A seconda della loro caratteristiche semantiche e sintattiche si distinguono le seguenti tre tipologie di frase relativa:
I. La relativa restrittiva
Specifica l’antecedente restringendo il campo dei referenti a cui esso può essere attribuito. Nell’esempio precedente, di taütschan,
boda trinkhan bira, soin luste, la relativa è restrittiva, in quanto specifica quali siano i tedeschi allegri, cioè solo quelli che bevono birra,
e non altri.
La congiunzione che introduce la relativa restrittiva è la particella bo-, che rimane sempre invariata. Essa, tuttavia, non può mai apparire da sola, ma sempre seguita o dalla particella da o da un pronome personale, a seconda della funzione sintattica che essa ha nella frase.
Funzione di soggetto
Se la congiunzione bo- ha la funzione di soggetto della frase relativa, essa è sempre seguita dalla particella da: Es. Dar libar, boda kontárt vo Lusérn, iz gåntz schümma.
Di månnen, boda arbatn in balt, soin tschelln von Mario.
In questi due esempi bo- è riferito agli antecedenti dar libar e di månnen e all’interno della frase relativa esprime la funzione di soggetto rispettivamente dei verbi kontárt e arbatn.
Funzione di oggetto diretto
Negli esempi seguenti invece la congiunzione bo- esprime la funzione di oggetto diretto della frase relativa; ciò significa che il soggetto è espresso da un altro sintagma. Se questo è espresso da un pronome personale, esso si aggiunge direttamente a bo-:
Es. Dar libar, bobar håm gekhoaft, iz gåntz schümma.
Di månnen, bode hån gegrüazt, soin tschelln von Mario.
In questi due esempi bo- è riferito agli antecedenti dar libar e di månnen e all’interno della frase relativa esprime la funzione di oggetto diretto. Il soggetto sono rispettivamente i pronomi personali clitici –bar e –e. Si noti che quando il pronome personale inizia con vocale, come nel caso della 1. pers. sing. –e, si inserisce la consonante di appoggio /d/ (bo-d-e).
Se, invece, il soggetto non è espresso da un pronome personale, ma da un sintagma nominale, allora alla congiunzione bo- va aggiunta nuovamente la particella -da:
Es. ’Z proat, boda hatt gekhoaft dar nono, iz bomüfft.
Di maur, bodadi maurar håm augemaurt gestarn, bart stian vor hèrta.
In questi due esempi il soggetto è espresso rispettivamente dai sintagmi nominali dar nono e di maurar. Poiché bo- non può rimanere da solo, ad esso si aggiunge la particella –da.
Funzione di oggetto indiretto
In questo caso la congiunzione bo- esprime la funzione di oggetto indiretto della frase relativa; ciò significa che il soggetto e l’oggetto diretto sono espressi da due differenti sintagmi. In questo caso bisogna aggiungere alla congiunzione bo- il pronome personale oggetto che si riferisce all’antecedente al caso dativo (il caso dell’oggetto indiretto):
Es. Dar månn, boden hatt gètt di hånt dar pürgarmaistar, iz moi tschell.
Di diarn, bodar håm geschenkht in auto soine eltarn, est iz kontent.
Di Lusérnar, boden hatt geschikht in Fóldjo dar Kamou, soin mearar baz tausankh.
In questi due esempi il soggetto è espresso rispettivamente dai sintagmi nominali dar pürgarmaistar, soine eltarn e dar Kamou, mentre l’oggetto diretto è rispettivamente di hånt, in auto e in Fóldjo. A bo- si aggiunge il pronome personale oggetto che si riferisce all’antecedente al caso dativo.
Se il soggetto è, invece, un pronome personale, allora esso si aggiunge direttamente a bo- seguito dal pronome al caso dativo (si inseriscono i trattini per una migliore comprensione dei singoli pronomi):
Es. Dar månn, bo-bar-en håm gètt di hånt, iz moi tschell.
Di diarn, bo-s-ar håm geschenkht in auto, est iz kontent.
Di Lusernar, bo-s-en håm geschikht in Fóldjo, soin mearar baz tausankh.
II. La relativa non restrittiva o appositiva
Diversamente dalla relativa restrittiva, la relativa appositiva specifica ulteriormente l’antecedente senza, però, restringere il campo dei referenti a cui esso può essere attribuito. Si comporta come un’apposizione, cioè un’aggiunta al nome a cui si riferisce. Di solito si riferisce a nomi di persona. Tra l’antecedente e la frase relativa si fa una pausa intonativa. Anche per la relativa non restrittiva vale quanto detto per quella restrittiva (vedi sopra). Tuttavia, è in uso anche – e solo per questa tipologia di relative – la particella ke come nei seguenti esempi:
Es. Di taütschan, ke sa soin reichar baz di belesan, machan mearar sport. Dar Mario, ke i khennen sidar azzar iz gebortet, est redetme nemear å.
Negli esempi precedenti, la relativa non è restrittiva, in quanto si riferisce a tutti i tedeschi (e non solo a quelli più ricchi) e a Mario aggiunge una caratterizzazione puramente accessoria.
La congiunzione che introduce la relativa non restrittiva in questo caso è la particella ke, che rimane sempre invariata. La frase relativa si comporta come una frase subordinata di tipo simmetrico (vedi cap. 2). Ci deve essere obbligatoriamente un pronome personale che riprende l’antecedente e la negazione segue il verbo.
Nelle frasi precedenti, ripetute di seguito per maggior chiarezza, il pronome di ripresa per di taütschan è sa con la funzione di soggetto della relativa e per Mario è –en con la funzione di oggetto diretto:
Es. Di taütschan, ke sa soin raichar baz di belesan, machan mearar sport.
Dar Mario, ke i khennen sidar azzar iz gebortet, est redetme nemear å.
III. La relativa libera
Le relative libere si differenziano dalle restrittive e non restrittive per l’assenza dell’antecedente. Sono introdotte dal pronome relativo ber per gli oggetti animati e baz per gli oggetti inanimati.
Es. Berdalebet atz Lusérn iz kontent.
Baztakhlèppart in gart gevalltmar nèt.
Se la relativa libera esprime la funzione di soggetto, come nei due esempi precedenti, essa è seguita dalla particella –da. Se esprime la funzione di oggetto allora può essere seguita dal pronome personale soggetto oppure dalla particella –da, secondo la stessa regola descritta sopra per quanto riguarda la congiunzione bo-:
Es. Berbar håm gekhennt gestarn atz Lusérn iz a groazar schraibar. Bazze hån getånt vor di iz vil.
Bazta tüat di måmma vor mi iz vil.
Una particolarità di queste relative è che possono essere trasformate nel pronome dimostrativo dar sèll, da sèll, daz sèll seguito dalla relativa restrittiva introdotta da bo-:
Es. Dar sèll bodalebet atz Lusérn iz kontent.
Daz sèll bodakhlèppart in gart gevalltmar nèt.
Dar sèll bobar håm gekhennt gestarn atz Lusérn iz a groazar schraibar.
Daz sèll bode hån getånt vor di iz vil.