• Non ci sono risultati.

Per testare l’impatto che il segno delle innovazioni ha sulla varianza condizionata è possibile utilizzare i test di Engle e NG R. F. Engle et al. 1993, in modo da verificare la presenza o meno degli effetti asimmetrici visti nella sezione 1.4.

Sia S−

t−1 variabile dicotomica così definita:

St−1− = (

1 se ˆt−1 <0

0 se ˆt−1 ≥ 0

Il primo test, noto come Sign Bias Test è un test che mira alla verifica dell’im- patto del segno dell’innovazione sulla varianza condizionata. Il test si basa sulla regressione dei residui standardizzati al quadrato su una costante e la variabile dicotomica indicata precedentemente così espressa:

ˆ2 t

σ2 t

= α + βSt−1− + ut

dove ηt è l’errore iid.

Con ipotesi nulla di assenza di distorsioni date dal segno delle innovazioni, H0 :

β = 0, la statistica t-test si distribuisce come una t-Student’s con due gradi di libertà: t = βˆ

SE(β) ∼ t2. Se innovazioni con segno positivo e negativo impattano

differentemente sulla varianza condizionata e si è in presenza di effetti asimmetrici, allora il coefficiente β sarà statisticamente significativo (Gallo et al. 2002) (Brooks 2008). In particolare, β statisticamente maggiore di zero indica che la media dei residui ˆ2 per cui le innovazioni al periodo precedente sono di segno negativo sarà

maggiore della media di quelli corrispondenti a innovazione precedente con segno positivo.

Nel caso del Negative Size Bias Test si va ad indagare se innovazioni di segno negativo abbiano un impatto proporzionale alla propria dimensione sulla varianza condizionata. La regressione in questo caso assume la seguente forma:

ˆ2 t

σ2 t

= α + γSt−1− ˆt−1+ ut

dove ut e St−1− hanno lo stesso significato visto precedentemente.

Con ipotesi nulla di assenza di effetto asimmetrico H0 : γ = 0, anche in questo caso

la statistica assume la forma di un t-test. Se γ risultasse essere significativamente minore di zero, si sarebbe in presenza di un effetto asimmetrico di leverage, che come visto sta ad indicare un aumento della varianza condizionata maggiore a seguito di innovazione di segno negativo (Gallo et al. 2002).

Il Positive Size Bias Test risulta essere speculare al precedente, andando a ve- rificare che innovazioni di segno positivo abbiano un impatto proporzionale alla

loro dimensione sulla varianza condizionata (Brooks 2008) (Gallo et al. 2002). Ri- spetto al caso precedente tuttavia, la variabile dicotomica ora viene espressa come St−1+ = 1 − St−1− e la regressione assume la seguente forma:

ˆ2 t

σ2 t

= α + δSt−1+ ˆt−1+ ut

Nel caso in cui coefficiente δ dovesse essere statisticamente minore di zero, le innova- zioni di segno positivo porterebbero ad una riduzione della varianza. Porterebbero ad un aumento della varianza condizionata se invece dovesse essere positivo.

Nello stesso articolo (R. F. Engle et al. 1993), Engle e NG propongono un test congiunto sull’impatto del segno delle innovazioni sulla varianza condizionata. Sotto l’ipotesi nulla di assenza di effetti asimmetrici

H0 = β = γ = δ = 0

la regressione assume la seguente forma: ˆ2 t σ2 t = α + βSt−1− + γS − t−1ˆt−1+ δSt−1+ ˆt−1+ ut

La statistica test assume ora la forma della statistica F o T R2, dove T rap-

presenta la numerosità campionaria e R2 l’indice di determinazione lineare della

Bibliografia

Alexander, Carol (2008). Market risk analysis, practical financial econometrics. Vol. 2. John Wiley & Sons.

— (2009). Market Risk Analysis, Value at Risk Models. Vol. 4. John Wiley & Sons. Angelidis, Timotheos, Alexandros Benos e Stavros Degiannakis (2004). «The use of GARCH models in VaR estimation». In: Statistical methodology 1.1-2, pp. 105– 128.

