• Non ci sono risultati.

Il turismo letterario

2.2 Il turismo in Normandia

2.2.2 Il turismo letterario

Il turismo e la letteratura, come il binomio arte e turismo, rappresentano un richiamo irresistibile per i gruppi di turisti affascinati dalla letteratura, pronti a percorrere chilometri per raggiungere i luoghi e vivere le tradizioni che hanno ispirato le opere dei loro autori preferiti.

Il viaggiatore che decide di partire alla volta di un luogo, seguendo le “orme”

lasciate dalle parole, spesso è qualcuno nella cui vita i libri sono stati un mezzo di trasporto per la mente per raggiungere luoghi inesplorati, e di grande supporto morale nei momenti più difficili, ma non solo. Basti pensare che i luoghi con forte legame esistenziale con la letteratura, sono elemento di forte attrattiva per le scolaresche, desiderose di passeggiare lungo le strade descritte dai poeti e dagli scrittori oggetti dei loro studi. O magari sono le mete primarie

degli appassionati di un preciso genere, che si interessano al turismo letterario con lo scopo di prenotare visite guidate apposite, o di percorrere itinerari descritti nei libri preferiti. Ovviamente, per alimentare la passione dei lettori, per far si che questi si immedesimino letteralmente nello scrittore, o nei personaggi dei loro romanzi preferiti, bisogna essere in grado di ricreare quell’atmosfera descritta dalle righe di un romanzo, con i suoi particolari e imperfezioni che hanno rubato il cuore dei lettori.

A dimostrazione che il turismo letterario in Normandia è uno dei principali volani del motore dell’economia della regione, sono i milioni di turisti amanti della letteratura normanna, che accorrono da tutto il mondo per visitare le dimore e i posti frequentati dagli autori più celebri. Artisti e letterati come Corneille, Flaubert, Maupassant e il nostro amato Hector Malot, sono il fulcro di questa forma di turismo. Con le loro opere, infatti, contribuiscono ancora oggi a valorizzare le peculiarità naturali proprie della Normandia e ad attrarre turisti innamorati di tali bellezze, alimentando la loro passione per la letteratura.

Come analizzato nel primo capitolo, i membri dell’associazione Les Amis d’Hector Malot (1.4), tra i loro vari scopi, hanno anche il compito di organizzare e supervisionare i tour, le visite guidate e le conferenze dedicati allo scrittore.

Con il ritorno della letteratura e il progressivo sviluppo del turismo, ad oggi molti sono i tour “letterari” che offrono al turista un’esperienza ricca di cultura e conoscenza, immergendosi in un immaginario letterario che diventa realtà.

2.3 Le trajet de Rémi à velo

“Depuis quelques années je, Lauren, suis commence de lire tous les livres favourites de mes amis et famille.

Celle de mon père est ‘Sans Famille’

par Hector Malot. Cet ouvrage célèbre traite le voyage du enfant Remi par la France (et aussi un part de l’Angleterre). Sur son chemin il rencontre de nombreux revers...”

(Lauren Smits et Erik Smits)

La letteratura di Hector Malot non ha mai smesso di affascinare lettori di tutte le età, grandi e piccoli, soprattutto perché le sue opere non sono solo racconti di avventura per ragazzi, ma rappresentano anche degli insegnamenti per i genitori di oggi.

La diversità degli scenari presenti all’interno di Sans famille, non la si ritrova in nessun altro dei suoi lavori. Infatti questo romanzo è ispiratore per i lettori-turisti nel seguire le orme dell’autore, percorrendo i passi del piccolo Rémi per le città più belle della Francia. Tra l’altro, per la struttura lineare caratterizzata dalle descrizioni dettagliate, questo libro può essere utilizzato come guida per gli itinerari da seguire, così come la famiglia Smith ha fatto nel loro tour “Le trajet de Rémi à vélo”.

2.3.1 L’iniziativa

“En 2015, j’ai proposé à mon père de faire à velo le long du parcours de Rémi.

Pourquoi ne pas marcher ? Parce que nous aimons le cyclisme. Mes parents vont des vacances depuis 1977, et quand je suis né je suis passé d’un an avant je les accompagnes sur l’árrière de bicyclette.” (Lauren Smits)

La decisione di intraprendere e promuovere il progetto “Le Trajet de Rémi à velo”, nasce da una coppia olandese, Lia et Erik (Smith) entrambi amici malottiani che dal 2016, spinti dalla passione per la letteratura di Hector Malot e l’amore per la natura, conducono un viaggio in bicicletta alla scoperta delle bellezze francesi. "Depuis 2016, nous mettons en œuvre une idée de notre fille Lauren: suivre la route de Remi dans Sans Famille à vélo.”, come raccontato dal notiziario di Les Amis di Hector Malot, è stata la giovane Lauren, cresciuta come il padre con le avventure del piccolo Rémi, a ispirare i genitori nell’intraprendere questo viaggio.

