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3.2 O-THREE s.r.l

3.2.3 La trasformazione

L’azienda deve la sua crescita a diversi aspetti come la comunicazione, l’ampliamento della gamma ma soprattutto l’innovazione che ha reso sempre dinamica l’attività dell’impresa.

Lo scarpone da snowboard è un prodotto in continua evoluzione ed è stato importante avere all’interno dell’azienda il proprio dipartimento di ricerca e sviluppo. Qui viene effettuata la ricerca di nuovi concept di prodotto, la ricerca della migliore tecnologia disponibile e dei migliori materiali con i quali studiare e realizzare il prototipo. Solo la parte di design63 è, da poco tempo, affidata ad una agenzia esterna così da permettere una diversificazione dell’immagine del prodotto.

La ricerca e lo sviluppo sono sempre stati prioritari in azienda ed hanno permesso di proporre innovazioni tali da interessare marchi di tutto rispetto nel settore, racconta Luana Vendramini: “abbiamo lavorato con i marchi più importanti del settore64, sviluppando assieme molti articoli, per esempio il primo Step-in, ovvero l’aggancio rapido dello scarpone sulla tavola che attualmente non si usa più ma che al tempo è stata un’innovazione di successo, è stato inventato grazie alla nostra collaborazione”. Questo è successo nei primi anni di O-Three ma oggi molte relazioni di questo tipo si sono interrotte perché tutti hanno spostato interamente, sia produzione che prototipazione, in Cina.

Un'altra innovazione poi brevettata si chiama “Leinerblock” e si tratta di due pezzi dentati in plastica applicati uno sulla scarpetta e uno sulla tomaia che permette allo scarpone di rimanere fermo e non avere oscillazioni. “Non sempre vale la pena brevettare l’innovazione trovata”, da una parte perché per la trafila per i brevetti è lunga e molto costosa, dall’altra i limiti che il brevetto pone ai concorrenti possono essere aggirati velocemente.

Ultimamente la loro innovazione riguarda uno nuovo modo di concepire l’immagine dello scarpone da snowboard. Da sempre lo scarpone ha delle dimensioni un po’ “allargate” quindi loro, per proporre qualcosa di diverso dalla concorrenza, hanno introdotto nel mercato un articolo che ha le dimensioni quasi simili a quelle di uno stivale da moto. Per far questo hanno unito i due pezzi, scarpetta e tomaia, in un unico pezzo e hanno ridotto lo spessore dei materiali. Questa innovazione ha anche un vantaggio funzionale: riducendo il volume si

riesce a controllare meglio la tavola, avendo meno materiale tra il piede e la tavola stessa così che gli impulsi trasmessi con i movimenti del piede si trasferiscono subito alla tavola. Inoltre questo scarpone è più corto rispetto a quelli abituali e questo è un vantaggio per chi, ad esempio, ha il piede lungo non essendo più costretto ad usare una tavola molto larga e permettono di avere dei “giri di lamina” più veloci, migliorando le prestazioni e quindi il divertimento.

3.3.4 Struttura attuale dell’azienda

Nella sede ad Altivole (TV) sono ubicati gli uffici amministrativi ed il dipartimento di ricerca e sviluppo. Vi lavorano 7 persone in totale, un titolare per ogni area di gestione e due dipendenti impegnati nella realizzazione dei prototipi. Nonostante il fatto che negli ultimi anni lo snowboard è uno sport meno in voga65 e che la crisi economica mondiale ha portato molte persone a rinunciare agli acquisti “extra”, O-Three è riuscita a crescere tutti gli anni. Partita con un fatturato di circa 600 mila euro è arrivato a fatturare circa 3 milioni di euro (fatta eccezione per il 2008-2009, anno in cui il fatturato si è dimezzato rispetto a quello del 2007).

Comunicazione

In questo ultimo decennio la comunicazione e il marketing sono diventati determinanti per un’azienda, più ancora che nel passato. Il comportamento d’acquisto del consumatore infatti è cambiato: “Prima compri con gli occhi poi con il portafoglio”. In questa ottica, per iniziativa del primogenito, O-Three si avvale di un supporto esterno per quanto riguarda il design della scarpa. A questo si è aggiunta l’iniziativa della figlia di avvalersi di un’agenzia di comunicazione. Ci è voluto un po’ di tempo prima di convincere i genitori che ora è più importante basare le strategie puntando su leve come design e comunicazione piuttosto che solo nel rapporto qualità/prezzo. Ad ogni modo per loro queste sono state delle scelte strategiche che hanno contribuito alla crescita dell’impresa in

65 c’è stata una forte ripresa dello sci e indicativamente ora si vendono 5 scarponi da sci ogni 1 da snowboard (L. Vendramini).

termini di una maggiore identità del brand che si è reso un po’ più “conosciuto” e “riconoscibile” dal pubblico.

La strategia di comunicazione ora è rivolta a due target:

i dettaglianti italiani, per i quali viene fatta pubblicità in riviste specializzate e il consumatore finale che si cerca di raggiungere attraverso la creazione di cataloghi (emozionali più che tecnici) da mettere sul banco dei negozi o migliorando la visualizzazione del marchio nei negozi, attraverso l’ausilio di cartelli vetrina o altro. In aggiunta O-Three sponsorizza alcune scuole di snowboard e un’atleta importante di questo sport: Giulia Manfrini66.

Ampliamento Gamma

Dal 2007 O-Three ha ampliato la sua gamma con il lancio di sandali per la linea estiva, che riesce in qualche modo a bilanciare la stagionalità dei prodotti invernali. L’ampliamento della gamma di calzature è molto impegnativa inserendosi in una fascia di mercato occupata da molte piccole aziende specializzate che da generazioni propongono un prodotto di qualità tipico della realtà distrettuale di Montebelluna ma questo sembra non essere un problema. Per un futuro prossimo si sta anche progettando la produzione e commercializzazione di abbigliamento outdoor.