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trasformazione in Società benefit

Nel documento Centro Studi Enti Locali (pagine 37-47)

propria impresa. Il contratto può anche prevedere l’isti-tuzione di un Fondo patrimoniale comune e la nomina di un Organo comune incaricato di gestire, in nome e per conto dei partecipanti, l’esecuzione del contratto o di singole parti o fasi dello stesso. Il contratto di rete che prevede l’Organo comune e il Fondo patrimoniale non è dotato di soggettività giuridica) per favorire il mante-nimento dei livelli di occupazione delle Imprese di filiere colpite da crisi economiche in seguito a situazioni di crisi o stati di emergenza dichiarati con provvedimento delle Autorità competenti. Rientrano tra le finalità perseguibili l’impiego di lavoratori delle Imprese partecipanti alla rete che sono a rischio di perdita del posto di lavoro, l’inseri-mento di persone che hanno perso il posto di lavoro per chiusura di attività o per crisi di impresa, nonché l’as-sunzione di figure professionali necessarie a rilanciare le attività produttive nella fase di uscita dalla crisi. Ai pre-detti fini le Imprese fanno ricorso agli istituti del distacco e della codatorialità, ai sensi dell’art. 30, comma 4-ter, del Dlgs. n. 276/2003, per lo svolgimento di prestazioni lavorative presso le Aziende partecipanti alla rete;

- il comma 4-septies demanda ad apposito Dm. la defini-zione delle modalità operative per procedere alle comu-nicazioni da parte dell’Impresa referente individuata dal contratto di rete di cui al comma 4-sexies necessarie a dare attuazione alla codatorialità;

- il comma 4-octies stabilisce che, ai fini degli adempi-menti in materia di pubblicità di cui al comma 4-quater, il contratto di rete di cui al comma 4-sexies deve essere sottoscritto dalle parti ai sensi dell’art. 24 del “Codice dell’Amministrazione digitale”, con l’assistenza di orga-nizzazioni di rappresentanza dei datori di lavoro rap-presentative a livello nazionale presenti nel Cnel., che siano espressione di interessi generali di una pluralità di categorie e di territori.

Il comma 2 impone che dalle disposizioni di cui al presen-te art. 43-bis non derivino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Artt. 44 e 44-bis - Incentivi per acquisto veicoli a basse emissioni di Co2

Introdotti degli incentivi per chi acquisti, anche in locazio-ne finanziaria, tra il 1° agosto e il 31 dicembre 2020, degli autoveicoli a basse emissioni di Co2.

In caso di rottamazione di un mezzo che ha più di 10 anni, il contributo statale è pari a 2.000 Euro nel caso di acqui-sto di veicoli elettrici ed ibridi, e a 1.500 Euro per l’acqui-sto di veicoli con qualsiasi alimentazione con emissioni da 61 fino a 110 g/Km di Co2. Nel caso in cui non si rottami alcun veicolo, il contributo è pari a 1.000 Euro in caso di

acquisto di veicoli con qualsiasi alimentazione, con emis-sioni da 61 fino a 110 g/Km di Co2.

Il nuovo art. 44-bis novella inoltre la disciplina che regola il bonus per l’acquisto di veicoli a 2, a 3 ruote, nonché di quadricicli elettrici o ibridi (pari al 30% del prezzo fino a un massimo di 3.000 Euro), estendendone l’applicazione anche a quei casi in cui non si rottami un analogo mezzo più inquinante.

E’ stato inoltre previsto un incremento del contributo, fino al 40% del prezzo di acquisto, con un massimo di 4.000 Euro, ove si provveda a rottamare un qualsiasi veicolo di categoria Euro 0, 1, 2 o 3.

Art. 46-bis – Credito d’imposta per la mancata parteci-pazione a fiere e manifestazioni commerciali

Tale norma, introdotta in sede di conversione in Legge n.

77/2020, dispone un incremento delle risorse relative al credito d’imposta di cui all’art. 49 del Dl. n. 34/2019, de-stinate anche alle spese sostenute dalle Imprese per la partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali all’e-stero che siano state disdette in ragione dell’emergenza sanitaria in atto. Le somme aggiuntive sono destinate alle Imprese diverse da quelle piccole e medie ed agli opera-tori del Settore fieristico con riferimento al ristoro dei danni prodotti dall’annullamento o dalla mancata partecipazio-ne, nei limiti delle risorse indicate.

