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3. Analisi del testo

3.3 Analisi del testo di partenza

3.3.1 Tipo e sottotipo testuale

Nel precedente paragrafo sono state menzionate le due categorie genere e tipo, anche se apparentemente si potrebbe affermare che si riferiscono allo stesso concetto, ma pur essendo due categorie interagenti, tuttavia sono distinte. Il genere viene elaborato in maniera induttiva, partendo dalle caratteristiche superficiali dei testi reali che permettono di raggrupparli in classi omogenee. Al contrario, il tipo è un costrutto teorico, più astratto, che non permette di classificare i testi, ma di identificarne le caratteristiche essenziali, in base agli scopi del mittente e del rapporto con il destinatario. Ogni tipo testuale è suddiviso in due livelli (concetto già proposto da Hatim (1984) e Werlich (1976) e rielaborato dal prof. Marco Mazzoleni): il primo riguarda i tre tipi principali, individuati in base al criterio funzionale esterno dell’intenzione comunicativa del mittente nei confronti del destinatario, mentre il secondo articola ogni tipo in sottotipo in funzione ai criteri interni dell’impostazione testuale.30

Il tipo testuale del testo enogastronomico affidato dall’azienda da tradurre, oggetto del presente elaborato è di tipo informativo o espositivo: ha lo scopo di informare o fornire ulteriori informazioni al lettore. Il testo espositivo è strutturato da sequenze informative, ciascuno delle quali contiene un particolare aspetto di quell’argomento. In ogni sequenza, si possono individuare le informazioni principali e secondarie, le quali chiariscono e arricchiscono quelle principali.

Le differenti intenzioni comunicative di un testo sono date dalla correlazione dei diversi tipi di rapporto tra mittente e destinatario, ad esempio la volontà di informare presuppone un gap conoscitivo. Inoltre, è necessario precisare che ogni mittente di ciascun tipo testuale ha un diverso grado di controllo sul comportamento del destinatario, ad esempio il tipo espositivo non richiede nessuna azione da parte del destinatario, bensì ha il solo scopo di informarlo.

Come illustrato all’inizio del capitolo 3.3.1, ogni tipo viene suddiviso in sottotipi, nel caso dell’analisi testuale di tipo informativo, il testo può essere di sottotipo descrittivo, narrativo o concettuale. Di norma, la suddivisione del tipo informativo è correlata ai contenuti e alla loro

30 Questi concetti sono illustrati e elaborati grazie agli appunti di Linguistics for Translators (i.c) 1° anno, A.A 2016/2017

Dispensa del modulo di Text Linguistics (2° semestre)

Sezione: Classificazioni tipologiche e classificazioni generiche in prospettiva traduttiva a cura del Professor Marco Mazzoleni

organizzazione. Il sottotipo descrittivo descrive appunto oggetti, paesaggio o una persona in un constato spaziale e statico, mentre il tipo narrativo presenta eventi che si svolgono in una dinamica temporale, ad esempio un viaggio o un fatto di cronaca. Invece, il sottotipo concettuale ha come caratteristica appunto i concetti, connessi da relazioni logico-semantiche come i manuali di aritmetica e geometria. (Ibidem). Quindi, da quanto appena illustrato, si può dedurre che il testo enogastronomico rientra nel sottotipo descrittivo. È utile specificare che ogni testo solitamente ha un’unica finalità primaria, quindi può essere di tipo espositivo, argomentativo o prescrittivo, tuttavia una stessa intenzione comunicativa può essere realizzata in diversi modi e altrettanto può essere composto di parti diverse (Colombo, 1992: 479s. e Lavinio, 1998:144). Un testo di tipo prescrittivo come il manuale d’istruzioni può contenere anche parti descrittive, ad esempio un disegno schematico. Quindi, si può desumere che nella realtà comunicativa un testo può assumere due funzioni, una principale e una secondaria: ad esempio il testo enogastronomico, oggetto del presente lavoro, non solo fornisce informazioni riguardante l’enogastronomia delle varie regioni italiane, ma esso mira anche a portare il destinatario a comprare il servizio offerto dal tour operator in questione. Pertanto, fra i tipi e i sottotipi c’è un rapporto non di inclusione ma di dominanza (cfr. Lavinio, 1998: 144).

Per quanto concerne i generi, ve ne sono un’infinità, con caratteristiche specifiche che sono fondamentalmente legate alla lingua e alla cultura di appartenenza (Lavinio, 1998: 153ss), ad esempio un articolo italiano è diverso dalla struttura di uno inglese. Inoltre, è necessario ricordare che i generi mutano nel tempo. A tal riguardo, il professor Marco Mazzoleni afferma che:

I ‘limiti’ del genere che forse però ne costituiscono il pregio sono il suo stretto ancoraggio idiolinguistico e socioculturale: le caratteristiche “generiche” variano a seconda della lingua e della cultura del paese di appartenenza e non sono costanti diacronicamente, il che non permette al concetto una predittività che possa superare la contingenza storica; viceversa i ‘limiti’ del tipo sono la sua incommensurabilità con i testi reali, che tra l’altro sono di solito costituiti da più frammenti tipologicamente diversi: ma le caratteristiche “tipologiche” hanno una superiore stabilità strutturale e tendono ad essere maggiormente invarianti rispetto ai parametri storico- culturali che determinano e condizionano i generi.31

31 Dai tipi ai generi: una tipologia testuale in chiave di didattica della traduzione, a cura Marco Mazzoleni, consultabile al seguente link: http://host.uniroma3.it/eventi/silfi/proposte/Mazzoleni.pdf [consultato il 06/01/19]

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Il modello hallidayana (cfr. Hatim, (1984) integrato con la Register Analysis 32 permette di distinguere l’approccio deduttivo del tipo testuale con l’approccio induttivo del genere, offrendo anche delle proiezioni sulla didattica della traduzione, il che suggerisce di abbandonare le caratteristiche “generiche” del testo di partenza in favore delle convenzioni esistenti nella cultura d’arrivo, mentre quelle “tipologiche” vanno sostanzialmente mantenute, in modo da non produrre un testo poco naturale che non corrisponde agli scopi comunicativi del testo originale.33

Da quanto appena illustrato, vi è la conferma di quanto esposto in precedenza nel capitolo 2, inerente alla relazione tra cultura e traduzione. Oltre a ciò, in questo capitolo, si è potuto appurare il tipo testuale del testo enogastronomico, quindi come passo successivo, si andrà ad analizzare il testo vero e proprio: in particolar modo, si illustreranno i problemi di trasferimento incontrati e che avrebbero potuto compromettere il senso globale da una lingua all’altra.

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