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Al fine di giungere ad una valorizzazione più completa dei prodotti finiti, la contabilità industriale implementata prevede l’attribuzione a questi ultimi di una quota dei costi indiretti di natura industriale sostenuti.

A tal fine, il metodo scelto per l’attribuzione di tali costi prevede l’utilizzo dello strumento dei centri di costo, di cui si è già parlato ampiamente in precedenza.

3.5.1 Il piano dei centri di costo

Si procede, in primo luogo, alla definizione dei centri di costo all’interno del piano dei conti di contabilità analitica. A seguito di vari confronti con il team di progetto, sono stati individuati i seguenti centri:

- centri principali o Laboratorio 1 o Laboratorio 2 - centri ausiliari o Stabilimento o Logistica o Utenze industriali o Manutenzione o Qualità o Pulizia

119 - centri comuni

o Amministrazione o Commerciale o Struttura

Utilizzando i centri di costo per imputare i costi dei fattori indiretti ai prodotti si segue una logica più complessa rispetto all’utilizzo delle basi di ripartizione semplice e multipla: ai vari centri vengono caricati i costi provenienti dai conti elementari di contabilità analitica relativi alle fasi del processo cui questi sono deputati; sono quindi entità di accumulo dei costi.

I prodotti richiedono, per la loro completa realizzazione, l’intervento di più centri, cioè ogni centro contribuisce, direttamente o indirettamente, alla produzione dell’output, quindi ogni centro rilascia sul prodotto quote di costi di centro. In pratica, fra fattori della produzione e prodotti interviene un terzo elemento, che contribuisce a creare un rapporto di derivazione tra i costi sostenuti per i primi in relazione all’utilizzo per la produzione dei secondi. In tal modo non è più necessario ricercare un nesso causale tra il sostenimento del costo per il fattore e il suo consumo da parte delle varie tipologie di prodotti, ma si cerca un nesso tra fattore della produzione e centro di costo all’interno del quale il primo viene impiegato e poi tra centro e prodotto finito.

Riprendendo la suddivisione operata in precedenza tra centri principali, ausiliari e comuni è utile ricordare che nei primi sono ricompresi tutti quei reparti o suddivisioni aziendali all’interno dei quali avviene, in via diretta o mediata, la lavorazione sul prodotto finito. All’interno di questi reparti si trovano i macchinari, gli impianti e comunque tutto ciò che è necessario all’attuazione della produzione. Inoltre, è normalmente presente una considerevole influenza dei costi per la manodopera. All’interno della seconda categoria (centri ausiliari) rientrano tutti quei reparti dove vengono svolti servizi ausiliari per i centri principali, ma anche per i centri comuni e che comunque non concorrono immediatamente a formare i prodotti. Si tratta di reparti dove, normalmente, vengono svolte attività funzionali ai centri produttivi quali, ad esempio, la progettazione, il servizio manutenzioni per gli impianti industriali dei reparti operativi.

I centri di costo comuni corrispondono ai reparti o funzioni aziendali che svolgono servizi comuni a tutti gli altri reparti, talora servizi indivisibili, come ad esempio il servizio di sorveglianza o di pulizia. Possono corrispondere ad una ripartizione fisica o

120 funzionale, come ad esempio il centro amministrazione, oppure possono essere semplici unità contabili, come può essere il caso del centro relativo a tutti i costi attribuiti agli struttura, quali costi di direzione e CdA ecc.

All’interno dei costi indiretti di prodotto si hanno costi diretti di centro, ma anche costi per i quali non è possibile o conveniente misurare il consumo di fattore utilizzato per il centro. I costi diretti di centro vengono imputati al centro a cui afferiscono, senza creare particolari problemi nelle rilevazioni analitiche, mentre per ciò che concerne i costi indiretti di centro, l’imputazione deve avvenire in base a coefficienti di imputazione determinati come descritto relativamente al prodotto.

Nell’ambito del sistema di controllo di gestione sviluppato, si individuano come indiretti di centro i costi relativi a Gas e Smaltimento vegetali; il primo si imputa ai centri di costo principali Laboratorio 1 e Laboratorio 2 sulla base del n° di confezioni prodotte da ciascun laboratorio, mentre il secondo si imputa ai medesimi centri sulla base dei kg di materia prima rispettivamente consumati.

Tutti gli altri costi indiretti di prodotto sono invece diretti di centro e per la loro imputazione viene inizialmente scaricato l’intero saldo dei conti elementari nei quali sono registrati e, successivamente, vengono caricati i centri ai quali tali costi sono riferiti.

3.5.2 Ribaltamento e chiusura dei centri di costo

Una volta caricati tutti i costi indiretti sui corrispondenti centri, si procede in primo luogo al ribaltamento dei costi dei centri ausiliari ai centri principali e comuni in funzione dell’effettivo utilizzo che questi ultimi centri hanno fatto dei primi.

Per effettuare il ribaltamento vengono scaricati gli interi saldi presenti nei centri ausiliari e vengono contestualmente caricati (in dare) i centri di costo finali sulla base di alcuni parametri individuati caso per caso. Di seguito elencheremo questi parametri, i quali cercheranno di ottemperare al principio funzionale-causale più volte espresso nel corso di questo lavoro.

- Per quanto riguarda il saldo del centro di costo pulizia, viene stornato e ribaltato per il 90% al centro stabilimento e per il restante 10% al centro struttura

- Il saldo scaricato dal centro di costo qualità viene ribaltato ai centri principali (ad eccezione del Laboratorio 3) in base alla produzione svolta al loro interno, quantificata in kg. Una volta determinata la percentuale di ripartizione della produzione per laboratorio (determinata in kg), questa è applicata al saldo del

121 centro di costo qualità e i due ammontari ottenuti vengono imputati ai corrispondenti centri principali

- Il centro di costo manutenzioni viene ribaltato ai centri principali (ad esclusione del Laboratorio 3) in base alle ore di lavoro svolte da ogni laboratorio

- Il centro di costo utenze viene ribaltato ai centri principali (ad eccezione del Laboratorio 3) in base alle ore di lavoro svolte da ogni laboratorio

- Il centro di costo stabilimento viene ribaltato ai centri principali (ad accezione del Laboratorio 3) in base ai volumi di produzione, quantificati in kg, svolti al loro interno

Per finire i centri di costo principali vengono chiusi al conto produzione e ripartiti in quote sui singoli articoli in base ai volumi di produzione (quantificati in chilogrammi) per singolo Laboratorio.

Al termine di quest’ultima operazione, all’interno del conto produzione sono stati caricati, per ogni articolo, i costi diretti industriali nonché la quota di costi indiretti industriali attribuita tramite i centri di costo, pervenendo ad una configurazione di costo pieno industriale.