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TRENTINO ALTO ADIGE

Nel documento Italia 1  doc (pagine 49-54)

Province - Regione formata da 2 province: Bolzano, Trento Capoluogo - Trento

Superficie - kmq 13613

Parchi Nazionali - Parco Nazionale dello Stelvio (1935)

Posizione e Confine:

Questa regione è quella posta più a nord d’Italia. Il suo territorio si pone nella parte meridionale di un tratto delle Alpi orientali e racchiude il bacino montano dell’Adige.

A nord confina con la Svizzera e con l’Austria dove coincidono anche i confini

politici, a est confina con il Veneto, a sud con il Veneto e la Lombardia e ad ovest

con la Lombardia.

Paesaggio:

Il paesaggio del Trentino-Alto Adige è composto da enormi massicci montuosi con dei scintillanti ghiacciai dove tra fitte nebbie si intravedono le valli. Dai monti e dai ghiacciai, scendono abbondanti le acque che in moltissimi anni hanno solcato

il territorio e scavato le montagne al punto di trasformare queste zone in meraviglie della natura. C’è spesso un panorama di frutteti e boschi di conifere, pascoli e vertiginose pareti di roccia che strapiombano per centinaia di metri; fiumi e selvaggi torrenti scrosciano tra le rocce.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:

Imponenti catene montuose caratterizzano le zone di questa regione. A nord

troviamo la catena alpina delle Alpi Atesine che comprende le Alpi Venoste e

quelle Aurine (vetta d’Italia). A sud troviamo le Alpi Retiche meridionali

(Adamello, Ortles , Cevedale e il gruppo del Brenta). Ad est il massiccio delle

Dolomiti è costituito da un tipo di roccia biancastra ricca di magnesio e di calcio. Le vette più elevate sono la Marmolada, il Catenaccio e il Latemar. I gruppi montuosi del Pasubio e dei monti Lessini, fanno parte delle Prealpi. La Valle dell’Adige si chiama Val Venosta nella parte altoatesina e Val Lagarina nel Trentino, ed è ricca di frutteti e vigneti.

Altre valli da ricordare sono: la Val di Sole, la Val Pusteria e la Val di Non

percorse dal fiume Noce, le Valli di Cembra, la Valle di Fiemme e la Val di Fassa percorse dal fiume Avisio, la Val Sugana percorsa dal Brenta e la Val Gardena.

I valichi che mettono il Trentino Alto Adige in comunicazione con l’Austria, sono il Passo di Resia, il Passo di Dobbiaco e quello del Brennero. Tra la Lombardia e il Trentino-Alto Adige ci sono il Passo dello Stelvio e il passo del Tonale. Il Passo Pordoi e il Passo Rolle mettono in comunicazione la Regione con il Veneto.

Fiumi - Laghi:

Il più importante fiume del Trentino Alto Adige è l'Adige, attraversa la Regione per

circa metà del suo corso, ricevendo come affluenti l’Isarco, il Rienza, il Noce e

per superficie del bacino; inoltre, nasce dalla parte occidentale della Regione a più di

1500 m. di altezza dal Passo di Resia. Nella conca di Merano l’Adige riceve le

acque del Passirio.

Il Chiese e il Sarca sfociano sul Lago di Garda e non sono affluenti dell’Adige;

inoltre il Brenta entra nel Veneto e sbocca nell’Adriatico. Il Chiese e il Sarca attraversano le Valli Giudicarie, il Brenta e la Val Sugana.

Clima:

Il clima di questa Regione è molto rigido nei mesi invernali e fresco nei periodi estivi. Durante l’inverno ci sono abbondanti e frequenti nevicate, mentre in primavera

e autunno piove spesso.

Agricoltura - Allevamento - Pesca:

I principali prodotti che vengono coltivati nelle valli, sono: patate, ortaggi e alberi da frutto (ciliegi, susini e soprattutto meli). Ci sono vigneti che danno ottimi vini,

alcuni dei quali molto pregiati. Il Trentino Alto Adige è una delle regioni più

boscose d’Italia: ci sono soprattutto larici, abeti rossi, pini silvestri e faggi.

