Dopo don Giovannoni, anch'egli, quasi in punta di piedi, ci ha lasciati. Alia Jiera delta sua esistenza "sazio di giomi e di annL.e passato all'altra riva", a quella del-I'etemita, per continuare cosl una vita che con la nascita era gia diventata eterna.
La morte e un momento della vita, un passaggio di liberazione da pesi e zavorra opaca, che impedisce la possibility di gadi-mento di gioie non sensibili, ma pur9 e spirituali.
Nato a Barletta il 6-4-1909, entrava :ra i Discepoli il 1932, professava l'11-11-1934 e diventava sacerdote il 31-12-1939.
Potenza, Palermo, Monterosso al Mare, Amatrice, Padula, Ofena, sempre nel sante ruolo di direttore e/o econom insieme Consigliere Generale della F glia nel sessennio 1960-66: sono quest^
tappe del suo consumo per il Regno di nella persona dei poveri raccolti nelle C^se dell'Opera di Padre Minozzi. In esse ha trovato I'humus per la realizzazione di se come ministro deH'Altissimo a servizio de-gli ultimi, dede-gli abbandonati diventati suoi padroni e suo Cristo.
Egli ha incarnato la parole evangelbhe del «Servo buono e fedele» (Mt. 25,21) Servo buono perche incapace di pensare e concepire il male in se e negli altri; buono perche proteso e disponibile ad operaie il bene "sempre... dovunque... comunque"
con la sincerita e la semplicita dei "ssrvi inutili" del Vangelo.
Al bene dava forma di cosa ordinaria, che tocca fare per dovere di vita, per esigenza esi-stenziale, naturale come il respirare, non come degnazione o eccezione.
Aveva I'arte di rendere semplice per
Da destra: Don Ruggiero Cavaliere, Don Antonio Gravina, S. Em. Cardinale Poletti e Don Francesco Bracciani.
questo ogni grandezza, che liberava da qualsiasi tentazione di "applausi". Di qui la costante della sua vita: la serenita. Don Ca-valiere era un uomo profondamente sereno.
Un gigante buono, semplice e sereno, pron-to e capace di sdrammatizzare tutpron-to, il tutpron-to riportando nel solco deH'umano, dell'appar-tenente a questa terra, e per questo risolvibile.
La sua indignazione per sopraggiunti eventi scomodi, talora per improntitudine o dabbenaggine altrui, che comunque scusa-va senza mortificazioni inutili e dannose, non andava oltre I'esclamazione «oh santa pace!», che era il suo massimo sfogo, la sua reazione piu violenta.
Pronto d'altra parte a rallegrarsi per ogni manifestazione o speranza di bene. II suo «Benissimo!» e diventato nota conno-tante il suo ottimismo di vita, il suo fiduciale abbandono in Dio, la gioia per ogni nuova luce che appariva all'orizzonte.
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FOTO D'EPOCA (Anno 1954) - D. Franco Panetta, a destra: Mariani, Schiavone e Angeloni; a sinistra:
Lepanto, Labollita, Spezzaneve, Di Gravio, Orlando e Di Chiara.
La sua fedelta e stata anch'essa ridotta a semplicita, che nulla toglie alia grandez-za di questa virtu; un ideale, una scelta, una via e tanta buona volonta: ecco la fe-delta alia consacrazione. Nessun altra complicazione, nessuna distrazione, nes-suna deviazione, nessun ripensamento:
stare e morire nella parola data. I suoi voti erano ideale, strada ed impegno per con-quistare Cristo: in essi e vissuto ed in essi e morto, sereno e semplice, cosciente di aver ben guadagnato la vita avendola tutta persa e consumata, senza sconti e rispar-mi, per il suo Signore.
Per questo le nuove generazioni guar-dano a lui, come ad un faro luminoso irraggiante serieta gioiosa nel cammino che crea solchi non distorti da tentazioni retrospettive.
Tanti i confratelli a concelebrare a Gioia per I'estremo saluto, pensose e
commo-venti le parole, piu testimoniate che dette, di don Francesco Bracciani. Un ringrazia-mento all'arcivescovo di Trani Mons.Carmelo Cassati, che ha voluto solennizzare con la sua presenza la concelebrazione esequiale a Barletta, dove don Ruggiero ritornava come uomo privo di tutto, privo di vita perche tutta I'aveva donata per la causa del Vangelo.
E vero che la sua scomparsa crea un nuovi vuoti nella Famiglia dei Discepoli, ma son certo che sara colmato da nuove voca-zioni: la sua intercessione produrra senz'altro questi attesi risultati.