Art. 45 - Interventi per le misure di contrasto all’emer-genza epidemiologica da “Covid– 19” da parte dei Co-muni

I Comuni destinatari delle risorse per l’attuazione delle misure di cui all’art. 14 della Legge n. 266/1997 (artico-lo abrogato dal Dl. n. 83/2012), potranno ora utilizzare la quota libera da impegni delle risorse ad essi già trasferite dal Mise per l’attuazione di misure di contrasto all’emer-genza epidemiologica.

L’art. 14 in parola stanziava fondi per interventi volti al su-peramento della crisi di natura socio-ambientale in aree di degrado urbano delle Città di Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia, e dalla sua abrogazione nulla è mai stato disposto circa la destinazione delle risorse trasferite agli Enti territoriali citati ed eventualmente da questi non utilizzate.

Pertanto, al fine di venire incontro alle legittime aspettative dei Comuni che rivendicano la possibilità di utilizzare le risorse ancora disponibili, ad oggi stimati in circa Euro 30 milioni, nonché quelle che rientreranno a seguito della ge-stione delle misure poste in essere a suo tempo, la norma prevede che ora i Comuni interessati possano utilizzare le risorse che residuano dalla gestione per l’attuazione di misure di contrasto all’emergenza epidemiologica da

“Co-Art. 46 - Misure urgenti in materia di “servizi postali”

Prorogate fino al 31 luglio 2020 le misure introdotte dall’art.

108 del Dl. n. 18/2020, con riguardo alla consegna e alla notifica dei plichi postali durante l’emergenza da “Co-vid-19”. E’ altresì disposta l’abrogazione del comma 1-bis, introdotto in sede di conversione in Legge n. 27/2020 del Dl. n. 18/2020, per mezzo del quale le notificazioni ex Leg-ge n. 890/1982, art. 201 del “Codice della Strada”, e Dlgs.

n. 285/1992, dovevano svolgersi con le modalità ordinarie previste dalla normativa vigente.

E’ così riproposto il testo “originale” dell’art. 108 sopra ci-tato, prima delle modificazioni intervenute in sede di con-versione in legge.

Art. 47 - Agenzia nazionale per l’attrazione degli inve-stimenti e lo sviluppo d’impresa Spa – Invitalia Invitalia Spa, per assicurare il pieno ed efficace svolgi-mento della missione societaria ed il conseguisvolgi-mento degli obiettivi di cui al Piano industriale e alla normativa vigen-te, è autorizzata ad iscrivere nelle proprie scritture conta-bili patrimoniali gli eventuali decrementi conseguenti alle operazioni immobiliari di razionalizzazione e dismissione poste in essere, anche attraverso Società di nuova costi-tuzione o a controllo pubblico anche indiretto.

Art. 48 – Misure per le esportazioni e l’internazionalizza-zione

Il comma 1 rifinanzia per ulteriori 250 milioni il “Fondo di promozione integrata” di cui all’art. 72 del Dl. n. 18/2020, volto a realizzare iniziative di supporto al Made in Italy e all’internazionalizzazione delle imprese italiane, in rispo-sta all’emergenza “Covid-19”.

Il comma 2 dispone un ulteriore rifinanziamento del “Fon-do 394/81” per l’internazionalizzazione, strumento che ne-gli anni recenti ha riscontrato un forte interesse da parte delle Imprese e risulta pertanto ancora più necessario in questa fase volta al rilancio della penetrazione dei mercati esteri da parte del Sistema Paese.

Per sopperire all’impegno straordinario richiesto all’Agen-zia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, è prevista la possibilità di assume-re, nei limiti della dotazione organica, un contingente mas-simo di 50 unità di personale non dirigenziale con contratti di lavoro a tempo determinato della durata massima di 12 mesi, nelle more dell’espletamento delle procedure con-corsuali.

Art. 48-bis - Concessione di un credito d’imposta per contenere gli effetti negativi sulle rimanenze finali di magazzino nel Settore Tessile, della Moda e degli Ac-cessori

La disposizione riconosce ai soggetti esercenti attività

Moda, del Calzaturiero e della Pelletteria, un credito di imposta, pari al 30% del valore delle rimanenze finali di magazzino che eccede la media del medesimo valore re-gistrato nei 3 periodi d’imposta precedenti a quello in cor-so al 10 marzo 2020, data di entrata in vigore del Dpcm.

9 marzo 2020, relativo all’emergenza epidemiologica. Lo scopo è quello di contenere gli effetti negativi derivanti dal-le misure di prevenzione e contenimento connesse all’e-mergenza epidemiologica da “Covid-19” sulle rimanenze finali di magazzino nei settori contraddistinti da stagionali-tà e obsolescenza dei prodotti.

