapevolezza emozionale non era significativamente correlata a nessuna delle variabili emozionali per le femmine. Per i maschi, la consapevolezza emozionale era significativamente correlata a due stili di espressione della rabbia (soppressione e controllo della rabbia) e alle emozioni positive di gioia e interesse. La consapevolezza emozionale fu correlata negativamente in modo significativo con la depressione, con l’espressione della rabbia all’esterno e con il disprezzo. Vale a dire che più bassi livelli di consapevolezza emozionale erano associati a più alti livelli di depressione, aggressività e disprezzo tra i maschi.

Relazioni tra la LEAS-C e comportamento sociale

In studi precedenti (Bajgar & Deane, 2004a) era stata esaminata anche la relazione tra i punteggi alla LEAS-C e le scelte dei compagni come il più preferito e il meno preferito (Coie & Kupersmidt, 1983) e il comportamento sociale. Interessanti differenze di genere apparvero nella relazione tra le scelte dei compagni come più o meno preferito. Tra i maschi, la consapevolezza emozionale non era significativamente correlata a entrambe le scelte (più o meno preferito). Per le femmine, la consapevolezza emozionale era significativamente correlata alle scelte delle compagne preferite, mentre presentava una correlazione significativa negativa con le scelte delle compagne non preferite. Vale a dire che maggiori scelte di preferiti erano associate ad alti livelli di consapevolezza emozionale, mentre bassi livelli di consapevolezza emozionale erano associati con più alti livelli di scelte di compagne meno preferite. In relazione alle scelte dei compagni per il comportamento sociale, la consapevolezza emozionale era significativamente associata tra i maschi al comportamento cooperativo, mentre una bassa consapevolezza emozionale era significativamente correlata ad alti livelli di conflitto e comportamenti canzonatori (burlarsi, infastidire, importunare, tormentare). Tra le femmine, maggiori livelli di consapevolezza emozionale erano associati con senso dell’ironia e collaborazione.

Vantaggi e limiti

La LEAS-C è uno strumento di valutazione, agile e veloce da utilizzare, per insegnanti, psicologi scolastici o psicoterapeuti. Viene presentato usando una forma che prevede una trama familiare, ed è basato su situazioni sociali quotidiane, con le quali i bambini prontamente si identificano.

Diversi studi hanno esaminato la validità della LEAS-C. I punteggi della scala correlano positivamente con alcune misure dello sviluppo cognitivo, con la percezione delle emozioni, e con l’apertura alle esperienze (Novick-Kline et al., 2004). Inoltre, questo strumento dimostra validità discriminante in quanto non correla con altre misure dell’Intelligenza Emotiva, e lo studio di Bajgar et al. (2005) ne dimostra le proprietà psicometriche in termini di affidabilità, validità e consistenza interna, anche se va considerato che il campione sui cui è stato validato il test è ridotto (51 soggetti). Lane (2000) ha mostrato che la consapevolezza emotiva non dipende dalla tendenza a vivere le emozioni intensamente, e non correla con misure di affettività negativa, a sostegno del fatto che la LEAS-C misura effettivamente la struttura dell’emozione e non il suo contenuto. I limiti della forma dello strumento per l’età evolutiva sono analoghi a quelli già discussi a proposito della LEAS per adulti. In particolare, alcuni gradi di interpretazione possono essere richiesti nella comprensione delle risposte scritte da parte dei bambini.

Nel documento L'intelligenza emotiva in età evolutiva (pagine 104-110)