2.3.2 La durata

Dal loro blog wordpress (https://alleenopdewereldopdefiets.wordpress.com) si evince come, la famiglia Smits è in viaggio dal 2016, questo è infatti il quarto anno “qu’ils enfourchent à nouveau leur tandem pour continuer à suivre le périple de Rémi sur les routes de France.”

Ogni anno pianificano un tragitto diverso, di una durata media di circa un mese, che varia a seconda dei chilometri da percorrere e dalle condizioni climatiche, con soste di un paio di giorni in ciascuna delle mete prefissate.

Il fascino sta che il termine di questo viaggio non è stato ancora stabilito.

2.3.3 Le mete

“Il n’y a pas de cartes de l’itinéraire de Rémi, mais on peux utiliser le livre pour trouver la route. Dans l’ensemble, nous estimons la distance à plus de 7000 km.

Notre dernier point n’est pas encore connue”. (Lauren Smits)

Le mete scelte dalla famiglia Smit sono proprio le città e le strade percorse da Rémi durante il suo viaggio alla ricerca delle sue origini. Dai boschi e le foreste che attraversano la regione francese, fino ai sobborghi di Parigi, per non dimenticare le rive dei fiumi Loira e Senna.

o Clermont-Ferrand: comune francese di 144 817 abitanti e capoluogo del dipartimento del Puy-de-Dôme nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi, è nota per ospitare la sede di Michelin.

o Bordeaux: è un comune francese di 246 586 abitanti, capoluogo del dipartimento della Gironda e della regione della Nuova Aquitania. L'area metropolitana è la sesta più popolosa del paese e nel 2007 l'UNESCO ha definito il centro storico della città un patrimonio dell'umanità, per i suoi 347 edifici. Oggi la città è famosa per il suo omonimo vino, Bordeaux. Qui il piccolo Rémi trascorse gran parte del suo viaggio insieme a Vitalis.

o Toulouse: è una città della Francia, capoluogo della regione Occitania ed è al quarto posto delle città più popolosa del Paese dopo Parigi, Marsiglia e Lione. Tolosa è una città che segna il destino del piccolo avventuriero, in quanto è proprio qui che è costretto a staccarsi dal suo maestro Vitalis, perché fu arrestato ingiustamente dalla polizia francese. Infatti, è possibile visitare il palazzo di giustizia dove fu portato Vitalis il giorno del suo arresto.

o Sète: è un comune francese di 43.139 abitanti situato nel dipartimento dell'Hérault nella regione dell'Occitania ed è il secondo porto per importanza della Francia nel Mediterraneo dopo Marsiglia. Le origini del nome provengono dalla forma a balena del monte Saint-Clair che domina la città: dal latino cetus, o dal greco kêtos, balena, si è trasformato in ceta, o cetia, e seta, fino ad ufficializzarsi con Sète.

A Sète, la signora Milligan cerca di "ottenere" Rémi da Vitalis, dopo che il bambino aveva soggiornato con lei e il figlio Arthur per un mese. Si erano istaurati legami familiari e di amicizia tra il piccolo e i Milligans, ma l’affetto per Vitalis e il sentimento di appartenenza ad un padrone, convinsero Rémi a dire loro addio.

o Avignon: Città della Francia meridionale, Avignone è un’importante sito storico per le sue origini risalenti al periodo del paleolitico, ed è testimone del cosiddetto periodo di “cattività avignonese”, quando nel XXII secolo d.C.

a governare il seggio cittadino, ci furono ben otto papi. Il monumento

simbolico della città è il Palazzo dei Papi, una fortezza del XIV secolo fatta costruire dal papa Benedetto XII, museo di simboli della tradizione cristiana.

o Lyon: è una città della Francia sud-orientale, capoluogo della metropoli di Lione e della regione Alvernia-Rodano-Alpi, ed è la terza città più popolosa della Francia dopo Parigi e Marsiglia. Come narrano i miti, Lione fu fondata dal re Atepomaro e dal druido Momoro, e alcuni scavi dimostrano che le origini della città risalgono a prima del VI secolo a.C.