Angelidis, Timotheos e Stavros Antonios Degiannakis (2006). «Backtesting VaR models: An expected shortfall approach». In: Available at SSRN 898473. Bollerslev, Tim (1986). «Generalized autoregressive conditional heteroskedastici-

ty». In: Journal of econometrics 31.3, pp. 307–327.

Bollerslev, Tim et al. (1987). «A conditionally heteroskedastic time series model for speculative prices and rates of return». In: Review of economics and statistics 69.3, pp. 542–547.

Brooks, Chris (2008). Introductory Econometrics for Finance, 2008.

Brownlees, Christian T, Robert F Engle e Bryan T Kelly (2011). «A practical guide to volatility forecasting through calm and storm». In: Available at SSRN 1502915.

Christoffersen, Peter F (1998). «Evaluating interval forecasts». In: International economic review, pp. 841–862.

Cont, Rama (2001). «Empirical properties of asset returns: stylized facts and sta- tistical issues». In:

Danielsson, Jon (2011). Financial risk forecasting: the theory and practice of fore- casting market risk with implementation in R and Matlab. Vol. 588. John Wiley & Sons.

Ding, Zhuanxin, Clive WJ Granger e Robert F Engle (1993). «A long memory property of stock market returns and a new model». In: Journal of empirical finance 1.1, pp. 83–106.

Engle, Robert (2001). «GARCH 101: The use of ARCH/GARCH models in applied econometrics». In: Journal of economic perspectives 15.4, pp. 157–168.

Engle, Robert F (1982). «Autoregressive conditional heteroscedasticity with esti- mates of the variance of United Kingdom inflation». In: Econometrica: Journal of the Econometric Society, pp. 987–1007.

Engle, Robert F e Victor K Ng (1993). «Measuring and testing the impact of news on volatility». In: The journal of finance 48.5, pp. 1749–1778.

Fernández, Carmen e Mark FJ Steel (1998). «On Bayesian modeling of fat tails and skewness». In: Journal of the American Statistical Association 93.441, pp. 359– 371.

Forbes, Catherine et al. (2011). Statistical distributions. John Wiley & Sons. Francq, Christian e Jean-Michel Zakoian (2019). GARCH models: structure, stati-

stical inference and financial applications. John Wiley & Sons.

Gallo, G M e Barbara Pacini (2002). Metodi quantitativi per i mercati finanziari. Carocci editore.

Ghalanos, Alexios (2014). rugarch: Univariate GARCH models. R package version 1.4-0.

Glosten, Lawrence R, Ravi Jagannathan e David E Runkle (1993). «On the relation between the expected value and the volatility of the nominal excess return on stocks». In: The journal of finance 48.5, pp. 1779–1801.

He, Changli, Timo Teräsvirta e Hans Malmsten (2002). «Moment structure of a family of first-order exponential GARCH models». In: Econometric Theory 18.4, pp. 868–885.

Jackman, Simon (2009). Bayesian analysis for the social sciences. Vol. 846. John Wiley & Sons.

Karanasos, Menelaos e Jinki Kim (2006). «A re-examination of the asymmetric power ARCH model». In: Journal of Empirical Finance 13.1, pp. 113–128. McNeil, Alexander J, Rüdiger Frey, Paul Embrechts et al. (2005). Quantitative risk

management: Concepts, techniques and tools. Vol. 3. Princeton university press Princeton.

Nelson, Daniel B (1991). «Conditional heteroskedasticity in asset returns: A new approach». In: Econometrica: Journal of the Econometric Society, pp. 347–370. Taylor, Stephen J (2011). Asset price dynamics, volatility, and prediction. Princeton

university press.

Tsay, Ruey S (2005). Analysis of financial time series. Vol. 543. John Wiley & Sons. Virdi, Navneet Kaur (2011). «A review of backtesting methods for evaluating value- at-risk». In: International Review of Business Research Papers 7.4, pp. 14– 24.

Documenti correlati