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che derivano dal quadro finanziario pluriennale 2021-27 ai quali si aggiungeranno 11,5 miliardi di euro provenienti dal Next Generation EU111.

All’interno dei finanziamenti rivolti verso il mercato unico, innovazione e agenda digitale rientrano molti dei programmi storici dell’Unione Europea, come ad esempio Horizon 2020 che da quest’anno passerà sotto la denominazione di Horizon Europe. Il budget rivolto al programma viene aumentato, se nel quadro finanziario che si è concluso con il 2020 la destinazione dei fondi era di 77 miliardi di euro112 configurandosi come il più grande tra i programmi comunitari, ad oggi la cifra si aggira invece a più di 80 miliardi113. Horizon 2020 perseguiva gli obiettivi dettati dalla strategia 2020 volta ad incrementare la competitività globale dell’Europa, questo discende dal 7° Programma Quadro (7PQ) realizzato nel periodo di programmazione 2007-2013, il programma è stato riformulato e ristrutturato in modo tale da poterlo rendere più competitivo per l’Unione Europa aumentandone già allora la dotazione finanziaria. Horizon ha assunto ancora più importanza quest’anno. Il campo della ricerca e della scienza ha assunto particolare valenza strategica, più di quanto già non la avesse prima, in grado di determinare gli equilibri nell’ambito delle relazioni internazionali. Il programma in questo senso contribuisce al raggiungimento di obiettivi strategici nell’ambito della ricerca e dell’innovazione concentrandosi su tematiche chiave come l’eccellenza scientifica, la leadership industriale e le sfide per la società civile, su cui costruisce i suoi tre pilasti essenziali. L’obiettivo finale su cui punta è rendere l’Europa in grado di grado di produrre una eccellenza scientifica e tecnologica attraverso la quale stimolare una crescita economica e aggiudicarsi una buona reputazione a livello globale. Tuttavia il programma non ha valenza strategia solo per l’Unione Europea, questo infatti assume particolare importanza anche per gli Stati che vi partecipano tanto che il Regno Unito pur rinunciando all’Europa non rinuncerà invece a rimanere partner stretto di questo programma.

Europa verde, digitale e resiliente sono le parole su cui l’Europa costruisce il piano per la ripresa degli Stati dopo la pandemia, valorizzando le sfide globali che già da tempo si trova a dover affrontare. L’attenzione che si è concentrata su queste tematiche è determinante anche nell’ambito della progettazione europea, che proprio dai fondi comunitari viene determinata. Insieme al Green

111 Commissione..Europea,..Piano..per..la..ripresa..dell’Europa,. https://ec.europa.eu/info/strategy/recovery-plan-europe_it, consultato in data 04.08.2021.

112 Regulation (EU) No 1291/2013 of the European Parliament and of the Council of 11 December 2013 establishing Horizon 2020 - the Framework Programme for Research and Innovation (2014-2020) and repealing Decision No 1982/2006/EC.

113 Di preciso 83 397 000 000 EUR a prezzi correnti. « Decisione (UE) 2021/764 del Consiglio del 10 maggio 2021 che istituisce il programma specifico di attuazione di Orizzonte Europa — il programma quadro di ricerca e innovazione, e che abroga la decisione (UE) 2013/743/UE».

Deal europeo la “transizione digitale” è la principale priorità strategica dell’Unione per i prossimi anni, definiti come la «Digital Decade»114. Il 9 marzo 2021 la Commissione ha presentato la Comunicazione ufficiale che prevede la trasformazione digitale dell’Europa entro il 2030.

L’interesse riguardante la tematica sicuramente non è nuovo. Già da anni l’Europa punta ad una digitalizzazione in grado di poter rendere le sue industrie e il suo tessuto sociale più tecnologico e competente, al quale già puntava la Strategia di Lisbona (2010) che conteneva un piano per un progetto di digitalizzazione dell’Europa. Nel 2015 la Commissione lancia il mercato unico digitale per presentare le principali proposte legislative, ad esempio in materia di sviluppo del commercio elettronico, diritto d’autore, vita privata e comunicazioni elettroniche, armonizzazione dei diritti digitali115. Quest’anno però la transizione digitale diventa uno dei programmi faro dell’Unione Europea su qui puntare la propria strategia tanto che la Commissione punta a rafforzare «la propria sovranità digitale per fissare norme, anziché seguire quelle di altri paesi»116. Proprio per questo il Recovery instrument dedica a questa priorità ben il 20 per cento dei suoi finanziamenti, promuovendo negli Stati la stessa priorità.

Gli obiettivi su cui si concentra sono le infrastrutture e la trasformazione delle imprese e dei servizi pubblici. All’interno del nuovo quadro pluriennale questo si traduce con la creazione di nuovi programmi che affrontano il tema come soggetto principale a differenza di quanto era stato fatto con la programmazione precedente che inseriva la digitalizzazione all’interno di altri noti programmi europei, come ad esempio Horizon 2020 o con Connecting Europe Facility, un altro importante programma già noto nella programmazione 2014-2020.

All’interno del settore del mercato unico, l’innovazione e l’agenda digitale si trova uno dei nuovi programmi: il programma Europa Digitale, che costituisce una delle grandi novità del nuovo periodo di programmazione e si colloca tra i grandi programmi del settennio con una dotazione finanziaria di 7,5 miliardi di euro117. Il finanziamento sarà ripartito in base ai suoi cinque obiettivi principali: calcolo ad alte prestazioni; intelligenza artificiale; cibersicurezza e fiducia; competenze

114 European Commission, Communication from the Commission to the the European Parliament, the Council, The European Economic and social Committee and the Committee of the regions, 2030 Digital Compass: the European way for the Digital Decade, Brussels, 9.3.2021.

115 Commissione Europea, Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni, Strategia per il mercato unico digitale in Europa, Bruxelles, 6.5.2015.

116 Commissione Europea, Un’Europa pronta per l’era digitale, più opportunità grazie a una nuova generazione di tecnologie, https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/europe-fit-digital-age_it, consultato in data 10 agosto 2021.

117 Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che Istituisce il Programma Europa Digitale e Abroga la Decisione (UE) 2015/2240, Bruxelles, 29 aprile 2021.

digitali avanzate e implementazione, impiego ottimale delle capacità digitali e interoperabilità118. Più in generale il programma Europa Digitale mira a facilitare la diffusione delle tecnologie sostenendone l’utilizzo ad alto impatto in aree di interesse pubblico e privato come ad esempio cartelle cliniche online, servizi pubblici di emergenza fondamentali puntando a rendere anche essi al 100 per cento online e prospettando che l’ 80 per cento dei cittadini europei siano in dotazione di una propria identità digitale, il conosciuto ID. Per la gestione del programma l’Europa farà affidamento alla neoistituita Agenzia per la Salute e il Digitale (HaDEA) che, oltre a questo, si occuperà anche della gestione di altri fondi di finanziamento. L’agenzia è stata istituita 16 febbraio 2021 con il compito di gestire alcuni programmi e iniziative europee per conto della Commissione.

Tra gli Stati membri la Germania ha dichiarato che le sue priorità andranno proprio in questa direzione. Buona parte del Next Generation EU che Berlino riceverà saranno devoluti sugli investimenti relativi all'ammodernamento digitale della scuola, per l'occupazione e le infrastrutture119.