Industria - Turismo:

Una delle maggiori ricchezze è l’abbondanza di bacini idroelettrici. Inoltre il

Trentino-Alto Adige, producendo energia superiore al fabbisogno regionale, la esporta nelle altre regioni. Alcune lavorazioni artigianali, come quella del legno

intagliato e del mobilio, sono tipiche nel Trentino-Alto Adige. Per evidenziare ancor

di più le bellezze naturali di questa Regione, l’uomo ha contribuito costruendo tutto quello che era necessario per poterle apprezzare maggiormente: organizzazione

alberghiera, rifugi alpini e numerose stazioni di villeggiatura invernali ed estive che sono le risorse di maggior ricchezza del paese. Ricordiamo alcune delle più importanti: Stelvio, Ortisei, Madonna di Campiglio, Dobbiaco, Predazzo e Canazei.

Popolazione:

In Trentino Alto Adige convivono due gruppi etnici che parlano due lingue diverse.

Nella provincia di Trento si parla l’italiano mentre nella provincia di Bolzano di

solito si parla il tedesco e proprio per questo motivo, vige il bilinguismo. La lingua tedesca, così, è ufficialmente riconosciuta ed è usata insieme a quella italiana. In

alcune valli di montagna del Trentino, è diffuso il Ladino, che è una lingua che

deriva dal latino ma diversa dall’italiano. Questa regione è una delle meno abitate; la montagna, soprattutto nel Trentino, tende a spopolarsi e gli abitanti si concentrano molto di più nelle vallate dove ci sono più possibilità di lavoro.

UMBRIA

Province - Regione formata da 2 province: Perugia, Terni Capoluogo - Perugia

Superficie - kmq 8456

Posizione e Confine:

Nella penisola italiana, l’unica Regione che non è bagnata dal mare è proprio l’Umbria, che confina a nord e a est con le Marche, a sud con il Lazio e ad est con il Lazio e la Toscana.

Paesaggio:

Immerso nelle montagne dell’Appennino Umbro-Marchigiano troviamo il territorio

prevalentemente collinoso e verdeggiante dell’Umbria. Tutta la zona si presenta

con un susseguirsi di larghe valli irregolari che compongono un verde panorama ondulato; per questo motivo viene chiamata ‘Umbria verde’. Nel territorio umbro

scorre il Tevere con i suoi affluenti disposti sia a destra che a sinistra; gli

affluenti sono alimentati a loro volta da torrenti e sorgenti, che affiorano ai piedi delle montagne e che grazie alla composizione calcarea lasciano filtrare l’acqua che scende dal sottosuolo, prima di riaffiorare in superficie. La straordinaria vegetazione è data dall’abbondante acqua del sottosuolo.

Caratteristica di questo verde panorama è la presenza di numerosi santuari, che

testimoniano la fede fin dai tempi più lontani della popolazione e i castelli

medioevali che fanno immaginare le feroci lotte e le rivalità dei ricchi.

Pur non mancando le strutture moderne, questa regione mantiene ancora la sua originalità nelle cittadine, alcune costruite dai popoli Etruschi e Romani. Durante il periodo del Medioevo, vennero istituiti dei liberi Comuni, che furono di grande importanza e ricchezza; ciò è dimostrato dai numerosi edifici pubblici e dalle splendide chiese costruite in quell’epoca.

Rilievi - Valichi - Coste - Isole:

La maggior catena montuosa dell’Umbria è data dall’Appennino Umbro-

Marchigiano, situato al confine con le Marche. La distesa dell’Appennino si estende

dal valico della Bocca Trabaria a Forca Capine fino al salire ai Monti Sibillini, nei quali troviamo la vetta più alta che è il Monte Vettore con i suoi 2478 m.; scendendo verso la conca del Lago Trasimeno e la valle del Tevere si trovano pareti più ripide e cime molto arrotondate. Oltre il Tevere, parallele ai monti dell’Antiappennino tosco e laziale, si trovano altre catene montuose meno importanti e non molto alte che limitano il confine di sud e sud-est. Tra le alture appenniniche e quelle antiappenniniche, troviamo numerosi bacini più o meno grandi, quasi pianeggianti. Le principali zone pianeggianti sono la valle del Tevere chiamata Val