Art. 50 - Proroga del termine di consegna dei beni strumentali nuovi ai fini della maggiorazione dell’am-mortamento

Prorogato dal 30 giugno 2020 al 31 dicembre 2020 il ter-mine lungo per la conclusione degli investimenti ammis-sibili al super ammortamento 2019, per i quali, entro il 31 dicembre 2019, l’ordine sia stato accettato dal venditore e siano stati pagati acconti per almeno il 20% del costo.

Art. 51-bis – Modifica al “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”: proroga nomina Organo di control-lo nelle Srl e Cooperative

L’art. 51-bis in commento ha prorogato il termine ultimo (previsto dall’art. 379, comma 3, del Dlgs. n. 14/2019, ru-bricato “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”) per la nomina dell’Organo di controllo o il Revisore nonché per uniformare gli atti costitutivi e gli statuti delle Società a responsabilità limitata e Cooperative per le quali ricorrano i requisiti di cui al comma 1 del citato art. 379.

Ricordiamo che nella precedente disposizione dell’art. 379 modificato era stato previsto come termine ultimo per la nomina dell’Organo di controllo e la modifica degli atti fon-damentali delle Srl e Cooperative la data di approvazione del bilancio di esercizio 2019. Con la nuova modifica in-tervenuta nella presente Legge di conversione n. 77/2020 del Decreto n. 34/2020, le Società a responsabilità limitata nonché le Società Cooperative che rispettano i requisiti di cui all’art. 2477 del Codice civile, così come modificato Dlgs. n. 14/2019, dovranno ottemperare a quanto previsto dall’art. 376 del Dlgs. n. 14/2019 entro la data di approva-zione del bilancio di esercizio 2021.

Al fine di facilitare la verifica dei requisiti, facciamo presen-te che l’art. 2477 del Codice civile prevede l’obbligatorietà dell’Organo di controllo nei seguenti casi:

a. la Società è tenuta alla redazione del bilancio consoli-dato;

b. la Società controlla una Società obbligata alla revisione legale dei conti;

c. la Società ha superato per 2 esercizi consecutivi

alme-1. totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 2 milioni di Euro;

2. ricavi delle vendite e delle prestazioni: 2 milioni di Euro;

3. dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 10 unità.

Art. 53 – Deroga al divieto di concessione di aiuti di Stato a Imprese beneficiarie di aiuti di Stato illegali non rimborsati

La disposizione prevede una deroga alla regola generale della normativa europea sugli aiuti di Stato, secondo la quale le imprese che hanno beneficiato di aiuti illegali e incompatibili e che sono destinatarie di un ordine di re-cupero pendente in virtù di una decisione della Commis-sione Europea, non possono beneficiare di ulteriori aiuti fino al completo recupero delle somme percepite. Questo, in considerazione del fatto che la situazione emergenzia-le generata dalla pandemia di “Covid-19”, è considerata come evento eccezionale, al pari di una calamita naturale.

Pertanto, solo nel caso di aiuti concessi conformemente alle misure di cui al Quadro temporaneo della Commissio-ne europea e solo per il periodo di vigenza dello stesso, possono essere concessi aiuti anche a Imprese che han-no ancora l’obbligo di rimborsare ulteriori aiuti illegali e in-compatibili, fermo restando l’adempimento di tale obbligo.

Art. 54 – Aiuti sotto forma di sovvenzioni dirette, anti-cipi rimborsabili o agevolazioni fiscali

Le Regioni, le Provincie autonome, gli altri Enti territoriali e le Camere di Commercia potranno concedere aiuti diversi da quelli notificati in via generale con il regime-quadro ap-provato dalla Commissione europea, purché procedano autonomamente e singolarmente a notificare preventiva-mente tali eventuali diversi aiuti alla Commissione euro-pea e solo dopo aver ricevuto la preventiva autorizzazio-ne.Tali agevolazioni possono essere concesse entro il 31 di-cembre 2020 e assumono la forma di sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento o di altre forme, quali anticipi rimborsabili, garanzie, prestiti e partecipazioni, a condizione che il valore nominale totale di tali misure non superi il massimale di 800 mila euro per impresa. Tutti i va-lori si intendono al lordo di qualsiasi imposta o altro onere.

Art. 55 – Aiuti sotto forma di garanzie sui prestiti alle imprese

La disposizione in esame prevede la possibilità da par-te delle Regioni, delle Province autonome, degli altri Enti Territoriali e delle Camere di Commercio, di adottare mi-sure di aiuto, a valere su risorse proprie, sotto forma di garanzie sui prestiti alle imprese, per fronteggiare gli effetti

zie possono operare sia in forma diretta o attraverso ban-che o altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia.

