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Trapianto, materiale vegetale, introduzione fertilizzanti probiotici

7. MATERIALI E METODI

7.1. S PERIMENTAZIONI IN PIENO CAMPO

7.1.2. Trapianto, materiale vegetale, introduzione fertilizzanti probiotici

In tutti e tre gli anni di sperimentazioni in pieno campo, dipendentemente dalla stagione climatica le piantine di ogni prova sperimentale saggiata sono state prelevate dal vivaio e trapiantate manualmente dopo circa 40-45 giorni di età.

In campo tutte le piante di pomodoro sono state trapiantate ad una distanza di circa 25 centimetri l’una dall’altra, per quanto riguarda le piante adiacenti all’interno della stessa fila, mentre ad una distanza di circa un metro e 40 centimetri, per quanto riguarda le piante tra le diverse file.

Nel corso dei 3 anni di sperimentazioni in pieno campo ed in cella fitoclimatica sono state soggetto delle prove diverse cultivar di pomodoro (Solanum lycopersicum L.) tra cui:

- varietà Rio Grande, una varietà di pomodoro da industria, già coltivata e consigliata dall’agricoltore per la buona resa. La cultivar Rio Grande è caratterizzata da una pianta vigorosa di enorme produttività, frutti con peso medio di circa 90-100 gdi forma allungata e buccia consistente, polpa soda di colore intenso. L’utilizzo ideale è la trasformazione in pomodoro pelati e concentrato.

- varietà Gordon, una varietà di pomodoro da mensa, già coltivata e consigliata dall’agricoltore. La pianta ha crescita determinata, caratterizzata da una buona copertura e buon vigore vegetativo. I frutti, di forma tondo-globosa, sono molto consistenti ed in grado di conservarsi a lungo in post raccolta. Le bacche sono di pezzatura molto regolare ed il peso medio è di circa 180 g.

- varietà Red Setter, una varietà di pomodoro da industria caratterizzata da una pianta di media copertura, compatta e mediamente produttiva. I frutti hanno forma squadrata e sono di pezzatura media con peso medio di circa 70 g,

Analisi Parametro Az.Carioncella Metaponto Agrobios s.r.l.

argilla 43% 44%

limo 30% 50%

sabbia 27% 6%

Meccanica

tessitura argilloso argilloso-limoso pH (u di ph) 7.4 (debolmente alcalino) 8.1 (moderatamente alcalino)

Chimica

ideale per pelati e polpa. Appartengono a questa cultivar i genotipi di pomodoro della prova sperimentale 3 linee prioritarie Metaponto. Questi genotipi provengono da una collezione di mutanti di pomodoro prodotti presso la Metapontum Agrobios, nell’ambito di un progetto che ha come obiettivo l’applicazione della tecnologia del TILLING (McCallum et al., 2000; Gilchrist e Haughn, 2005) in pomodoro. Per gli esperimenti di mutagenesi è stato utilizzato l’agente chimico Etil Metan Sulfonato (EMS) che induce nel DNA mutazioni puntiformi (precisamente transizioni da G/C ad A/T). Le piantine M1 generate da ciascun seme mutagenizzato sono state trapiantate in pieno campo o in serra e da ciascuna di esse è stato raccolto il seme M2 (anno 2004). Durante la fenotipizzazione delle piante M2 (anno 2005) è risultato che alcune di esse si sono rivelate altamente produttive; infatti la produzione della Red Setter si aggira intorno 2.5-3 kg di frutti per pianta, mentre nei genotipi mutati selezionati è stata osservata una produzione di bacche di circa 4.5-5 kg per pianta. Per verificare il carattere “altamente produttivo”, alcune piante (linee) M3 (progenie delle piante M2) sono state coltivate in pieno campo e confrontate con il genotipo non mutagenizzato Red Setter (anno 2006). Tre tra queste linee mutagenizzate, risultate significative sia per quanto riguarda la produttività delle piante, sia per la popolazione microbica del suolo (Picard et

al., 2007), sono state scelte per continuare la sperimentazione in campo (anno

2007 e 2008). Queste linee, denominate 3 linee prioritarie, sono la linea 9, la linea 5 e linea 7.

Nel 2006, 2007 e 2008 l’introduzione nel suolo del compost, o meglio ammendante compostato verde (ACV), così come è denominato a livello commerciale legislativo, è stato aggiunto nel suolo poco prima del trapianto. Il compost verde certificato dal Consorzio Italiano Compostatori (C. I. C.), messo in commercio da Nuova Geovis S. P. A., è costituito al 1.87% da fonti di Azoto e dal 30% da fonti di Carbonio. Questo ammendante è stato introdotto nel suolo, per la prova sperimentale Rio Grande e Gordon secondo il disegno sperimentale, in tre diverse dosi: zero, assenza di compost; 5.5 tonnellate per ettaro e 11 tonnellate per ettaro che espresse in concentrazione di azoto sono rispettivamente zero, 100 chilogrammi per ettaro e 200 chilogrammi per ettaro.

L’inoculo introdotto nel suolo è una variante sperimentale1 del prodotto MICOSAT F, prodotta del Centro Colture Sperimentali (Ccs) di Aosta. MICOSAT F è un consorzio

di microrganismi, batteri e funghi, brevettato a livello internazionale ed utilizzato, soprattutto, nel campo dell’orticoltura e del vivaismo per la sua azione di biocontrollo contro svariati patogeni tra cui Pythium, Phytophthora, Verticillium, Agrobacterium,

Meloidogyne, Pratylenchus (Figura 5). Questo consorzio di microrganismi probiotici

per le piante contiene nello specifico:

- Funghi micorrizici arbuscolari (AMF) tra cui Glomus mosseae GP11, G.

viscosum GC41, G. intraradices GB67;

- Batteri promotori dello sviluppo vegetale (PGPR) tra cui Pseudomonas sp. PN 01, P. fluorescens PA28, Bacillus subtilis BA41, Streptomyces sp. SB14; - Funghi antagonisti saprofiti (AF) del suolo come Trichoderma viride TH03; - Tre ceppi di batteri fissatori liberi di azoto provenienti dalla collezione

BUSCoB1.

L’aggiunta del suddetto inoculo è avvenuta con modalità e dosaggi differenti a seconda dell’anno e delle ipotesi sperimentali da verificare.

Nel primo anno di sperimentazioni in campo (2006) l’introduzione dell’inoculo è avvenuta in contemporanea con quella del compost verde (attraverso l’applicazione manuale al momento della fase pre trapianto) e, secondo il disegno sperimentale, è stato introdotto in tre diversi dosaggi: zero, assenza dell’inoculo, 40 chilogrammi per ettaro e 80 chilogrammi per ettaro.

Nel 2007, invece, l’inoculo è stato introdotto al momento della semina delle piantine di pomodoro nel vivaio, mischiandolo al substrato di torba per confermare ciò trovato da Al-karaki (2006) e cioè una maggiore colonizzazione e, quindi, maggiore vigore vegetativo delle piante, se l’aggiunta dell’inoculo avviene in un momento precedente al trapianto. In questo anno l’ammendante microbico è stato introdotto in due dosaggi: assenza o15 gl-1 , pari a 0.84 g per pianta.

Nel 2008 non è stato introdotto alcun dosaggio d’inoculo per testare l’effetto di permanenza ed attività nel tempo di questo “fertilizzante speciale”.

1 l’introduzione di questi microrganismi è la variante sperimentale del prodotto in commercio,

Figura 5. Presentazione commerciale del prodotto MICOSAT F.