Dalla collina di Fourvière, infatti, è possibile ammirare le mille sfumature artistiche e monumentali che caratterizzano la città, e il corso del fiume Rodano che divide in due la città. È proprio lungo questo fiume che Rémi va alla ricerca del battello “il Cigno” per rincontrare l’amico Arthur e la dolce signora Milligan.

o Bar sur Seine: è un comune nel dipartimento dell’Aube, situato nella regione del Grand Est della Francia. Il suo patrimonio culturale si caratterizza da numerose strutture, strade e siti che rendono la città un’importante tappa turistica. Malot racconta che Rémi, Vitalis e gli amici a quattro zampe alloggiarono in una delle locande del villaggio il giorno prima della tragedia della tempesta di neve. Infatti, sulla facciata di quella che presumibilmente Hector scelse come struttura per il suo racconto, c’è una scultura di legno raffigurante Vitalis insieme ad uno dei suoi cani, in onore dello scrittore.

o Troyes: Capoluogo del dipartimento dell’Aube nella regione Grand Est, Troyes è una città francese di origine romana, di notevole importanza poiché situata al centro di numerose vie di comunicazione. Tra queste la Via Agrippa, che collegava la città a nord con Reims e a sud fino a Milano. Troyes è importante nella storia della cristianità, in quanto nel 1129 fu istituito l’ordine monastico cavalleresco dei Templari. La cittadina di Toyes è testimone della storia del piccolo Rémi, perché è proprio nei suoi boschi, in una piccola struttura in pietra, che il bambino insieme a Capi si rifugia dal

freddo. A 5km di distanza dal bosco, inoltre, c’è anche il villaggio Rumilly-lès-Vaudes, esattamente così come descritto nel libro.

o Parigi: Su Parigi non mi soffermerò a lungo, in quanto potrebbe essere scritta un’intera tesi solo per parlare della rilevanza che la città ha al giorno d’oggi nel settore turistico, per il suo grande bagaglio artistico, storico e culturale. Capitale e città più popolata della Francia, Parigi ogni anno attira otre 37 milioni di turisti l’anno, attirati dai musei e i monumenti artistici più famosi al mondo. Le chiese della città sono un'altra attrazione molto famosa: Notre Dame de Paris (la cattedrale della città e chiesa primaziale di Francia) e la Basilica del Sacro Cuore ricevono dodici e otto milioni di visitatori, rispettivamente. Monumento rappresentativo della città è la Torre Eiffel, che con la sua storia afferma l’immortalità dell’arte, intesa anche come monumenti.l Louvre è uno dei musei più grandi e famosi del mondo, che ospita numerose opere d'arte, tra cui la Gioconda e la Venere di Milo, e accoglie più di 8 milioni di visitatori all’anno, diventando il museo d’arte più visitato al mondo.

Rémi e Vitalis a Parigi sono costretti a dividersi di nuovo: a causa della morte di Zerbino, Dolce e Joli-Coeur, Vitalis deve andare alla ricerca di nuovi animali da addestrare per il suo numero di strada. Il piccolo viene affidato momentaneamente a Garofoli, un imprenditore avaro e violento, dove nella sua dimora conosce Mattia. Questi gli racconta di come sia finito in affidamento a Garofoli, lasciando a malincuore la sua famiglia, in particolare la sua sorellina Cristina, e gli rivela che in realtà l’uomo è uno sfruttatore di bambini, e che ogni scusa è un motivo per picchiarli.

Fortunatamente, Vitalis si rende conto dello sbaglio commesso e scappa via insieme a Rémi.

o Bourg Lastic: piacevole cittadina dell'Alvernia, ex capitale del cantone, la città di Bourg-Lastic si trova sugli altopiani occidentali del dipartimento del Puy-de-Dôme ai margini dell'altopiano del Limosino e vicino alla catena dei Monts Dore. Questo piccolo borgo è candidato come città “Chavanon”, il

luogo in cui viveva Madame Barbarin e da dove Rémi partì per il suo Tour de France dopo essere stato venduto a Vitalis, in quanto sulle cartine geografiche non è specificata. La cosa affascinante è che a Bourg Lastic esiste davvero una dimora che corrisponde alle descrizioni di Rémi, e il terz’ultimo proprietario faceva di cognome proprio “Barbarin”.

Probabilmente Malot, nei suoi viaggi, avrà incontrato una signora o un signore Barberin e ha usato la sua casa senza rivelare la posizione esatta.

Il tour non è ancora finito, solo una nazione su tre è stata completata e visitata a lungo dalla famiglia Smit. Mancano la Svizzera e l’Inghilterra. Gli Smit hanno comunicato che il 2020 sarà la volta dell’Inghilterra, dove Rémi, insieme a Mattia, scopre finalmente la verità sulle sue origini.