Ai fini della compatibilità con il Quadro temporaneo della Commissione, le garanzie devono essere concesse entro il 31 dicembre 2020.

Art. 56 – Aiuti sotto forma di tassi d’interesse agevola-ti per i presagevola-tiagevola-ti alle imprese

La disposizione in esame prevede la possibilità da parte delle Regioni, delle Province autonome, degli altri Enti Ter-ritoriali e delle Camere di commercio, di adottare misure di aiuto, a valere su risorse proprie, sotto forma di prestiti a tasso agevolato alle imprese, per fronteggiare gli effetti derivanti dall’attuale emergenza “Covid-19”. I predetti aiuti possono essere attribuiti in modalità diretta o attraverso banche o altri soggetti abilitati all’esercizio del credito in Italia. In ogni caso, i contratti di prestito devono essere firmati entro il 31 dicembre 2020 e sono limitati ad un mas-simo di 6 anni.

Art. 57 – Aiuti alle imprese per la ricerca e lo sviluppo in materia di “Covid-19”

La disposizione prevede la possibilità da parte delle Re-gioni, delle Province autonome, degli altri Enti Territoriali e delle Camere di commercio di adottare misure di aiuto, a valere su risorse proprie, per finalità di ricerca e sviluppo utile a fronteggiare gli effetti derivanti dalla attuale emer-genza “Covid-19”, sotto forma di agevolazioni dirette, anti-cipi rimborsabili o agevolazioni fiscali, da concedersi entro il 31 dicembre 2020.

Gli aiuti riguardano i Progetti di ricerca e sviluppo in mate-ria di “Covid-19” e antivirali pertinenti e coprono tutti i costi necessari per il progetto nel corso della sua durata.

Art. 59 - Aiuti alle Imprese agli investimenti per la pro-duzione di prodotti connessi al “Covid-19”

Le Regioni, le Provincie autonome, gli altri Enti territoria-li, le Camere di commercio, possono adottare misure di aiuto, a valere sulle proprie risorse, a sostegno dell’Eco-nomia nell’attuale emergenza del “Covid-19” ai sensi della Sezione 3.8 della Comunicazione della Commissione Eu-ropea C-(2020) 1863 final – “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’at-tuale emergenza del Covid-19”.

Gli Enti citati possono istituire regimi di aiuti agli investi-menti nei limiti di cui alla lett. a) del punto 39 della sud-detta Comunicazione. Gli aiuti sono concessi sotto forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali e di garanzie a copertura delle perdite. I costi am-missibili e l’intensità dell’aiuto sono definiti al punto 39, lett. c), e) ed f), della stessa Comunicazione, come alla lett. d) sono indicati i termini previsti per il completamento

Art. 60 - Aiuti sotto forma di sovvenzioni per il paga-mento dei salari dei dipendenti per evitare i licenzia-menti durante la pandemia di “Covid-19”

Le Regioni, le Province autonome, anche promuovendo eventuali azioni di coordinamento in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, gli altri Enti ter-ritoriali, le Camere di commercio possono erogare aiuti sotto forma di sovvenzioni per il pagamento dei salari dei dipendenti per evitare i licenziamenti durante la pandemia di “Coviid-19” ai sensi della Sezione 3.10 della Comuni-cazione della Commissione Europea C (2020) 1863 final – “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del ‘Co-vid-19” e successive modificazioni.

Detti aiuti sono concessi al fine di contribuire ai costi sa-lariali, ivi comprese le quote contributive e assistenziali, delle imprese, compresi i lavoratori autonomi, e sono de-stinati ad evitare i licenziamenti durante la pandemia di

“Covid-19”.

La sovvenzione per il pagamento dei salari viene conces-sa per un periodo non superiore a 12 mesi a decorrere dalla domanda di aiuto ovvero dalla data di inizio dell’im-putabilità della sovvenzione se anteriore, per i dipendenti che altrimenti sarebbero stati licenziati a seguito della so-spensione o della riduzione delle attività aziendali dovuta alla pandemia di “Covid-19” e a condizione che il persona-le che ne beneficia continui a svolgere in modo continua-tivo l’attività lavorativa durante tutto il periodo per il quale è concesso l’aiuto. L’imputabilità della sovvenzione per il pagamento dei salari può essere retrodatata al 1° febbraio 2020.

La sovvenzione mensile per il pagamento dei salari non supera l’80% della retribuzione mensile lorda (compresi i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro) del personale beneficiario.