Tiberina e la Valle Umbra, attraversata dai fiumi Topino, Clitunno e Chiascio. La

valle della zona del Tevere nasce molto stretta e sconnessa, ma dopo Perugia si regolarizza e si estende in ampi prati verdi. Le altre zone pianeggianti più importanti sono le conche di Cascia, Norcia, Gubbio, Terni e Gualdo Tadino. Queste zone sono molto fertili e sono circondate da colline. Nel passato queste conche erano dei laghi.

Fiumi - Laghi:

L’Umbria é ricca di fiumi. Il più grande è il Tevere, che nasce dal Monte Fumaiolo e dopo aver percorso la Toscana entra nel territorio umbro per poi proseguire nel Lazio, dove va a ricevere le acque del suo maggior affluente: il fiume Nera. Il Nera che prima di entrare nel Tevere riceve le acque del Velino formando così la famosa

cascata delle Marmore. In Umbria troviamo il Lago Trasimeno, poco profondo e la

sua superficie va lentamente diminuendo. Questo lago per estensione è il quarto

d’Italia. Vi sono altri laghi più piccoli; i più significativi sono il Lago di Corbara e il Lago di Chiusi situato al confine con la Toscana.

Clima:

La Regione essendo rinchiusa dai rilievi montuosi non beneficia dell’influenza del mare. Il clima è continentale con inverni freddi ed estati calde. Le precipitazioni sono abbondanti specialmente nei pressi delle catene appenniniche. Spesso nelle conche e nei tratti pianeggianti più piccoli, d’estate non c’è vento e l’aria è afosa. In generale l’Umbria gode di un ottimo clima dovuto alla ricca vegetazione

Agricoltura - Allevamento - Pesca:

L’agricoltura non è fiorente in Umbria sia per i sistemi di coltivazione arretrati, sia

perché le varie zone sono divise in piccole proprietà che solitamente sono condotte a mezzadria. La grossa concentrazione agricola è situata in modo particolare nelle valli, nelle conche e nella parte occidentale della Regione. Tra le colture principali ricordiamo quella del grano che è la più diffusa, delle barbabietole da zucchero e del tabacco. Piccole produzioni di vino e olio offrono dei prodotti di ottima qualità. Una particolarità è la coltura dei tartufi e i più rinomati sono quelli neri di

Norcia. L’allevamento più sviluppato è quello dei suini, mentre esisteva un tempo,

nelle montagne, anche quello di pecore che oggi sta via via scomparendo. I folti boschi danno la possibilità di forniture consistenti di legname.

Industria - Turismo:

Gli impianti industrializzati sono concentrati nelle zone di Perugia e Terni. Ricordiamo che in Umbria ci sono moltissime fabbriche e imprese artigianali. Tra le maggiori industrie troviamo quelle pesanti per la produzione di energia

elettrica, nei pressi delle Cascate delle Marmore. Atri tipi di industrie sono quelle alimentari, tessili e dell’abbigliamento. Per finire troviamo moltissime produzioni di antica tradizione tra cui quella della carta e le industrie tipografiche. Pur

essendo immersa in un bellissimo paesaggio con un patrimonio artistico come i santuari, le vecchie città medioevali, i musei, le manifestazioni culturali e folcloristiche, l’Umbria non trova con il turismo un grande reddito per

l’economia interna.

Popolazione:

In Umbria il rapporto tra territorio-abitanti è sotto la media nazionale. Non ci

sono grossi agglomerati urbani; le zone più popolate sono quelle della Valle Umbra

e della Conca di Terni. Le città in queste zone non superano i 160 mila abitanti. Come in quasi tutte le regioni a carattere montuoso c’è la tipica tendenza di abbandonare le zone alte montuose e collinari, per trasferirsi nelle città in pianura o emigrare nelle altre regioni o addirittura all’estero.

Nel documento Italia 1  doc (pagine 49-54)

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