Conclusioni

Attraverso questo elaborato si è cercato di evidenziare come la letteratura e le tradizioni siano ancora oggi fortezza salda e oggetto d’interesse di molti turisti, nonostante l’abuso del fenomeno della globalizzazione.

Da sempre i libri affiancano l’uomo. Sin dal primo giorno in cui l’essere umano imparò a comunicare attraverso la scrittura, nello zaino, in treno, sul comodino, i libri sono ovunque, purché siano trattati con cura e amore.

Insieme all’arte e ai monumenti, la letteratura rappresenta il patrimonio artistico e culturale di un luogo. Attirano ogni anno circa 350 milioni di turisti in tutto il mondo desiderosi di aumentare il proprio bagaglio culturale fondendo l’amore per i viaggi con l’amore per la crescita delle proprie conoscenze.

Lo studio ha analizzato come le opere degli scrittori, in particolare il romanzo per ragazzi Sans Famille (1878), siano oggi fonte di interesse e attrattiva per i turisti appassionati di questo ambito, e non solo. Attraverso i romanzi, il lettore scova immaginari collettivi appartenenti alle origini di un autore, viaggia con la mente alla scoperta di paesaggi mozzafiato e di città caratteristiche, covando il desiderio di poter vedere un giorno, quei luoghi, di persona. Conoscere i luoghi, immaginarli è completamente diverso dal viverli. Infatti, mi sono soffermata sul percorso di Rémi in bicicletta della famiglia olandese, perché è stata proprio la lettura del romanzo Sans Famille che ha spinto a intraprendere il viaggio.

Per questo sono giunta alla conclusione che “è la letteratura a fare turismo”

perché è prima lo scrittore ad essere turista. Grazie ai libri, di qualsiasi genere essi siano, l’uomo è incuriosito dalle descrizioni e dalle immagini dei luoghi e agogna di visitarli. Le esperienze trasmesse dall’autore raccontano le proprie avventure e quelle dei suoi personaggi, alimentando nel lettore il sogno di esserne protagonisti.

Bibliografia

 Alix-Leborgne Viviane, La femme artiste dans les romans d’Hector Malot, Revue Perrine, 2014

 Clément Henriette, Les livres qu’ils aiment, Paris 1966

 Delahaye, Christa, La question sociale dans Sans famille d’Hector Malot, 2001

 Dubois Danielle, La figure de Vitalis dans Sans Famille, Revue Perrine, 2016

 Ferraiuolo Luigi, Hector Malot et la génération “Dolce Remi” en Italie, 2017

 Malot Hector, En Famille, Le Petit Journal, 1893

 Malot Hector, Le roman de mes romans, Flammarion, Paris 1895

 Malot Hector, Sans Famille, Le siècle 1877-1878

 Malot Hector, Romain Kalbris, Le Courrier Français, 1867

 Marcoin, Francis, Hector Malot, la morale et le droit, Paris, Magellan & Cie, 2014

 Petrillo Maria Giovanna, Edmondo De Amici et Hector Malot, deux écrivains au grand coeur, Revue Perrine 2016

 Petrillo Maria Giovanna, Hector Malot et les marins normands: une lecture de Romain Kalbris (1869), Peter Lang AG, 2017

 Petrillo Maria Giovanna, Hector Malot son autobiographie littéraire et le langage des émotions, pp 411-424

 Petrillo Maria Giovanna, Rémi and David from Anomie to Autonomy. The Archetypal Orphan in the Process of Self-development, in RSV/a. XVI-XVII, n.

32-33, Luglio 2011- Gennaio 2012

 Petrillo Maria Giovanna, Rémi d’Hector Malot et son maître italien: à la recherche d’une identité bien que “Sans Famille”

Sitografia

 https://www.youtube.com/watch?v=iIiykPxLqIA

 https://recyourtrip.com/cosa-vedere-normandia-francia/#1-i-luoghi-dello-sbarco-in-normandia

 https://it.wikipedia.org/wiki/Normandia#Eventi

 https://it.wikipedia.org/wiki/Hector_Malot

 https://www.google.com/destination?q=normandia&client=firefox-b-d&output=search&dest_mid=/g/121c9r7n&sa=X&ved=2ahUKEwiPxciugs_

nAhXLYcAKHRVFDPsQ6tEBKAQwAXoECBgQFw#dest_mid=/g/121c9r7n&t cfs=EhgKCy9nLzEyMWM5cjduEglOb3JtYW5kaWE

 https://www.amis-hectormalot.fr/

 www.psichenatura.it/fileadmin/img/D._Brugiani_Il_sentimento_della_n atura_nel_Romanticismo.pdf

 http://it.normandie-tourisme.fr/normandia-turismo-1-6.html

 https://www.formazioneturismo.com/turismo-letterario-profilo-del-turista/

 https://www.normandiafrancia.it/itinerari/itinerario-enogastronomico-in-normandia/

 https://best5.it/post/londra-5-insoliti-tour-letterari-per-appassionati-di-letteratura-e-poesia/

 https://www.facebook.com/1021530067936626/photos/a.102157882459 8417/2259678180788469/?type=3&theater

 https://alleenopdewereldopdefiets.wordpress.com/?fbclid=IwAR3YgsoO x2sfXuCzuyV4_T5iFOhNuW1FhK409L2b9NIm1QXOiWeTQ1ebjLU