Ringraziamo il Signore per quanto don Ruggiero ha operato e soprattutto per quello che e stato, mentre lo contempliamo nell'atto in cui viene invitato dal suo Dio con le consolanti parole :«Vieni servo buo-no e fedele, entra nella gioia del tuo Signore».
D. Michele Celiberti FdD
ESTATE.. . SIPONTINA
Nel quieto e sereno ambiente della Casa "Stella Maris" Testate porta una nota di vivacita e, diciamolo pure, di superlavoro. Si infittiscono le attivita. II Centro si popola di Ospiti-villeggianti! cuasi tutti anziani che si rivolgono a r,oi per es-sere ritemprati sia moralmente che spiritualmente, attingendo all'acqua iviva della Parola di Dio.
I campi sportivi, pur frequentati durante I'anno, pullulano di ragazzi, giovani e meno giovani che si susseguono con ritmi incal-zanti nelle varie prestazioni agonistiche dal pomeriggio sino alle ventitre.
La presenza e I'intento del Discepolo non possono esaurirsi nel mettere a dispo-sizione gli impianti ma nell'utilizzo di questi a favore della sua missione di evangelizzatore e di educatore nella fede a compimento della parola di Gesu:" Lascia-te che i piccoli vengano a me".
A questo fine si e istituita per i mesi di luglio ed agosto la Messa dello spoitivo, ogni sabato sera per i giovani. Discreta e stata la frequenza. Con alcuni dei piu assi-dui si preparava la liturgia, per interessamento della signora Marisa Troisi, e la stessa omelia.
Un plauso particolare va riservato alia famiglia Di Giorgio e a Francesco, Massi-mo, Paolo, Giuseppe che hanno avvi/ato le celebrazioni con i loro strumenti musicali e i canti. Durante la settimana ogni sera con un gruppo di ragazzi si celebrava il Vespro con una breve riflessione sui salmi o sulla lettura del giorno. Per gli adulti gia da alcuni anni ogni domenica mattina vie-ne celebrata una Santa Messa vie-nel parco
della Casa. Quest' anno Don Antonio in collaborazione con I'amico Nino Guerra ha allestito un altare permanente ricavato da alcuni tronchi di pino lavorati con gusto. A suggellare tale iniziativa abbiamo avuto la gioia di avere a presiedere I'Eucaristia, do-menica 27 agosto, I'Ordinario del luogo S.
Ecc.za Mons. Vincenzo D'Addario.
A queste iniziative di carattere religioso vanno poi affiancate quelle ricreative. Sono stati proposti agli anziani e villeggianti delle serate musicali con canti e balli.
Abbiamo esordito con la Festa dei non-ni il 26 luglio. Ad anon-nimare e intervenuto il complesso de "/ dilettanti".
Nel corso della serata sono stati letti dei brani tratti dallo studio su "La famiglia" di Padre Semeria.
Serata di grande pregio musicale e sta-ta quella animasta-ta dalla Prof.ssa Maria
Rosaria Ferullo la quale ha esibito il suo talento artistico attingendo dal vasto reper-torio di musiche leggere e classiche con grande entusiasmo del pubblico. Ne si puo tacere la nascosta ma preziosa regia del Dott. Domenico Vaira e consorte Sig.ra Pina, da anni, con la famiglia Ferullo, attivi frequentatori della Casa.
Cosi, attraverso la preghiera e la sana allegria la Casa "Stella Maris" si pone nel movimentato groviglio estivo sipontino come Centro di fattiva solidarieta cristiana per i trenta e piu anziani ivi accolti e faro di riferimento per un cammino cristiano che anche nel periodo di vacanza va curato ed alimentato perche si esprima in quella te-stimonianza cristiana che e chiamata a rinnovare e rivitalizzare il tessuto civile
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tro cui viviamo, forti della forza che ci viene "dispensatori di conforto e di gioia" per le da Dio. strade affannate del mondo.
A questo fine si e ricostituito il Gruppo Sulla dolorosa dipartita della cara e in-ert intercessione vocazionale della comuni- dimenticabile Patuanelli Giovina, avvenuta ta anzianile sotto la responsabilita delle il 13 luglio dopo lunga e sofferta malattia Sig.na Rosa Tudisco e Vincenza Di Ceglie diamo comunicazione a parte,
per implorare dal Signore i futuri Discepoli, Faces
Con dolore ci giunge la notizia della dipartita inaspettata di ELVIRA CURTI in PANZONE
moglie del nostro caro Guerrino, fratcllo di Don Romeo.
Noi la ricordiamo come la donna forte e di fede, custode fedele della famiglia e sicuro punto di riferimento per tutti.