Gli aiuti di cui al presente art. 61 non possono in alcun caso consistere in trattamenti di integrazione salariale di cui al Dlgs. n. 148/2015 e degli artt. da 19 a 22 del Dl.

n. 18/2020, convertito con modificazioni dalla Legge n.

27/2020.

Art. 61 - Disposizioni comuni

Gli aiuti di cui agli articoli da 54 a 60 sono quelli che, ai sensi del cd. Temporary Framework della Commissione europea, sono concedibili alle imprese dalle Regioni, dalle Province autonome, dagli altri enti territoriali, e dalle Ca-mere di commercio per far fronte all’attuale emergenza.

Tali aiuti, non possono essere concessi alle Imprese che, alla data del 31 dicembre 2019, erano già in difficoltà.

È in difficoltà un’impresa che soddisfa almeno una delle

a) nel caso di Società a responsabilità limitata (diverse da Pmi con determinate caratteristiche) qualora abbia perso più della metà del capitale sociale sottoscritto a causa di perdite cumulate;

b) nel caso di Società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della Società diverse da Pmi con determinate caratteristiche, qualora abbia perso più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della Società, a causa di perdite cumulate;

c) qualora l’Impresa sia oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o soddisfi le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura nei suoi confronti di una tale pro-cedura su richiesta dei suoi creditori;

d) qualora l’Impresa abbia ricevuto un aiuto per il salva-taggio e non abbia ancora rimborsato il prestito o revocato la garanzia, o abbia ricevuto un aiuto per la ristrutturazio-ne e sia ancora soggetta a un piano di ristrutturazioristrutturazio-ne;

e) nel caso di un’Impresa diversa da una Pmi, qualora, negli ultimi 2 anni il rapporto debito/patrimonio netto con-tabile dell’Impresa sia stato superiore a 7,5 e il quoziente di copertura degli interessi dell’Impresa (ebitda/interessi) sia stato inferiore a 1,0.

Gli Enti che adottano le misure e concedono gli aiuti, provvedono agli adempimenti degli obblighi inerenti al Re-gistro nazionale aiuti di Stato, e nel caso degli aiuti nei Settori Agricoltura e Pesca, provvedono attraverso rispet-tivamente i Registri Sian e Sipa.

Art. 62 - Disposizioni finanziarie

Disposto che gli Enti territoriali potranno concedere gli aiuti alle Imprese, di cui agli artt. da 54 a 61 del presente Decreto (sovvenzioni, anticipi rimborsabili, agevolazioni fiscali, garanzie sui prestiti, agevolazione su tassi d’inte-resse, pagamento salari a dipendenti per evitare licenzia-menti) per effettuare investimenti, nel rispetto di quanto statuito dall’art. 3, comma 17, della Legge n. 350/03.

Le Amministrazioni interessate provvedono a valere sulle risorse dei rispettivi bilanci.

Art. 65 – Esonero temporaneo contributi Anac

Le Stazioni appaltanti e gli operatori economici sono eso-nerati dal versamento dei contributi di cui all’art. 1, comma 65, della Legge n. 266/2005, all’Autorità nazionale Anti-corruzione, per tutte le procedure di gara avviate dalla data del 19 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020. L’Au-torità farà fronte alla copertura delle minori entrate me-diante l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione maturato al 31 dicembre 2019.

Restano fermi tutti gli altri adempimenti previsti in materia di tracciabilità dei flussi finanziari e di monitoraggio e vigi-lanza sui contratti pubblici.

ria di dispositivi di protezione individuale

La disposizione, modifica l’art. 16 del Dl. “Cura Italia”, estendendo a tutti i lavoratori e i volontari, sanitari e non che nello svolgimento della loro attività sono oggettiva-mente impossibilitati a mantenere la distanza interperso-nale di 1 metro, l’utilizzo le mascherine chirurgiche quali dispositivi di protezione individuale. Gli individui presenti sull’intero territorio nazionale sono autorizzati all’utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio “CE” e prodotte in

La disposizione, modifica l’art. 16 del Dl. “Cura Italia”, estendendo a tutti i lavoratori e i volontari, sanitari e non che nello svolgimento della loro attività sono oggettiva-mente impossibilitati a mantenere la distanza interperso-nale di 1 metro, l’utilizzo le mascherine chirurgiche quali dispositivi di protezione individuale. Gli individui presenti sull’intero territorio nazionale sono autorizzati all’utilizzo di mascherine filtranti prive del marchio “CE” e prodotte in

Nel documento Centro Studi Enti Locali (pagine 37-47)