Ringraziamenti…

Non avrei mai immaginato che scrivere i ringraziamenti sarebbe stata la cosa più difficile in 3 anni di università, persino più difficile del premere invio alla prenotazione della seduta di laurea. “Ed ora arriviamo i ringraziamenti!”,

“Grazie a tutti coloro…”, “per prima cosa vorrei…”. Nulla, niente di niente, ho scritto e riscritto l’inizio di questi ringraziamenti tantissime volte che non so davvero come iniziare.

Gioia, rabbia, felicità, tristezza. In questo periodo di epidemia, le parole vengono sopraffatte dalle emozioni, soprattutto perché mi ero immaginata questo momento importante in qualcosa di decisamente diverso.

Per chi mi conosce, sa che sono una persona che crede molto nelle parole “Grazie mille”, e trova sempre almeno un motivo e una ragione per dirle alle persone, per vederle sorridere. Per questo ho aspettato con ansia l’occasione di scrivere una tesi, per avere l’opportunità di vedere ancora una volta la mia famiglia sorridere.

Nella vita, tanti sono stati gli ostacoli che ho dovuto affrontare, così come ognuno di noi nella sua vita si è trovato davanti a muri che non avrebbe mai creduto di poter abbattere. Ho lasciato andare la vecchia me, i miei scheletri e persone che volevano tutto tranne che il mio bene, per rinascere come luce nuova. Ma se ci sono riuscita, lo devo soprattutto a voi.

Prima di tutto, vorrei ringraziare la mia relatrice, la Prof.ssa Petrillo Maria Giovanna con la quale ho avuto l’onore e il piacere di collaborare. La ringrazio infinitamente per la sua gentilezza e disponibilità, e per la fiducia che ha riposto in me sin dall’inizio, affidandomi un elaborato degno di nota.

Ringrazio l’AMèN, per avermi dato la forza di reagire alle intemperie e per aver illuminato la strada in ogni mia perdizione. Dio non dimentica mai i suoi figli, soprattutto se sono casi persi come me!

Ringrazio il Tempio, tutti i fratelli e le sorelle che, scegliendo di far entrare Gesù nelle proprie vite, mi hanno accolta come una figlia, una nipote e soprattutto come una sorella. Essendo al servizio del Signore, ci troviamo

spesso schierati in prima fila nelle battaglie contro il male, ed è proprio in quelle battaglie che è un onore combattere al vostro fianco.

Ringrazio i miei parenti, in particolare i miei zii e le mie zie. Sapete, quando noi nipoti siamo piccoli, non ci rendiamo conto dell’importanza che la vostra figura assume nella nostra vita. È solo con whatsapp che tutto ci appare più chiaro, ci ricordate che ogni mattina, dopo il “Buongiornissimo”, c’è un buonissimo

“Caffè?” ed ogni sera, non c’è il bacio della buona notte, ma il video della buona notte.

Ma è soprattutto grazie a voi che i miei genitori non si sono mai sentiti soli, è grazie a voi se ho raggiunto oggi questo meraviglioso traguardo.

Grazie ai miei cugini e alle mie cugine con la quale ho costruito un’infanzia felice e condiviso, ahimè, pranzi e cene di natale/pasqua che lo stomaco ancora rimpiange.

Come non potevo ringraziare la Regina Elisabetta! La mia nonnina, qui i grazie davvero non bastano! Dovrei cominciare da quando il nonno era ancora con noi e ogni giorno passato in famiglia diventava una festa. Hai affrontato tante battaglie difficili, ed è grazie al tuo profondo amore per noi che ti sei sempre

Come non potevo ringraziare la Regina Elisabetta! La mia nonnina, qui i grazie davvero non bastano! Dovrei cominciare da quando il nonno era ancora con noi e ogni giorno passato in famiglia diventava una festa. Hai affrontato tante battaglie difficili, ed è grazie al tuo profondo amore per noi che ti sei sempre

Documenti correlati