Sofferente. trascurando la sua persona e le sue pur inderogabili esigenze. ha profuso e consuma-te tutconsuma-te le sue energie per la lunga malattia del figlio Claudio che per ben tre anni ha accompagnato e sorretto nel suo calvario.
Per la sua bonta ed abbandono alia Provvidenza, nella quale ha continuato a sperare sempre, nonostante tutto, la ricordiamo con affetto ed ammirazione sicuri che dal Regno di Dio sura guida e conforto per i suoi figli ed per il provato Guerrino, ai quali noi tutti Discepoli ed Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'ltalia ci stringiamo in unita di affetto e di dolore.
* * * * *
Da Siponto "Stella Maris" perviene ancora una notizia di morte in questo mese gia sorprendentemente ricco in tal senso.
Si tratta di
GIOVINA PATUANELLI
che ha tutti i titoli per non essere non solo dimenticata, ma annoverata nell'albo dei benefattori dei Discepoli per la sua lunga fedele e sofferta collaborazione con loro nei lunghi anni di permanenza in nostra istituzione sipontina.
Volontaria in quella casa fin dai tempi di Mons. Renato Luisi, vescovo di Bovino, che ce lu donava, ha continuato a restare con noi donandosi senza risparmio. con generosiia missionaria a servizio dei ragazzi prima e degli anziani poi, attraverso 1'impeccabile gestione del guardaroba da cui e uscito sempre tutto per tutti in tutte le ore del giorno.
Ridotta dalla eta e dagli acciacchi alia quasi immobilita. fino all'ultimo non ha desistito di trovare spazi e tempo per continuare ad essere utile alia comunita mettendosi al servizio della portine-ria.
Donna meravigliosa, perche profondamente cattolica, si interessava alle sorti delle vocazioni tra i Discepoli seguendo con trepidazione tutte le nostre vicende.
Per la sua anima andranno sempre le nostre suffraganti preghiere in un ricordo che non avra limiti di tempo.
La Redazione
STAINO SALVATORE sessE ntenne
Ex alunno, ci ha lasciato, appena te, un leone, un corazziere forte e tenace cofti orfano, a soli 12 anni per compiere gli studi
Divenne, qualche anno dopo, caposqu^d musica e nelle torride serate estive le note Lasciati gli studi, si insert nel Ministero degl Trasferitosi poi da Milano a Sondrio della Securitas, Amministratore unico e Cav; Here te a Roma, allegro, affezionato alia ricerca di
Lascia nel profondo dolore la moglie 1'intera citta di Sondrio, a cui veramente ha
colpito da infarto nello scorso Agosto. Un gigan-la sua terra d'origine, gigan-la Cagigan-labria, che lo vide partire, i Padula, nella casa dell'Opera.
ra e assistente dei piccoli. Aveva anche il pallino per la della sua tromba echeggiavano lontano, giu nel cortile.
Interni, con servizi particolari.
vi rimase, diventando ottimo imprenditore, in aziende del lavoro, con molto onore; lo ricordo recentemen-notizie di Superiori e Compagni di scuola.
Signora Armida, il figlio, il fratello, noi tutti a Roma, e molto.
Alvaro Vitale cato
Mentre andiamo in stampa ci raggi tragica scomparsa del caro inestimabile ami
EUGENIO BASILE
Sempre vicino al nostro Istituto "Prin della nostra comunita ecclesiale prima e splendore alia sua esistenza impegnandola u
Sereno e serio, timoroso sempre di tralrre stima ed elogi per la dignita e profonda signore!
A distanza di un mese dalla celebrazJone parte di tutti, un auto lo ha travolto strp malconciamente, sopravvissuta.
Siamo veramente dinanzi al mistero chiaro lassu, dove, finalmente comprendendolo del Divin Architetto, che tutto dispone a fin
Sentiamo nostro il dolore dei suoi presto ristabilita e decisa a riprcndere la vita
La nostra preghiera si risolva in pace
lge come fulmine la ferale notizia della improvvisa e
:ipe di Piemonte" di Potenza come frequentatore assiduo )me ospite permanente dopo la sua vedovanza, ha dato
timamente a vantaggio completo dei nostri giovani.
il minimo vantaggio dalle sue prestazioni, ha meritato religiosita, che lo contraddistinguevano in tutto. Un vero
di un nuovo rapporto matrimoniale, tanto atteso da ppandolo alia sua Lucia, miracolosaniente, anche se
ad un piano di Dio incomprensibile quaggiu, ma molto non potremo non ringraziare la bonta e I'intelligenza li bene per i suoi figli.
iliari e parenti, e di Lucia, che ci auguriamo di aver per i sentieri che Dio le indichera.
l|>er Eugenio ed in coraggio e salute per lei.
D.M.C.
fam
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